Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Al Massachusetts Institute of Technology di Boston si inventa e si sperimenta (le innovazioni) e anche si studia. Cosa? In particolare i fenomeni che caratterizzano il vivere quotidiano di privati individui e grandi multinazionali in relazione alla disponibilità e all'utilizzo delle nuove tecnologie. E così facendo i ricercatori del Mit, fra cui non mancano vari docenti italiani, hanno disegnato a più mani quello che potrebbe essere il futuro prossimo che ci circonda mettendo sotto la lente di ingrandimento protagonisti emergenti e scenari macroeconomici.
Le Google di domani
Dieci start up hi-tech: qualcuna di loro potrebbe in futuro dare battaglia a Google o dare fastidio a Microsoft e questo perché, a detta del Mit, sono le più promettenti del panorama tecnologico mondiale, le società che potrebbero (come ha fatto la compagnia californiana) rivoluzionare lo scacchiere del Web. La classifica pubblicata sulla rivista "Technology Review" edita dal prestigioso istituto americano mette al primo posto tale Pinger, una piccola società californiana che ha sviluppato un software open source per poter comunicare via voce tramite i messaggi (una sorta di sistema di e-mail vocale evoluta) senza fare telefonate e ascoltarli tramite cellulare o computer. Altra candidata a un futuro radioso è Pownce, la cui tecnologia permette di mettere in comunicazione i servizi di microblogging (di cui Twitter, utilizzato anche da Barak Obama in campagna elettorale, è il più noto) - o di instant messaging con piattaforme capaci di condividere contenuti molto più voluminosi. Alle spalle delle prime due, nella lista del Mit c'è Qik, start up che ha creato un programma per abilitare la trasmissione in diretta di dati da telefoni cellulari in formato Flash, dando l'opportunità a chi è collegato in Rete di comunicare via sms con chi sta inviando i filmati. A quelle citate fanno quindi compagnia altre "sette sorelle" non meno meritevoli di attenzioni – sempre che sopravvivano alle difficoltà di un mercato sempre più pressante – e fra queste vi sono realtà (come Peer39.com) che si dedicano a tool per gestire la pubblicità sui siti Web semantici o altre (Anagran.com) che invece si sono focalizzate sullo studio di sistemi per monitorare e razionalizzare il percorso che le informazioni compiono on line (viaggiando per esempio in streaming sulle reti a banda larga) da una parte all'altra del mondo. Il futuro del cyberspazio, secondo il Mit, avrà anche la loro firma.
Una nuova net "economy" all'orizzonte, all'insegna dei robot e del green tech
La storia recente dell'economia americana dice che in concomitanza della nascita di tecnologie innovative anche consumi e Pil hanno registrato un salto in avanti non indifferente. È successo, l'ultima volta, agli inizi degli anni '90, con il Web che iniziava a farsi prepotentemente largo e gettare le basi di quella che tutti abbiamo conosciuto come "net economy". Visti i tempi grami in cui versa l'economia Usa, le previsioni elaborate da un gruppo di ricercatori del Mit (raccolte nella collana di scritti "Hope on the horizon" fanno ben sperare un po' tutti, all'insegna di tecnologie che potrebbero fare da scintilla a nuovo boom. Una di queste è quella che guida e muove i robot. Secondo il visionario professore di robotica al Mit (nonché Chief technology officer di iRobot) Rodney Brook le macchine trasformeranno le nostre vite domestiche nei prossimi 25 anni, in quanto diventeranno dei concreti aiuti fra le mura domestiche a prezzi accessibili a molti. Già oggi, sottolinea il professore, di robot con funzionalità di vario genere al servizio dell'esercito americano e delle famiglie americane ve ne sono migliaia e migliaia.
