Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Cos'è il Widget Marketing? Con il termine Widget si indicano tutte quelle piccole applicazioni, molto leggere, che rimangono costantemente attive sul desktop fornendo svariati servizi di calcolo, news, o intrattenimento. Tra le loro funzioni la più interessante è quella di ricevere in tempo reale ogni sorta di informazione da internet, facendo risparmiare la necessità di visitare diversi siti web.
I Widget funzionano grazie ad un motore che nei sistemi Mac è integrato e prende il nome di Dashboard, mentre per i pc non ne esiste uno compreso nel sistema Windows, ma ne sono disponibili alcuni da scaricare, il più completo e diffuso dei quali è sicuramente Yahoo! Widgets Engine. Cerchiamo di capire perchè i Widget rappresentano il futuro prossimo del branded content. Le motivazioni principali sono sicuramente due: la facile diffusione e la praticità di utilizzo.
La distribuzione di questi programmi è completamente libera e gratuita e tra breve gli stessi Widget che oggi utilizziamo con il computer potranno essere usati con il telefono cellulare: la rivoluzione è arrivata con iPhone di Apple, ma anche Nokia sta sviluppando una tecnologia simile. Ci sono tutti i presupposti per effettuare un salto di qualità dai “tradizionali” siti web interattivi e bypassare i canonici sistemi di navigazione web. Con l’utilizzo del Widget gli utenti possono stringere un rapporto più stretto con la marca. Il brand, dal canto suo, può scegliere se creare un contenuto che trasmetta puramente il proprio messaggio, oppure creare una sorta di estensione dei valori del marchio.
Possiamo citare due esempi, entrambi dello scorso anno, che rappresentano questi due diversi approcci: * H&M ha creato un Widget puramente legato alla propria catena di moda, che fornisce notizie in tempo reale sulle ultime novità disponibili nei negozi o altre attività promozionali, dedicato quindi esclusivamente agli estimatori del brand. * Adidas, invece, ha scelto di fornire news in tempo reale raccolte da diverse fonti (Yahoo!, Sky, Radio 1) durante i mondiali di calcio in Germania, aggiungendo un pizzico di personalità con servizi esclusivi e speaker d’eccezione come David Beckham: di certo un modo per consolidare il rapporto con i propri consumatori ed eventuali prospect. * Altri esempi: Purina ha creato un servizio meteo al quale gli utenti possono inviare le foto dei propri animali per vederli apparire sullo sfondo; Honda, per la sua Acura RDX, fornisce bollettini del traffico in tempo reale ricreando una delle novità del navigatore installato sulla vettura; Sony Pictures ha utilizzato un Widget per promuovere il film Zathura; il Rijksmuseum di Amsterdam regala immagini e informazioni sui capolavori esposti; ultimo, in ordine di tempo, il Rabbit Widget di Volkswagen che aggiorna in tempo reale su eventi gratuiti tra concerti, mostre, spettacoli e feste nelle principali città statunitensi.
Siamo sicuramente ancora agli albori del Widget Marketing: i casi esaminati non sono certo eclatanti e non riescono ancora a eguagliare lo sfruttamento di potenzialità del sistema ottenuto da altri Widget non brandizzati, ma si tratta pur sempre di una prima fase di rodaggio che sicuramente porterà a migliorie.
Da questi esempi possiamo intanto capire cosa fare e non fare per ottenere la massima efficacia: * Fornire un servizio o una fonte di intrattenimento (Honda ha registrato più 10.000 download in un mese). * Cercare di essere poco invasivi (purtroppo non basta una grafica decorativa come quella utilizzata da H&M) Riguardo agli aspetti tecnici, utilizzare i motori standard, ovvero Dashboard e Yahoo! Widgets: sul web popolano altri pseudo-widget che non stanno risquotendo molto successo perchè forzano gli utenti a complicate installazioni di diversi motori (andando contro al principale plus dei Widget, la semplicità).
