Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Supposed to be celebrating: Children’s Day 2003.
Reason for rejection: Too childish.
Supposed to be celebrating: 150 Years of Cigarettes.
Reason for rejection: Too politically incorrect.
Supposed to be celebrating: 50th Anniversary of Product Placement.
Reason for rejection: Starbucks didn’t pay enough.
Supposed to be celebrating: 5 Years of Google motto “Don’t be evil.”
Reason for rejection: Too self-obsessed.
Supposed to be celebrating: 130th Birthday of Mondrian.
Reason for rejection: Too abstract
Supposed to be celebrating: 90th Anniversary of the Copyright Act.
Reason for rejection: Potential trademark infringement for using the © symbol
Supposed to be celebrating: 20th Anniversary of the Nintendo Entertainment System.
Reason for rejection: Severe complaints by the Pet Duck Association.
Supposed to be celebrating: The 65th Birthday of Googol, a 1 with 100 zeroes.
Reason for rejection: Too geeky.
Supposed to be celebrating: This was one of two drafts to honor M.C. Escher.
Reason for rejection: Too creepy.
Supposed to be celebrating: Two decades of the JPEG image compression algorithm.
Reason for rejection: Compression too lossy.
[via Google Blogoscoped]
Qualche mese fa avevamo riportato rumors secondo i quali Google stava sviluppando un proprio sistema operativo.Per qualche tempo le voci non hanno avuto seguito, ma in questi giorni sono tornate di stretta attualità a causa di numerose indiscrezioni che sostengono che Google starebbe progettando il lancio di un PC di fascia economica in collaborazione con Wal-Mart, la più grande catena al mondo di vendita al dettaglio.La fonte di questi rumors è addirittura il Los Angeles Times, secondo il quale Larry Page, che terrà il discorso di apertura del prossimo Consumer Electronic Show (la più importante manifestazione americana dedicata all’elettronica di consumo) potrebbe utilizzare l’eccezionale palcoscenico per annunciare il lancio del nuovo prodotto.La notizia è alimentata dai recenti e frequenti incontri tra Page e i vertici di Wal-Mart, che si rivelerebbe un partner estremamente vantaggioso perché garantirebbe sia un’efficace distribuzione che il necessario supporto post-vendita, particolarmente importante nel settore.Secondo le indiscrezioni, uno dei maggiori punti di forza dovrebbe essere rappresentato infatti dal prezzo estremamente competitivo, che alcune stime danno intorno ai 200 dollari. Il nuovo PC sarebbe inoltre dotato di un proprio sistema operativo, sviluppato da Google e basato sulla piattaforma Linux. E, sfruttando l’esperienza maturata da Google a San Francisco (link), il dispositivo avrebbe anche un’ulteriore caratteristica particolarmente interessante: la predisposizione per l’accesso a internet sia con collegamento tradizionale che wireless. La convenienza dell’offerta, l’esperienza e la popolarità di Google e la diffusione dei centri Wal-Mart - capillare in America ma in misura crescente anche in altre parti del mondo - costituiscono un mix che potrebbe creare più di un grattacapo a tutti i produttori di personal computer.
Se la notizia dovesse rivelarsi fondata si tratterebbe di altro forte attacco da parte di Google a Microsoft proprio nel settore, quello dei sistemi operativi, nel quale l’azienda è in posizione di primissimo piano da diversi anni, aggiungendo un nuovo tassello ad una battaglia combattuta già su molti altri fronti, dalla lotta per la leadership tra i motori di ricerca all’accesso alle biblioteche digitali.
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Di Eli (del 04/01/2006 @ 20:35:24, in Advertising, linkato 2397 volte)
Sempre a proposito di videogiochi questo è un advertising fatto da TBWA a Berlino per pubblicizzare l’uscita di Tekken 5, picchiaduro per eccellenza. I pollici dei giocatori saranno messi a dura prova, siete avvertiti.