Città intelligenti , cellule solari low-cost e tecnologie da indossare
La visione di William Mitchell, invece, è qualcosa di molto più prossimo ai nostri tempi: una città in cui le persone si muovono con auto elettriche comunicanti fra loro in modalità wireless per evitare incidenti e ingorghi di traffico e che genera e distribuisce energia "pulita" per i propri abitanti. Il tutto grazie a sensori che inviano informazioni operative a sistemi e apparati in funzione dei cambiamenti climatici. Le reti intelligenti e ubique di nuova generazione saranno quindi il valore aggiunto di una nuova fase di (ri)costruzione delle città, votate al verbo della totale sostenibilità ambientale e più vicine alle mutate esigenze dei suoi abitanti. Shuguang Zhang, che di mestiere fa l'Associate director del Center for Biomedical Engineering al Mit, ha invece una ricetta in tema di tecnologie "verdi": ridurre il costo dei pannelli solari sarà essenziale per assicurare il futuro della produzione energetica. E lui ci sta mettendo del suo lavorando allo sviluppo di cellule fotovoltaiche biologiche (basate cioè sui principi che regolano la fotosintesi di alghe, piante e batteri) a bassissimo costo, nano strutture ad alta conduzione adatte a essere prodotte facilmente su scale industriale anche dai Paesi emergenti.
L'orizzonte hi-tech tracciato dai ricercatori del Mit è inoltre costellato da ulteriori innovazioni più o meno già intraviste. Quella dell'hi-tech da indossare, per esempio, è una rivoluzione annunciata (e toccata con mano) da tempo ma ciò a cui hanno pensato Michael Strano e il suo staff è effettivamente qualcosa di nuovo. E cioè abiti e fogli elettronici flessibili che cambieranno il modo attraverso il quale ogni persona potrà ricevere informazioni personalizzate, grazie ad oggetti e indumenti capaci di rilevare e controllare temperature, luci e rumori che caratterizzano l'ambiente di vita di un singolo individuo. Oggetti che riempiranno le nostre case e che (diamolo per sottointeso) farà guadagnare milioni di dollari a chi li venderà con i panni del "market leader".
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM
Nokia, primo produttore mondiale di cellulari, ha tagliato fino al 10% i prezzi di diversi modelli di telefonini, in particolare degli apparecchi con funzioni musicali e multimediali. I tagli operati dal produttore finlandese, che controlla circa il 40% del mercato dei cellulari, metteranno ulteriormente sotto pressione i suoi rivali più piccoli come Sony Ericsson, che tenta di specializzarsi sui modelli dotati di fotocamera e di funzioni per la riproduzione di musica.
Una fonte europea del settore ha confermato che Nokia ha tagliato i prezzi dei suoi prodotti, mentre i dati relativi al mercato domestico finlandese mostrano che la riduzione più consistente dei prezzi nella vendita al dettaglio sono stati operati sui modelli 5310 e 5610, e sul telefono multimediale N81 8GB.
Nokia non ha voluto rilasciare commenti sulla modifica dei prezzi: "Se cominciassimo a commentare ogni variazione dei prezzi non finiremmo più, visto che cambiano talmente spesso", ha detto il portavoce della Nokia.
Via Quo Media
“Fuorionda”, il primo free press da spiaggia per l’estate 2008. Il nuovo prodotto editoriale, a cura dell’Osservatorio Giornalistico Mediawatch, ha una cadenza quindicinale ed è stato distribuito per la prima volta sabato scorso, il 26 luglio, nei lidi di Liguria, Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Triveneto. Ha una tiratura di 800mila copie e sono previste altre due uscite, il 9 e il 23 agosto. Sono venti pagine a colori ricche di informazioni, rubriche, curiosità, anticipazioni, approfondimenti e passatempi.
Si occupa di hi-tech, sport, società e benessere. Una sezione apposita, “Spazio Regione”, informa sulle occasioni offerte dal territorio in città e al mare: tour gastronomici, mostre, concerti e festival musicali, iniziative sportive, spettacoli di danza e teatro. Le tre uscite previste per quest’estate sono un trampolino di prova per un progetto editoriale di dimensioni molto più ampie da sviluppare il prossimo anno. “Per l’estate 2009 – spiega il direttore Carlo Vittorio Giovannelli – puntiamo a trasformare “Fuorionda” in un quotidiano di 90 numeri con una tiratura di 2.400.000 copie distribuite su tutto il territorio nazionale, isole comprese”.
