E’ormai evidente anche ai marketing manager meno attenti all’evoluzione dei social media che senza un investimento pubblicitario non è possibile ottenere una sufficientecircolazione dei contenutisulle piattaforme sociali. Di conseguenza risulta fondamentale avere dei benchmark su costi e performance dei diversi posizionamenti pubblicitari sulle piattaforme disponibili. Dall’ultimo reportAdStageho selezionato alcuni dati sui KPI più usati nelsocial advertisingdel 2019 che, anche se riferiti al mercato statunitense, possono essere utili come punti di riferimento (qui i dati del 2018). Vi consiglio di dare un’occhiata anche agli andamenti per trimestre perché il prezzo fluttua in ragione dei volumi di domanda e offerta.
I costi della pubblicità su Facebook
La pubblicità nel news feed vede un costo per click attestarsi su un valore mediano di $0,81 (+15,7% rispetto allo scorso anno). Contemporaneamente, anche quest’anno, decresce il costo per milleimpressionche si attesta su $8,87. Ilclick through ratetocca il livello più basso da anni e va all’1,14%. La pubblicità fatta sulla spalla destra è più costosa, con un CPC di $1,59 (-25% sull’anno). Meno costoso l’adv attraverso Audience Network di Facebook che ha un CPC di $0,79 (+4%). Se si decide di usare l’adv su Messenger si può immaginare un CPC di $1,94 (+47%).
I costi della pubblicità su Instagram
Aumentano i marketer che usano anche il social delle immagini, spesso in combinata con Facebook, per sponsorizzare i propri messaggi e ciò si riflette sui costi. La pubblicità nel news feed di Instagram ha un CPC di $1,53 (-29% rispetto allo scorso anno), un CPM di $6,81 e un CTR dello 0,44%. La pubblicità nelle Storie fa registrare un costo per click più alto di $1,84 (-6,6%), un CPM di $7,99 e un CTR dello 0,41%.
I costi della pubblicità su LinkedIn
Quest’anno il CPC del social di Microsoft è cresciuto di 10 punti, attestandosi su $4,08. Il CPM è di $9,05 (+16%) e il CTR è dello 0,22% (-12%). I costi sono ancora molto elevanti ma il risultato può essere premiante perché le opportunità di targeting per ruolo sono uniche. Negli ultimi dodici mesi è stato migliorato ilCampaign Managere agli obiettivi di Consideration sono stati aggiunti quelli di Awareness e Conversion.
I costi della pubblicità su Twitter
Nel network dei 280 caratteri la pubblicità ha un costo molto basso, ma le possibilità di targeting non sono sempre granulari. Il costo per click è di soli $0,28, in discesa di ben il 49% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il CPM è di $7,31 (+17,5%) e il click through rate arriva addirittura al 2,36% (+98%).
I costi della pubblicità su YouTube
Sul più grande network televisivo non lineare la pubblicità CPC ha un costo di $2,96, in calo del 17,6% rispetto all’anno precedente. Il CPM è di $9,61 (-10,4%) e il CTR è dello 0,31% (+10,7%). Negli ultimi dodici mesi YouTube ha reso disponibile l’acquisto del posizionamento Masthead a CPM, con diverse opzioni di targeting. Si tratta dello spazio di maggior pregio, ossia quello in alto immediatamente sotto la barra di ricerca, prima venduto per almeno un giorno.
I costi della pubblicità su Pinterest
Sulla social bacheca delle ispirazioni la pubblicità ha un costo poco più basso di Instagram. Il CPC è pari a $1,28, in crescita del 121% rispetto allo scorso anno. Il CPM è di $6,85 (+77,5%) e il CTR è dello 0,59% (+9%).
Il mio consiglio è di considerare le linee di tendenza di queste informazioni e procedere ad una sperimentazione costante di posizionamenti, formati, creatività. Evitate di chiudervi nelle comfort zone di Google e Facebook.
Di Max Da Via' (del 15/04/2020 @ 10:37:30, in Mercati, linkato 1459 volte)
Sono molte le aziende che si stanno impegnando socialmente per far fronte all'emergenza COVID-19. Un senso di responsabilità che si è inizialmente espresso grazie allosmart working, come soluzione per le imprese impiegate nel settore dei servizi. Anche molte compagnie che non avevano mai previsto il lavoro da casa si sono adoperate per garantire la salute e il benessere dei propri dipendenti.
