Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nuova e interessante campagna multimediale di marketing per la Nike. La promozione delle nuove Tempo Legend, che hanno come testimonial Ronaldinho, prevede l’integrazione tra internet e il podcasting video. Si tratta infatti della prima campagna di marketing che consentirà ai consumatori di scaricare un video del famoso giocatore direttamente sul proprio iPod. Un ulteriore motivo d’interesse deriva dal fatto che per promuovere l’operazione la Nike non ha previsto alcuna copertura mediatica, decidendo i di affidarsi al solo passaparola (e per questo noi stiamo già facendo la nostra parte).
Nella vita di tutti i giorni sappiamo bene quanto è importante fare una buona impressione al primo incontro, anche perché in caso contrario poi sarà difficile risalire la china.
Di questo semplice principio invece molto spesso si dimenticano le azienda quando danno i nomi ai loro prodotti, e fanno molto male.
Il nome di un prodotto infatti dovrebbe essere qualcosa di più di un semplice modo per distinguerlo dagli altri, ed invece è un biglietto da visita del marchio nei confronti del consumatore.
La marca moderna è un asset molto più complesso di un semplice logo, è una rete d'associazioni mentali e d'atteggiamenti, che si viene a costruire nel consumatore a partire dagli stimoli che gli giungono nelle interazioni con il prodotto e con il brand.
E uno dei primi stimoli è proprio il nome del prodotto, che deve essere dunque coerente con l'immaginario complessivo di marca.
Questo porta a dire subito una cosa: il naming non è solamente un esercizio creativo.
Nel naming devono entrare valutazioni strategiche sia sul breve sia sul medio-lungo periodo, in grado di gestire allargamenti della gamma, evoluzione del marcato e fenomeni d'obsolescenza del nome.
A livello d'immagine poi bisogna considerare i possibili significati che il nome scelto assume in altre lingue, per evitare effetti cross-cultural che possono essere assolutamente comici (tranne che per chi commercializza quel prodotto).
Inoltre i rischi connessi ad una cattiva gestione del naming non sono esenti da implicazioni legali: si può incappare in cause anche significative con altri marchi, specie esteri, che utilizzano gli stessi nomi e, viste le carenze della legislazione vigente, gli esiti sono piuttosto difficili da prevedere.
A livello gestionale poi non bisogna dimenticarsi che i prodotti e le attività aziendali non possono essere scollegati tra loro se sono raccolte sotto un unico brand e dunque è bene trovare un'architettura efficace per gestire il naming, per evitare poi di dover rimediare a lancio avvenuto, con tutti i problemi del caso.
Un aspetto poi di sicuro interesse è anche dato dai costi, che non sono poi particolarmente elevati, soprattutto a fronte dei benefici e del ritorno sul piano complessivo di comunicazione.
Di conseguenza quello del naming può essere un ottimo modo di costruire l'immaginario di marca per le piccole aziende.
Per concludere uno spunto di riflessione: in Italia abbiamo una lunga serie di tradizioni manifatturiere, soprattutto in settori d'alta gamma, se queste aziende riusciranno a crearsi un posizionamento fondato sulla loro storia e sul background del territorio questa potrà essere una risorsa difficilmente attaccabile dagli imitatori.
E per riuscire in quest'operazione un ottimo punto di partenza è proprio un'intelligente politica di naming.
Gianluigi Zarantonello
Lo aveva detto Bill Gates e oggi lo pensano in molti. La continua crescita degli investimenti in comunicazione su internet è stato uno dei temi della terza edizione dello Iab Forum 2005, il convegno sulla pubblicità interattiva tenutosi a Milano la settimana passata. Dati alla mano si può affermare che sarà internet la squadra da battere nel campionato della pubblicità, avendo registrato quest’anno uno sviluppo circa cinque volte superiore agli investimenti televisivi.
Si è parlato spesso, anche su questo blog, di come ormai la pubblicità televisiva venga memorizzata sempre meno facilmente; alcuni telespettatori sembrano disporre di una corazza anti-advertising che permette loro di non considerarla, di rimanere completamente indifferenti, mentre altri addirittura la recepiscono come una seccatura, peggior risultato per uno spot pubblicitario. Internet al contrario regala alle aziende un’occasione unica: la possibilità di una comunicazione non solo unilaterale ma di interagire con i navigatori.
A proposito di navigatori, sono 20 milioni (35% della popolazione), crescono attualmente con un tasso annuo dell’8% e sono composti per un 74% da individui che possiedono almeno il diploma. Oltre all’aumento dei servizi on line, la diffusione della banda larga e la riduzione dei prezzi per la navigazione concorrono all’incessante aumento sia degli users e che dell’usage. Viceversa i media tradizionali ,ad eccezione del digitale, non sembrano offrire nè contenuti così eterogenei nè sufficienti abbassamenti di prezzi. Sempre a proposito dei motivi che spingono il pubblico ad un maggiore utilizzo di Internet vorrei citare l’intervento di Edmondo Lucchi, responsabile new media di Eurisko, durante il convegno: "Ci chiediamo spesso se internet sia più importante della tv, della radio, del cinema… Ma ci siamo mai chiesti cos’è davvero più importante di questi mezzi? E’ la realtà. La realtà è più rilevante della tv, della radio, e così via. E internet è il media che meglio si rapporta alla realtà, alla vita delle persone. Internet ci dà qualcosa che serve nella vita reale, è utile, facile, veloce, divertente...". E proprio come nella realtà, in internet non c’è solo l’ascoltatore o il lettore o lo spettatore ma c’è un attore che cerca, guarda, pensa e poi confronta, valuta e sceglie.