Via Marketing Journal
Microsoft pronta a stringere un accordo con Facebook. Obiettivo: lanciarsi alla conquista della rete e ripartire all'assalto del numero uno della pubblicità online al mondo, Google.
Accordo con Facebook. Per sviluppare le attività on line, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Microsoft starebbe per stringere un accordo con Facebook, in base al quale renderà disponibile sul sito di social-networking il proprio motore di ricerca «Windows Live», oltre a gestire anche gli annunci pubblicitari. L'interesse di Microsoft per Facebook non è nuovo: la società, infatti, ha già investito 240 milioni di dollari per acquistare l'1,6% del sito. Al momento le chance di un accordo con Yahoo! sembrano invece svanite, anche se Ballmer incontrando gli analisti non ha escluso che, magari, in un futuro le trattative potrebbero essere riaperte.
Cambi al vertice. Microsoft, intanto, annuncia l'uscita di Kevin Johnson, l'uomo che da anni gestiva le attività di Windows e internet, e la scissione della divisione in due aree, ognuna guidata da un capo a tempo pieno. Una decisione, questa, che consentirà al colosso informatico di disporre di una divisione dedita esclusivamente alla gestione di Windows, compresa la preparazione di Windows 7, e i servizi in linea Windows Live. Nell'unità internet, per la quale Microsoft è a caccia di un dirigente, confluiranno invece il motore di ricerca Live Search, il portale Msn e le attività pubblicitarie. La riorganizzazione era largamente attesa dagli analisti, convinti che un unico numero uno non potesse consacrarsi sufficientemente e contemporaneamente allo sviluppo delle attività online e al lancio del sistema Windows Vista, che gode di una pessima immagine fra i consumatori e che incontra ancora notevoli difficoltà a rimpiazzare Windows XP. Ad assumersi la guida della divisione Windows-Windows Vista sarà lo stesso amministratore delegato della società Steve Ballmer, insieme a tre dirigenti, Steven Sinofsky, Jon DeVaan e Bill Veghte.
Alla rincorsa di internet. La grande sfida per il colosso informatico si gioca però sull'online: Microsoft nella ricerca in rete resta un nano, con solo il 3% del mercato delle ricerche a fronte del 62% di Google. L'uscita di Johnson riflette in qualche modo la frustrazione di Ballmer di fronte alle deludenti performance delle attività online che, nonostante investimenti e spese miliardarie, continua a essere in rosso senza neanche conquistare quote di mercato. La divisione internet, infatti, nell'esercizio annuale chiusosi lo scorso giugno ha registrato perdite per 1,2 miliardi di dollari, il doppio rispetto all'anno precedente.
Via ILSOLE24ORE.COM
Il 4% dei beni Hi-tech acquistati in Europa viene reso al negozio o rispedito al produttore costando alle aziende 7,3 miliardi di euro. Lo rivela una ricerca di Accenture che mostra le difficoltà delle strategie di customer care.
Secondo il rapporto, tre quarti dei resi (pc, telefoni cellulari, lettori mp3, Gps o lettori dvd) sono stati comprati presso negozi al dettaglio e il 16% online. Il 30% di coloro che hanno restituito un prodotto in negozio affermano di voler cambiare marca in futuro.
Al primo posto fra i motivi dei resi il malfunzionanamento (44%). Altri motivi sono: funzionamento sotto le aspettative (28%), prodotti trovati rotti o danneggiati nel pacco (20%), ripensamenti successivi (6% contro il 27% degli Usa).
Via Quo Media
La console per videogiochi Wii di Nintendo ha superato le vendite della PlayStation 3 di Sony di oltre 3-1 in Giappone durante il mese di luglio, secondo quanto riferito da un editore di riviste del settore giochi. Nintendo ha venduto 171.851 di unità della Wii nelle quattro settimane terminate il 27 luglio, rispetto alle 54.823 della PS3, ha spiegato Enterbrain.
Nel mercato dei giochi portatili, Sony ha venduto 256.765 unità della PlayStation Portable a luglio, mentre le vendite di DS di Nintendo sono arrivate a 217.639 unità.