Non dobbiamo dimenticare che alla base dell’approccio del branded content c’è sì l’intrattenimento del consumatore, ma bastano dei piccoli errori per far sì che egli viva la marca in un modo indesiderato. E’ un peccato che le marche non siano ancora in grado di sfruttare a pieno i benefit di questo nuovo mezzo utile, poco invasivo e durevole, ma siamo sicuri che si tratti solo di una questione di tempo. Irrisoria.
Via Lillo Perri
Sventolare il proprio cellulare per passare di fronte alla metro, pagare il biglietto del bus, di un concerto. Per acquistare nei supermercati. È la tecnologia di pagamenti mobili Nfc (Near field communications), basati su tag Rfid: gli esperti concordano che nel mondo vedrà il boom l'anno prossimo. Nel 2010, secondo Abi Research, il 30 per cento dei cellulari sarà con Nfc.
Un grosso passo avanti è stato fatto nei giorni scorsi, con l'annuncio di inizio lavori della Gsm Association: 14 operatori aderenti (tra cui Tim, Vodafone e 3) vogliono creare un approccio comune per integrare l'Nfc nei cellulari. Il ruolo degli operatori è importante per collegare i servizi Nfc con la Sim dell'utente, attraverso cui fare la fatturazione.
In realtà l'Nfc è già ben diffuso in Giappone, con 14 milioni di cellulari abilitati già venduti da Ntt DoCoMo, a due anni dal lancio. Ed è usato abitualmente per comprare oggetti e usare mezzi pubblici. I cellulari usati sono tipicamente orientali, però; in Occidente sono pochi e sperimentali, così come i servizi disponibili.
Negli Stati Uniti ci sono stati servizi pilota condotti da Visa e Mastercard, per esempio per entrare nello stadio usando il cellulare a mo' di biglietto. A Parigi c'è da quest'autunno alcuni utenti possono, in via sperimentale, salire sui mezzi pubblici tramite cellulari adattati per ospitare il chip Nfc. Sono forniti dall'operatore Bouyges Telecom. Arriveranno nel 2007 i primi cellulari Gsm con chip già integrato.
In Germania è già attivo, da qualche settimana a livello commerciale, un servizio simile per salire sui mezzi pubblici della città di Hanau, dopo 10 mesi di test. Test di questo tipo partiranno entro fine anno in Irlanda e Gran Bretagna.
In Italia, nulla, ancora. Forse l'adesione al progetto della Gsm Association, da parte di tre operatori nostrani, farà sbloccare la situazione di stallo, che secondo gli operatori è causata dalla difficoltà, ancora, a raggiungere accordi con l'Abi (Associazione bancaria italiana) sulla gestione dei pagamenti. Che, tramite cellulare, possono avvenire in vario modo: con un addebito diretto sulla carta di credito associata alla Sim o con l'invio di bolletta all'utente, a fine mese, per esempio. Oppure, è possibile comprare un biglietto in modi consueti e poi riceverlo sotto forma di Sms criptato, che interagisce con il chip Rfc. Passando il cellulare su uno scanner, in questo caso, si mostra al sistema il biglietto acquistato e si ottiene il passaggio.
Giulio Boresa
Il marketing olfattivo come già anticipato da un puntuale post di Max sta divenendo una strada sempre più battuta. Nello specifico si tratta di inviare al cliente un messaggio che non venga recepito attraverso gli occhi o le orecchie,bensì con il naso; questo può avvenire in forme diverse a seconda dell’obiettivo che si decide di perseguire. In questa sede mi limiterò ad approfondire la descrizione del cosiddetto "logo olfattivo".
Il termine logo, utilizzato con tutte le forzature del caso, è ormai per il brand un mezzo di identificazione, di riconoscibilità, di differenziazione e di memorabilità. In alcuni casi incorpora ed esprime quei valori di cui l’azienda si fa portatrice. E’ appunto il primo passo che un’impresa fa nel lungo cammino della comunicazione con l’esterno.
