Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Eli (del 13/09/2005 @ 09:15:53, in Prodotti, linkato 1880 volte)
A quanto pare Matteo aveva
ragione. Il nuovo
cellulare targato Motorola e Apple ha deluso più di un'aspettativa. Considerando
che entrambe ultimamente si sono mosse molto bene sul mercato la cosa è ancora
più sorprendente...
Nano esalta, Rokr delude (http://webnews.html.it/focus/518.htm)
(…) Le novità annunciate sono state
sostanzialmente due: il nuovo iPod Nano e il cosiddetto Mactorola. Se era il
secondo a dover convogliare tutte le attenzioni della stampa, è stato invece il
primo a calamitare il maggior numero di flash e commenti. Qualcosa non ha
evidentemente funzionato nel progetto Rokr: nonostante le promesse, nonostante
le attese, nonostante il fatto che il Rokr sembrava essere stato progettato dal
destino, il prodotto non sembra in realtà destinato a sconvolgere il mercato del
settore e semmai, nella migliore delle ipotesi, può costituire una sorta di
prototipo. Sensazioni, solo sensazioni, che il mercato potrà liberamente
ribaltare.
iPod Nano Il nuovo
iPod ha stupito, eccome. Dimensioni minimali e stile inconfondibile, il nuovo
iPod ha tutte le carte in regola per sostituire nell'immaginario collettivo le
versioni precedenti e candidarsi a vero oggetto "cool" dell’inverno: il primo
suggerimento per il prossimo regalo di Natale è già pronto. (…)
Mactorola
Rokr Completamente diversi i commenti piovuti sul Rokr. «Più marketing
che rivoluzione hi-tech» per Week.it; «il Nano è uno strumento incredibile […]
ma non si può dire lo stesso per il Rokr» secondo Macworld; «tutto qui?» per
Portel. Molte le critiche mosse all’oggetto e, se alcune sono dettate dalla
delusione del trovarsi di fronte ad una finta evoluzione dopo tanti annunci ed
una lunga attesa, soprattutto sono pochi i veri elogi mossi verso il nuovo
prodotto. Lo stile, innanzitutto, non è di quelli che lasceranno un segno nella
storia del design: riciclato un vecchio modello Motorola (E398), un solo tasto
aggiuntivo simboleggia il fatto che il Rokr abbia in più la funzione musicale.
Delude, inoltre, lo schermo: la definizione VGA è lontana da quella degli iPod
ed i due strumenti non sono dunque paragonabili sotto questo punto di vista.
Altra delusione giunge dal fatto che il Mactorola sia in grado di tenere in
memoria appena 100 canzoni, una quantità assolutamente bassa per permettere
all’utente quella vastità di scelta che ci si aspetta da nuove simili
tecnologie.
La più acida delle delusioni, soprattutto, è
l’assenza della possibilità di connessione al music store iTunes e la
contemporanea presenza di un farraginoso sistema di gestione dei file in
connessione al proprio Mac/PC. Quasi clamorosa, inoltre, una ennesima mancanza:
in seguito alle prime prove pare che il Rokr non possa neppure sfruttare i file
scaricati come suoneria del cellulare, aspetto che i più avrebbero potuto dare
quasi per scontato (sorge il sospetto di una qualche complicazione a livello di
diritto d’autore, unica possibile attenuante).
Mancanza di stile. Mancanza di una connessione al
music store iTunes. Mancanza di funzioni ottimizzate per la gestione dei file
musicali. Memoria limitata. Definizione d’immagine scarsa. A ben guardare tutti
questi aspetti non riguardano tanto il servizio iTunes (ovvero quella parte del
prodotto addebitabile ad Apple), quanto più la progettazione Motorola. Se il
telefono non risponde alle esigenze del lettore MP3, insomma, la cosa non è
addebitabile direttamente a Cupertino se non in riferimento all’opportunità di
lanciare sul mercato un ibrido tanto carente. La scelta di Apple, però, può
essere decifrata alla luce del rapporto di non-esclusività in vigore tra
Motorola e l’azienda di Jobs. Apple potrebbe dunque aver semplicemente ceduto
alle lusinghe di una prima casa produttrice propostasi, ma nulla vieta che entro
breve non compaia un simil-Rokr firmato Nokia (nonostante precedenti accordi con
Microsoft), firmato Siemens (azienda già in collaborazione con Apple in ambito
telefonico), firmato Sony (i cui rapporti con Apple sembrano andare verso il
disgelo), o firmato comunque da qualunque azienda decisa a sfruttare il traino
iTunes per guadagnare posizioni di mercato. (…)
A proposito di
product placement su Affari e Finanza si è parlato proprio di
questo.