Via Quo Media
Per le agenzie coinvolte nel programma spaziale americano, la comunicazione col pubblico è sempre più una priorità, un elemento che determina il loro successo: in un clima di taglio di fondi l’interesse del pubblico è un fattore importante nel determinare quale progetto avrà i soldi per continuare.
Chi ha visto Apollo 13 (il film) si ricorda che per mancanza di audience TV il programma Apollo fu cancellato anticipatamente.
Per evitare questo rischio, gli addetti ai lavori stanno cercando di sviluppare progetti di comunicazione destinati alle persone, sempre più engaging. Dopo lo straordinario successo di interesse del primo robottino su Marte (vi ricordate? Sojourner…) che seppe usare molto bene un Internet agli albori, dopo una comunicazione ben confezionata per i due rover Spirit e Opportunity che ancora adesso scorazzano sulla superficie di Marte, ora tocca a Phoenix innovare.
Phoenix è una roba noiosissima. Non va in giro, non compie imprese epiche. Tutto quello che sa fare è fare foto, scavare da ferma con una paletta e analizzare i campioni presi. Ma sa fare una cosa innovativa: sa parlare in prima persona. Su Twitter.
L’idea di Rhea Borja, Media Relations Officer al Jet Propulsion Laboratory è stata quella di costruire una sorta di personalità artificiale per la macchina… nel senso che è Veronica McGregor, manager dello stesso ufficio, a impersonare la sonda, tenendo aggiornato il mondo non (solo) con le consuete release stampa per addetti ai lavori ma anche con un linguaggio più fresco, sintetico, umano.
Sparando fino a 10 messaggi al giorno su Twitter, in cui la macchina (virtualmente) dà informazioni, aggiorna, risponde alle domande del pubblico… e si abbandona alle emozioni. Con messaggi quali «Are you ready to celebrate? Well, get ready: We have ICE!!!!! Yes, ICE, *WATER ICE* on Mars! w00t!!! Best day ever!!» o «And the great news is, the soil shaking finally worked! I've got an oven full of Martian dirt to analyze, and a lot of happy scientists».
Ci sono già oltre 28.000 “ascoltatori”, senza poi contare quelli che seguono la pagina di Facebook messa su dal JPL.
Un pubblico giovane, tecnofilo, che potrebbe trovare noioso interagire con la NASA, porre le proprie questioni e curiosità a un ente, ma che può trovare normale e affascinante parlare (anche se solo metaforicamente) con una macchina, specialmente se dotata di tratti caratteriali simpatici, divertenti, contemporanei.
E sono spesso persone che non sono particolarmente appassionate di spazio, non sono dei tecnici, sono solo persone che apprezzano una bella storia, apprezzano avere uno spiraglio attraverso il quale origliare quello che succede su Marte, avere uno sguardo sul dietro le quinte, prima che lo pubblichino sui giornali, sapere in tempo reale come sente, che cosa pensa, che cosa combina quel robottino piantato sul gelido polo marziano, con brevi messaggi accessibili anche dal cellulare, dal palmare, da dovunque.
Fatto non disprezzabile, per la sua natura di sinteticità e di informalità, un flusso di Twitter è infinitamente più semplice, rapido e meno costoso da gestire di un sito o di un blog. Poco sforzo, un bel risultato.
Di conseguenza, dato il successo di pubblico è possibile che si sia solo all’inizio di un trend di comunicazione che vedrà le macchine “famose” (o destinate a diventarlo) assumere una propria personalità, un carattere...? (diventando quindi di conseguenza un Brand....)
Lo scorso aprile è stato il mese dello storico sorpasso da parte di Facebook ai danni di MySpace, in termini di visitatori unici mondiali, ma il duello tra i due social-network per eccellenza è più che mai attivo.
I dati dell'istituto di ricerca comScore hanno evidenziato che Facebook, nato nel febbraio del 2004 da una geniale idea dello studente diciannovenne Mark Zuckenberg, ha raggiunto il più datato portale di proprietà di New Corp, che ha debuttato in rete nel novembre 2003, superando quota 100 milioni di visitatori unici in tutto il mondo.
