Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sprite (gruppo Coca-Cola) sta lavorando su un packaging estremamente innovativo.
Si tratta, in sostanza di una bottiglia che, quando si apre fa scattare (credo) una reazione chimica che genera un intenso freddo (senza però contaminare il contenuto) che permette di godersi una Sprite bella gelata, come piace ai giovani americani.
Il nuovo drink si chiamerà Sprite Super Chilled e potrebbe esser lanciata in Gran Bretagna verso l'anno prossimo.
Se il prodotto funzionerà, il packaging potrebbe venir esteso agli altri prodotti della casa di Atlanta.
Quella della diversificazione funzionale dei contenitori sembra essere un'area di sviluppo promettente per i brand - quindi ritengo che nel prossimo futuro potremmo vederne delle belle... sempre che si riescano a far assorbire i costi al consumer...
Secondo i dati di Nielsen Online (ex Nielsen//Netratings) relativi al mese di Ottobre, sono sostanzialmente stabili gli utenti che nel mese si sono connessi al web almeno una volta da casa e da ufficio: oltre 22,5 milioni, 23,8 milioni includendo anche gli utilizzatori di applicazioni come instant messenger, software per lo streaming video-audio, o applicativi quali iTunes e Google Earth. Nel dettaglio, gli utenti che accedono al web da casa sono 17,2 milioni (+1% rispetto a Settembre), mentre da ufficio i navigatori attivi sono 8,6 milioni (+2%). Rispetto a settembre aumentano tutte le metriche dei consumi: le sessioni per persona sono 33 nel mese (+6%), ovvero in media ogni utente si collega più di una volta al giorno, le pagine viste crescono del 5%, il tempo speso online per persona aumenta di circa mezz’ora, arrivando a superare le 22 ore mensili. Per quanto riguarda i comparti più performanti in termini di utenti unici, da segnalare, come ogni anno in questo periodo con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’aumento di traffico sui siti dei rivenditori, che crescono in media dell’11% (Amazon +27%, Mediaworld +20%, Eprice.it +18%). Crescono anche i siti per la ricerca dei prodotti e la comparazione dei prezzi: Ciao! +16%, TrovaPrezzi +24%. Ottimi risultati anche per tutto il comparto del Web 2.0, dalle enciclopedie online come Wikipedia (+10%) ai motori di ricerca ‘umani’ come Yahoo! Answers, che cresce del 15% su settembre.
Via Pubblicità Italia
Sono sempre più diffuse le attività di socializzazione tramite cellulare: oltre un milione di italiani, infatti, utilizzano le applicazioni di chat, Instant Messaging e push to talk del proprio dispositivo. Se gli uomini preferiscono strumenti diretti e veloci come la chat via sms (75%) e l’Instant Messaging (74%), le donne prediligono strumenti più orientati alla conversazione come il push to talk (54%), opzione che permette di parlare a tariffe vantaggiose con altri utenti dello stesso operatore, e alla creazione di contenuti auto-prodotti (54%), come i blog e i video.
In generale, tale fenomeno si concentra nella fascia di età 20 ed i 44 anni, con alcune distinzioni: la funzionalità push to talk è maggiormente apprezzata dai più giovani (20-24 anni), la chat via sms così come l’Instant Messaging dai giovani adulti (35-44 anni) . Il Sud Italia e le Isole rappresentano senza dubbio la parte della penisola che ha accolto più favorevolmente tali applicazioni (45%).
Questi alcuni risultati che emergono dalla rilevazione del mese di settembre di Mobile Next, l’indagine continuativa relativa al comportamento nell’uso del telefono cellulare e del suo profilo d’uso dei VAS e TV mobile realizzata da Nextplora, istituto di ricerca e analisi di mercato. L’indagine è stata condotta su 2300 individui rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, livello sociale e distribuzione geografica.
Relativamente alle applicazioni e funzionalità del cellulare, il fenomeno delle attività di socializzazione, ancorché nuovo e limitato ai dispositivi di ultima generazione, ha una penetrazione del 3%. Più in generale, l’applicazione più diffusa è sempre quella relativa all’invio di sms (71%), seguita dalla possibilità di scattare fotografie (36%) e quindi di inviarle (21%). Se l’invio e ricezione di mms ha una penetrazione del 20%, resta ancora limitata la possibilità di effettuare videochiamate (7%). Rimane stabile l’utilizzo del cellulare per la navigazione Wap (6%), l’impiego del telefonino come modem (4%) e per il controllo della posta elettronica (4%), sia di lavoro sia personale.
