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 mymarketing.it: e tu cosa ne pensi?... di Admin
 
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Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Jacopo Gonzales (del 04/02/2006 @ 23:53:59, in Advertising, linkato 2149 volte)

Leggevo su Adverblog della campagna "Du bist Deutschland" [a.k.a.: Tu sei la Germania] che, in chiave ironica, mira a rilanciare la Germania tra i tedeschi...

 

...tutto sommato noi non siamo da meno, che dite? : - )

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Di M. Ferrero (del 04/02/2006 @ 07:43:11, in Marketing, linkato 3097 volte)
Google e FIAT uniscono le forze per una divertente iniziativa di marketing in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

Dopo essersi iscritti sul sito www.sedicicontest.it i navigatori, tramite Google Earth, potranno esaminare tutto il comprensorio Olimpico per scovare le 4 Fiat Sedici nascoste (si tratta del nuovo fuoristrada FIAT, modello ufficiale dei Giochi Olimpici ), indicando con esattezza il punto in cui ritengono siano collocati i veicoli.

L’ubicazione sarà rivelata solo il 31 marzo 2006, e in questa occasione i quattro fortunati che avranno indicato con maggiore precisione dove si trovano le Sedici nascoste si aggiudicheranno una macchina ciascuno.

L’idea è di di TestawebEdv, la società del Gruppo Armando Testa specializzata nei media digitali e rappresenta un interessante esempio di comarketing: con una sola iniziativa si fanno pubblicità FIAT, Google e la manifestazione olimpica, il tutto con una formula di concorso originale e divertente. Sarà possibile anche vedere le gare?

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Di Max Da Via' (del 03/02/2006 @ 19:32:07, in Media, linkato 2532 volte)
Mytech riporta la notizia di un regista sudafricano che ha girato un film utilizzando come unico strumento di ripresa un telefono cellulare, anzi otto. Chi ci legge da un po’ si ricorderà forse che anche Nokia, con l’iniziativa Play the Lab, aveva tentato una strada simile per promuovere il nuovo N90.

A dispetto della trama poco impegnata bisogna riconoscere al regista Aryan Kaganof un certo fiuto almeno per il marketing, visto che grazie a questa idea è riuscito non solo a stare in un budget bassissimo, ma anche a procurarsi un bel po’ di pubblicità a costo zero.

JOHANNESBURG (Reuters) - Otto telefoni cellulari, 160.000 dollari ed una buona idea: potrebbe essere questo il futuro del cinema? Il regista sudafricano Aryan Kaganof la pensa così e per dimostrarlo ha fatto SMS Sugar Man, il primo film al mondo girato interamente su telefoni cellulari. SMS Sugar Man è stato girato su otto telefonini in 11 giorni con tre protagonisti principali per meno di 164.100 dollari. Il film sarà poi trasmesso ai cellulari in tre episodi da 30 minuti nel corso di un mese.

Kaganof ha detto che il film, che racconta di un pappone e di due prostitute di alto bordo in crociera a Johannesburg alla vigilia di Natale, è la prova di un nuovo e democratico approccio ai film, che taglia i costi sia per chi fa che per chi vede le pellicole. "Penso che il cinema in Sud Africa non sia il mezzo appropriato a rappresentare chi siamo...è soprattutto un fenomeno bianco. Poi sono rimasto impressionato dal fatto che il mezzo che gli africani amano più di ogni altro è il cellulare", ha detto a Reuters. Kaganof -- che ironicamente ha acquistato il suo primo cellulare l'anno scorso per girare il lungometraggio -- ha respinto le preoccupazioni per la qualità ed ha detto che le riprese sono apparse "favolose" nel riversamento allo standard cinematografico della pellicola a 35mm.

SMS Sugar Man -- che dovrebbe debuttare a maggio -- è costato solo una frazione dei 6 milioni di rand che di norma vengono spesi per un film locale a basso budget. Per paragone, un film di Hollywood costa in media tra i 40-50 milioni di dollari e spesso supera i 100 milioni. "Volevamo fare un film decisamente a basso budget per dimostrare che tutti possono farlo", ha detto il produttore Michelle Wheatley. "Ci sono molte persone in Africa che vogliono fare film e non se lo possono permettere".

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Di Eli (del 03/02/2006 @ 06:29:10, in Internet, linkato 3212 volte)
Secondo il Financial Times la World Association of Newspapers starebbe organizzando una campagna per chiedere a Google e altri motori di ricerca una sorta di indennizzo per aver utilizzato e proposto i contenuti di libri e riviste coperti da diritti d’autore, senza lavere ottenuto le necessarie autorizzazioni.

Il gruppi di editori coinvolti in questa protesta comprende International Publishers Association, European Federation of Magazine Publishers e Agence France Presse, uniti dalla comune intenzione di fissare un incontro con Charlie McCreevy (il commissario europeo per il mercato interno) e Viviane Reding (la responsabile per i media), in modo da definire nuovi standard e politiche per la difesa dei diritti d’autore.