Traslando questa definizione ad un odore, il logo olfattivo ricopre le stesse funzioni del più classico logo visivo. L’azienda può rendere una specifica essenza (a volte creata ad hoc) parte integrante della propria brand identity. Insieme al colore aziendale, al lettering, al logotipo, alla mission, all’immagine ed a tutti gli elementi tipicamente rappresentativi di un certo marchio, anche un odore può essere un elemento distintivo, può ricordare un prodotto, può traslare ad esso le sue caratteristiche o le emozioni che suscita.
Un brand che riesce ad appropriarsi di un’aroma già esistente “costringe” l’individuo a ricordarsi del brand (o del prodotto) nel momento in cui questo odore viene avvertito nuovamente fuori dal punto vendita (o lontano dall’atto del consumo) ed elaborato quindi dalla sua "memoria olfattiva". In questo caso il ricordo avviene in luoghi e momenti non sempre prevedibili dal management( può rappresentare un rischio) e l’immagine del brand tenderà a subire influenze proprio da queste variabili.
Viceversa, se si opta per la creazione “ex novo” di una fragranza che sia unicamente abbinabile al brand, la strategia si baserà “in primis” sulla scelta delle sensazioni che si vogliono evocare e quindi che si desiderano abbinare al brand. L’individuo si imbatterà in odori che solo vagamente possono rievocare il logo olfattivo, ma l’azienda potrà disporrà di un elemento di differenziazione che ne rafforza l’identità.
Un'indagine della Ue rivela che le vendite via Internet sono sempre più importanti per il commercio al dettaglio. Ma riguardano soprattutto il mercato interno. Le vendite via Internet sembrano diventate un fattore decisivo per lo sviluppo del mercato interno del commercio al dettaglio; interessano ormai il 57% dei dettaglianti, ma per più di due terzi di essi le vendite avvengono esclusivamente entro le frontiere nazionali e per il restante 29% le vendite all'estero riguardano solo uno o due altri Stati membri. I dettaglianti che nella Ue desiderano estendere la loro attività all'estero sono però ben più numerosi: il 48% di essi si dichiara disposto a farlo. Sono questi i risultati di un sondaggio Eurobarometro effettuato tra le imprese, pubblicati dalla Commissione europea in concomitanza con l'apertura di una consultazione pubblica sulle normative vigenti in materia di tutela dei consumatori.
Il mercato europeo della vendita diretta delle imprese ai consumatori incontra ancora grossi ostacoli, in particolare l'insicurezza delle transazioni e le differenze tra i paesi per quel che riguarda i regimi fiscali e le norme che tutelano i consumatori. Il 43% dei dettaglianti ritiene che il volume delle loro vendite all'estero potrebbe aumentare se nella Ue i diritti dei consumatori fossero regolamentati da norme comuni. L'inchiesta è stata realizzata presso oltre 6.600 dirigenti di imprese con almeno 10 dipendenti e un'attività di vendita diretta al dettaglio (per il 97% Pmi). Il 29% di esse effettua già operazioni transfrontaliere e il 48% si è detto disposto a vendere ai consumatori di altri paesi della Ue. Il 66% opera esclusivamente sul mercato nazionale e solo il 19% promuove o pubblicizza la propria attività all'estero.
Per il 61% degli imprenditori che hanno partecipato al sondaggio il principale ostacolo al commercio transfrontaliero è l'insicurezza delle transazioni. Seguono le differenze di regime fiscale (58%), le difficoltà che possono sorgere nella risoluzione delle controversie (57%), le differenze tra le legislazioni nazionali in materia di diritti dei consumatori (55%), la difficoltà di garantire il servizio dopo vendita (55%) e i maggiori costi di consegna (51%). Meno importanti sono considerati i problemi di lingua (43%). I risultati del sondaggio concordano con quelli dell'altra inchiesta Eurobarometro realizzata nel 2006 sull'atteggiamento dei consumatori nei confronti del commercio transfrontaliero, secondo cui il 27% dei cittadini nel corso dell'anno precedente ha acquistato on line un prodotto o un servizio, ma solo il 6% ha fatto un acquisto all'estero.
