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La pubblicità nell'era del social networking
Di Altri Autori (del 06/12/2007 @ 07:09:20, in Marketing, linkato 2194 volte)

"Tra solo 10 anni, ogni mezzo di comunicazione sarà digitale e interattivo" (Marc Bresseel, Microsoft). Secondo il responsabile digital advertising solutions di Microsoft, questa trasformazione riguarderà proprio tutti i mezzi: dal telefono alla televisione, dal nostro telefilm preferito alla stampa quotidiana, dai cartoni animati ai videogiochi. Tutto passerà attraverso internet e la sua tecnologia IP. E tutto, aggiungo io, sarà sempre più "tracciato" cosicché quello che vediamo, leggiamo e preferiamo, sarà facilmente intercettato e conosciuto.
Quello che non era possibile con la televisione analogica, lo sarà fra poco con quella digitale, passaggio peraltro già in atto e irreversibile.
Se tutti i media saranno digitali, il grosso problema, neanche a dirlo, sarà quello della privacy e della tutela dei dati personali. Chi garantirà il corretto uso (o l'anonimato) di questa enorme massa di informazioni?
Ma forse questo scenario è più auspicato che reale; d'altra parte proprio Microsoft non è nuova a lanciarsi in previsioni molto drastiche. Ricordiamo tutti quando Bill Gates alcuni anni fa profetizzò il paperless office, ossia l'ufficio senza carta grazie ad internet e alla posta elettronica, per poi scoprire che con l'introduzione di questi strumenti il consumo di carta invece aumentò perché molti preferivano stampare le email o le ricerche sul web.

L'altro trend molto importante, le cui dimensioni aggiornate sono state appena fornite dall'European Interactive Advertising Association (EIAA) con la pubblicazione dello studio annuale, riguarda il comportamento degli europei sull'uso e consumo dei media esistenti.

Il primo dato sorprendente è la reale diffusione di internet: il 57% degli europei (169 milioni di persone) utilizza regolarmente la rete. Per quanto riguarda i giovani dai 16 ai 24 anni, dove l'uso regolare sale all'82%, il sorpasso di internet sulla televisione è già avvenuto: i giovani trascorrono il 10% del tempo in più su internet che guardando la televisione.
Ma il gradimento della rete sale anche tra la popolazione anziana, che ha incrementato l'utilizzo regolare di internet del 12%.

Se poi andiamo a vedere quali sono le attività online preferite dagli europei, troviamo che dopo le ricerche e la posta elettronica, che superano abbondantemente l'80%, al terzo posto si colloca il social networking con un robusto 42% (in Italia il 40%).
Dunque, l'attività di comunicazione attraverso le reti sociali, vera novità degli ultimi anni, conferma in pieno tutta la sua vitalità e crescente rilevanza di nuovo media pubblicitario

Mattia Camellini