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  mymarketing.it: l'isola nell'oceano del marketing... di Admin
 
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Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
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\\ : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Roberto Venturini (del 01/06/2007 @ 07:26:28, in Marketing, linkato 1731 volte)

Proseguiamo il ragionamento sui codici a barre per i cellulari e le loro applicazioni in campo marketing.

In Giappone già da tempo è stato introdotto il sistema, che si è appoggiato su un mondo telefonico che ha in qualche modo saltato Internet e ha dato l'accesso a giochi, servizi, informazioni attraverso l'iMode.

Con il risultato che i Giapponesi (ma anche i Coreani) da anni usano con intensità spaventosa il telefonino per tutta una serie di applicazioni networked.

Secondo una ricerca condotta in Giappone, se il 99% degli utenti richiede un telefonino con la macchina foto, un 56% ritiene indispensabile un lettore di codici (siano essi i classici codici a barre o i più avanzati QR codes ) ed oltre il 70% ha già usato questi codici per accedere a informazioni o servizi.

Non sono pochi coloro che, oltre ad email e indirizzo del sito Internet personale/aziendale hanno già messo sul proprio biglietto da visita un monocromatico codice d'accesso ad uso del cellulare del potenziale cliente / amico / fornitore...

Non solo: questi codici stanno per rivoluzionare aspetto ed uso dei badge aziendali e dei biglietti d'accesso a treni, metropolitane, concerti, musei...

Lo scenario che ci si prospetta è interessante. Ogni comunicazione potrà avere "embedded" una serie di informazioni di approfondimento. Il cartellone del film potrà permetterci di arrivare con un click agli orari delle sale che lo programmano, alla recensione, ai trailer - in modo da poter decidere dal cellulare se è cosa che ci gusta o no.

La copertina di un disco potrà permetterci di ascoltare un campione, di leggere la biografia dell'artista. Un prodotto ad alto contenuto tecnico potrà nella sua pubblicità contenere un accesso diretto ad una scheda (multimediale?) di presentazione e così via.

E anche il mondo dell'advertising e delle promozioni potrà trovare nuovi modi di farci giocare coi prodotti.

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Di Altri Autori (del 04/06/2007 @ 07:41:47, in Media, linkato 1835 volte)

Il gioco online guadagna spazio negli Usa. Come numero di utenti, ma soprattutto riesce a farsi largo in Tv. Con un accordo che rappresenta un segnale importante per il futuro del gioco online, che da tempo sta cercando di trasformarsi in un business, la Major league gaming ha siglato un accordo con Usa Network per portare gli incontri del suo circuito sulla televisione via cavo.
Percorrendo la strada già tracciata dal World poker tour (in Italia i match di poker sono già visibili su Sky) e dalle gare automobilistiche del Nascar, la league del gioco online è riuscita a ottenere una presenza in Tv fondamentale per attirare nuovi sponsor e fare decollare i videogame su Internet. Il circuito prevede tappe in sette città e inizierà la prossima settimana a New York per finire in novembre a Las vegas. Alle gare partecipano circa 1.500 concorrenti che si sfideranno su Halo 2 e Super Smash Bros. Melee World.

Via Smaunews.it

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Di Altri Autori (del 07/06/2007 @ 07:42:46, in Tecnologie, linkato 1894 volte)

YouTube Mobile arriva sui cellulari Vodafone. Il nuovo servizio, disponibile da ieri, permette a tutti i clienti Vodafone di utilizzare i servizi del e sito di video-sharing direttamente dal proprio cellulare. YouTube offrirà una selezione dei migliori video, consentendo a tutti i clienti Vodafone di accedere a quelli di maggiore interesse ovunque ed in qualsiasi momento. Un'area del portale Vodafone live!, collegata direttamente al sito YouTube Mobile, consente a tutti i clienti di accedere ai video in modo semplice ed immediato. You Tube offrirà una sezione dedicata a Vodafone Italia sul proprio sito Internet (all'indirizzo: www.youtube.com/vodafoneitalia ), dove i clienti potranno caricare i propri contenuti legati al mondo Vodafone. Il gruppo Vodafone ha annunciato la partnership con YouTube lo scorso febbraio. Vodafone e YouTube continueranno a collaborare nei prossimi mesi, al fine di ampliare ulteriormente la propria offerta. Il costo d'accesso ai video di YouTube Mobile, in promozione fino al 31 luglio 2007, e' pari a 0,25 euro.