Per quanto riguardano i contenuti e servizi per il cellulare, i più apprezzati dagli italiani sono il download e lo scambio di loghi e suonerie (14%) e l’utilizzo di giochi per cellulare (14%), sia quelli residenti sul dispositivo sia scaricati. Seguono gli sms, mms e video cosiddetti premuim (13%) e l’ascolto di musica e radio (11%). Interessante la penetrazione delle attività legate alle donazioni via cellulare (10%) e la partecipazione a concorsi a premi (6%). Ancora limitate, ma in crescita, le attività dispositive e di prenotazione (5%), come il mobile banking e mobile commerce.
Via LaStampa.it
Dopo il restyling del sito istituzionale, Arena presenta il rinnovato sito web dedicato ad ‘Arena H3O’, il lettore mp3 waterproof sviluppato in collaborazione con Oregon Scientific. Il web concept è basato sul claim ‘water resistant people’. I visitatori hanno la possibilità di interagire inviando foto o filmati che li ritraggano impegnati in spericolate o divertenti water action. Per premiare questa passione per l’acqua, Arena lancia anche un concorso, online fino al 29 febbraio 2008, i cui premi sono costituiti da un viaggio alle Maldive per due persone e due videocamere digitali waterproof by Oregon Scientific. Informazioni e regolamento completo del concorso sul sito http://www.arenah3o.it/.
Via Pubblicità Italia
Lo Zune - che, come molti avranno comprensibilmente dimenticato, è il lettore di MP3 di Microsoft che avrebbe dovuto fare concorrenza all'iPod - riprova a catturare l'attenzione del pubblico (e il suo portafoglio).
Nella speranza di riuscire a conseguire almeno una piccola frazione di quota di un mercato dominato da Apple, MS ha deciso di abbandonare la campagna sviluppata dall'agenzia 72andSunny, centrata sul tema "Welcome to the social".
Al posto, evidentemente con l'obettivo di essere più exciting e combattere la ventata di novità che periodicamente Apple introduce sul mercato, tenendo la marca iPod fresca e appealing... beh, MS ha deciso di incaricare McCann e di lanciare una nuova comunicazione sul tema "You make it you".
Ovvero... che puoi personalizzare il tuo Zune? In modo che ti somigli? Oh.
Guardo il mio iPod touch comprato da pochi giorni. Penso alla nuova campagna di MS. Sbadiglio.
Btw, è il quarto ipod che compro, dal suo lancio (2 dei suoi predecessori funzionano acora bene, uno me l'hanno rubato).
Evidentemente un po' sono scemo io, un po' Apple è brava a farmi ricomprare il prodotto, tenendomi "eccitato" grazie a delle novità per me significative, come il browser che si collega via WiFi... ma purtroppo ancora non è il PDA che vorrei che fosse.
Nel frattempo, anche trainato proprio dall'iPod, il mercato di Apple nei computer continua lento ma inesorabile a salire.
Btw, ho installato un po' di giorni fa la nuova release del OSX mac - ovvero Leopard. Vale i suoi soldi, non ne varrebbe di più, ma già solo avere il sistema di backup automatico più semplice, intuitivo e umano che abbia mai visto... da solo giustifica la spesa.
Le altre novità.. sì, più o meno.
Servono in fondo a tenere Mac OS quei tre o quattro anni davanti a Vista (differenza principale: Vista serve a far vendere nuovi computer, perchè richiede prestazioni non da poco dal PC; quindi se volete Vista molto probabile dobbiate buttare via la fedele macchina che ancora va bene. Leopard invece si accontenta e si puo' installare con macchine non proprio nuovissime).
Insomma, tornando allo Zune, MS ha qualche problema (serio) ad essere exciting.