Tra i servizi discussi c’è anche Google News, in quanto la preview degli articoli indicizzati, secondo alcuni di loro, dissuade i navigatori dal visitare la corrispondente pagina. L’anticipazione proposta in molti casi sarebbe infatti giudicata sufficiente senza bisogno quindi di approfondire la notizia.

Il motore di ricerca più famoso nel mondo, inoltre, è criticato per un atteggiamento giudicato di chiusura e per portare avanti il principio secondo il quale tutte le informazioni dovrebbero essere rese disponibili gratuitamente, come dichiarato da Gavin O'Reilly, presidente della World Association of Newspapers.

Non è la prima volta che Google si trova messo in discussione per aspetti legati al copyright. Le 5 più grandi biblioteche del mondo, lo scorso ottobre, avevano presentato un esposto presso un tribunale americano per ostacolare l’avanzata di Google Print, timorose che i propri libri venissero scansionati e messi a disposizione gratuitamente su internet.

Continua quindi la battaglia tra editori e motori di ricerca, per la regolamentazione dell’accesso alle informazioni nel rispetto dei diritti d’autore. Il navigatore avrebbe solo da guadagnare dalla possibilità di consultare libri da casa tramite il proprio pc, ma questo progetto potrebbe funzionare anche pagando in qualche modo i diritti ai legittimi proprietari?
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Di Max Da Via' (del 02/02/2006 @ 06:32:40, in Prodotti, linkato 2646 volte)
Ron Garriques, Presidente della divisione portatili di Motorola, l’aveva detto a chiare lettere: i tempi non sono ancora maturi per l’affermazione dell’UMTS. Il tema viene affrontato anche da Il Sole 24 ORE.

La tecnologia 3G si imporrà sul mercato europeo dei telefoni cellulari, ma non subito: ci vorrà ancora qualche anno.
La stima proviene dalla società di ricerca Forrester Research, secondo la quale il 3G non sarà la tecnologia dominante nell'ambito della telefonia mobile almeno fino al 2010. Il decennio in corso rimarrà predominio dei sistemi Gprs, mentre i telefonini Gsm dovrebbero essere superati tempo due anni. L'uso di telefonini 3G appare effettivamente in crescita, tuttavia il ritmo di penetrazione di questa tecnologia in Europa risulta più lento di quanto preventivato.

La ricerca di Forrester analizza i principali passaggi del mercato dei cellulari da qui al 2010. Si parte dal tramonto dei Gsm, che entro il 2008 saranno ridotti al 3% del totale, e nel 2010 non supereranno l'1% del totale. Il Gprs inizierà a perdere terreno rispetto alla tecnologia 3G solamente a partire dal 2007, mentre alla fine del 2010 gli utenti di telefonini Gprs non oltrepasseranno la quota del 38% (oggi sono utilizzati al 70%). La penetrazione dei sistemi 3G aumenterà, invece, progressivamente già dalla fine dell'anno in corso, fino al raddoppio dell'attuale quota di mercato. La riduzione dei prezzi e dei modelli (oggi ancora piuttosto ingombranti) oltre al miglioramento delle prestazioni faranno sì che, secondo Forrester, tre utenti su cinque avranno nel 2010 un cellualre a tecnologia 3G.

Sono l'Italia e il Regno Unito i Paesi maggiormente indiziati per una crescita di questi modelli di telefonia mobile. Il grande interesse dei consumatori di queste nazioni per i telefoni cellulari, oltre all'accesa competizione tra gli operatori del settore (che si concretizza anche in martellanti campagne pubblicitarie) farà registrare un incremento della penetrazione di queste tecnologie (sempre nel 2010) pari, rispettivamente, al 72% e al 68%: molto più della media europea del 61 per cento. Abbastanza moderato l'interesse per i telefonini 3G in Germania e in Francia: la prospettiva per l'ingresso in questi mercati va dal 55% al 65%, in linea, quindi, con la media europea. In Belgio, Finlandia, Grecia e Lussemburgo, la crescita sarà più lenta, intorno al 50% entro la fine del decennio. In Irlanda, Spagna e Norvegia, invece, la copertura Umts risulta ancora irregolare e le attività promozionali degli operatori su 3G sono limitate. (...)


Anche secondo Forrester quindi l’attesa esplosione della telefonia di terza generazione sarà decisamente più lenta e graduale rispetto alle ottimistiche previsioni di molti operatori. Terminali relativamente ingombranti e poco funzionali, limitata offerta di contenuti realmente a valore aggiunto e costi di accesso tutt’altro che convenienti sembrano essere tre delle cause principali destinate a creare qualche grattacapo a produttori di cellulari e operatori di telefonia mobile.

Nonostante i massicci investimenti di marketing di molte aziende che esaltano le infinite possibilità offerte dai nuovi telefonini dovremo quindi aspettare ancora qualche anno a mettere in un armadio pc e collegamenti tradizionali. Sarà la mobile tv questa volta a farci cambiare il cellulare?
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Di Max Da Via' (del 01/02/2006 @ 07:26:50, in Strategie, linkato 2733 volte)
Se la battaglia per informatizzare i Paesi poveri vale miliardi di dollari non deve stupire che si creino dissapori tra gli attori coinvolti nelle operazioni.

