Immagine
 mymarketing.it: e tu cosa ne pensi?... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico : Media (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Jacopo Gonzales (del 19/03/2006 @ 13:06:48, in Media, linkato 2686 volte)

Se siete giornalisti leggete con cura questo articolo di John Blossom.

Il giornalismo di qualità, il giornalismo in grado di veicolare notizie rilevanti per la società deve riuscire a trovare nuovi modelli di distribuzione dei propri contenuti per non morire. Le pubblicazioni stampate tradizionali non sono in grado di supportarlo. Sono necessari nuovi contesti per sostenere la crescita di giornalisti e di news di qualità.

Il report annuale di Project for Excellence in Journalism mette in rilievo aspetti che dovrebbero far riflettere tutti i giornalisti.

In un momento in cui i mercati online devono ancora maturare e il mercato delle pubblicazioni stampate sta calando notevolmente, i news publisher investono sempre di meno nella ricerca di notizie di qualità. La risposta a questa situazione va ricercata non tanto all’interno delle sale stampa quanto nei dipartimenti marketing dei maggiori produttori di notizie.  

 

Sono questi ad offrire le condizioni per sviluppare le capacità dei giornalisti di qualità. Le organizzazioni di notizie devono riconfigurare per intero il loro modello di distribuzione dei contenuti alle loro audience.

Quest’anno il report annuale del Project for Excellence in Journalism evidenzia come il modo standard di coprire le notizie stia fallendo dal punto di vista finanziario a discapito di fonti di news online compresi blog e portali di news che con il tempo stanno raggiungendo buoni profitti.

I magazine tradizionali stanno effettuando tagli di personale.

Dall’acquisizione di Knight Ridder da parte di McClatchy fino al licenziamento di 80 collaboratori al Washington Post, sembra sia chiaro il trend che sta imperando nel giornalismo tradizionale.

Molte di queste perdite rappresentano vere e proprie perdite di zone coperte precedentemente da notizie : Il report afferma che il totale dei reporter che coprono il mercato di Filadelfia è diminuito del 50%. Nei mercati globali il Washington Post sta supportando sempre meno gli uffici stranieri e i reporter che si dedicano a storie come il terrorismo.

Il Sunday finanzia più storie di vita comune rispetto alle news di qualità e l’acquisizione da parte del New York Times di About.com sottolinea il fatto che le organizzazioni di news cercano il profitto dal più vasto inventario dei contenuti generati dall’utente.  

 

Con questa situazione i giornalisti che aspirano a raggiungere la celebrità attraverso i giornali tradizionali tramite grandi storie, se la possono dimenticare.

Troppo giornalismo ormai ruota attorno al concetto di sala stampa, mentre esistono ancora canali molto importanti per il contenuto ed i vincitori nel mercato editoriale sono coloro che inseriscono il loro contenuto in contesti di alta qualità.  

 

Ironicamente questa situazione sembra favorire le vecchie fonti di notizie come AP, l’Associated Press, Dow Jones e Reuters, che hanno l’abilità di avere il loro contenuto e brand ben piazzato nei motori di ricerca con accordi di licenza con portali Web maggiori, emergenti e con gli aggregatori di news.  

 

Anche i maggiori brand di giornali sembrano crescere rigogliosi quando fanno accordi di sindacazione online dei propri contenuti.  

 

Sebbene ci siano buone ragioni per essere preoccupati per la perdita delle sale stampa, a lungo termine ci sono anche buone ragioni per pronosticare un mercato altamente remunerativo per le notizie di alta qualità che non possono essere prodotte e messe sul mercato nella stessa maniera dei giornali di oggi.

Ecco qui alcune idee per mantenere l’esistenza di notizie di alto livello in relazione al mutamento del mercato dei contenuti.

Tratta ogni giornalista come un’entità di mercato.
Molte sale stampa stanno fallendo perchè non riescono ad usare i loro canali esistenti per mettere sul mercato del giornalismo di qualità. Le pubblicazioni stampate stanno divenendo sempre di meno il centro economico per un giornalismo di qualità e tale giornalismo deve sapersi rendere indipendente da queste pubblicazioni. Questa considerazione va oltre la preparazione di più contenuti multimediali. Il singolo giornalista dovrebbe focalizzarsi su precisi argomenti invece di dedicarsi a molti. Se l’affermazione "Ogni pagina Web è una prima pagina" è una realtà, ogni articolo del giornalista ha in teoria la potenzialità di essere una pubblicazione brandizzata alla ricerca dei propri percorsi di distribuzione.