Via Smaunews.it
Sono 32 e sono stati eletti campioni di innovazione da oltre 10.000 famiglie di consumatori. Non si tratta di personalità accademiche o di del mondo dello spettacolo, ma di prodotti di largo consumo, votati per performance, qualità e prezzo.A decretarne il successo è stato il il Gran Premio Marketing e Innovazione 2007, presente in Francia da 20 anni e giunto in Italia alla seconda edizione. I prodotti eleggibili sono tutti quelli normalmente presenti nelle corsie di un supermercato, mentre la giura è rappresentata da un campione di 10.500 famiglie interpellato dalla società di ricerche Tns Infratest.Tra i parametri considerati fondamentali perché un prodotto possa essere considerato innovativo spiccano le performance ma anche il rapporto tra qualità e prezzo e il rispetto per l’ambiente.I prodotti vincitori possono fregiarsi del marchio “Prodotto dell’anno”, che secondo le stime degli organizzatori può portare ad aumento medio delle vendite su base annua pari al 10%. Il fatturato dei 20 prodotti eletti nel 2006 ha raggiunto nella GDO nel 2006 97,27 milioni di euro e gli stessi hanno fatto in media il 4% del totale del fatturato delle categorie di riferimento (con punte del 10%).Questo è l’elenco dei prodotti vincitori dell’edizione 2007, divisi per categoria merceologica.accessori pulizia casa: Swiffer New Systemalimenti conservati: Manzotinalimenti infanzia: Pensierini Buitonibagno/doccia: Doccia schiuma Latte d’oliva e Burro di Karitébazar leggero: Duracell Power Pixbevande calde: Carmencitabibite: L’Aranciata Sanpellegrino PET 50 clcosmetici: Rossetto New Watershine Diamondscura casa: Ajax Professional Sgrassatore UltraAjax Professional Double Powercura viso: Oil of Olaz Total Effect 7xdentifrici: Mentadent C-Fresh Dentifriciodetersivi bucato: Lip Woolite Mixcolordolci: Buitoni Impasto pronto per Biscotti con gocce di cioccolatoformaggi: Gim Cremagelati: Maxibon Popsigiene capelli: Shampoo Palmolive Naturalsigiene orale: Mentadent Chewing Gumigiene personale: Infasil Deo Nutrienteinsetticidi: Vape Open Airlavaggio stoviglie: Svelto Microgranulipet care: Purina ONE – ricette umide in busta 85gpiatti pronti conservati: Cotti a Vapore Valfruttapuericultura: J’s Baby Shampoo Lavandarasatura femminile: Silk Epil Excelsalumi: Fior di Freschezzasalviettine detergenti casa: Swiffer Legno&Parquetsmacchiatori: Ace Magic Pensnack e merende: Sfogliatissimaspazzolini: Oral-B Pulsarsurgelati: Crocchette Patasnellaultra fresco: Yomo Frutta e Verdurauomo: Men Expert linea viso.
Sarà gratuito il download delle mappe e dell'applicazione. Si paga il servizio di navigazione guidata. Nokia annuncia la prossima disponibilità della piattaforma di mapping e navigazione smart2go. L'applicazione sarà disponibile su Nokia S60 e sui dispositivi con sistema operativo Windows Mobile 5.0. Nokia prevede comunque di estendere in un secondo tempo l'offerta a tutte le maggiori piattaforme tra le quali Series 40, PocketPC, Linux e dispositivi basati su Windows Mobile. Smart2go permetterà di consultare, dal proprio telefonino o da dispotivi mobili, le mappe di più di 150 Paesi con la possibilità di ricercare i punti di interesse (POI) e creare gli itinerari desiderati. Tutto ciò, secondo quanto dichiarato dai vertici di Nokia, gratuitamente. Il servizio comprende più di 15 milioni di punti di interesse, tra cui luoghi storici, monumenti, ristoranti ed alberghi. Nel caso in cui l'utente sia in possesso di un modulo GPS, il software "smart2go" consentirà di attivare la navigazione guidata via satellite. Mentre il download dell'applicazione e la consultazione delle mappe sarà gratuita, la navigazione guidata (real time) sarà un'opzione premium da pagare a parte, con diverse licenze (da una settimana a tre anni e con fasce di prezzo differenti a seconda della mappa utilizzata). Smart2go rappresenta una soluzione ibrida: i dati da Tele-Atlas e Navteq possono essere scaricati direttamente dalla rete wireless (ad esempio GPRS/3G/WLAN) e salvate sulle memory card in base alle proporie necessità. Qualora tutte le informazioni risultino già salvate in locale non sarà più necessario effettuare connessioni alla rete Internet. Per la gestione di download di dimensioni rilevanti è disponibile un applicativo per PC aggiuntivo. Nokia getta la sfida ad un "mostro sacro" qual è TomTom aprendo la strada allo sviluppo di nuovi servizi dedicati ai dispositivi mobili. Michele Nasi
Adesso sappiamo cosa hanno fatto i fondatori di Skype con la loro parte dei miliardi di euro incassati con la vendita di Skype a eBay...