Via Pubblicità Italia

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Di Roberto Venturini (del 08/06/2007 @ 07:35:40, in Marketing, linkato 3370 volte)

...che ha già causato alzate di scudi da parte dei tradizionalisti. ; - )

Da che mondo è mondo. il vino si vende - o meglio si "posiziona" - in base alle sue caratteristiche, al tipo di vitigno... insomma, in enoteca o al super dobbiamo scegliere tra un Chianti e un Dolcetto, tra un Gewurtztraminer e un Morellino....

Bene, ma dal punto di vista marketing questa è un'eresia!

Stiamo parlando del prodotto e non del benefit, stiamo dando per scontato che il target "sappia", abbia un'idea di che gusto avrà il Brachetto, sappia che gli piacerà e con che cibi accoppiarlo.

Trattandosi di un bene esperienziale (sappiamo se abbiamo buttato i soldi solo quando abbiamo assaggiato il prodotto acquistato, quindi è troppo tardi) è evidente che molta gente non addentro al mondo enologico abbia fortissime riserve e che la propria ignoranza possa portare al consumo di prodotti come il Tavernello.

Nel dubbio, se non ho voglia di sperimentare, piuttosto che sprecare qualche euro per un prodotto che magari non mi piace e non so scegliere vado sul sicuro, spendo poco, rischio poco e il prodotto in fondo non è poi così male.... (almeno così mi dicono, io non l'ho mai assaggiato).

Una soluzione alternativa

Una soluzione alternativa, focalizzata sulla performance del prodotto e non sulle sue caratteristiche viene invece adottata dalla casa vinicola Amazing Food Wine Co, che ha lanciato la gamma di vini chiamata "Wines that love".

Così se stasera fate il pollo, comprate una bottiglia di "Wine that loves roasted chicken", se fate la pizza, una bottiglia di "Wine that loves pizza" e coì via per bistecca, pasta al pomodoro, salmone etc.

Sarà un sacrilegio per la "cultura" del vino, ma per molte persone una porta in cui entrare in questa cultura o, più semplicemente, per bere decentemente e senza grossi errori...

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Di Gianluigi Zarantonello (del 09/06/2007 @ 16:23:26, in Segnalazioni, linkato 2654 volte)

Segnalo ai lettori come evento potenzialmente interessante che il 26 giugno alle ore 18:00, presso la libreria Melbookstore di Roma, si terrà la presentazione del libro "La nuova comunicazione di marketing" di Marzio Bonferroni, ed. Tecniche Nuove. Insieme all'autore del libro, interverranno Nicolò Occhipinti, responsabile editoriale di Eccellere - Business Community, e il Prof. Luigi Mariano, docente di Comunicazione d'Impresa della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza.

Il libro presenta un metodo innovativo rispetto alla vecchia tecnica pubblicitaria unidirezionale: il Metodo Multicreativo che consente di generare una nuova creatività che non si limiti a produrre la pur sempre necessaria brand awareness, e che stabilisce elementi di comunicazione “two way”, per ottenere risultati di relazione fidelizzante fra marca e pubblico.

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Di Altri Autori (del 11/06/2007 @ 07:04:40, in Marketing, linkato 5975 volte)

Festivalbar 2007 parte da Milano venerdì 15 giugno. Inedito il cast dei conduttori con Enrico Silvestrin, Giulio Golia e la partecipazione di Elisabetta Canalis. Per la prima volta nella sua storia Festivalbar entra nel mondo di My Space e You Tube. Su myspace.com/festivalbarofficial saranno presenti contenuti esclusivi ed inediti, aggiornati quotidianamente, aperti ai contributi del pubblico dei social network. E’ già attivo, inoltre, il sito www.festivalbar.it, completamente rinnovato. Per la prima volta è presente una sezione, ‘Life’, interamente dedicata alle tematiche dell’ambiente e del sociale, ricca di news e iniziative. Festivalbar.it quest’anno è ospitato dal portale Yahoo!Musica. Grazie a questa nuova partnership, il sito di Festivalbar è offerto in esclusiva a Yahoo! e l’URL www.festivalbar.it sarà rediretto su Yahoo! Musica dove gli utenti troveranno migliaia di nuovi contenuti, tra cui fotografie e video del backstage, speciali monografici sugli artisti, notizie quotidiane dal mondo della musica italiana ed internazionale, date e informazioni sui principali eventi live in Italia. Inoltre, su Yahoo! Musica saranno presenti nuovi contenuti creati ad hoc per l’occasione: Radio Festivalbar, con tutte le hit dell’estate, Canale Video Festivalbar (da giugno), con i video ufficiali degli artisti che parteciperanno, integrazione con Yahoo! Answers, Yahoo! Video e Flickr (a luglio), per coinvolgere nel modo più ampio e completo possibile tutta la community di Yahoo!. Infineritornano le chat live con gli artisti del cast. Ad ogni tappa, gli utenti potranno dialogare in diretta tramite pc con i loro cantanti preferiti attraverso la chat di Festivalbar. Gli appuntamenti di quest’anno sono il 15 giugno da Milano, il 29 e 30 giugno da Catania e il 7 settembre da Verona.