Altri hanno optato per non chiudere il luogo di lavoro, prevedendo però unaquotidiana sanificazione degli impianti, unaturnazione del personaleper rispettare le distanze di sicurezza e l’acquisto di prodotti per la protezione individuale.
Numerosi gliaiuti economiciarrivati da parte delle aziende e degli stessi imprenditori e manager,in favore di ospedali, Croce Rossa e Protezione Civile. La maggior parte di queste offerte sono state utilizzate per comprare macchinari o per riadattare le strutture all'emergenza.
Non dimentichiamo che alcune fabbriche hanno deciso di interrompere la produzione di beni non necessari percambiareo accelerare la produzione di materiali essenziali per contrastare il virus.
Se da anni si parla ormai di come le aziende debbano avere uno scopo sociale e rispondere a un insieme di valori, o di quanto abbiano a cuore i loro dipendenti e gli altri stakeholder, ora è il momento di portare avanti questo impegno. Le persone credono veramente che la loro azienda abbia uno scopo e dei valori chiari solo quando vedono il management prendereuna decisione che sacrifica la redditività a breve termine per aderire a quei valori.
Gli esempi più significativi di Corporate Social Responsibility
Moda
Gucciinvita tutti i suoi follower a diventare#GucciCommunty, dando un contributo economico per combattere la situazione di crisi che stiamo affrontando, attraversodue campagne di crowdfunding.
Una dedicata al nostro paese, a sostegno dellaProtezione Civile“per sostenere il servizio sanitario italiano e la creazione di nuovi posti letto nelle terapie intensive”. È possibile partecipare allaraccolta fondiattraverso la piattaforma diIntesa SanPaolo ForFundingo tramite la story salvata sul profilo Instagram del brand.
L’altra campagna esorta a fare una donazione alFondo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sempre grazie alla funzione “donate” nella IG Stories del canalewww.instagram.com/Gucci.
Al momento del lancio,Gucciha devoluto 1 milione di euroin favore della campagnaper l’Italiae unaltro milione alCOVID-19 Solidarietà Response Funddella fondazione delle Nazioni Unite. L’obiettivo finale è di arrivare a raccogliere 10 milioni per entrambi i progetti. Facebook si impegnerà a doppiare la cifra complessiva delle donazioni.
L’iniziativa fa seguito al progetto del gruppo Kering (di cuiGuccifa parte), ossia produrre oltre 1 milione di maschere e camici per il personale sanitario, in risposta all’appello della regione toscana.
Questa pandemiaci chiama a un compito inaspettato, ma è una chiamata alla quale rispondiamo condecisione, supportando il lavoro straordinario del personale sanitario, dei medici e degli infermieri che sono ogni giorno in prima linea nella lotta contro l’epidemiadi Covid-19, inItaliae nel resto del mondo. Sostenendoci a vicenda saremo in grado di superare questa crisi: uniti, ancora più di prima.
Queste le parole diAlessandro Michele, direttore creativo diGucci, eMarco Bizzarri, Presidente e CEO.
Bizzarri, inoltre, ha donato100 mila euro a favore dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia, sua città d’origine.
Dalle misure rivolte ai dipendenti, alle raccolte fondi, sino alle riconversioni, la Corporate Social Responsibility si esprime in tanti modi al tempo del Coronavirus
Le persone credono veramente che la loro azienda abbia uno scopo e dei valori chiari quando il management sacrifica la redditività a breve termine per aderire a quei valori.
Sono molte le aziende che si stanno impegnando socialmente per far fronte all'emergenza COVID-19. Un senso di responsabilità che si è inizialmente espresso grazie allosmart working, come soluzione per le imprese impiegate nel settore dei servizi. Anche molte compagnie che non avevano mai previsto il lavoro da casa si sono adoperate per garantire la salute e il benessere dei propri dipendenti.
Altri hanno optato per non chiudere il luogo di lavoro, prevedendo però unaquotidiana sanificazione degli impianti, unaturnazione del personaleper rispettare le distanze di sicurezza e l’acquisto di prodotti per la protezione individuale.
Numerosi gliaiuti economiciarrivati da parte delle aziende e degli stessi imprenditori e manager,in favore di ospedali, Croce Rossa e Protezione Civile. La maggior parte di queste offerte sono state utilizzate per comprare macchinari o per riadattare le strutture all'emergenza.