Entro quest'anno Janus Friis e Niklas Zennstrom lanceranno la loro nuova iniziativa imprenditoriale: una TV via IP (ovvero visibile su Internet).
Disponibile a condizione di disporre di banda larga e di un computer Windows (pare con una CPU molto robusta), viene dichiarato che stanno alacremente lavorando per una versione Mac (aspetterò quella) anche se è già possibile usare il software sui Mac Intel usando Parallel (e quindi facendo funzionare il Mac sotto Windows). All'orizzonte (più lontano?) anche una versione Linux.
Il canale si finanzierà nel più classico dei modi: con la pubblicità. Caratteristica del canale sarà anche il fare leva sull'aspetto delle social communities, sulla personalizzazione dei canali, sull'integrazione di forum di discussione.
Già Warner Music dovrebbe essere pronta ad acquistare spazi su questa nuova TV e a creare canali volti a promuovere i gruppi musicali della sua scuderia.
La TV è in fase di beta test (pare ci siano dei problemini di qualità di video, di interfaccia utente, di uso pesantissimo delle risorse del PC) - se volete essere tra i tester potete iscrivervi sul sito... o farvi invitare da altri tester, attraverso un sistema virale copiato da quello di Gmail, dove i membri avevano il potere di invitare un certo numero di altri membri.
Una breve considerazione: di iniziative di IPTV ce ne sono non poche (io uso abbastanza spesso Democracy). Se the Venice project gode di cosi' tanto buzz da venir ripreso più volte anche dal Financial Times, non sarà che fanno più notizia i suoi fondatori che la bontà del progetto ? (vedi alla voce fumo/arrosto o celebrità del cuoco/qualità del ristorante)
Links di approfondimento: Financial Times 1 Financial Times 2 Il sito del progetto Impressioni d'uso e screenshots
Sarà Uma Thurman la nuova star del corto Pirelli dal titolo ‘Mission Zero’ girato da Kathryn Bigelow, regista di Strange Days e Point Break, ideato da Leo Burnett e prodotto da The Family. Il nuovo cortometraggio targato Pirelli sarà online dal 12 febbraio su www.pirelli.com.
Il direttore creativo è Sergio Rodriguez, la copy Sofia Ambrosini e l’art director Stefano Volpi. Direttore della fotografia è Janusz Kaminski (premio Oscar per Salvate il soldato Ryan e Schindler’s List). Il film è stato girato per le strade di Los Angeles.
A bordo di una fiammante Lamborghini Gallardo gommata PZero, la protagonista sfuggirà con una guida sicura e audace per le strade di Los Angeles a dei misteriosi killer che, all’improvviso e senza alcuna ragione apparente, la vogliono uccidere.
Il film ha richiesto dieci giorni di lavorazione e tre mesi di post produzione a Los Angeles.
