Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Terribile titolo quello del Technology Review che sottolinea un piccolo problema che sta incontrando il nuovo telefono mobile di casa Motorola, il ROKR: non soddisfa il consumatore, o diciamolo senza troppe perafrasi: lo delude.
Significativo il commento del CEO di Motorola, Ed Zander: People were looking for an iPod and that's not what it is. We may have missed the marketing message there.
Il grande problema sembra la quantità di canzoni memorizzabili, massimo 100. La chiave quindi si direbbe proprio l’incomprensione tra consumatore e il produttore. Resta però il fatto che nella scheda tecnica del prodotto erano indicate tutte le caratteristiche (100 compreso) e che bastava poco per capire se era il nostro prodotto oppure no.
Se doveva deludere, doveva farlo per altro, tipo: come si ascolta la musica con il ROKR? Il collegamento con il portatile crea problemi?
Senza voler scaricare le problematiche di vendita del prodotto al consumatore, mi sembra che non si sia colto il punto della questione: trattasi di telefono + 100 canzoni formato Ipod… non l’Ipod + funzione telefono.
Comunque l’articolo del Technology Review è qui.
Come molti di voi avranno letto la Sony è al centro di mille polemiche per un nuovo sistema di protezione dei cd. Questo è un breve estratto dal Corriere della Sera: Sony in croce per i cd anticopia. Oltre a far infuriare le associazioni di consumatori - secondo cui la protezione vìola il diritto alla copia personale -, ora anche le società di sicurezza informatica hanno individuato gravi problemi nel software utilizzato per bloccare la duplicazione. (...)Senza entrare nel vivo della discussione, già affrontata in decine di blog, vi segnalo la nascita in questi ultimi giorni di un blog dedicato specificatamente al boicottaggio della multinazionale giapponese: The Sony Boycott Blog.A quanto sembra qualcuno non ha perso tempo. Utenti sinceramente delusi o qualcuno che ha preso la palla al balzo?
Una volta risolto lo scandalo che ne sarà di questo blog? Rimarrà una spina nel fianco della Sony?
L’evoluzione tecnologica, unita al forte interesse dei produttori di contenuti multimediali per questo importante canale di comunicazione, porta alla commercializzazione di cellulari sempre più evoluti, in grado di connettersi agevolmente al web, scaricare la posta elettronica, ascoltare musica e ultimamente anche visualizzare film e telefilm.Lo scotto da pagare per l’utente è duplice: da un lato si trova costretto a cambiare regolarmente terminale, se desidera essere sempre allineato con le ultime tendenze di mercato, mentre dall’altro deve imparare a utilizzare telefonini sempre più complessi e miniaturizzati.Una fetta tutto sommato consistente del mercato, spesso anagraficamente più matura, si trova talvolta in evidente difficoltà nell’utilizzo di questi computer portatili che richiedono una discreta dimestichezza con la tecnologia. Di conseguenza molte persone finiscono per utilizzare solo una minima parte delle funzionalità offerte, cosa che rende poco conveniente l’acquisto del dispositivi di ultima generazione.Pensando sicuramente a questa situazione Vodafone Italia la realizzato Simply, un apparecchio semplice da utilizzare e con le funzionalità essenziali, destinato a chi desidera prevalentemente effettuare chiamiate e inviare SMS.Alla base di questa soluzione sembra ci sia una reale esigenza, individuata tramite una ricerca di mercato che ha coinvolto oltre 15 mila persone in tutta Europa. I risultati di questa indagine parlano chiaro: oltre il 30% degli intervistati si è dichiarato più interessato alla facilità d’uso e al design che alle funzionalità più avanzate se queste complicano eccessivamente l’utilizzo del terminale.Questo cellulare, frutto della collaborazione con Sagem, è proposto in tre diversi modelli. Presenta un display molto visibile e tre pulsanti dedicati che garantiscono l’accesso alle funzionalità principali dell’apparecchio. Un'altra caratteristica è la presenza di istruzioni particolarmente semplici all’interno dei menù di navigazione, con lo scopo di aiutare l’utente ad orientarsi con maggiore facilità. Il telefono è stato lanciato prima dell’estate i numerose nazioni europee e recentemente anche in Italia, con riscontri positivi in termini di vendite.Il mercato della telefonia mobile potrebbe quindi evolversi seguendo due strade diverse. In un caso offrendo apparecchi sempre più completi e multimediali per l’utente tecnologicamente più savio, in grado di sfruttarne appieno le potenzialità e disposto a pagare svariate centinaia d’Euro per possedere il gadget più trendy del momento. Nel caso opposto si tratta invece di tornare alla semplicità d’uso e di caratteristiche che caratterizzavano i dispositivi di qualche anno fa che non fungevano da televisione, lettore mp3, navigatore satellitare e macchina fotografica tutto in uno, ma avevano tastiere con i numeri bene in evidenza, schermi generosi e non costavano un capitale.Anche in una società tecnologica e frenetica come la nostra sembra quindi che possano trovare spazio prodotti semplici che svolgano solo il compito loro richiesto per definizione (ad esempio un telefono che telefoni e basta), rendendo un po’ più semplice la vita di chi, per un motivo o per l’altro, tutta questa tecnologia fatica a digerirla.