Devo però dire che pur essendo come si è capito un fedele della mela e non risparmiando critiche a MS... beh, Microsoft è stato il cliente con cui ho lavorato meglio (in McCann gestivo quel cliente per l'advertising), quello più corretto e tutto sommato piacevole con cui ho lavorato. Un cliente che ancora adesso rispetto. Di cui non condivido molte cose ma che rispetto.
Anni prima, in BBDO, avevo gestito (per 7 anni) il cliente Apple. E ho capito perchè, all'epoca, si definiva Apple "il prodotto che ami dell'azienda che odi".
Senza dubbio fu quella l'azienda con cui ho lavorato peggio, la più sgradevole etc etc.
Immagino però, per onestà intellettuale, che nel frattempo sia cambiata in meglio...
Per approfondimenti sulla campagna di Zune... LINK
Un cittadino dell'Unione Europea su cinque ha rinunciato alla linea telefonica fissa per utilizzare solamente un telefono cellulare. Il dato, in sé non sorprendente, proviene da uno studio prodotto in seno alla Ue e reso pubblico in questi giorni.
Alla fine 2006, questo il messaggio principale sortito dall'indagine condotta in tutti i 27 Paesi comunitari (Bulgaria e Romania escluse), il 18% degli utenti domestici aveva il solo cellulare come apparecchio di comunicazione voce, rinunciando del tutto al telefono fisso.
Il fenomeno "senza fili" in Europa è certificato da un secondo dato, quello che vede la percentuale degli abitanti che hanno attivato una linea mobile essere salita dall'8% del 1996 al 95% del 2005. Per contro la penetrazione delle linee fisse ogni 100 abitanti è cresciuta nello stesso periodo di soli quattro punti, da 44 a 48. Lo studio, inoltre, ha anche confermato una seconda tendenza: a privilegiare il telefonino nei confronti dell'apparecchio fisso sono soprattutto gli utenti privati dei Paesi dell'Europa centrale e dell'Est e l'esempio migliore arriva dalla Repubblica Ceca, con il 42% di abitanti già migrati alla sola linea mobile (contro l'11% dei tedeschi).
La Finlandia, per vari motivi, rimane in ogni caso la patria del cellulare e lo dimostra il fatto che il 47% degli abitanti del Paese scandinavo telefonano infatti da casa solo attraverso il cellulare. Lussemburgo, Lituania e Italia, invece, sono le tre nazioni ad avere il più alto indice di linee mobili attive per ogni 100 abitanti - rispettivamente 158, 127 e 122 – mentre i ciprioti sono i cittadini Ue che spendono più tempo al cellulare ogni giorno, con una media di sei minuti per utente. I meno ciarlieri, per contro, sono polacchi e tedeschi, con 1,3 e 1,6 minuti.
Gianni Rusconi su Il Sole24ORE.com
"Tra solo 10 anni, ogni mezzo di comunicazione sarà digitale e interattivo" (Marc Bresseel, Microsoft). Secondo il responsabile digital advertising solutions di Microsoft, questa trasformazione riguarderà proprio tutti i mezzi: dal telefono alla televisione, dal nostro telefilm preferito alla stampa quotidiana, dai cartoni animati ai videogiochi. Tutto passerà attraverso internet e la sua tecnologia IP. E tutto, aggiungo io, sarà sempre più "tracciato" cosicché quello che vediamo, leggiamo e preferiamo, sarà facilmente intercettato e conosciuto. Quello che non era possibile con la televisione analogica, lo sarà fra poco con quella digitale, passaggio peraltro già in atto e irreversibile. Se tutti i media saranno digitali, il grosso problema, neanche a dirlo, sarà quello della privacy e della tutela dei dati personali. Chi garantirà il corretto uso (o l'anonimato) di questa enorme massa di informazioni? Ma forse questo scenario è più auspicato che reale; d'altra parte proprio Microsoft non è nuova a lanciarsi in previsioni molto drastiche. Ricordiamo tutti quando Bill Gates alcuni anni fa profetizzò il paperless office, ossia l'ufficio senza carta grazie ad internet e alla posta elettronica, per poi scoprire che con l'introduzione di questi strumenti il consumo di carta invece aumentò perché molti preferivano stampare le email o le ricerche sul web.