Via Advertising/Design Goodness
A quanto sembra Microsoft non è l’unica azienda a pianificare la vendita della propria console di nuova generazione sottocosto. Anche Nintendo, stando alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Satoru Iwata, proporrà la console Revolution ad un prezzo concorrenziale, sicuramente inferiore ai 300 dollari necessari per acquistare un Xbox 360 o la Playstation 3. Anche se mancano stime precise del costo finale le potesi più accreditate sono che il prezzo dovrebbe oscillare tra i 199 e i 249 dollari.I motivi alla base di questa decisione sono simili a quelli che hanno convinto Microsoft a mettere in saldo la nuova Xbox, a partire dal il desiderio di riconquistare le quote di mercato perse. Nintendo infatti nel mercato delle console si colloca decisamente al terzo posto, ben distanziata sia dal leader Sony che dalla relativamente nuova new entry Microsoft.In secondo luogo la multinazionale nipponica conta molto sul fiorente mercato degli accessori per console, che garantiscono ottimi margini in grado di riequilibrare i magri guadagni legati alla vendita dell’apparecchio principale. C’è poi l’aspetto legato al software, sviluppato sia internamente che su licenza, in grado anch’esso di procurare lauti guadagni.Un ulteriore elemento che consente questa strategia di prezzo aggressiva è la scelta fatta di non dotare la console di un’uscita per la televisione ad alta definizione (HDTV). La decisione deriva della diffusione ancora limitata in America dei televisori ad alta definizione, che al momento del lancio della nuova Revolution saranno in possesso solo del 25% delle famiglie target. La mancanza di questa uscita si traduce infatti in costi di produzione sensibilmente inferiori.La soluzione influenza positivamente anche i costi di sviluppo dei videogiochi, che potranno quindi essere proposti a prezzi più economici, con potenziali vantaggi in termini di vendite. Il rovescio della medaglia è che nel medio-lungo periodo la risoluzione grafica inferiore potrebbe fungere da deterrente all’acquisto, ma probabilmente in quel momento sarà già pronta l’erede della Revolution.Nel giro dei prossimi mesi gli appassionati di videogiochi potranno trarre beneficio da questa lotta spalla a spalla tra i principali player di mercato, che si traduce in costi inferiori per l’acquisto delle console. La sfida si gioca a colpi di ribassi e offerte speciali, tali da rendere l’acquisto degli apparecchi conveniente anche in virtù della multimedialità (possono infatti riprodurre DVD, CD audio e MP3, foto oltre ovviamente ai giochi).In attesa di vedere quale tra le tre console pretendenti al trono riuscirà a distanziare le rivali non rimane che suggerire di fare attenzione ai costi di controller, espansioni di memoria e soprattutto ai giochi: Sony, Microsoft e Nintendo dovranno pure far quadrare i conti.
Continua il grande successo dell’iPod. Recentemente ha ottenuto un lusinghiero secondo posto tra i migliori prodotti elettronici degli ultimi 50 anni, direttamente alle spalle di un mito come il walkman della Sony. Da anni poi contribuisce in maniera sostanziale ai buoni risultati in termini di vendite della Apple ed è ormai diventato sinonimo di lettore MP3.Ma la popolarità non si limita all’apparecchio e recentemente è stato premiato anche il suo designer. Jonathan Ive, il tecnico che per primo ne ha ideato le forme. In questi giorno ha ricevuto il terzo titolo più importante conferibile in Inghilterra: il "Commander of the Most Excellent Order of the British Empire".Questo riconoscimento, ideato agli inizi del secolo scorso, viene attualmente utilizzato per premiare i cittadini britannici che si distinguono nei vari campi di attività ed è stato conferito a Ive per i successi ottenuti nel campo del design industriale con la Apple. Bisogna infatti sottolineare che, oltre al famosissimo iPod, dalla sua matita sono usciti altri prodotti di successo tra i quali spiccano l'iBook, il Powerbook e l'iMac.Il premio ovviamente regala ulteriore visibilità anche all’iPod (casomai ne avesse bisogno), che nel corso degli ultimi mesi è diventato un vero e proprio oggetto di culto, ritagliandosi un posto di primo piano nel settore dell’elettronica di consumo e lasciando i concorrenti a lottare tra loro per il secondo gradino del podio.