Via Pubblicità Italia

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Di Gianluigi Zarantonello (del 16/06/2007 @ 12:56:43, in Internet, linkato 2297 volte)

Sulla rete si discute di tutto e si portano avanti argomenti di cui si fatica a parlare del mondo fisico. Un esempio sono le sensazioni ed emozioni relative alla vita lavorativa, ragioinando sulle quali si può produrre anche un cambiamento organizzativo ed un miglioramento aziendale. Intervisto su questo tema Antonia Santopietro che alla questione ha dedicato un blog.

Buongiorno Antonella, ho visto nei giorni scorsi che hai aperto un nuovo blog dal titolo "Spazio, Tempo e Voce" (http://byoulog.wordpress.com). Come mai questa idea e di che cosa si parla?

L'idea mi è venuta ascoltando le conversazioni delle persone quando non lavorano! Professionisti, managers, imprenditori, impiegati a tutti i livelli.. che, come dire, "a luci spente" tirano fuori sensazioni, emozioni ed umori a margine della loro giornata, o delle loro vita in "carriera".
Spesso questi umori, queste sensazioni non vengono sufficientemente esternate, finiscono per restarci attaccate addosso anche quando non siamo più in quel ruolo. E' innegabile che i ritmi delle attuali giornate lavorative finiscono per assorbirci del tutto, certo se a guidarci è la passione per quello che si fa, tutto ha un senso, anche a volte il dimenticarsi di sè, delle proprie esigenze. Questo Blog vuole essere un'offerta spazio-temporale per condividere esperienze ed emozioni ma anche per incontrare nuove persone e perchè no,  per confrontarsi su tematiche comuni.. BeYou non significa solo sii te stesso nell'esprimere opinioni sui vari temi, ma anche qualcosa di più profondo, un invito ad attivare un contatto con quella parte di sè che rimane sul fondo...

Secondo te oggi l'organizzazione e i ritmi del business tendono a bloccarci nella routine e nelle pratiche di ogni giorno, impedendoci di crescere? E se sì quale può essere un rimedio?

Osservando molti contesti organizzativi sia piccoli che più strutturati, ho maturato l'idea che, considerando sia le dinamiche gerarchiche che quelle intra-funzionali, le persone entrano in relazione sia come "risorse" integrate nell'organizzazione in base al ruolo ricoperto che come "persone" in un "micro-cosmo" sociale. Le "persone" hanno aspettative, motivazioni, sogni, vite in corso, ma anche potenzialità, e non ultimo la propria personalità, a volte succede che il contesto organizzativo di tutto questo non riesca a farsi carico e si finisca per provare quello che io chiamo effetto "tapis roulant" si corre inseguendo un nastro, bisogna portare il ritmo, se ci si ferma si rischia di cadere! I rimedi sono tanti e molte discipline oggi ci vengono incontro, il punto di incontro di tutte è il benessere psico-fisico di ognuno di noi conciliato con una sana ambizione e desiderio di vedere riconosciuto il proprio operato o espressi i propri potenziali, a tutti i livelli

Una delle categorie di discussione è il capo. Alcune ricerche recenti dicono che il rapporto degli italiani con i superiori mediamente non è buono, tu cosa ne pensi e, in generale, di che cosa si parla in questa parte del blog?

In effetti mi aspetto che questa rubrica sia molto gettonata in termini di sfoghi! Certo, credo che questo sia tra i rapporti più articolati nelle dinamiche relazionali aziendali, in questa parte del Blog spero che ci sia spazio per un confronto attivo, capi e collaboratori che si confrontano, può essere un'opportunità per tutti per riflettere, e perchè no anche uno scambio di ruoli virtuale potrebbe addirittura essere auspicabile!

Altro argomento caldo: le riunioni. Necessario momento di confronto o certe volte solo rito aziendale?

Sebbene rispondano ad una "certa" esigenza organizzativa, ritengo che in molti casi la seconda ipotesi sia la più vicina alla realtà; ...mi aveva molto colpito il titolo di un recente libro di Patrick Lencioni dal titolo "Morto di riunioni" in cui il brillante autore descrive l'inutilità di buona parte delle riunioni aziendali che vengono organizzate, ai vari livelli, con cadenza pressocchè quotidiana, per discutere, tra manager, quadri , consulenti, esperti, in merito ai vari problemi di volta in in volta posti dai direttori. E' quantomeno emblematica e poi non così lontanta dalla realtà la storiellina che racconto sul Blog, quella dell'amico manager che quando gli chiedo via sms "ciao come stai?" mi risponde "sono in riunione" come se questo fosse uno stato di salute che prevede una cura, !!! Certo ci si può ammalare di "runionite acuta!"