Diversa la situazione negli Stati Uniti, che continuano a premiare MySpace con 72 milioni di visitatori unici al mese, contro i 36 milioni del social network di Zuckerberg e Moskovitz. Negli ultimi 12 mesi Facebook ha aggiunto ben 75 milioni di visitatori unici mensili, ma solamente 13 di questi erano localizzati suolo americano. Secondo una stima approssimativa, saranno necessari oltre 4 anni perché Facebook possa raggiungere il suo nemico MySpace negli States.
Quali sono le differenze e i valori aggiunti dell'una o dell'altra piattaforma che li rendono competitivi l'uno con l'altro e nei confronti dei nuovi astri nascenti del settore?
PRIVACY: si tratta della questione più spinosa per ciò che concerne il social networking in generale. Fra i due contendenti è Facebook ad aver la peggio: la sezione 'home' permette infatti di visualizzare tutti movimenti dei propri contatti e dei contatti dei propri contatti. In parole povere le informazioni personali e soprattutto le foto degli utenti, anche protette da privacy, sono visibili da tutti i contatti a essi collegati anche tramite un contatto comune e non per scelta diretta. Su MySpace è invece possibile 'chiudere' il proprio profilo e renderlo accessibile esclusivamente ai contatti autorizzati.
POPOLARITA': il sistema studiato da Facebook secondo il quale l'unico modo per visualizzare le pagine del sito è attivare una rapida registrazione fa schizzare il numero dei profili coinvolgendo anche persone inizialmente non interessate a partecipare al progetto. Registrarsi a MySpace non è una condizione necessaria per visualizzare i profili, se essi sono aperti al pubblico ovviamente, e diventa quindi una scelta autonoma dell'internauta.
FOTO: si tratta di una prerogativa di Facebook e lo elegge quindi vincitore a priori. Fin dalle prime versioni è possibile caricare foto, dividerle in album e 'taggare', segnalare le altre persone presenti sia nella foto sia nella community, i propri amici. Anche MySpace si è adeguato ma la distribuzione caotica della home dei profili non rende giustizia a questa possibilità. Unico punto a favore del social network di News Corp è relativo alla sovracitata questione della privacy, che non difende a dovere gli scatti pubblicati su Facebook.
APPLICAZIONI: si tratta dell'escamotage che porta gli utenti a fare un uso più ingente della piattaforma. Da un parte MySpace permette una rudimentale attività di blogging e la possibilità di dare ampia visibilità a file audio e video. Dall'altra Facebook offre una miriade di applicazioni più o meno utili e più o meno serie che permettono di coinvolgere i propri contatti e di avere un ruolo attivo sulla propria pagina quotidianamente.
COMMUNITY: questa la caratteristica che divide maggiormente i due contendenti. MySpace si è progressivamente trasformato in una vetrina per i gruppi musicali emergenti, dando loro visibilità e, in alcuni casi, portandoli al successo. Questa caratteristica fa sognare i giovani complessi di tutto il mondo ma diventa una scocciatura per gli utenti privati e riduce le intenzioni di chi contatta a semplice auto-promozione. Diversa la questione per ciò che riguarda Facebook, che mette in contatto amici di vecchia data, attraverso le reti legate a Istruzione e Professione, e promuove contatti 'spontanei'.
L'editore Scribner and Simon & Schuster Digital ha siglato una partnership con Marvel Entertainment e CBS Mobile per offrire l'inedito "N" come sotto forma di 25 episodi video da vedere su cellulare o web.
Ogni episodio dura circa due minuti e non costerà nulla agli urenti mobili. Sul web è possibile acquistare blocchi di cinque episodi su CBS Audience Network e NisHere.com 0,99 centesimi oppure acquistare l'intera stagione a 3,99.
"Mi sono sempre interessato ai nuovi sistemi di distribuzione per i racconti - spiega King - e sono sempre stato curioso su come funzionano questi sistemi con la realtà del raccontare storie. Secondo me questa funziona estremamente bene".