Punta al target dei giovanissimi,
sempre molto difficile da raggiungere, un concorso di Cartoon Network. Da oggi,
e per cinque settimane sul sito della rete (visibile in tv nel bouquet Sky), è
possibile partecipare ad un gioco a premi per bambini legato al nuovo film La
fabbrica di cioccolato in uscita nelle sale interpretato da Johnny Depp. Un
lancio promozionale da record quello organizzato dalla major Universal Pictures
per ¨King Kong¨ protagonisti Naomi Watts e Adrien Brody. Su 150 milioni di
dollari di produzione, l´apporto degli sponsor è di circa 100 milioni con
presenze sotto forma di product placement di multinazionali come Nestlé,
Volkwagen, JP Morgan Chase, Toshiba, Burger King. Gli sceneggiatori hanno
faticato non poco per non snaturare, con l´eccesso di marche, un classico del
cinema. Piano di marketing senza precedenti per l´esordio commerciale della
Grande Punto. L´investimento media per la Fiat è di 17 milioni di euro, che
stanno generando un forte impatto sul pubblico. La regia dello spot è
dell´ungherese Laszlo Kadar, l´agenzia è la STV fondata da Silvio Saffirio, un
manager che segue Fiat da oltre 20 anni, il jingle è ¨Senza parole¨ di Vasco
Rossi. Saffirio-Tortelli-Vigoriti, la sigla che segue il lancio della nuova
vettura, ha vinto una gara creativa contro la Leo Burnett. Armando Testa si
occuperà, invece, del mercato estero. Parallelamente, Lapo Elkan lavora al
rilancio di un´altra vettura nata, come la Punto, dalla mano di Giorgetto
Giugiaro: la Panda 4X4, ¨protagonista¨ del prossimo James Bond.
A proposito di Coca Cola a Dublino sono in fase di collaudo distributori automatici di di Coca-Cola costantemente connessi ad Internet che, oltre all’ormai famoso soft drink, offrono l'opportunità di acquistare canzoni in formato mp3. Grazie a Bluetooth e lettori di memory-card questi chioschi potranno dialogare con smartphone, palmari e portatili di ultima generazione. Attualmente il sistemi sono disponibili soltanto nella zona metropolitana di Dublino, ma è previsto un lancio a livello dell’intera nazione dei prossimi sei mesi.
Poiché la società che gestisce questi apparecchi, la Leisure Link, è leader di mercato anche in Italia nel settore delle macchinette per intrattenimento è lecito aspettarci un prossimo sbarco anche dalle nostre parti.
Funzionerà l’abbinamento musica-Coca Cola? A giudicare dai recenti festival organizzati in alcune città italiane proprio dalla Coca Cola si direbbe di sì. Questa nuova forma di distribuzione del prodotto potrebbe fungere da apripista per altri abbinamenti. Gelato e musica, ma anche mms video e snack, wallpaper o suoneria e soft drink…
La lista potrebbe continuare all’infinito, cominciamo quindi a mettere da parte gli spiccioli, perché il mix prodotto di consumo e contenuto multimediale potrebbe anche costarci un po’.
Nasce da un'idea di Nicholas Negroponte ed è un laptop destinato a paesi come Cina, India, Brasile, Sud Africa, Egitto, Tailandia, etc. L'obiettivo del progetto "One laptop per child" è quello di dotare il maggior numero di bambini di questi economici laptop ed iniziare ad istruire, informaticamente parlando, la stragrande maggioranza del globo che ancora non ha mai visto qualcosa che assomigli ad un pc.
Le prerogative per la costruzione dei laptop sono state l'indistruttibilità e la riduzione al minimo del fabbisogno energetico, quest'ultima permessa dall'utilizzo di un leggerissimo sistema operativo Linux RedHat, appositamente modificato per le scarse risorse hardware, dall'ideazione di una manovella che ne consente il funzionamento in situazioni di emergenza, dalla sostituzone dell' hard disk con memorie flash e da una risoluzione grafica molto imperfetta che può essere utilizzata anche in modalità black and white. Altre specifiche del processore sono 1MHz, 1GB e 1 Megapixel, quattro porte USB, connettività Wi-Fi e monitor LCD.