Via Pubblicità Italia
Il Club del Marketing e della Comunicazione ha ideato il più significativo ed innovativo evento per tutti i professionisti ed operatori del comparto: 1a Convention Italiana di Marketing e di Comunicazione, organizzata in collaborazione con le più importanti associazioni , università, istituzioni pubbliche e private, aziende ed agenzie, giornali, portali e siti web, radio e tv italiane, e con la partecipazione interattiva di 1.000 manager, consulenti, docenti ed imprenditori.
Concept dell’evento:
La “1a Convention Italiana di Marketing e Comunicazione” si terrà Martedì 20 Marzo 2007 dalle 14,00 alle 21,30 presso l'Expo Plaza prestigioso Hotel Crowne Plaza - Milan Linate di San Donato Milanese. Un appuntamento unico e probabilmente irripetibile che può essere, già da ora, definito come “storico” per l’imponenza della macchina organizzativa, per il prestigio della location ed il credito degli sponsor, per lo spessore professionale ed umano dei membri del Comitato Organizzatore, per l’innovativo, originalissimo ed inedito format “a processo”, per gli elevati e nobili obbiettivi prefissati, per l’autorevolezza dei protagonisti-relatori, per l’interattività di tutti i partecipanti, per il livello qualitativo degli invitati, per l’ampio ventaglio delle categorie coinvolte della marcom e business community e per l’utilità socio-economica che potrebbe rivestire in ambito nazionale. Nasce con l’intento di fare il punto dettagliato sullo stato attuale del marketing, della comunicazione e dell’ informazione in Italia. Ma le finalità del progetto sono più articolate ed ancor più pragmatiche:
- promuovere l’autocritica costruttiva dei player del comparto travalicando la consueta autoreferenzialità che permea la loro mentalità e contraddistingue la totalità degli eventi del settore. Dunque: guardare dentro di noi per vedere meglio fuori da noi stessi, analizzare dall'interno le nostre professioni per cogliere le evoluzioni e comprendere il vero ‘sentiment’ del mercato attorno a noi, ascoltare e non solo parlare, palesare lungimiranza e non miopia, mostrare modestia e non solo supponenza professionale, perché il riconoscimento dei propri limiti ed errori è la condizio sine qua non per il superamento degli stessi e prodromo di crescita e miglioramento. - informare i professionisti del settore sulle ultime tendenze (modelli, tattiche, strategie, tecniche) di Marketing, Comunicazione ed Informazione. - sensibilizzare i 5 milioni di manager ed imprenditori italiani di quelle imprese che ancora non comunicano e non sono marketing oriented, sull’importanza strategica ed operativa di queste due funzioni aziendali, assolutamente vitali e necessarie per continuare prima ad esistere e poi progredire in un contesto altamente competitivo; - rendere noto all’opinione pubblica (attraverso i mass media presenti) che aziende e agenzie, non perseguono solo interessi di parte, ma hanno a cuore anche e soprattutto i consumatori (utenti, fruitori) considerandoli, non più unicamente un dato statistico o commerciale , bensì veri e propri individui ed esseri umani quali essi sono, per meglio far fronte e rispondere alle loro singole aspettative, desideri, bisogni, necessità. Celebrare pertanto il passaggio dalla customer alla human satisfaction. - Sostenere e diffondere i valori di una comunicazione aziendale socio- eco compatibile e di un marketing d’impresa etico che rispettino i diritti inviolabili della persona umana e tutelino i cittadini-utenti-consumatori e l’ambiente per uno sviluppo sostenibile.
Target dell’evento:
Circa 1000 professionisti tra le seguenti categorie: Presidenti Associazioni, Presidi e Docenti Università ed Istituti professionali, Autorità politico-istituzionali, Top Manager di Aziende (Largo Consumo, Btob, Distribuzione GDO e Retail) e di Agenzie ( pubblicità, promozioni, pr, organiz. eventi, concessionarie, centri media , direct mktg, etc), Dirigenti Mass Media e Case editrici, Direttori testate giornalistiche ( stampa. tv. radio e web), Formatori e Motivatori, Ricercatori di Mercato, Sociologi e Psicologi. I nominativi, che saranno prescelti e selezionati dal Comitato Organizzatore, rappresentano il meglio offerto dal mercato per competenza, prestigio, professionalità e spessore tecnico-culturale.