L'altro trend molto importante, le cui dimensioni aggiornate sono state appena fornite dall'European Interactive Advertising Association (EIAA) con la pubblicazione dello studio annuale, riguarda il comportamento degli europei sull'uso e consumo dei media esistenti.
Il primo dato sorprendente è la reale diffusione di internet: il 57% degli europei (169 milioni di persone) utilizza regolarmente la rete. Per quanto riguarda i giovani dai 16 ai 24 anni, dove l'uso regolare sale all'82%, il sorpasso di internet sulla televisione è già avvenuto: i giovani trascorrono il 10% del tempo in più su internet che guardando la televisione. Ma il gradimento della rete sale anche tra la popolazione anziana, che ha incrementato l'utilizzo regolare di internet del 12%.
Se poi andiamo a vedere quali sono le attività online preferite dagli europei, troviamo che dopo le ricerche e la posta elettronica, che superano abbondantemente l'80%, al terzo posto si colloca il social networking con un robusto 42% (in Italia il 40%). Dunque, l'attività di comunicazione attraverso le reti sociali, vera novità degli ultimi anni, conferma in pieno tutta la sua vitalità e crescente rilevanza di nuovo media pubblicitario
Mattia Camellini
Come qualcuno si ricorderà, a Gennaio avevo parlato di Pay per Post, un circuito nel quale i blogger potevano venir remunerati pubblicando post (favorevoli) a prodotti o aziende (lo potete rileggere qui).
Beh, Google ha deciso che non gli piace questa forma di comunicazione - e di raccolta pubblicitaria. Negli ultimi giorni, infatti, i partecipanti a questo programma si sono visti annichiliti i propri Page Rank.
Il che significa essere penalizzati nel ranking, essere molto in basso dei risultati che compaiono facendo una ricerca su Google... insomma introvabili - e non come gli introvabili di Euronova.
Da un lato, i danneggiati affermano che si tratta di una mossa di Google per stroncare forme pubblicitarie che gli porterebbero via raccolta di investimenti in Adsense da parte degli inserzionisti.
Altri fanno invece notare che nel Pay per Post spesso (o quasi sempre?) si omette di indicare che il post favorevole e' sponsorizzato - configurandosi come pubblicità occulta o manipolazione della blogosfera.
Vi segnalo un testo interessante sulla complessità con le relative declinazioni per il management e le organizzazioni, dal titolo Viaggio nella Complessità (Marsilio, Venezia, 2007)
Con questo volume Alberto Felice De Toni e Luca Comello, dopo il successo del libro Prede o Ragni, tornano sullo studio e l’interpretazione della complessità, indagata nella scienza, nel management e nella vita di tutti giorni, con un testo agile ma sempre ricco di spunti.
Per chi fosse interessato al tema qui è possibile trovare una recensione completa
Tiscali ha lanciato ieri in Italia la propria iptv, la televisione che viaggia su rete ip e arriva direttamente sul televisore di casa. Tiscali Tv sarà inizialmente disponibile nelle città di Roma, Milano e Cagliari.
"Il servizio - ha spiegato l’ad di Tiscali Italia Mario Mariani - sarà progressivamente esteso su tutte le altre città italiane dove è presente la nostra rete unbundling. Credo che entro il prossimo marzo riusciremo ad aggiungere altre cinque città, Torino, Firenze, Napoli, Catania e Bologna”.
Tiscali stima di poter raggiungere nel 2009 una penetrazione dell'11% sul totale della base clienti adsl. Ad oggi conta in Italia circa mezzo milione di utenti broadband, anche se l’iptv può però essere fruita solo da 300.000 persone. Tiscali pensa di poter raddoppiare nel 2008 questo bacino di utenza arivando così a quota 600.000.
L’azienda sarda, inoltre, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la distribuzione su Tiscali Tv, a partire dal primo semestre 2008, dei pacchetti Sky, che si aggiungono a un palinsesto già esistente di canali lineari e on demand. Tiscali ha in corso anche colloqui con Mediaset. Quanto a Sky, ha già altri tre accordi per la distribuzione dei propri canali su piattaforma iptv: con Fastweb, con Alice Home Tv di Telecom Italia e con la nuovissima Infostrada Tv di Wind, partita a inizio dicembre.
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