Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Via Reuters la notizia che Time Warner e Microsoft hanno ripreso i colloqui relativi a una alleanza tra le loro unità Internet, America Online e MSN.
Le due società sono interessate a combinare i contenuti Web di Aol con la tecnologia relativa ai motori di ricerca di Microsoft.
I colloqui sono iniziati quest'anno, ma si sono bloccati alla fine dell'estate su diversi punti, compresi problemi tecnici e questioni relative al controllo. Molti ostacoli restano ancora da superare prima di un accordo, scrive il giornale, citando persone vicine alla trattativa.
Una fonte ha detto che se un accordo non sarà raggiunto entro l'anno, probabilmente salterà del tutto.
Time Warner sta discutendo anche con altre società interessate ad una partnership con Aol, scrive ancora il quotidiano.
Né Microsoft né Time Warner hanno commentato per il momento.
eBay ha acquistato Skype; Microsoft annuncia la prossima espansione di Outlook verso la telefonia su IP, acquista Teleo, un fornitore di telefonia IP p2p, e parla di merger dei servizi online MSN con AOL posseduta da Time Warner. Google già da tempo ha lanciato Google Talk, un’applicazione di instant messaging aperta alla telefonia p2p.Tempi duri insomma per le compagnie telefoniche, che vedono il proprio mercato e soprattutto i propri ricavi minacciati dall’affermazione del VoIP.Questo fenomeno comincia ad essere tenuto d’occhio anche dagli operatori di telefonia mobile: proprio in questi giorni Vodafone ha dichiarato che difficilmente ci potranno essere delle strategie a lungo termine per bloccare nuove tecnologie come i servizi di telefonia gratuita via Internet dai cellulari. Di conseguenza, invece di combattere la battaglia a suon di barricare il colosso delle telecomunicazioni mobili ha annunciato che ritiene fondamentale essere competitivi sui costi.IPdrum e altre applicazioni, del resto, hanno mostrato Skype è già utilizzabile anche tramite i cellulari.Come consumatori non possiamo che rallegrarci di queste prese di coscienza, soprattutto in mercato dive gli operatori si sono sempre ben guardati dal farsi una vera guerra di prezzi, creando invece una giungla di tariffe il cui unico punto in comune è spesso la scarsa trasparenza, garantendosi allo stesso tempo margini più che consistenti. Qualcosa sta già cambiando nella telefonia fissa, stiamo per assistere a una rivoluzione anche nel mobile?
Su molti giornali recentemente si è parlato di telefonia e di come il Voip potrebbe modificare l’attuale panorama competitivo, che in Italia per certi versi è più vicino ad un oligopolio che alla concorrenza perfetta. L’aspetto fondamentale legato a questa tecnologia sono i risparmi, che possono arrivare all’80%, soprattutto nel caso di chiamate internazionali. Proprio per questo motivo molte compagnie telefoniche tradizionali sono sul piede di guerra, e si preparano al contrattacco.British Telecom, una delle prime a dare il buon esempio, ha lanciato proprio in questi giorni una campagna promozionale sul VoIP a prezzi più concorrenziali di quelli praticati da Skype.Dal prossimo 31 dicembre, infatti, tutte le chiamate verso le 30 destinazioni internazionali di maggiore utilizzo costeranno 5 pence al minuto. Per fare un paragone con l’offerta di Skype un’ora di telefonata verso un numero fisso USA, che costa 72 pence con Skype, avrà un prezzo di 30 pence.Anche in questo caso occorre scaricare un programma dedicato, che si chiama BT Communicator, e, trattandosi di un’iniziativa della British Telecom, consente l’addebito direttamente in bolletta senza dover ricorrere ai crediti prepagati di Skype. Questo software stato scaricato da 2,5 milioni di persone dal suo lancio, avvenuto due anni fa, e conta oltre 60.000 utenti.Ul ulteriore vantaggio della proposta targata British Telecom è quello di offrire tramite BT Communicator la possibilità di effettuare chiamate attraverso una rete di ben 7.800 punti WiFi, senza spesa d'accesso e senza costo supplementare al minuto.E’ molto probabile che l’esempio di British Telecom possa a breve essere seguito, seppure a malincuore, da altre compagnie. L’offerta di Skype infatti è decisamente competitiva, ed è attualmente utilizzata da oltre 56 milioni di utenti con una media di 180.000 nuovi iscritti ogni giorno.
E' ormai ufficiale la firma del memorandum of understanding tra Fiat e l' indiana Tata Motors. Chi si aspettava un'altra intesa con un partner blasonato, almeno per ora, dovrà pazientare.
In India il marchio Tata è il più venduto tra i veicoli commerciali ed il terzo tra le automobili. Il suo fatturato si avvicina ai 5 mld di dollari ed è la più grande industria indiana. Uno dei modelli di punta della società di Ratan Tata è la Safari, gip a sette posti, che voci di corridoio vogliono come prima vettura a dover subire il remake dei designers Fiat.