La sua commercializzazione non sarà destinata direttamente ai consumatori ma si rivolgerà invece ai Ministeri dell'Educazione di ogni Stato i quali provvederanno a munire gli studenti( e quindi anche le loro famiglie) di questi laptop. L'iniziativa è pregevole anche se in alcuni di questi paesi le preoccupazioni sono ben più gravi della mancanza di conoscenze informatiche, anzi questa non è che la più superficiale tra le conseguenze dei problemi che da tempo affliggono milioni di persone. Dopotutto però Negroponte non ha grandi colpe in tutto questo anzi ha comunque il merito di aver mosso almeno un dito verso chi è meno fortunato.
http://laptop.media.mit.edu/
Oggi a Milano si festeggia l’uscita dei cuccioli virtuali targati Nintendo, i Nintendogs. Si tratta di un videogioco che rappresenta l’evoluzione dell’ormai attempato tamagotchi, in grado di fornire un’esperienza innovativa di gioco interattivo. Il cucciolo infatti deve essere curato coccolato attraverso la console.La cosa interessante è che la compagnia nipponica ha scelto come partner per l’occasione la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, promuovendo una serie di iniziative benefiche a favore del migliore amico dell’uomo. Le diverse celebrità coinvolte nell’iniziativa adotteranno anch’esse un cucciolo virtuale, devolvendo il proprio compenso alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane.L’iniziativa infatti è sicuramente lodevole, ma anche efficacemente abbinata, visto il tema del videogioco. La presenza di celebrità e lo scopo dichiaratamente benefico potrebbero aggiungere ulteriore interesse ad un evento già di per sé ben ideato.
Questa volta non è un film e non è neanche americana. E' una Volkswagen Touareg che è stata provata in un percorso extrastradale al Motorpark di Oschersleben. Il suo segno distintivo è che accelera, curva, cambia marcia e arriva a destinazione senza che qualcuno la guidi, o meglio, senza l' intervento di un pilota umano. Il conducente è il frutto dell'eccezionale livello di automazione raggiunto attraverso il coordinamento di sette schede madre Pentium M in rete, sensori radar che permettono di "vedere" la strada, il GPRS che assicura il raggiungimento del luogo desiderato ed un complesso software capace di generare i comandi di guida. Fa notizia anche perchè a vederla sembrerebbe una comunissima automobile e non una macchina così lontana dalla realtà.La prova è stata superata a pieni voti lasciando intuire quali saranno gli scenari futuri. La tecnologia utilizzata non permette di sbagliare strada, di distrarsi, di superare i limiti di velocità.Probabilmente le prime sostituzioni di piloti avverranno in ambito militare e chissà quando la diffusione riguarderà l'intero pubblico. Sarà un cambiamento radicale per molti aspetti; per quanto riguarda gli uomini impegnati al fronte ma anche per la sicurezza nelle strade e per l'opportunità di facilitare gli spostamenti a chi per motivi fisici non è in grado di poter guidare.
Di Eli (del 22/10/2005 @ 10:47:29, in Prodotti, linkato 1912 volte)
Partnership tra I-Play e International Sports Multimedia (ISM), licenziatario del Comitato Olimpico Internazionale per i software interattivi. I-play ha ottenuto la licenza ufficiale per pubblicare il gioco ‘mobile’ delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Uscirà a gennaio 2006, appena 1 mese prima dell’inizio dei prossimi Giochi Olimpici Invernali, e sarà il primo gioco per cellulari ad avere la licenza ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale. La collaborazione tra Humagade (sviluppatori) con l’ISM e il Comitato Organizzativo dei Giochi Olimpici Torino 2006 dovrebbe assicurare l’assoluto realismo del gioco e portare sui cellulari la stessa passione e l’eccitazione dei veri Giochi Olimpici Invernali 2006.I giocatori di tutto il mondo protranno così mettere alla prova le proprie capacità nelle discipline olimpiche, tra cui Discesa Libera, Salto, Curling e Bob.