Tratta ogni lettore come una persona che può sindacare la tua notizia.
Accordi precisi di licenza per la sindacazione dei feed RSS permettono alle persone di agire come partner di distribuzione delle news e di prodotti brandizzati in modo da costruire relazioni monetizzabili, un elemento chiave per la costruzione di un valore che fino ad ora è stato ignorato. La tecnologia attuale inoltre permette la creazione di livelli premium di sindacazione per gli utenti più esperti.

Tratta i motori di ricerca come strumenti per gli utenti e non come competitor

Dobbiamo essere cauti nel rendere i contenuti premium disponibili ai motori di ricerca, ma in larga parte le organizzazioni di news hanno sofferto considerando i motori di ricerca solo come nemici nella battaglia del giornalismo. Se il contenuto di un publisher può raggiungere un valore all’interno di un motore di ricerca enterprise che crea un contesto molto utile alle news come nel caso di
LexisNexis o Factiva c’è poco da lamentarsi con i motori di ricerca. Gli utenti hanno cominciato ad usare forme automatiche di aggregazione di contenuti come strumenti autorevoli in grado di aiutarli nella ricerca delle informazioni.

Ci sono ragioni per lavorare con motori di ricerca più news friendly ma è necessario permettere agli utenti di scoprire il maggior valore possibile dal tuo contenuto.  

 

Nel mercato caotico dei contenuti di oggi è spesso difficile far emergere notizie di qualità e siamo tentati di dire che i venditori di soap sono in grado di mettere alle corde le notizie di qualità.

Ma in qualità di produttori di notizie se saremo in grado divenire più esperti nell’incanalare i nostri contenuti vedremo nascere sempre più fonti di notizie di qualità che sanno incorporare il meglio delle sorgenti online e il meglio della tradizione giornalistica.

 

E’ il momento per tutte le organizzazione che lavorano nel mondo delle news di rendere questa visione realtà. [via masternewmedia]  

 
Di Matteo B. (del 08/02/2006 @ 06:20:37, in Media, linkato 3848 volte)
Ansa pubblica la notizia che, ottenuto il via libera dall'Antitrust, l’operatore di telefonia UMTS H3G, acquisterà la tv Canale 7 con un’operazione da 220 milioni di Euro.

Grazie a questa manovra si consolida dunque la posizione di 3 nel settore dei media: l’azienda sarà la prima mobile media company italiana a portare la tv sul cellulare sfruttando le sinergie che derivano dal possesso di una rete televisiva tradizionale.

Questo investimento testimonia come, nonostante la guerra degli standard e i dubbi più che legittimi sulle potenzialità del mercato, alcuni operatori credano realmente nella fruizione di programmi televisivi via cellulare, e si stiano organizzando per arricchire la propria offerta.


 
Di Gianluigi Zarantonello (del 06/02/2006 @ 19:57:07, in Media, linkato 3003 volte)

Fondamentalmente con giornalismo sociale o di servizio s'intende tutto quel settore dell'informazione che si occupa delle problematiche sociali denunciando al contempo disservizi e abusi, un campo che spazia dalle dipendenze da droghe alla disabilità, dall'emarginazione ai grandi problemi socioeconomici dei paesi in via di sviluppo passando per tutte le iniziative di volontariato e del mondo del “no-profit” e delle ONG.Il raggio d'azione, qui delineato in modo assolutamente incompleto, è dunque vasto e diversificato ma incontra problemi e opportunità comuni.

Questo tipo di giornalismo vive sulla rete una particolare vivacità, sia grazie a operatori professionisti sia tramite una molteplicità di altri soggetti di varia estrazione e collocazione.Alla figura tradizionale del giornalista professionista, infatti, si affiancano quella del bloggers, quella del volontario di vario orientamento e formazione, quella dell'utente che si attiva dando luogo ad un'interazione dialogica con il media e tante altre ancora.