L'azienda italiana avrà da guadagnare in termini di costi di produzione e di visibilità in un mercato vastissimo, ma avrà poco da aggiungere alle sue conoscienze per quanto concerne la qualità, la ricerca (che sono poi tra i tasti dolenti della sua offerta) e tutte quelle armi che in Europa rendono un'azienda realmente concorrenziale . La Tata Motors è comunque leader in R&S nel mercato indiano, ma è evidente che Fiat è intenzionata ad attingere ben altro da questa alleanza.
www.ilsole24ore.com
Ikea, la multinazionale svedese del mobile e dell’arredamento ha recentemente annunciato una riduzione media dei prezzi a listino del 5,3%per il prossimo anno. Il mercato italiano rappresenta il 5,5% delle vendite totali del gruppo, che ha una market share del 5,1%.
La riduzione dei prezzi è attuata in un momento percepito dall’azienda come critico per i consumi delle famiglie ed è sostenuto dalla notevole dimensione acquista oggi dalla multinazionale sul mercato italiano. I recenti risultati economici del gruppo in Italia sono positivi: il fatturato italiano è risultato pari a 883 milioni di euro con una crescita del 23,7% dei ricavi rispetto al 2003, mentre i volumi di prodotti venduti sono aumentati del 27,7 per cento, in un settore stimato dall’Istat in contrazione dello 0,6%.
A cosa è dovuta quindi questa riduzione? Alle pressioni in termini di prezzo che provengono dall’Asia o sono frutto di una strategia di penetrazione e consolidamento sul mercato italiano? Ikea ha sempre puntato molto sul design coniugato a prezzi ragionevoli, e il costo medio dei mobili di design di altre marche è decisamente superiore a quanto presentato nel loro catalogo. Una eccessiva riduzione dei prezzi potrebbe influire negativamente sull’immagine dei prodotti, che potrebbero venire considerati “commodities”?.
In attesa di sapere se Microsoft comprerà Aol un’altra notizia tiene banco in questi giorni: l’azienda ha annunciato una radicale riorganizzazione interna per combattere con maggiore efficacia avversari del calibro di Google per quanto riguarda la ricerca e la navigazione sul web e Linux e i vari software open source per i sistemi operativi. ha annunciato una radicale riorganizzazione interna.
Microsoft sarà suddivisa in tre differenti unità: la Platform Products and Services (con la divisione Windows sotto l'ombrello di MSN online), la Business Division (specifica per i software per l’utenza business) e la Entertainment and Devices (per videdeogame, musica e telefonia mobile). Ciascuna divisione sarà gestita da un amministratore esecutivo che avrà anche la carica di presidente.
Tramite la società di telecomunicazioni Qwest inoltre offrirà inoltre servizi di telefonia via Internet alle piccole aziende a partire dal 2006. Una scelta che porterà Microsoft in diretta competizione sia con i colossi delle Tlc, che dei cavi televisivi quali Time Warner ( con la sua controllata online Aol), che con altri protagonisti Internet, da Google a eBay, a loro volta proiettati verso servizi simili.
Questa improvvisa sterzata evidenzia amio parere la sfida impegnativa che il colosso di Redmond si trova a fronteggiare nell’ultimo periodo, ora che la sua supremazia in molto settori è messa in discussione. Secondo USA Today lo scorporo del settore Entertainment testimonia quanto il mercato dell'intrattenimento sia considerato strategico nei futuri piani di sviluppo societari. La prima grande sfida di questa nuova struttura potrebbe essere secondo indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, con la Apple per la leadership nel settore dei lettori musicali.
Stonefly, azienda specializzata nella produzione e distribuzione di calzature, dovrebbe aver dotato il proprio negozio di Corso Europa a Milano di una telecamera per riprendere il traffico all’interno del negozio.
Fin qui niente di strano, se non fosse che questa telecamera è orientata ad altezza piedi e alimenta una banca dati che registra le immagini riprese. A che scopo? Ma per monitorare i gusti e le preferenze del pubblico.
Il progetto è costato circa 1,5 milioni di euro, e comprende anche sofisticate apparecchiature all’interno delle vetrine che mostreranno i prodotti esposti solo al passaggio del cliente all’esterno dello spazio espositivo.
La prima iniziativa mi sembra particolarmente interessante: nel rispetto della privacy dei visitatori, infatti, il marketing dell’azienda avrà la possibilità di analizzare meglio il proprio target di riferimento, e sulla base delle informazioni acquisite prendere le opportune decisioni per le prossime collezioni, il tutto senza bisogno di ricorrere a costose e talvolta poco affidabili fonti esterne. Questa analisi, inoltre, potrebbe essere utile anche per effettuare statistiche demografiche sulla propria clientela ma anche, eventualmente, per ottimizzare il layout del negozio.