Di Eli (del 26/10/2005 @ 07:49:11, in Prodotti, linkato 1889 volte)
In America ma non solo stanno spopolando delle bambole che a vedersi non sono particolarmente carine. Ma gli stessi creatori ne devono essere consapevoli, visto che le hanno battezzate Ugly Dolls. Nate per caso dalla fantasie di David Horvath e Sun-Min Kim devono la loro commercializzazione al fiuto di un commerciante di Los Angeles che, non appena visto i primo prototipo, realizzato quasi per scherzo, ha deciso di ordinarne qualche decina.
Incoraggiata dall’inaspettato successo la coppia (ex studenti di una scuola di design) ha cominciato a sfornarne altre, fino a confezionarne un’intera famigliola. Presentate alla Fiera internazionale del giocattolo di New York hanno destato un grande interesse nei visitatori. Oggi queste bambole vengono prodotte in Cina e vendute su internet ad un prezzo che va dai 20 ai 30 dollari, e sono richiestissime. Potenza del passaparola?
La resina protettiva che riveste lo schermo del nuovissimo iPod Nano non è apprezzata dagli utenti, che lamentano graffi tali da renderne difficile l’utilizzo.La Apple dal canto suo si è prodigata in soccorso di questi clienti poco soddisfatti, dichiarandosi disponibile alla sostituzione degli apparecchi difettosi.Nonostante queste rassicurazioni gli utenti si sono riuniti in una class action, depositata presso la Corte californiana di San Jose. Oggetto del contendere sono i 25 dollari sborsati dagli utenti per inviare gli iPod difettosi alla casa madre per le riparazioni: l’accusa è che la Apple fosse preventivamente a conoscenza di questi difetti ma abbia deciso di lanciare lo stesso il prodotto sul mercato, costringendo i consumatori ad affrontare questo ulteriore costo. Gli utenti affermano quindi che ildifetto derivi dalla pellicola di plastica che ricopre lo schermo, che è meno resistente rispetto ai modelli precedenti.La prima reazione della Apple è stata quella di negare questa circostanza, consigliando agli utenti l’acquisto di accessori idonei ridurre l’usura dello schermo, da qui la decisione di questi ultimi di ricorrere al giudice.Brutta caduta di stile per la casa di Cupertino, che non ha saputogarantire una qualità adeguata al nuovo prodotto, peraltro presentato in pompa magna. Contrariamente ad altri meno quotati concorrenti infatti la Apple ha sempre riuscita fornire prodotti all’altezza delle aspettative. Ma ulteriore passo falso è frutto della cattiva gestione della situazione:un disservizio può anche succedere, ma il vero leader sa reagire prontamente non deludendo il proprio pubblico, specie quando fedele. In questo caso, forse per la prima volta, è mancata una reale capacità di reagire positivamente alla situazione, tranne quando è stata messa alle strette.Che i recenti grossi successi abbiano cambiato le cose?
Entro il 2006 TIM lancerà il "supertelefono", un cellulare 2G (GPRS/EDGE) che utilizza il protocollo UMA per dirottare le chiamate in uscita su rete Wi-Fi,offrendo all'utente un unico apparecchio che fungerà da telefono casalingo e cellulare.All'interno della casa infatti sfrutterà la rete Wi-Fi domestica, come un cordless, mentre all'esterno funnzionerà come un normale cellulare, utilizzando le reti Gsm, Gprs ed Edge. Un ulteriore motivo di interesse è che sarà possibile utilizzare la rete internet di casa per sfruttare le chiamate VoIP.Altra novità è che da dicembre 2005 i videotelefoni di rete fissa Telecom potranno chiamare i videocellulari Umts di Tim e viceversa. Le videochiamate dal fisso potranno essere fatte grazie al famoso videotelefono, all'epoca accolto freddamente dal mercato.A questo proposito Telecom e TIM hanno già preparato dei pacchetti in promozione dai costi contenuti (ovvero a partire da 199 euro) contenenti un videotelefono ed un telefonino UMTS.Questo nuovo supertelefono potrebbe segnare una svolta nel mondo delle telecomunicazioni mobile, risolvendo il dilemma di molti che non sanno se abbandonare definitivamente lo scomodo e costoso fisso per il cellulare. Presenta infatti i vantaggi di entrambi: con un solo apparecchio e un unico numero è infatti possibile utilizzare la tariffa del fisso quando si è a casa (e magari anche il VoIP), ma diporre di un cellulare quando si è in giro, sfruttando le sinergie che possono derivare dall'alleanza tra Telecom, leader nella telefonia fissa e Tim, il più grande operatore italiano nel mobile.
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