Aria di novità in casa Coca Cola, che in questi giorni ha lanciato la nuova Coca Blak, nata dall’unione tra il soft drink più famoso del mondo e vero caffè.Il target di questa nuova bevanda, che si colloca a metà strada tra una bibita dissetante e un energy drink, è idealmente un pubblico adulto, che possa apprezzare il nuovo aroma di caffè, specie nelle pause dal lavoro nelle quali sente il bisogno di ricaricarsi.Una particolarità legata a questo nuovo progetto è che il battesimo è avvenuto a Parigi, ed è la prima volta che la Coca Cola presenta un prodotto prima all’estero che in America.Il lancio parigino sarà supportato da una campagna di marketing e comunicazione che comprende televisione, stampa, cartellonistica e in-store promotion, e sarà esteso nel corso del 2006 al resto d’Europa e agli Stati Uniti.Prosegue la strategia di differenziazione del gigante di Atlanta, che utilizza il proprio brand di punta per promuovere un nuovo prodotto, idealmente destinato ad un target più maturo e sofisticato rispetto a quello tradizionalmente dissetato con la Coca Cola. Anche il lancio europeo rappresenta una novità, che potrebbe essere in parte legata ai maggiori consumi di caffè rispetto a quanto avviene in America. Vedremo se questa nuova Coca Cola riuscirà a ritagliare il proprio spazio in un settore tradizionalmente molto affollato dove la competizione tra le varie marche è sempre più accesa. Del resto i precedenti esperimenti di soft drinks aromatizzati al caffè (tra i quali anche Nescafè Ice) non hanno portato i risultati attesi in termini di vendite e gradimento da parte del grosso pubblico, ma in questo caso l’accoppiata con l’inconfondibile gusto (e brand) della Coca Cola potrebbe creare un maggiore interesse attorno al prodotto e conquistarsi la sua nicchia di mercato.
La telefonia mobile è ormai da anni uno dei settori più dinamici dell’elettronica di consumo, con un elevatissimo tasso di obsolescenza dei prodotti e con i principali operatori che propongono nuovi servizi quasi quotidianamente.Recentemente le principali novità hanno riguardato la telefonia di terza generazione, con il lancio di apparecchi in grado di gestire videotelefonate, navigare velocemente su internet, vedere programmi televisivi, fungere da navigatore satellitare e da riproduttore di musica con un livello di fedeltà fino a qualche tempo fa inimmaginabile.Molti produttori di cellulari, per continuare ad avere vendite soddisfacenti in un mercato saturo, dove il tasso di penetrazione in alcune nazioni è vicino al 100%, enfatizzano le possibilità date da questi nuovi apparecchi, che rappresentano dal loro punto di vista un elemento di rottura rispetto a quanto visto finora. Anche i produttori di contenuti cominciano a mostrare segni d’interesse per queste soluzioni che potrebbero rappresentare, nel prossimo futuro, un importante canale per veicolare contenuti tradizionali ad pubblico sempre più esigente ed in movimento, difficile da raggiungere ma anche e soprattutto da fidelizzare.In questo panorama di esaltazione tecnologica hanno poco spazio mediatico le voci fuori dal coro, che avanzano alcune riserve sulla reale efficacia di queste nuove tecnologie, il cui clamore sembra a volte più frutto degli sforzi di marketing di molte aziende che dovuto alle reali potenzialità di questi apparecchi. Alcuni di questi dispositivi infatti sono ancora poco maneggevoli, con autonomia limitata, scarsamente intuitivi e soprattutto deludenti sostituti degli apparecchi che teoricamente dovrebbero mandare in pensione nel giro di breve tempo.Dichiarazioni controcorrente sono quindi quelle di Ron Garriques, Presidente della divisione portatili di Motorola, che in un intervista di qualche giorno fa al quotidiano finlandese Taloussanomat ha affermato che "I servizi 3G non sono ancora al livello che richiederebbe un trasferimento ad alta velocità di dati", aggiungendo subito dopo che “gli apparecchi 3G hanno ancora della strada da fare per migliorare la loro tecnologia”.Proprio per questo motivo Motorola prevede un aumento delle proprie vendite di telefonini di nuova generazione nel 2006, ma non si aspetta il boom di questo settore che molti altri, non sempre in buona fede, vedono come imminente.Ma Garriques ha anche dichiarato che "I chip non sono ancora abbastanza piccoli e non garantiscono ancora un consumo di energia abbastanza contenuto. In più - evidenziando un altro punto critico, ha sostenuto che - la struttura costi nei 3G non è ancora efficiente come negli apparecchi Gsm ed Edge”, Se da un lato quindi la ricerca procede per offrire dispositivi sempre più completi e multimediali, dall’altro pare ragionevole guardare con obiettività la situazione attuale, riconoscendo le caratteristiche di un mercato in rapida evoluzione e dalle enormi possibilità, ma forse ancora acerbo sotto molti punti di vista, dove la reale funzionalità di molte soluzioni è in parte esaltata dalla lente magnificatrice del marketing, nobile arte della quale, addetti ai lavori compresi, siamo spesso succubi, da bravi consumatori.