Sono sempre più gli italiani che organizzano le proprie vacanze utilizzando internet. Secondo una ricerca ISNART, il 29,2 % dei turisti italiani ha prenotato le scorse vacanze estive comodamente da casa propria; la percentuale è aumentata di sette punti rispetto l'estate 2004. E' chiaro come il turismo offra ancora maggiori prospettive di crescita attraverso il canale web e che questa crescita sia effettivamente dovuta alla capacità di rispondere ad importanti esigenze dei consumatori. I minori costi d'agenzia, la possibilità di eseguire ricerche in modo autonomo ed indipendente, l'opportunità di non doversi recare presso un'agenzia stanno influendo in modo evidente su questa alternativa modalità di organizzare e prenotazine dei viaggi. Inoltre con l'avvento delle compagnie low-cost e delle opportunità date da appositi siti last-minute, internet risulta essere il mezzo più efficace per consultare e valutare tempestivamente queste offerte che spesso durano un breve lasso di tempo.
Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail
|
% turisti Internet
|
AREA |
|
NordOvest |
25,7
|
NordEst |
31,2
|
Centro |
33,5
|
Sud e Isole |
26,1
|
Totale Italia |
29,2
|
Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail
|
% turisti Internet
|
REGIONE |
|
Piemonte |
10,0
|
Valle d'Aosta |
15,6
|
Lombardia |
18,8
|
Trentino |
24,2
|
Alto Adige |
36,6
|
Veneto |
42,9
|
Friuli |
19,0
|
Liguria |
53,8
|
Emilia Romagna |
24,4
|
Toscana |
39,6
|
Umbria |
30,2
|
Marche |
18,8
|
Lazio |
35,3
|
Abruzzo |
18,4
|
Molise |
10,0
|
Campania |
38,2
|
Puglia |
22,6
|
Basilicata |
30,6
|
Calabria |
21,9
|
Sicilia |
27,3
|
Sardegna |
25,4
|
Totale Italia |
29,2
|
Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail
|
% turisti Internet
|
PRODOTTO |
|
Città |
39,3
|
Montagna |
23,6
|
Terme |
16,0
|
Lago |
29,5
|
Mare |
26,9
|
Campagna |
41,3
|
Totale Italia |
29,2
|
L'aumento del volume delle prenotazioni on-line non può che far aumentare anche gli investimenti pubblicitari. La comunicazione è dichiaratamente rivolta a soggetti di istruzione medio-alta, consumatori attenti e preparati, ovvero allo standard di persona che prenota il suo viaggio su internet. Infine, il settore del turismo si colloca al terzo posto per spesa in pubblicità interattiva solo dopo il settore finanziario-assicurativo e quello delle telecomunicazioni. Anche la solidità di questi finanziamenti gioca un ruolo importante nella battaglia tra il canale on-line e quello più tradizionale costituito dalle agenzie di viaggi che agli occhi dei vacanzieri risulta essere sempre meno conveniente rispetto all'web.
Campagna adv del WWF per l'ambiente. Magari se la facessero anche in Italia...che dite?
[via sandeepmakam]
Che Armani sia uno dei brand più apprezzati nell’area lusso e si rivolga a un pubblico di nicchia era chiaro da anni. Che il Re Giorgio abbia anche intenzione di “occupare” ogni ambito della vita dei suoi abituali o potenziali clienti lo dimostra l’intensa attività di diversificazione che il nostro ha intrapreso negli ultimi tempi.
Dalla moda all’arredamento, dal ristorante ai fiori e ai dolci. Così, oltre alle collezioni in passerella – che restano il core business della marca – abbiamo visto l’apertura del grande spazio Armani di via Manzoni a Milano, con le ultime tendenze dello stile “casa”, del ristorante Nobu, dove poter gustare la più raffinata cucina giapponese, di Armani Fiori e di Armani Dolci, ultimo spazio creato all’interno del centro del lusso milanese. Praline di cioccolato (al latte, fondente, bianco, beige), monoporzioni di mousse e di dolci al cucchiaio, tè esotici, caffè di piantagioni lontane, marmellate... Naturalmente in confezioni sofisticate con fiori come sigilli e fialette che mantengono il fresco. Il tutto nell’inconfondibile stile Armani, che oramai copre tutti i sensi.A differenza di azioni di diversificazione di marchi di largo consumo (si pensi alla Giochi Preziosi, che è diventata Auguri Preziosi per la stationery e Dolci Preziosi con le uova di cioccolato), il caso Armani mette in luce una diversa ottica e differenti obiettivi.