Sicuramente nel momento in cui si viene a parlare dei professionisti del giornalismo sociale in rete non si può prescindere da quella che è la principale e più innovativa realtà italiana: l'agenzia Redattore Sociale.Si tratta di un'agenzia di stampa quotidiana nata tre anni fa e dedicata al disagio e all'impegno sociale in Italia e nel mondo, nata dalle sollecitazioni delle centinaia di giornalisti che dal 1994 partecipano a Capodarco al seminario di formazione "a partire dai temi del disagio e delle marginalità". L'agenzia dunque integra attualità e documentazione, notizie e banche dati, dando la possibilità di seguire gli avvenimenti del giorno e nel contempo di svolgere ricerche. È consultabile in abbonamento all'indirizzo internet http://www.redattoresociale.it/, la scelta di essere solo sul web deriva da motivi di costo ma anche da alcuni vantaggi del mezzo, come l'ipertestualità che consente di collegare alle notizie diversi tipi d'approfondimenti o anche solo altre news presenti sul tema, favorendo quel lavoro d'indagine giornalistica che troppo spesso è omesso per scarsità di tempo.

Esistono poi molte altre realtà professionali che si dedicano ai temi del sociale, tra queste possono citare:
Aggiornamenti sociali - Mensile di ricerca sociale, d'ispirazione cristiana.
Carta - Settimanale dei cantieri sociali
Città Nuova - Quindicinale del Movimento dei Focolari
Fuoriluogo, mensile di Forum Droghe (esce come supplemento del Manifesto)
Il Giornale di San Patrignano - Mensile della Comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano (Rimini)
Italia Caritas - Mensile della Caritas Italiana
Narcomafie - (Legalità, diritti, cittadinanza) Mensile del "Gruppo Abele"
Rivista del volontariato - Mensile della Fondazione Italiana per il Volontariato
Vita - Non profit magazine settimanale
Social News - Giornale d'informazione sociale dell'Associazione @auxilia
Piazza Grande - Giornale di Strada di Bologna
Terre di Mezzo - Giornale di Strada di Milano
Socialinfo – Orientarsi nel mondo del sociale

Nel panorama giornalistico sociale on line s'inseriscono poi a pieno titolo anche bollettini di enti pubblici e organi ufficiali d'informazione di movimenti ed associazioni. In Rete infine trovano spazio piccoli siti di denuncia d'abusi o disservizi, sulla scia di Striscia la notizia o di Mi manda Raitre, gestiti da giornalisti indipendenti e che diventano autentici amplificatori di problemi che poi possono essere ripresi da realtà più grandi.

Tuttavia per apprezzare a pieno le potenzialità di Internet applicate al composito mondo dell'informazione sociale e di servizio bisogna spostarsi nell'ambito degli operatori non professionisti e per capire molto della loro logica si può citare l'home page di Indymedia, network di media collegato al “popolo di Seattle”. Il sito infatti consiglia ‘'Don't hate the media – Become the media'': non odiare i media, diventa tu stesso media.

Internet dunque permette di saltare la tradizionale mediazione degli organi di stampa (e dei relativi siti) e così piccole realtà si affacciano su scenari internazionali enormi in modo autonomo creando fittissimi network. Oltre al superamento del problema dei costi e dell'annullamento del nodo della distribuzione un altro vantaggio delle rete si lega all'innovazione tecnologica, che permette di affrontare la rete senza dover conoscere neppure un “tag” html, tutti possono aprire un blog (grazie a Splinder o Wikipedia) e pubblicare notizie.

Per tutti questi motivi dunque la grande rete ormai è sicuramente il canale numero uno per tutti coloro che si occupano di giornalismo sociale e di denuncia. Una voce che è sempre più difficile non ascoltare.

Per saperne di più Penne digitali. Dalle agenzie ai weblog: fare informazione nell'era di Internet, Centro di Documentazione Giornalistica, 2005.

Gianluigi Zarantonello

 
Di Max Da Via' (del 06/02/2006 @ 06:36:38, in Media, linkato 3688 volte)
Sky Italia dal 1° febbraio ha lanciato una nuova offerta, ideata specificatamente per il mondo del business. Sky Ufficio è la prima serie di canali tematici all news che si propone come strumento di informazione per tutti quei settori all’interno dei quali la possibilità di ricevere in tempo reale notizie e informazioni mirate è fondamentale per lo svolgimento dell’attività.

Composta da 12 reti, di cui due interattive, consente di avere una panoramica sempre aggiornata di quanto succede nel mondo, avvalendosi dei contributi di canali come Sky Tg24, Sky Meteo24, Sky News, Fox News Channel, Bloomberg Television e Cnbc Europe. Questi canali tematici, da tempo utilizzati nei paesi anglosassoni, rappresentano invece una novità in Italia, dove solo recentemente molte aziende hanno cominciato a manifestare interesse per i servizi al news.