Non dimentichiamo che alcune fabbriche hanno deciso di interrompere la produzione di beni non necessari percambiareo accelerare la produzione di materiali essenziali per contrastare il virus.
Se da anni si parla ormai di come le aziende debbano avere uno scopo sociale e rispondere a un insieme di valori, o di quanto abbiano a cuore i loro dipendenti e gli altri stakeholder, ora è il momento di portare avanti questo impegno. Le persone credono veramente che la loro azienda abbia uno scopo e dei valori chiari solo quando vedono il management prendereuna decisione che sacrifica la redditività a breve termine per aderire a quei valori.
Gli esempi più significativi di Corporate Social Responsibility
Moda
Gucciinvita tutti i suoi follower a diventare#GucciCommunty, dando un contributo economico per combattere la situazione di crisi che stiamo affrontando, attraversodue campagne di crowdfunding.
Una dedicata al nostro paese, a sostegno dellaProtezione Civile“per sostenere il servizio sanitario italiano e la creazione di nuovi posti letto nelle terapie intensive”. È possibile partecipare allaraccolta fondiattraverso la piattaforma diIntesa SanPaolo ForFundingo tramite la story salvata sul profilo Instagram del brand.
L’altra campagna esorta a fare una donazione alFondo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sempre grazie alla funzione “donate” nella IG Stories del canalewww.instagram.com/Gucci.
Al momento del lancio,Gucciha devoluto 1 milione di euroin favore della campagnaper l’Italiae unaltro milione alCOVID-19 Solidarietà Response Funddella fondazione delle Nazioni Unite. L’obiettivo finale è di arrivare a raccogliere 10 milioni per entrambi i progetti. Facebook si impegnerà a doppiare la cifra complessiva delle donazioni.
L’iniziativa fa seguito al progetto del gruppo Kering (di cuiGuccifa parte), ossia produrre oltre 1 milione di maschere e camici per il personale sanitario, in risposta all’appello della regione toscana.
Questa pandemiaci chiama a un compito inaspettato, ma è una chiamata alla quale rispondiamo condecisione, supportando il lavoro straordinario del personale sanitario, dei medici e degli infermieri che sono ogni giorno in prima linea nella lotta contro l’epidemiadi Covid-19, inItaliae nel resto del mondo. Sostenendoci a vicenda saremo in grado di superare questa crisi: uniti, ancora più di prima.
Queste le parole diAlessandro Michele, direttore creativo diGucci, eMarco Bizzarri, Presidente e CEO.
Bizzarri, inoltre, ha donato100 mila euro a favore dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia, sua città d’0rigine.
Giorgio Armaniè stato il primo a riconoscere la gravità del problema, decidendo disfilare a porte chiuse. In principio con aiuti in favore della Protezione Civile e degli ospedali di Milano, Roma, Bergamo, Piacenza e Versilia, per un valore complessivo di2 milioni di euro. A partire dal 26 marzo tutti i suoi stabilimenti produttivi italiani hanno iniziato a produrrecamici per il personale sanitario. È così che lo stilista piacentino decide di rimane vicino al nostro paese.
Monclerha offerto10 milioniper mettere in moto il progetto promosso dalla Regione Lombardia. Realizzare unpolo ospedaliero con 400 posti di rianimazionenell’ex Fiera di Milano.
Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla. È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato.
Pronuncia con orgoglioRemo Ruffini, presidente e amministratore delegato dell’azienda tessile.
In tanti hanno elargito ingenti somme di denaro e convertito la produzione delle loro fabbriche in materiali essenziali per contrastare il virus. Dalle mascherine, ai camici, fino agli igienizzanti per le mani. Valentino, Versace, Trussardi, Dolce & Gabbana, Bulgari,Prada, Gruppo Miroglio, Geox, Calzendonia eThe Ferragnez, solo per citarne alcuni.
C'è chi comeTrussardiha deciso di destinare anche il100% dei ricavi dell'eCommerce all'acquisto di respiratori e ventilatori polmonari.
Auto e trasporti
FCA e Ferrari, insieme aMarelli, metteranno i loro impianti e dipendenti a disposizione di Siare Engineering International, leader nella progettazione e produzione di apparecchiature medicali a livello mondiale.