Non si tratta di allargare il business né tantomeno di aumentare il fatturato. Si tratta di “creare valore”, di “occupare spazi di mente” dei consumatori, diventare il più qualificato e il sempre presente interlocutore del cliente nelle sue occasioni più importanti e soprattutto continuare ad essere il rappresentante dello stile e dell’eleganza anche al di là dei capi di abbigliamento.
La telefonia mobile è ormai da anni uno dei settori più dinamici dell’elettronica di consumo, con un elevatissimo tasso di obsolescenza dei prodotti e con i principali operatori che propongono nuovi servizi quasi quotidianamente.Recentemente le principali novità hanno riguardato la telefonia di terza generazione, con il lancio di apparecchi in grado di gestire videotelefonate, navigare velocemente su internet, vedere programmi televisivi, fungere da navigatore satellitare e da riproduttore di musica con un livello di fedeltà fino a qualche tempo fa inimmaginabile.Molti produttori di cellulari, per continuare ad avere vendite soddisfacenti in un mercato saturo, dove il tasso di penetrazione in alcune nazioni è vicino al 100%, enfatizzano le possibilità date da questi nuovi apparecchi, che rappresentano dal loro punto di vista un elemento di rottura rispetto a quanto visto finora. Anche i produttori di contenuti cominciano a mostrare segni d’interesse per queste soluzioni che potrebbero rappresentare, nel prossimo futuro, un importante canale per veicolare contenuti tradizionali ad pubblico sempre più esigente ed in movimento, difficile da raggiungere ma anche e soprattutto da fidelizzare.In questo panorama di esaltazione tecnologica hanno poco spazio mediatico le voci fuori dal coro, che avanzano alcune riserve sulla reale efficacia di queste nuove tecnologie, il cui clamore sembra a volte più frutto degli sforzi di marketing di molte aziende che dovuto alle reali potenzialità di questi apparecchi. Alcuni di questi dispositivi infatti sono ancora poco maneggevoli, con autonomia limitata, scarsamente intuitivi e soprattutto deludenti sostituti degli apparecchi che teoricamente dovrebbero mandare in pensione nel giro di breve tempo.Dichiarazioni controcorrente sono quindi quelle di Ron Garriques, Presidente della divisione portatili di Motorola, che in un intervista di qualche giorno fa al quotidiano finlandese Taloussanomat ha affermato che "I servizi 3G non sono ancora al livello che richiederebbe un trasferimento ad alta velocità di dati", aggiungendo subito dopo che “gli apparecchi 3G hanno ancora della strada da fare per migliorare la loro tecnologia”.Proprio per questo motivo Motorola prevede un aumento delle proprie vendite di telefonini di nuova generazione nel 2006, ma non si aspetta il boom di questo settore che molti altri, non sempre in buona fede, vedono come imminente.Ma Garriques ha anche dichiarato che "I chip non sono ancora abbastanza piccoli e non garantiscono ancora un consumo di energia abbastanza contenuto. In più - evidenziando un altro punto critico, ha sostenuto che - la struttura costi nei 3G non è ancora efficiente come negli apparecchi Gsm ed Edge”, Se da un lato quindi la ricerca procede per offrire dispositivi sempre più completi e multimediali, dall’altro pare ragionevole guardare con obiettività la situazione attuale, riconoscendo le caratteristiche di un mercato in rapida evoluzione e dalle enormi possibilità, ma forse ancora acerbo sotto molti punti di vista, dove la reale funzionalità di molte soluzioni è in parte esaltata dalla lente magnificatrice del marketing, nobile arte della quale, addetti ai lavori compresi, siamo spesso succubi, da bravi consumatori.
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