Il pricing, anche grazie alla fase di lancio, è molto aggressivo: un singolo ufficio che voglia utilizzare il servizio scegliendo almeno 9 pacchetti spende 14 Euro al mese, mentre l’estensione da 10 a 99 prevede un costo aggiuntivo di 12 Euro. Anche la possibilità di allargare l’accesso alle informazioni a 100 e più uffici è decisamente economica, con un’ulteriore spesa di 10 Euro, mentre i decoder necessari per la ricezione sono offerti in comodato d’uso gratuito.

Mentre prosegue inesorabile la sfida tra i vari operatori per l’affermazione della TV digitale Sky, impegnata su più fronti, ha individuato un nuovo e interessante segmento di mercato, al quale proporre servizi informativi di carattere professionale. L’offerta è decisamente competitiva, ma è prevedibile a breve una contromossa dei competitor, interessati a non farsi sfuggire un settore che, se opportunamente seguito, potrebbe rivelarsi ricco di nuovi e interessanti sviluppi.

 
Di Max Da Via' (del 03/02/2006 @ 19:32:07, in Media, linkato 2532 volte)
Mytech riporta la notizia di un regista sudafricano che ha girato un film utilizzando come unico strumento di ripresa un telefono cellulare, anzi otto. Chi ci legge da un po’ si ricorderà forse che anche Nokia, con l’iniziativa Play the Lab, aveva tentato una strada simile per promuovere il nuovo N90.

A dispetto della trama poco impegnata bisogna riconoscere al regista Aryan Kaganof un certo fiuto almeno per il marketing, visto che grazie a questa idea è riuscito non solo a stare in un budget bassissimo, ma anche a procurarsi un bel po’ di pubblicità a costo zero.

JOHANNESBURG (Reuters) - Otto telefoni cellulari, 160.000 dollari ed una buona idea: potrebbe essere questo il futuro del cinema? Il regista sudafricano Aryan Kaganof la pensa così e per dimostrarlo ha fatto SMS Sugar Man, il primo film al mondo girato interamente su telefoni cellulari. SMS Sugar Man è stato girato su otto telefonini in 11 giorni con tre protagonisti principali per meno di 164.100 dollari. Il film sarà poi trasmesso ai cellulari in tre episodi da 30 minuti nel corso di un mese.

Kaganof ha detto che il film, che racconta di un pappone e di due prostitute di alto bordo in crociera a Johannesburg alla vigilia di Natale, è la prova di un nuovo e democratico approccio ai film, che taglia i costi sia per chi fa che per chi vede le pellicole. "Penso che il cinema in Sud Africa non sia il mezzo appropriato a rappresentare chi siamo...è soprattutto un fenomeno bianco. Poi sono rimasto impressionato dal fatto che il mezzo che gli africani amano più di ogni altro è il cellulare", ha detto a Reuters. Kaganof -- che ironicamente ha acquistato il suo primo cellulare l'anno scorso per girare il lungometraggio -- ha respinto le preoccupazioni per la qualità ed ha detto che le riprese sono apparse "favolose" nel riversamento allo standard cinematografico della pellicola a 35mm.

SMS Sugar Man -- che dovrebbe debuttare a maggio -- è costato solo una frazione dei 6 milioni di rand che di norma vengono spesi per un film locale a basso budget. Per paragone, un film di Hollywood costa in media tra i 40-50 milioni di dollari e spesso supera i 100 milioni. "Volevamo fare un film decisamente a basso budget per dimostrare che tutti possono farlo", ha detto il produttore Michelle Wheatley. "Ci sono molte persone in Africa che vogliono fare film e non se lo possono permettere".

 
Di Max Da Via' (del 31/01/2006 @ 07:34:08, in Media, linkato 7616 volte)
L'erotismo da sempre desta molto interesse in un’ampia fascia della popolazione, al punto da far ritenere ad alcuni che il boom dell’home video prima e di internet poi siano in buona parte dovuti, almeno nelle fasi iniziali di affermazione, all’ampia disponibilità di contenuti a luci rosse.

Il binomio sesso-cellulari, tema che appassiona numerosi utenti ma anche e soprattutto fornitori di contenuti e compagnie telefoniche, è diventato di stretta attualità ultimamente come conseguenza del crescente interesse verso la produzione e la distribuzione di contenuti per la telefonia mobile.