Comitato Organizzatore: Danilo Arlenghi – Sabina Rosa - CarloVittorio Giovannelli - Furio Garbagnati - Mariuccia Mauri - Daniele Tirelli - Paolo Duranti - Giorgio Tedeschi - Osvaldo Ponchia - Fausto Lupetti – Nando Schinelli - Gianluigi Falabrino -Roberto Salvini - Paolo Romiti - Giampiero Pelle - Enzo Argante - Dario Preda - PierAndrea Tosetto – Vittorio Spreafico - Marco Mancinelli -Luigi D’Urso - Maurizio Chiesura - Alessandro Ferrari - Giovanna Bo - Domenico Ghersi - Alberto Palazzo - Stefano Bettera - Miriam Forte - Luca Mattarello - Tiziano Scandiffio - Andrea Bagnolini - Andrea Pietrarota - Gianluca Lo Stimolo - Franco Santini - Antonio Barrese - Corrado Spedale – Massimo Lucidi – Armando Brescia – Giulio Rodolfo - Valeria Scaglia - Stefano Scalisi
Inoltre l’evento sarà organizzato in collaborazione con più di 20 Associazioni di settore tra le quali: Mediawatch, Assorel, Adico, Popai, Assirm, Assodigitale, CDVM, Club comunicazione d’Impresa, Assovisual, Acpi, Assoconsulenza, ed altre in via di definizione
Timing: 1° Convention italiana di Marketing e di Comunicazione Martedì 20 Marzo 2007 dalle ore 14,00 alle ore 21,30 Programma di massima: ore 14,00 - Accreditamento - welcome coffè - visita agli spazi espositivi degli sponsor, dei partner e delle associazioni ore 15,30 - Inizio lavori ( Processo alla comunicazione: esposizione delle tesi accusatorie e difensive) ore 17,30 - Drink break e visita agli spazi espositivi ore 18,00 - Ripresa lavori e verdetto finale della giuria di esperti ore 19,30 - Formazione e motivazione manageriale con Roberto Re di HRD Training Group ore 20,30 - Buffet di gala - momenti di marketing relazionale - visita spazi espositivi
Location: Expo Plaza dell'Hotel Crowne Plaza - Milan Linate in Via K. Adenauer, 3 a San Donato Milanese (MI)
Essendo un evento "eccezionale" dalla imponente macchina organizzativa, mai realizzato in Italia, con la partecipazione di tutte le categorie professionali della Comunicazione, della Informazione e del Marketing, è una occasione da non perdere assolutamente, sia in qualità di manager semplice visitatore, sia in quella di manager benemerito (con contributo in denaro), per l’arricchimento umano, per la valorizzazione della propria attività , per l’aggiornamento professionale, per le relazioni ad alto livello e per il marketing e la comunicazione di se stessi. Un investimento concreto (in tempo o in denaro) per facilitare la propria carriera, per migliorare le proprie conoscenze e competenze manageriali ed infine per aumentare il successo personale e dell'impresa di appartenenza. La 1a Convention Italina di Marketing e Comunicazione sarà un incrocio di idee, un confronto di opinioni, un crogiuolo di esperienze secondo la formula del contraddittorio processuale e del dibattito televisivo tra chi fa comunicazione, chi fa informazione e chi fa marketing per favorire la comprensione, facilitare la conoscenza, stimolare la motivazione, promuovere lo sviluppo e determinare il cambiamento. Hanno già confermato la partecipazione ed il loro tangibile contributo 18 network televisivi, 15 testate gornalistiche nazionali, 12 riviste di settore, 5 newtwork radiofonici nazionali, 95 portali e siti di news on line, 150 aziende multinazionali, 70 agenzie internazionali, 16 associazioni, 10 univeristà ed accademie professionali, 3 istituti di ricerca e più di 500 top manager.