L’idea sarà esportabile per altre tipologie di prodotti? Io direi proprio di si.
Di Eli (del 10/09/2005 @ 14:19:19, in Strategie, linkato 1809 volte)
E' previsto il tutto esaurito per il concerto di Luciano Ligabue, in programma stasera sabato 10 settembre al Campovolo di Reggio Emilia.
E tutto esaurito probabilmente anche su Rosso Alice, il portale adsl di Telecom Italia, che per l'occasione dedica al cantante emiliano un'intera sezione del canale Musica.
Collegandosi all'indirizzo www.rossoalice.it, gli utenti registrati possono prenotarsi per la visione Internet sul PC di casa in modalita' streaming.
Intanto TIM, grazie al servizio di Mobile TV, rendera' disponibile sui telefonini le fasi di preparazione del concerto e il backstage.
I telegiornali e i quotidiani non parlano d'altro... potremmo concludere "copertura totale!"
Bravo Luciano!
The
Board of Cadbury Schweppes plc today announces its intention to sell its Europe
Beverages business. Cadbury Schweppes expects to commence the sale process in
the near future.
Following
a strategic review of Europe Beverages, the Board has decided to focus the Group's
financial and management resources on its confectionery and other beverage businesses
which have greater potential for higher growth and returns. Proceeds from the
sale will initially be used to reduce the Group's net debt which at June 2005
was £4.3 billion.
Todd
Stitzer, CEO of Cadbury Schweppes said, "Europe Beverages has a great portfolio
of brands, a talented management team and strong routes to market. I'm proud
of the commitment and dedication of its workforce. However, the potential for
growth and value creation is greater in the Group's other operations, and therefore
we believe it is in the best interests of our shareowners to investigate a sale
of the business."
Overview of Europe Beverages
In
2004, on an IFRS basis, Europe Beverages' revenue was £653 million and
underlying profit from operations was £116 million, representing 10% and
11% of the Group's revenue and underlying profit from operations respectively.
Its sales volume of 1.7 billion litres makes it the third largest player in
the European carbonated soft drinks market.
Europe
Beverages' principal products are carbonated soft drinks, mineral waters and
still drinks. Its main brands are Schweppes, Orangina, TriNa, Oasis and La Casera
which account for around 75% of sales. Other brands include Apollinaris, Pampryl,
Gini and Vida. Products are sold across Continental Europe, with some sales
in the UK, parts of North and West Africa and the Middle East. Sales are concentrated
in three countries, France, Spain and Germany, which account for around 85%
of total sales.
The
business has wholly owned bottling operations in Germany, Spain, Portugal and
Belgium and a production arrangement with San Benedetto in France. In other
countries, the business operates through licence agreements with third party
manufacturers and distributors. The business has around 3,000 employees.
Strategic Rationale for Sale
Cadbury
Schweppes adopted its Managing for Value philosophy in 1997 and remains committed
to utilising its assets to exploit growth opportunities and drive value creation.
The Group has five goals which support Managing for Value. The overriding goal
is to consistently deliver superior shareholder returns. This is supported by
two commercial goals which are to profitably and significantly increase global
confectionery share and profitably secure and grow regional beverages' share.
Following
the acquisition of the Adams confectionery business in 2003 and subsequent organic
growth, Cadbury Schweppes has become the leading company in the global confectionery
market. It has the broadest category participation and geographic footprint
in the global confectionery industry. Investments in marketing, innovation,
science & technology and sales & distribution have accelerated the Group's
confectionery sales growth: in 2004, confectionery sales grew by 6% compared
with average annual growth of 3% in the previous 3 years; in the first half
of 2005, the Group's confectionery sales grew by 7%.
In
beverages in the Americas, the combination of the three North American businesses
- Dr Pepper/SevenUp, Mott's and Snapple - into a single cohesive unit is enabling
the Group to leverage fully the powerful brand portfolio of flavoured carbonated
soft drinks (including Dr Pepper, 7 UP, Sunkist and A&W) and non-carbonated
soft drinks (including Snapple and Mott's). With almost 18% of the US carbonated
soft drinks market, the largest market in the world, the business generates
high returns and cashflow. Together, the US beverage and confectionery businesses
make the Group the 10th largest food company supplying the grocery trade in
the US. Similarly in Australia, the combination of confectionery and full system
beverage businesses has created the fourth largest supplier to the grocery trade.
The
Board believes growth and returns can be increased through continued focus and
investment on the Group's advantaged global confectionery business and regional
beverage operations in the Americas and Australia. Therefore, following a strategic
review of Europe Beverages, the Board has decided it would be in the best interests
of shareholders to investigate a sale of the business.
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