Continua il grande successo dell’iPod. Recentemente ha ottenuto un lusinghiero secondo posto tra i migliori prodotti elettronici degli ultimi 50 anni, direttamente alle spalle di un mito come il walkman della Sony. Da anni poi contribuisce in maniera sostanziale ai buoni risultati in termini di vendite della Apple ed è ormai diventato sinonimo di lettore MP3.Ma la popolarità non si limita all’apparecchio e recentemente è stato premiato anche il suo designer. Jonathan Ive, il tecnico che per primo ne ha ideato le forme. In questi giorno ha ricevuto il terzo titolo più importante conferibile in Inghilterra: il "Commander of the Most Excellent Order of the British Empire".Questo riconoscimento, ideato agli inizi del secolo scorso, viene attualmente utilizzato per premiare i cittadini britannici che si distinguono nei vari campi di attività ed è stato conferito a Ive per i successi ottenuti nel campo del design industriale con la Apple. Bisogna infatti sottolineare che, oltre al famosissimo iPod, dalla sua matita sono usciti altri prodotti di successo tra i quali spiccano l'iBook, il Powerbook e l'iMac.Il premio ovviamente regala ulteriore visibilità anche all’iPod (casomai ne avesse bisogno), che nel corso degli ultimi mesi è diventato un vero e proprio oggetto di culto, ritagliandosi un posto di primo piano nel settore dell’elettronica di consumo e lasciando i concorrenti a lottare tra loro per il secondo gradino del podio.
A quanto sembra Microsoft non è l’unica azienda a pianificare la vendita della propria console di nuova generazione sottocosto. Anche Nintendo, stando alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Satoru Iwata, proporrà la console Revolution ad un prezzo concorrenziale, sicuramente inferiore ai 300 dollari necessari per acquistare un Xbox 360 o la Playstation 3. Anche se mancano stime precise del costo finale le potesi più accreditate sono che il prezzo dovrebbe oscillare tra i 199 e i 249 dollari.I motivi alla base di questa decisione sono simili a quelli che hanno convinto Microsoft a mettere in saldo la nuova Xbox, a partire dal il desiderio di riconquistare le quote di mercato perse. Nintendo infatti nel mercato delle console si colloca decisamente al terzo posto, ben distanziata sia dal leader Sony che dalla relativamente nuova new entry Microsoft.In secondo luogo la multinazionale nipponica conta molto sul fiorente mercato degli accessori per console, che garantiscono ottimi margini in grado di riequilibrare i magri guadagni legati alla vendita dell’apparecchio principale. C’è poi l’aspetto legato al software, sviluppato sia internamente che su licenza, in grado anch’esso di procurare lauti guadagni.Un ulteriore elemento che consente questa strategia di prezzo aggressiva è la scelta fatta di non dotare la console di un’uscita per la televisione ad alta definizione (HDTV). La decisione deriva della diffusione ancora limitata in America dei televisori ad alta definizione, che al momento del lancio della nuova Revolution saranno in possesso solo del 25% delle famiglie target. La mancanza di questa uscita si traduce infatti in costi di produzione sensibilmente inferiori.La soluzione influenza positivamente anche i costi di sviluppo dei videogiochi, che potranno quindi essere proposti a prezzi più economici, con potenziali vantaggi in termini di vendite. Il rovescio della medaglia è che nel medio-lungo periodo la risoluzione grafica inferiore potrebbe fungere da deterrente all’acquisto, ma probabilmente in quel momento sarà già pronta l’erede della Revolution.Nel giro dei prossimi mesi gli appassionati di videogiochi potranno trarre beneficio da questa lotta spalla a spalla tra i principali player di mercato, che si traduce in costi inferiori per l’acquisto delle console. La sfida si gioca a colpi di ribassi e offerte speciali, tali da rendere l’acquisto degli apparecchi conveniente anche in virtù della multimedialità (possono infatti riprodurre DVD, CD audio e MP3, foto oltre ovviamente ai giochi).In attesa di vedere quale tra le tre console pretendenti al trono riuscirà a distanziare le rivali non rimane che suggerire di fare attenzione ai costi di controller, espansioni di memoria e soprattutto ai giochi: Sony, Microsoft e Nintendo dovranno pure far quadrare i conti.