L'obiettivo è lafabbricazione di nuovi respiratori polmonari per i pazienti.
Dalle misure rivolte ai dipendenti, alle raccolte fondi, sino alle riconversioni, la Corporate Social Responsibility si esprime in tanti modi al tempo del Coronavirus
Le persone credono veramente che la loro azienda abbia uno scopo e dei valori chiari quando il management sacrifica la redditività a breve termine per aderire a quei valori.
Sono molte le aziende che si stanno impegnando socialmente per far fronte all'emergenza COVID-19. Un senso di responsabilità che si è inizialmente espresso grazie allosmart working, come soluzione per le imprese impiegate nel settore dei servizi. Anche molte compagnie che non avevano mai previsto il lavoro da casa si sono adoperate per garantire la salute e il benessere dei propri dipendenti.
Altri hanno optato per non chiudere il luogo di lavoro, prevedendo però unaquotidiana sanificazione degli impianti, unaturnazione del personaleper rispettare le distanze di sicurezza e l’acquisto di prodotti per la protezione individuale.
Numerosi gliaiuti economiciarrivati da parte delle aziende e degli stessi imprenditori e manager,in favore di ospedali, Croce Rossa e Protezione Civile. La maggior parte di queste offerte sono state utilizzate per comprare macchinari o per riadattare le strutture all'emergenza.
Non dimentichiamo che alcune fabbriche hanno deciso di interrompere la produzione di beni non necessari percambiareo accelerare la produzione di materiali essenziali per contrastare il virus.
Se da anni si parla ormai di come le aziende debbano avere uno scopo sociale e rispondere a un insieme di valori, o di quanto abbiano a cuore i loro dipendenti e gli altri stakeholder, ora è il momento di portare avanti questo impegno. Le persone credono veramente che la loro azienda abbia uno scopo e dei valori chiari solo quando vedono il management prendereuna decisione che sacrifica la redditività a breve termine per aderire a quei valori.
Gli esempi più significativi di Corporate Social Responsibility
Moda
Gucciinvita tutti i suoi follower a diventare#GucciCommunty, dando un contributo economico per combattere la situazione di crisi che stiamo affrontando, attraversodue campagne di crowdfunding.
Una dedicata al nostro paese, a sostegno dellaProtezione Civile“per sostenere il servizio sanitario italiano e la creazione di nuovi posti letto nelle terapie intensive”. È possibile partecipare allaraccolta fondiattraverso la piattaforma diIntesa SanPaolo ForFundingo tramite la story salvata sul profilo Instagram del brand.
L’altra campagna esorta a fare una donazione alFondo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sempre grazie alla funzione “donate” nella IG Stories del canalewww.instagram.com/Gucci.
Al momento del lancio,Gucciha devoluto 1 milione di euroin favore della campagnaper l’Italiae unaltro milione alCOVID-19 Solidarietà Response Funddella fondazione delle Nazioni Unite. L’obiettivo finale è di arrivare a raccogliere 10 milioni per entrambi i progetti. Facebook si impegnerà a doppiare la cifra complessiva delle donazioni.
L’iniziativa fa seguito al progetto del gruppo Kering (di cuiGuccifa parte), ossia produrre oltre 1 milione di maschere e camici per il personale sanitario, in risposta all’appello della regione toscana.
Questa pandemiaci chiama a un compito inaspettato, ma è una chiamata alla quale rispondiamo condecisione, supportando il lavoro straordinario del personale sanitario, dei medici e degli infermieri che sono ogni giorno in prima linea nella lotta contro l’epidemiadi Covid-19, inItaliae nel resto del mondo. Sostenendoci a vicenda saremo in grado di superare questa crisi: uniti, ancora più di prima.
Queste le parole diAlessandro Michele, direttore creativo diGucci, eMarco Bizzarri, Presidente e CEO.
Bizzarri, inoltre, ha donato100 mila euro a favore dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia, sua città d’origine.
Giorgio Armaniè stato il primo a riconoscere la gravità del problema, decidendo disfilare a porte chiuse. In principio con aiuti in favore della Protezione Civile e degli ospedali di Milano, Roma, Bergamo, Piacenza e Versilia, per un valore complessivo di2 milioni di euro. A partire dal 26 marzo tutti i suoi stabilimenti produttivi italiani hanno iniziato a produrrecamici per il personale sanitario. È così che lo stilista piacentino decide di rimane vicino al nostro paese.