Promuovere il proprio motore di ricerca, difendendosi nello stesso tempo da avversari del calibro di Google, richiede anche una certa creatività. Allora cosa c’è di meglio che lanciare un quiz interattivo per promuovere i propri servizi? MSN ha lanciato il guanto di sfida, invitando i propri utenti a rispondere a un certo numero di domande sul calcio alle quali rispondere utilizzando le funzionalità di ricerca del proprio motore.
Abbinato a questa iniziativa, denominata “Search Supremo”, c’è un concorso dove sono messi in palio biglietti per le partite da regalare ai concorrenti che hanno risposto più velocemente.
Lo scopo di questa iniziativa è attirare utenti sul sito MSN, mostrando nello stesso tempo le potenzialità del motore di ricerca. Considerando il seguito di appassionati di questo sport il primo obiettivo dovrebbe essere raggiunto. Se poi questi sportivi saranno in grado di trovare rapidamente e con facilità le informazioni di cui hanno bisogno allora MSN avrà davvero messo la palla in rete.
Per molte persone essere sempre alla moda è una questione della massima importanza, al punto da avere bisogno di consulenze specialistiche di uno stilista quasi quitidiane.La catena di abbigliamento inglese Topshop sta per offrire ai propri clienti un servizio di consulenza personalizzato tramite cellulare. Attraverso sms e mms gli utenti potranno interagire con gli stilisti dell’azienda, fissando appuntamenti ma anche ricevendo consigli quotidiani per migliorare il look.Sempre attraverso i messaggini potranno inoltre ricevere fotografie dei vestiti più cool del momento e prenotare direttamente alcuni capi d’abbigliamento disponibili nei negozi della catena.Con questa operazione Topshop raggiunge due obiettivi. Prima di tutto fidelizza una clientela giovane e modaiola offrendo un servizio aggiuntivo senza enormi costi, salvo quelli di invio dei messaggio, e può utilizzare le informazioni che riceve, anche in termini di consulenze, per capire meglio i gusti dei propri utenti. In secondo luogo si assicura la possibilità di segnalare tempestivamente i capi d’abbigliamento sui quali desidera puntare o che comunque vuole promuovere. La possibilità di prenotarli direttamente via telefono può incrementare l’interesse e quindi le vendite.Il rischio è legato alla possibilità di copiare facilmente l’idea da parte dei concorrenti se l’iniziativa dovesse rivelarsi un successo, oltre ai costi che potrebbero derivare dal gestire migliaia di messaggi al giorno, sia per quanto riguarda la loro lettura e i relativi consigli che per l’invio vero e proprio.Idea originale comunque, staremo a vedere se prenderà piede anche da noi.
L'agenzia di pubblicità e-dologic ha deciso di farsi un pò di promozione...E ha ripreso lo schema di un giochetto che qualche tempo fa furoreggiava su internet.
Vi ricordate gli yeti che strapazzavano i poveri pinguini? Adesso è il momento di tremare, perchè questa è la rivincita dei polli! Che sia una conseguenza dell'influenza aviaria???
Anche i miti crollano o meglio, nell'epoca di internet, vengono inglobati. Questo sembra sia il destino che attende Virgilio, uno dei marchi italiani storici della rete e utilizzatissimo motore di ricerca. Telecom Italia ha infatti annunciato che dal 2006 sarà inglobato nel nuovo megaportale di Alice, che diventerà l'unico punto di riferimento del Gruppo. Chiude quindi i battenti il portale generalista: del "Bello di Internet" rimarranno attive solo le funzionalità di ricerca.Il Gruppo Telecom Italia, che ultimamente è particolarmente sotto pressione, in particolare per quanto riguarda la telefonia mobile a causa dell'agguerrita concorrenza degli altri operatori, sta portando avanti un deciso programma di riorganizzazione di molti settori, tra i quali rientra anche internet, puntando su quello che attualmente è il suo brand più forte, cioè Alice. Lo scopo di tutte queste attività è quello di creare un portale unico, broadband e multiservizio accessibile da molteplici terminali (tv, pc e cellulari di ultima generazione).Un dubbio però rimane: un brand forte rappresenta per molte aziende un obiettivo da perseguire con tenacia e dedizione, al quale dedicare tempo e risorse. Chi ha la fortuna di possederlo già , grazie ad una collaudata presenza sul mercato e a numerosi investimenti fatti negli anni precedenti, fa bene ad immolarlo per scongiurare una non meglio precisata "dispersione dell'immagine web in tanti brand diversi"?
Realizzata da Foote Cone & Belding la pubblicità della Land Rover che ha come testimonial Osama Bin Laden.
Lascio giudicare a voi... Per visualizzare la foto ingrandita cliccate qui
Kenwood Italia, la filiale italiana del gruppo multinazionale giapponese specialista nei sistemi audio, ha deciso, grazie alla collaborazione dell'agenzia Veryweb, di lanciare una nuova campagna di comunicazione basata sul tema del divertimento utilizzando anche alcune tecniche di viral marketing.Nella sezione Fun sono quindi disponibili, anche per il download, tre divertenti video, che vedono come protagonisti gatti, becchini e improbabili Babbi Natali.All'interno del sito, inoltre, grazie ad una partnership con Buongiorno Vitaminic è possibile scaricare legalmente centinaia di MP3, scegliendo tra numerosi generi e autori. Per rendere il tutto più semplice dopo aver creato la propria compilation non rimane che selezionare la copertina preferita!
L'agenzia di comunicazione belga These Days ha realizzato una campagna di viral video per la promozione dei registratori DVD Pioneer che possono contenere video fino ad un massimo di 455 ore.
A mio avviso è molto carina anche se in effetti il video avrebbe potuto essere un pochino più lungo, ma come sempre l'effetto viral e' garantito dal classico "Invia ad un amico". Giudicate voi stessi : www.455hours.com
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dicembre 2024
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