Qualche mese fa avevamo riportato rumors secondo i quali Google stava sviluppando un proprio sistema operativo.Per qualche tempo le voci non hanno avuto seguito, ma in questi giorni sono tornate di stretta attualità a causa di numerose indiscrezioni che sostengono che Google starebbe progettando il lancio di un PC di fascia economica in collaborazione con Wal-Mart, la più grande catena al mondo di vendita al dettaglio.La fonte di questi rumors è addirittura il Los Angeles Times, secondo il quale Larry Page, che terrà il discorso di apertura del prossimo Consumer Electronic Show (la più importante manifestazione americana dedicata all’elettronica di consumo) potrebbe utilizzare l’eccezionale palcoscenico per annunciare il lancio del nuovo prodotto.La notizia è alimentata dai recenti e frequenti incontri tra Page e i vertici di Wal-Mart, che si rivelerebbe un partner estremamente vantaggioso perché garantirebbe sia un’efficace distribuzione che il necessario supporto post-vendita, particolarmente importante nel settore.Secondo le indiscrezioni, uno dei maggiori punti di forza dovrebbe essere rappresentato infatti dal prezzo estremamente competitivo, che alcune stime danno intorno ai 200 dollari. Il nuovo PC sarebbe inoltre dotato di un proprio sistema operativo, sviluppato da Google e basato sulla piattaforma Linux. E, sfruttando l’esperienza maturata da Google a San Francisco (link), il dispositivo avrebbe anche un’ulteriore caratteristica particolarmente interessante: la predisposizione per l’accesso a internet sia con collegamento tradizionale che wireless. La convenienza dell’offerta, l’esperienza e la popolarità di Google e la diffusione dei centri Wal-Mart - capillare in America ma in misura crescente anche in altre parti del mondo - costituiscono un mix che potrebbe creare più di un grattacapo a tutti i produttori di personal computer.
Se la notizia dovesse rivelarsi fondata si tratterebbe di altro forte attacco da parte di Google a Microsoft proprio nel settore, quello dei sistemi operativi, nel quale l’azienda è in posizione di primissimo piano da diversi anni, aggiungendo un nuovo tassello ad una battaglia combattuta già su molti altri fronti, dalla lotta per la leadership tra i motori di ricerca all’accesso alle biblioteche digitali.
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E' arrivato il giorno della presentazione dell'attesissima Playstation 3. Approfittando di un evento come il CES di Las Vegas, Sony ha ben pensato di mettere in mostra la sua ultima creazione solo per quel che riguarda il suo design. Nessuna dimostrazione quindi e tanta delusione per tutti coloro che si aspettavano qualcosa in più della semplice presentazione in stile "mostra di gioielli". Forse perchè la casa giapponese non vuole ancora mostrare il frutto dei lunghi sudi effettuati? Fonti giapponesi, ma vicine alla rivale Nintendo, vociferano invece che la Ps3 non sia ancora sul mercato e non sia stata ancora collaudata in pubblico per via di alcuni difetti ai quali stanno lavorando grandi esperti. Sembra comunque che il lancio definitivo sia previsto per Maggio, mentre ad Aprile verrà reso disponibile solo un quantitativo limitato di Playstation, forse per creare quell'effetto soldout che venne programmato da Microsoft anche per il lancio della Xbox 360 .
Anche se non ufficiali, le specifiche tecniche sono ormai diffuse in rete e sui migliaia di forum e blog dedicati al mondo delle console si parla, si critica ed in qualche modo si creano le prime immagini e reputazioni dei nuovi prodotti. La battaglia si disputerà su tanti fronti come quello della qualità, delle performace, del prezzo, dell'immagine e del momento del lancio.E' difficile dire chi stia lavorando meglio ma per gli analisti, la Sony potrebbe incrementare il proprio fatturato pur perdendo parte della quota di mercato che attualmente possiede(70%), visto che il mercato stesso è ancora in crescita e che verranno vendute più console rispetto agli anni precedenti. Un mercato quindi con più clienti e con alcuni soggetti che sarebbero disposti ad acquistare contemporaneamente Playstation 3, Xbox 360 e Nintendo Revolution.
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