Monclerha offerto10 milioniper mettere in moto il progetto promosso dalla Regione Lombardia. Realizzare unpolo ospedaliero con 400 posti di rianimazionenell’ex Fiera di Milano.
Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla. È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato.
Pronuncia con orgoglioRemo Ruffini, presidente e amministratore delegato dell’azienda tessile.
In tanti hanno elargito ingenti somme di denaro e convertito la produzione delle loro fabbriche in materiali essenziali per contrastare il virus. Dalle mascherine, ai camici, fino agli igienizzanti per le mani. Valentino, Versace, Trussardi, Dolce & Gabbana, Bulgari,Prada, Gruppo Miroglio, Geox, Calzendonia eThe Ferragnez, solo per citarne alcuni.
C'è chi comeTrussardiha deciso di destinare anche il100% dei ricavi dell'eCommerce all'acquisto di respiratori e ventilatori polmonari.
Auto e trasporti
FCA e Ferrari, insieme aMarelli, metteranno i loro impianti e dipendenti a disposizione di Siare Engineering International, leader nella progettazione e produzione di apparecchiature medicali a livello mondiale.
L'obiettivo è lafabbricazione di nuovi respiratori polmonari per i pazienti.
Pirelli, grazie alla collaborazione con China Construction Bank, ha deciso di donare65 ventilatoriper la terapia intensiva,5.000 tute protettiveper chi lavora negli ospedali e20.000 mascherinealla Lombardia.
In un momento di così grande difficoltà, vogliamo stare vicini alla nostra regione e al nostro paese. Dobbiamo dunque ringraziare tutti i nostri partner che ci hanno aiutati in questa iniziativa, per supportare il sistema sanitario in modo rapido ed efficace.
Il gruppoApontesegue le orme della Gnv Splendid, ovvero la "nave ospedale" ferma a Genova, offrendo ladisponibilità di stazionare al porto di Palermo una nave MSC. Un piano B per la quarantena di coloro che risultano positivi al tampone o per i casi confermati di COVID-19.
Settore farmaceutico
LaBayerdona 1 milione di euro agli ospedali della Lombardiaper acquistare macchinari per la terapia intensiva.
Menariniha prodottotonnellate di gel disinfettante da offrire agli ospedali.
La Rochesi impegna afornire gratuitamente il suo farmaco contro l’artrite, per il tempo necessario e a tutte le Regioni che lo richiedono. Infatti secondo la comunità scientifica questo prodotto sembra migliorare la capacità respiratoria nei pazienti positivi al virus.
Intrattenimento
C’è un tempo per ogni cosa, e questo per tutti è il tempo per restare a casa, per essere responsabili, per proteggere noi stessi, i nostri cari, le persone più deboli, il Paese.
Queste sono le prime parole del comunicato stampa diSkydel 17 marzo.
L’emittente mostra la sua vicinanza agli italiani e il suo incoraggiamento a stare in casa tramite unaprogrammazione aperta a tutti gli abbonati(nessun limite di pacchetto), senza costi aggiuntivi elancia una campagna diraccolta fondiper sostenere la Protezione Civile.
Per ora non si sa con certezza fino a quando l’offerta rimarrà valida, l’unico aggiornamento è che dal 4 aprile ci sarannodue nuovi canalicreati ad hoc.Sky CinemaIoRestoACasa 1, con film per tutta la famiglia eSky CinemaIoRestoACasa 2,indirizzato a un pubblico più adulto.
Infinity, la piattaforma streaming on demand del Gruppo Mediaset, offredue mesi gratuitiper provare il servizio.
MYmoviesmette a disposizione (fino al 5 aprile e a costo zero)50 filmda visionaretramite la prenotazione di posti digitali nelle sale web.
In un momento così difficile per l’Italia,destiniamo alla ricerca sul Covid-19 un milione di euro, una misura che si aggiunge alle donazioni alla sanità nazionale, al sostegno economico a privati e imprese, a iniziative diraccolta fondiper progetti meritori.
"Insieme ce la faremo!" è lo slogan con cuiBanca Mediolanum, in collaborazione con ClassCNBC, ha presentato l'iniziativa che si è tenuta il 19 marzo. Un approfondimento circa le previsioni economiche e finanziarie della crisi, grazie ai commenti di esperti del settore. Inoltre la Banca ha effettuatodonazioni per l'emergenzasanitaria e organizzato unaraccolta fondi.