In questi giorni si è appena concluso a Miami il congresso "Contenuti per adulti della telefonia mobile", al quale hanno partecipato le principali compagnie telefoniche europee e americane, molto interessate ad un settore che le stime ipotizzano potrebbe valere ben 2 miliardi di dollari su base globale nel 2009.

Dai lavori sono emerse sostanziali differenze tra l’atteggiamento americano, più prudente nel proporre questo tipo di contenuti per motivi di regolamentazione all’accesso e quello europeo, decisamente più spregiudicato, visto che in Europa già lo scorso anno sono stati messi a disposizione contenuti hard per oltre 10 milioni di Euro.

Le riserve americane derivano principalmente dalla difficoltà di applicare filtri adeguati per evitare che questi servizi siano utilizzati da minorenni, accompagnate dal timore di reazioni negative da parte delle aree più conservatrici dell’opinione pubblica.

Questo orientamento è però messo a dura prova dalle previsioni tutte al rialzo per il settore, che in America nel 2005 è stato stimato valere 30 milioni di dollari. I manager di Waat Media, azienda californiana di intrattenimento, sono convinti che opportunamente promossi questi servizi potrebbero valere oltre 500 milioni di dollari l’anno, a patto di riuscire ad utilizzare una tecnologia adeguata per regolamentarne l’accesso.

La situazione europea, come accennato precedentemente, è profondamente diversa, al punti che Tina Southall, manager della Vodafone, ha illustrato come i contenuti hard sul cellulare siano una importante fonte di reddito dell’azienda, al punto da avere un’importanza strategica nell’offerta di servizi per i prossimi anni.

Stiamo quindi per assistere quindi al boom del settore? I tassi di diffusione dei cellulari sono tali, specie in Europa, da spiegare l’interesse generale per la fornitura di questi contenuti. Se loghi, giochi e suonerie non bastano più ad assicurare volumi di traffico soddisfacenti un po’ di eros sicuramente darà il suo contributo al fatturato, in attesa dell’arrivo della mobile tv.


 
Di Max Da Via' (del 13/01/2006 @ 07:18:14, in Media, linkato 2099 volte)

Molte compagnie telefoniche puntano in maniera crescente a differenziare le fonti di reddito, affiancando ai tradizionali ricavi derivanti dal traffico vocale nuovi prodotti e servizi.

Se loghi e suonerie in questo settore fanno la parte del leone cominciano ad affacciarsi sul mercato anche altre iniziative, legate all’affermarsi della telefonia di terza generazione.

Vodafone Group, la più grande compagnia di telefonia mobile al mondo in termini di fatturato, ha annunciato ieri un accordo con Sony NetServices per il lancio di un nuovo servizio di canali radio personalizzati, che potranno essere ascoltati tramite in streaming tramite i nuovi telefoni 3G.

I due metteranno a disposizione degli appassionati centinaia di migliaia di brani, provenienti sia da major che da etichette indipendenti, offrendo quindi una vasta possibilità di scelta.

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa, denominata Vodafone My Radio, è la personalizzazione che dovrebbe essere possibile: per ogni brano che si ascolta potrà essere associato un indice di gradimento tramite la semplice pressione di un tasto. Le preferenze dell’utente saranno memorizzate ed elaborate in base ad aspetti quali l’armonia e il genere, consentendo quindi di proporre in maniera proattiva canali radio che trasmettono musica con caratteristiche simili ai pezzi che l’utente ha dimostrato di gradire.

Oltre ai programmi personalizzati sarà possibile ascoltare canali predefiniti in base al genere ma anche collezioni di brani musicali appositamente realizzate e aggiornate con le ultime hit del momento.

Tutti i brani potranno ovviamente essere acquistati oltre che via telefono anche tramite PC, con la possibilità anche in questo caso di memorizzare le preferenze dell’utente.

Il binomio telefonia e musica, secondo solo a quello che vede internet del ruolo di co-protagonista, sembra quindi assumere una rilevanza sempre maggiore. Se da un lato 3 punta in maniera decisa al download di singoli brani ma anche di interi album e compilation anche il mondo della radio è in fermento, ed è ipotizzabile che questa convergenza debba ulteriormente rafforzarsi nel prossimo futuro.

