Un europeo su cinque ha lasciato il telefono fisso per il cellulare
Un cittadino dell'Unione Europea su cinque ha rinunciato alla linea telefonica fissa per utilizzare solamente un telefono cellulare. Il dato, in sé non sorprendente, proviene da uno studio prodotto in seno alla Ue e reso pubblico in questi giorni.
Alla fine 2006, questo il messaggio principale sortito dall'indagine condotta in tutti i 27 Paesi comunitari (Bulgaria e Romania escluse), il 18% degli utenti domestici aveva il solo cellulare come apparecchio di comunicazione voce, rinunciando del tutto al telefono fisso.
Il fenomeno "senza fili" in Europa è certificato da un secondo dato, quello che vede la percentuale degli abitanti che hanno attivato una linea mobile essere salita dall'8% del 1996 al 95% del 2005. Per contro la penetrazione delle linee fisse ogni 100 abitanti è cresciuta nello stesso periodo di soli quattro punti, da 44 a 48. Lo studio, inoltre, ha anche confermato una seconda tendenza: a privilegiare il telefonino nei confronti dell'apparecchio fisso sono soprattutto gli utenti privati dei Paesi dell'Europa centrale e dell'Est e l'esempio migliore arriva dalla Repubblica Ceca, con il 42% di abitanti già migrati alla sola linea mobile (contro l'11% dei tedeschi).
La Finlandia, per vari motivi, rimane in ogni caso la patria del cellulare e lo dimostra il fatto che il 47% degli abitanti del Paese scandinavo telefonano infatti da casa solo attraverso il cellulare. Lussemburgo, Lituania e Italia, invece, sono le tre nazioni ad avere il più alto indice di linee mobili attive per ogni 100 abitanti - rispettivamente 158, 127 e 122 – mentre i ciprioti sono i cittadini Ue che spendono più tempo al cellulare ogni giorno, con una media di sei minuti per utente. I meno ciarlieri, per contro, sono polacchi e tedeschi, con 1,3 e 1,6 minuti.
Gianni Rusconi su Il Sole24ORE.com
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