GIANLUIGI ZARANTONELLO

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Di Roberto Venturini (del 18/06/2007 @ 07:21:22, in Marketing, linkato 2533 volte)

Nell'area dei codici mobili per i cellulari ( si vedano i miei post precedenti), una iniziativa pilota è stata lanciata da Coca-Cola in Messico, a supporto di Sprite.

Per partecipare bastava (si fa per dire) scaricare sul proprio cellulare il software SmartCode, uno dei player apparentemente più attivi in questo emergente settore.

A quel punto, scattando una foto ad una confezione di Sprite si accedeva automaticamente al sito mobile-oriented della promozione e si partecipava al concorso a premi, rispondendo ad una classicissima "semplice domanda" e sopratutto introducendo il codice di sicurezza stampato all'interno del tappo della bottiglia (e di queste bottiglie con codice promozionale ne sono state stampate un quaranta milioni...)

In questo caso, dunque, il codice serviva da scorciatoia per il sito promozionale, e aggiungeva un qualche valore grazie all'effetto novità (al gioco si poteva partecipare anche tramite il più low tech SMS).

Interessanti esempi sono anche quelli di Heineken e Xbox che hanno usato sistemi analoghi mentre in fase di sperimentazione ci sono alcuni dei nomi più interessanti del marketing e dell’informatica, con applicazioni in sviluppo sul fronte anche di Windows Live o eBay.

Questo tipo di promozioni presentano per i comunicatori una interessante opportunità di ridinamizzare il proprio mercato... ma per convincere i clienti ad adottare questo tool occorre prima che esista una base di utenti abbastanza ampia da superare una qualche soglia di massa critica, variabile secondo le percezioni degli investitori pubblicitari su cosa sia un target sufficientemente ampio ed interessante.

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Di Altri Autori (del 19/06/2007 @ 07:32:00, in Internet, linkato 3852 volte)

Chiunque abbia mai desiderato di poter fare soldi con internet faccia attenzione perché questa, forse è la volta buona. La parola chiave è “social network” e sta ad indicare la versione digitale e “internettiana” di quelli che una volta erano i “club”, cioè i gruppi di persone che si univano in nome della comunanza di interessi. I club del bridge, quelli del sigaro toscano, gli amanti del modellismo, quelli dei francobolli e tutti gli hobby possibili e immaginabili. Se una volta tenere questi rapporti era abbastanza faticoso, oggi con internet non lo è più. Uno dopo l'altro, stanno nascendo come funghi, social network di tutti i tipi, a cominciare dai big del settore, gli appassionati di video si vedono su You tube (youtube.com), quelli della musica si incontrano su My Space (myspace.com), e quelli della fotografia si divertono con Flickr (flickr.com). Questi siti sono i più frequentati e recentemente la cronaca li ha visti protagonisti di clamorose acquisizioni a colpi di milioni (e anche qualche miliardo) di dollari.  Era dalla fine degli anni'90, ai tempi della bolla speculativa su internet, che non si vedevano capitali di questa entità scendere in campo per acquisire o sviluppare delle società digitali. Ben presto si è anche capito il perché. Secondo recenti ricerche (l'ultima in ordine di tempo svolta dalla società californiana Metrix labs) «Il 56% dei navigatori italiani visita almeno una volta ogni 2 settimane realtà come You Tube, Flickr e le varie piattaforme blog. La chiave di questo successo è la possibilità di esprimersi liberamente: il 61% degli utenti italiani usa i social network per poter manifestare le proprie opinioni su alcuni argomenti che gli stanno particolarmente a cuore». E soprattutto: «Anche se per il momento l'audience della tv non sembra essere stata intaccata dalla passione per il social networking, è facile prevedere che la situazione possa cambiare presto». Insomma, le principali società di marketing sono convinte che il social network possa costituire un formidabile strumento per veicolare pubblicità, messaggi promozionali e soprattutto orientare i proprio prodotti in base ai gusti dell'utente, da sempre il sogno proibito di qualsiasi azienda. Tutto è cominciato un paio di anni fa. C'era molta calma e su internet si continuava a vivacchiare, nel senso che non si registravano movimenti finanziari di rilievo, fino all'improvviso arrivo di Rupert Murdoch, il tycoon televisivo presente con le sue tv e i giornali in più di mezzo mondo. Murdoch stupisce tutti spendendo ben 580 milioni di dollari per acquisire il controllo di MySpace, la piattaforma di blog statunitense frequentata perlopiù da artisti musicali e dai loro fan. L'acquisto ha fatto abbastanza rumore: se uno come Murdoch, hanno pensato in tanti, spende tutti quei soldi per una di queste piattaforme on line chiamate di “social network” evidentemente è sicuro di fare molti soldi. E che questo “social network” deve avere un futuro. È così è partita una vera corrida di acquisizioni e fusioni che attualmente è ancora in corso e non si sa quando finirà. Gli acquisti che hanno fatto più rumore sono quelle del portale Yahoo che l'anno scorso ha rilevato Flickr, il sito di fotosharing (scambio di album fotografici e community on line) più famoso del mondo e, alla fine del 2006, Google, il mitico motore di ricerca, che ha acquisito YouTube, il sito di scambio di video pagandolo circa un miliardo e seicento milioni di dollari.