Chi fosse realmente interessato a partecipare o a collaborare attivamente dando un contributo economico, o creativo e tecnico a fronte di un elevatissimo ritorno di immagine e commerciale per sè e per la propria azienda può contattare personalmente:
Sabina Rosa Segretario generale del Club tel 02 2610052 info@clubdelmarketingedellacomunicazione.com
Segna anticipatamente in agenda questo appuntamento per Martedì 20 Marzo al fine di non prendere alcun impegno, perchè questo incontro ti sarà molto più utile, sia professionalmente sia commercialmente, di qualunque altro. Anche tu potrai dire: “C’ero anch’io”.
"Agire è bene, interagire è meglio" E' la forza dirompente del network relazionale e delle iniziative in interassociativa.
A presto incontrarci Danilo Arlenghi Presidente Nazionale Club del Marketing e della Comunicazione
Una ricerca dell'European interactive advertising association analizza tendenze e modelli di spesa online degli europei . Chi naviga su Internet oggi acquista di più. E' quanto sostiene una nuova ricerca della European interactive advertising association (Eiaa) che rileva anche una maggior fiducia in specifici settori da parte dei consumatori. Lo studio Eiaa Mediascope Europe 2006 analizza tendenze e modelli di spesa degli europei che acquistano online. La ricerca evidenzia le categorie di prodotto con il tasso di conversione più alto e indica i settori in cui la fiducia dei consumatori cresce più velocemente. Lo studio ha rilevato anche che il tasso di conversione anno su anno più alto si è registrato per i telefoni cellulari (+23%), seguito dai download di musica (+16%), dagli accessori per auto (+15%) e dall'arredamento (+14%). La ricerca indica che il maggior successo di vendita si ha per i biglietti di concerti/festival: tre quarti (75%) delle persone che effettuano ricerche online li acquistano; anche biglietti di viaggio (72%), libri (71%) e abbigliamento (70%) hanno alti tassi di conversione. In linea di massima, lo studio rileva che il 78% degli utenti Internet europei acquistano online, hanno speso una media di 750 euro per acquistare dieci articoli in soli sei mesi, con una crescita dell'11% rispetto al 2005. Uk e paesi scandinavi sono in testa sia per somme spese che per numero di acquisti online, mentre i tedeschi in cerca di occasioni si sono assicurati un alto numero di acquisti con una spesa decisamente inferiore. Gli italiani con sette acquisti al mese sono in linea con olandesi e norvegesi ma rispetto a questi spendono meno visto che si fermano a 454 euro contro i 681 degli olandesi i 1406 dei norvegesi. Meno del'Italia fa solo la Spagna che con cinque articoli acquistati spende 452 euro. Chi fa acquisti online utilizza anche i siti per il confronto dei prezzi per trovare l'occasione migliore facendo meno fatica possibile. Gli olandesi sono quelli che cercano più assiduamente le occasioni: oltre la metà (54%) confronta i prezzi online almeno una volta al mese; i tedeschi (50%) e i francesi (50%) seguono a ruota. I siti di aste sono molto popolari tra i consumatori tedeschi e britannici, dato che rispettivamente il 62% e il 49% di loro li visitano almeno una volta al mese. Il 49% li visita almeno una volta al mese, molto di più di quanto non faccia l'europeo medio (41%). Chi fa acquisti online utilizza Internet molto di più del consumatore medio e passa online fino a 11,9 ore a settimana, mentre la media europea è di 11,3 ore. Il 98% degli europei che acquistano online utilizzano Internet durante la settimana, ma l'82% si collega anche nei week end (rispetto al 79% di tutti gli utenti Internet), percentuale che sale ad uno strabiliante 92% in Francia. Chi fa acquisti online passa meno tempo a guardare la TV e visita un maggior numero di siti, soprattutto di banche e servizi finanziari (56% rispetto al 50% di tutti gli utenti Internet), di confronto prezzi (43% contro 38%) e di aste (41% contro 36%). Inoltre, quasi i tre quarti di coloro che fanno acquisti online dichiarano che Internet permette loro di trovare quello che vogliono in fretta facendo risparmiare tempo
Via Smaunews.it
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