UBI Bancaha devoluto5 milioni di euro a istituti ospedalieri e centri di ricercadirettamente impegnati nella gestione dell'emergenza.
Sport
La Romaha raccolto50 mila eurograzie alla fondazioneRomaCares, il presidentePallotta ha donato altri 50 mila euroe il club ha aperto una pagina su GoFundMe (piattaforma di crowdfunding americana) per laraccolta fondiin favore dell'Istituto Spallanzani di Roma.
Anche altre società comeInter, Milan e Parmasi sono impegnate conimportanti donazioni, senza dimenticare gliaiuti economici daparte dei singoligiocatoritra cui DyBala, Pazzini, Balotelli, Donnarumma, Ilicice allenatoricome Filippo Inzaghi.
L'ex calciatoreinvita i suoi follower ad agire tutti insieme, ognuno in base alla proprie possibilità.
Il valore della Corporate Social Responsibility
Questi sono solo alcuni esempi di Corporate Social Responsibility nel nostro paese.
Dall'attenzione ai dipendenti, a chi combatte in prima linea negli ospedali, a ogni singolo cittadino chiamato a stare in casa per proteggere se stesso e gli altri. Alle aziende che davanti a difficoltà come questa non si fermano. Ciò che non va dimenticato è che in questo momento così critico, le imprese hanno la possibilità dimostrare l'autenticità dei propri valorie in tante lo stanno facendo nel modo giusto, nel modo che non sarà facile dimenticare.
Ad effettuare un'indagine su influencer marketing e aziende ai tempi del Covid-19 è stato il team Pr & Influence di Ogilvy Italia, che ha coinvolto80 influencer da tutta Italiacon una fanbase compresa tra i 50mila e 1milione di follower. Vediamo quanto emerso.
Cambiano i contenuti "influenti" Ben l’85% degli influencer intervistati afferma che la produzione dei propri contenuti sui social network è cambiata, per il 39% sia nei formati sia nei temi trattati e moltissimi (84%) sottolineano come sia aumentata l’autenticità. A detta degli influenceri formati più rilevantisono le IG stories, i video, le dirette Instagram. A livello di contenuti, ovviamente per molti i temi inerenti al Covid-19 e alla quarantena sono diventati centrali. Aumentati i contenuti indoor, quelli con un taglio informativo ed educativo. Infine, molti influencer si sentono investiti di un ruolo importante per le proprie community: trasmettere positività e speranza. La conferma arriva anche da un monitoraggio di Blogmeter, chetra i "top engaging content"pubblicati dalle celebrità vede in testa nuovi esperimenti culinari, allenamenti domestici, consigli per l'intrattenimento (libri, serie tv, ma anche concerti live da casa) e ironia (la #pigiamachallenge lanciata da Alessandro Borghese ha ottenuto 34K interazioni in pochi giorni).
Il marketing continua, ma con equilibri diversi Nel 74% dei casi gli influencer affermano di essere stati contattati nelle ultime settimane da un brand, anche con cui non avevano mai lavorato prima (43%). Per la maggior parte le collaborazioni sono focalizzate sull’emergenza Covid-19 o su un breve periodo di tempo (74%), ma per 1 su 3 possono essere anche partnership di medio-lungo periodo. È anche vero, però, che assistiamo ad un diverso equilibrio tra contenuti sponsorizzati da un brand e invece contenuti personali, dove i secondi prevalgono.
Un futuro di maggior valore La quasi totalità degli intervistati sarebbe felice di mettere a disposizione la propria esperienza per attività digital di brand, soprattutto incentrate su valori e messaggi più alti. Largo, dunque, aworkshop, tutorial e format di edutainment, con argomenti di educazione e intrattenimento in linea con la loro expertise. In un momento come questo, dove molto si sposta sul digitale, tanti influencer ritengono infatti di essere un asset importante per le aziende anche per informare ed educare. Guardando al futuro, la maggior parte degli influencer crede, infatti, che la propria professione sia destinata a cambiare. E spera che il cambiamento vada nella direzione di creare collaborazioni con le aziende in modo sempre più coerente, dando spazio a messaggi e valori più che alla semplice promozione di prodotti ed iniziative.