Sta cominciando un nuovo Eldorado? Jon Gibs, senior director of media di Nielsen//NetRatings, società specializzata nelle ricerche e marketing in rete ha provato a chiarire: «I siti di social network sono la reality Tv su Internet». E poiché generano traffico in quantità enormi, ecco che i big del settore si sono tuffati a pesce sperando di trovarsi alle prese con un nuovo fenomeno mondiale in piena crescita e dalla potenzialità enormi. Del resto che il social network sia un fenomeno lo testimoniano i dati. Media Matrix, un'agenzia di ricerche ha diffuso una classifica elencante i maggiori “social network” al mondo per numero di visitatori: Myspace.com (51.4 milioni di visitatori), Classmates.com Sites (14.8 mln), Facebook.com (14.1 mln), Youtube.com (12.7 mln), Msn Spaces (9.6 mln), Xanga.com (7.1mln), Flickr.com (5.2 mln), Yahoo! 360 degrees (5 mln), LiveJournal.com (4 mln), Myyearbook.com (3 mln). Per ora la base aggregativa della maggior parte di queste piattaforme è alquanto generalista, ma in futuro le community si frazioneranno ulteriormente secondo interessi sempre più settoriali, come ad esempio la politica, l'oggettistica, il lavoro e la finanza. E in Italia? Qualcosa si muove. È recente l'acquisizione da parte dell'editore Rizzoli della piattaforma di blog Splinder.com, mentre sono molto frequentati i social network basati sulla ricerca di lavoro come BizBureau.com e Jobdirect.it, molto usate anche piattaforme generaliste come Blogger.it, IlCannocchiale.it, dedicato ai media e all'informazione, Iobloggo.it, e tante altre. Una rivoluzione, insomma, che interessa molto la pubblicità on line. Pare proprio che il social network è destinato a diventare sempre più “business network”. E che settorializzare sempre di più sarà la scommessa del futuro.

Gianni Franchini

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Di Roberto Venturini (del 22/06/2007 @ 07:36:01, in Marketing, linkato 2714 volte)

Il mercato dei prodotti antirughe è di dimensioni colossali.

Il mitico Botox è ormai entrato, in molte nazioni, nell'immaginario collettivo, rendendo difficile la vita ai prodotti concorrenti.

A fronte di questa situazione, negli USA, un prodotto comparabile, il Restylane, ha deciso di attuare una strategia di marketing innovativa: produrre un reality show focalizzato sul target potenziale.

E' nato così il "The Hottest mom in America" (dove il termine "hot" non necessariamente fa riferimento alla temperatura sensuale della signora). Il programma va alla ricerca delle mamme moderne: bellissime, intelligenti...: "Hottest Mom In America™ - The search for women who define modern day motherhood; they are beautiful, smart, talented moms who also happen to be HOT"

Targettato su mamme suburbane con figli, in palio un ricco (??) premio in denaro (25,000 dollari) ed una borsa di studio per la prole - in aggiunta alla nomina a testimonial del prodotto per il prossimo futuro e alla fornitura di prodotto per un anno.

Per candidarsi basta autoprodursi un video (possibilmente con l'aiuto di un figlio della YouTube generation) e uploadarlo sul sito del concorso (vietate nudità, atti sessuali o altri atti offensivi nel video - se turbate la giuria vi segano).

Ah, piccolo dettaglio: al momento di andare in stampa, ancora non è dato sapere se e quale catena televisiva emetterà mai lo show... (ma intanto la copertura mediatica l'hanno ottenuta...)

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