Via Quo Media
L'emittente musicale Mtv ha presentato il suo nuovo palinsesto autunnale, che fa ancora una volta dei giovani il suo centro nevralgico e punta sul cambiamento e sull'innovazione. Tra le novità dell'area musica, ci sarà Lazarus, viaggio on the road di Alessandro Cattelan e Francesco Mandelli nell'anima musicale dell'America, e il Videojukebox, in cui grazie a una piattaforma crossmediale sarà il pubblico a decidere tramite sms i video da mandare in onda. È sempre la musica protagonista di Girlicious, l'evoluzione del reality Pussycat Dolls, che andrà alla ricerca di nuove band, tutte al femminile. L'Mtv Day 08, in programma il 13 settembre da Genova, darà inizio alla stagione degli appuntamenti con la musica dal vivo, come il Chupa Chups Live in onda da Barcellona previsto per fine settembre, il Coca Cola Live@Mtv, a Roma a ottobre; e ancora concerti a casa degli spettatori come i Live@your place, e gli Emas che quest'anno si svolgeranno a Liverpool. Sul fronte delle serie tv, arriva il realyity Paris Hilton's my new bff, in cui venti giovani ragazzi proveranno a diventare il miglior amico della bionda ereditiera, Reaper è una nuova serie americana che mescola ironia, fantasy e horror, Clueless vedrà protagonista una teenager di Bevery Hills, alle prese con le tematiche dell'età adolescenziale, mentre Buzzin seguirà le avventure di due giovani musicisti che vogliono diventare famosi a Malibu. Altra novità del prossimo palinsesto è Mtv Confidential che, ambientato in 5 istituti superiori della nostra penisola, racconterà la vita quotidiana dei ragazzi di oggi. Tra le conferme, Il Testimone di Pif che ritorna con 14 puntate a parlare ai giovani e a farli confrontare su tematiche scomode e spiazzanti e Very Victoria, il talk di Victoria Cabello. Per le inizitive pro-social del palinsesto, Mtv Italia si concentra quest'anno sui diritti umani. Dal 17 al 19 ottobre si terrà lo Stand Up Day contro la povertà nel mondo mentre con La legge di Mtv, per la prima volta in televisione, una rete si farà carico di progettare, proporre e sostenere un progetto di legge che sarà presentato al Parlamento.
Il gruppo si sta preparando anche a realizzare un altro ambizioso progetto: creare una catena di ostelli per i giovani con il proprio marchio. "Abbiamo costruito il progetto Mtv Hostels - ha detto l'ad Antonio Campo Dall'Orto durante la presentazione del palinsesto autunnale per l'Italia - e stiamo sondando diversi imprenditori alberghieri a livello internazionale. Non siamo ancora alla fase operativa, serve un partner con la necessaria capacità finanziaria e concretezza". Il progetto prevede una "facile accessibilità", cioè prezzi bassi, "ma anche attenzione alla forma e allo stile". Le strutture, per esempio, avranno i soffioni della doccia a forma di microfono e un'area dedicata alla musica.
L'idea, ha proseguito l'ad, risponde alla strategia di allargare sempre di più le fonti di reddito del gruppo partendo dal tentativo di "concretizzare l'esperienza" del telespettatore allargandola a nuove forme di comunicazione. Una scelta, abbinata all'espansione su nuovi mercati come il lancio di Mtv Grecia e Mtv Africa, che in Italia ha portato a ricavi che per il 50% derivano già oggi da fonti diverse dalla pubblicità televisiva tradizionale e che nel giro di tre anni raggiungeranno il 70%. E' un dato, ha detto Campo Dall'Orto, che oggi "ci fa stare più sereni" rispetto ad altri gruppi televisivi, nonostante le difficoltà del mercato.
"Per fare comunicazione in una fase di stallo - ha continuato - occorre puntare ancora di più sugli elementi di innovazione". Da questo punto di vista l'Italia, ha concluso l'ad, darà un contributo molto importante con due strutture interne: il centro di produzione Playmaker e il gruppo di lavoro "Milan Design Studio". Quanto all'iniziativa italiana Mtv Mobile, offerta di telefonini e servizi in collaborazione con Tim, Campo Dall'Orto ha detto che "i primi segnali sono positivi e oltre le attese": 30mila apparecchi distribuiti ai negozi in due settimane.
Via Quo Media
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