 
Di Max Da Via' (del 30/12/2005 @ 18:01:32, in Media, linkato 3840 volte)
Prosegue la serie di matrimoni tra network televisivi e siti internet, a testimonianza del forte interesse dei produttori di contenuti per questo nuovo canale distributivo.

Così, mentre la ABC stringe accordi di partnership con iTunes per la distribuzione di alcune serie di successo anche la CBS apre le porte a nuove alleanze con Yahoo!.

Il portale distribuirà in streaming due episodi delle famose serie "Two and a Half Men" e "How I Met Your Mother", che saranno offerti gratuitamente attraverso la Yahoo!TV, la sezione dedicata agli spettacoli televisivi che già ospita contenuti forniti da VH1 e ABC.


Via Blogs4Biz
 
Di M. Ferrero (del 23/12/2005 @ 11:29:43, in Media, linkato 2144 volte)

Buongiorno Vitaminic, operatore specializzato nell’email e mobile marketing, ha lanciato per ora solo in Inghilterra un talk show dedicato al calcio e ideato per essere visualizzato e fruito sugli schermi dei cellulari 3G di ultima generazione.

Il programma si chiama Soccer Addicts, è trasmesso ogni lunedì per una durata complessiva di 4 minuti, e presenta come novità quella di avvalersi di immagini e commenti inviate direttamente dai tifosi. Ispirandosi alla struttura di un talk show consentirà agli utenti di inviare un video di commento che sarà poi trasmesso insieme a quello di commentatori sportivi professionisti. I video saranno poi accessibili per tutta la settimana anche dal portale degli operatori telefonici coinvolti.

Lo scopo è quello di creare una community calcistica, promuovendo allo stesso tempo l’utilizzo, tuttora limitato, dei servizi 3G. Buongiorno dispone infatti di un nutrito catalogo servizi per cellulari, che nelle intenzioni degli ideatori del programma riceveranno un impulso positivo dall’abbinamento con uno sport così seguito.

Se l’esperimento darà i risultati sperati il format del programma sarà poi esportato anche negli altri Paesi europei, sfruttando sia la popolarità dello sport che l’interesse crescente per la TV via cellulare.

Una prima occhiata al sito della trasmissione lascia insoddisfatti: la qualità dei video giurati è ovviamente scadente (nonostante quello che ci raccontano i produttori di telefonini non sono videocamere in miniatura) e i commenti non sono più interessanti di quelli che si possono sentire al bar dopo una domenica calcistica.

Il concept è invece innovativo, e potrebbe essere il preludio di una nuova forma di talk show (quando la tecnologia sarà più avanzata) dove gli spettatori non saranno più passivamente davanti allo schermo ma potranno contribuire in maniera determinante allo svolgersi della trasmissione, creando delle vaste community di appassionati che potrebbero essere il target ideale di molte aziende disposte ad utilizzare canali di comunicazione e marketing alternativi.


 
Di Matteo B. (del 13/12/2005 @ 14:57:11, in Media, linkato 2059 volte)

Il nuovo servizio Alert Service di Yahoo!, prossimamente integrerà gli RSS negli alert disponibili via email, messanger e sms. Soprattutto la prossima integrazione con gli sms, per ora programmata solo in America, rappresenta un ottimo strumento di marketing e comunicazione, che rivela grosse potenzialità.

I sempre più diffusi feed (strumenti che offrono la possibilità di essere notificati quando un sito o un blog viene aggiornato), grazie all’Alert Services potranno quindi adesso essere accessibili via  sms, consentendo di avvisare su novità o aggiornamenti un potenziale bacino di utenza composto da oltre 200 milioni di consumatori americani in possesso di un cellulare.

Questi aggiornamenti potranno riguardare non solo la pubblicazione di articolo di interesse del destinatario, ma anche informazioni commerciali specifiche selezionate in base alle sue esigenze, raggiungendolo ovunque si trovi 24 ore al giorno 7 giorni su 7 alla settimana.

Ma questo scenario potrebbe rivelarsi di grande interesse anche per i responsabili comunicazione di molte aziende, che si troverebbero in condizione di recapitare istantaneamente messaggi su nuovi prodotti o servizi ma anche informazioni finanziarie per gli investitori, o qualsiasi altro tipo di contenuto.

 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Ci sono 59 persone collegate

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
AI (2)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




21/11/2024 @ 13:45:44
script eseguito in 156 ms