Nicholas Negroponte, fondatore del Massachusetts Institute of Technology, già da tempo ha proposto un progetto di pc low cost, alimentato a manovella, che potrebbe costare un centinaio di dollari. Questo rivoluzionario dispositivo, caratterizzato da uno speciale schermo visibile chiaramente anche alla luce del sole, sarebbe in grado di collegarsi a internet senza linea telefonica e avrebbe in dotazione il sistema operativo Linux, gratuito ed open source. L’assemblaggio dell’innovativo computer low cost, secondo il New York Times, potrebbe essere commissionato alla taiwanese Qanta, che già produce quasi un terzo di tutti i portatili in circolazione.

Nelle intenzioni di Negroponte questo pc dovrebbe essere distribuito gratuitamente ai bambini dei Paesi poveri, perchè possano accedere alla rete senza essere tagliati fuori dalla moderna rivoluzione tecnologica. Il progetto ha già riscosso molto interesse ed è stato apertamente supportato dall’Onu e da sette nazioni (Argentina, Brasile, Cina, India, Nigeria e Thailandia) che hanno dichiarato di essere disposte ad ordinare 7 milioni di macchine per un controvalore di 700 milioni di dollari.

L’avversario diretto di Negroponte si chiama Bill Gates il quale, dopo aver bocciato questo pc, ha presentato la propria ricetta per colmare il divario tecnologico con i Paesi poveri. La soluzione del fondatore della Microsoft consiste in uno speciale telefono cellulare che, collegato ad una tastiera ed ad un televisore, diventerebbe una sorta di computer. Le motivazioni addotte per sostenere questa controproposta si fondano sulla presunta insostenibilità nel lungo termine del progetto di Negroponte. A detta di Gates la sua sarebbe invece una soluzione di più facile attuazione, visto che prima o poi tutti avranno un cellulare, anche nei Paesi emergenti. L’accoppiata del telefono, il cui costo non è però stato finora reso noto, con le reti mobili sempre più diffuse rappresenterebbero quindi il migliore strumento di alfabetizzazione informatica per le popolazioni più povere.

La sfida per l'informatizzazione del Terzo Mondo può dirsi ufficialmente iniziata. Una sfida giocata a colpi di soluzioni high tech che secondo gli analisti vale diversi miliardi di dollari e che non piace a tanti esponenti dell’industria, timorosi delle implicazioni derivanti dalla distribuzione a prezzo stracciato di prodotti che potrebbero invece essere forniti, creando enormi opportunità di business, a valori “di mercato.

Negroponte intanto ha già raccolto 20 milioni di dollari per il suo progetto e sostiene che non trarrà alcun utile da tutte le operazioni legate alla produzione e distribuzione del pc.

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Di Jacopo Gonzales (del 31/01/2006 @ 12:20:56, in Segnalazioni, linkato 3046 volte)

Roma si accinge a diventare per alcuni giorni la 'capitale' mondiale dell'economia e dei contenuti digitali. Su iniziativa dell'Ocse e del ministro Lucio Stanca, infatti, lunedi' e martedi' prossimi, nel complesso monumentale del San Michele, si daranno appuntamento alla Conferenza 'Il futuro dell'economia digitale: creazione, distribuzione e accesso ai contenuti digitali' i principali protagonisti del mondo di questa nuova frontiera, non solo culturale ma anche industriale. I contenuti digitali rivestono infatti un ruolo sempre maggiore nelle economie dei Paesi Ocse, la cui produzione e' sempre piu' focalizzata su beni intangibili piuttosto che fisici.

I contenuti digitali, pertanto, sono destinati a diventare sempre piu' un'infrastruttura creativa di fondamentale importanza, alla base dell'economia della conoscenza e al centro di settori quali la salute, l'istruzione e la cultura.

 Sono oltre 350 i delegati dei 30 Paesi Ocse che prenderanno parte al confronto-analisi e i lavori della conferen-za saranno seguiti da un centinaio di giornalisti, di cui molti provenienti dall'estero. I lavori della Conferenza saranno aperti dal Ministro Lucio Stanca e da Donald Johnston, Segretario Generale dell'Ocse; e tra i tanti interventi quelli di Chin Dae-Je, Ministro per l'Informatica e le Comunicazioni della Corea del Sud (paese all'avanguardia per le politiche a sostegno dell'economia digitale); Michael J. Copps, Commissario della Federal Communications Commission degli USA, e Fabio Colasanti, Direttore Generale Societa' dell'Informazione e Media della Commissione Europea.

A spiegare l'importanza della conferenza e' il Ministro Lucio Stanca: 'Siamo alla fine della legislatura e vogliamo terminare aprendo sul futuro: nei prossimi anni i contenuti digitali diventeranno un fattore strategico a sostegno dell'economia, a partire da quella digitale. L'Italia ha da tempo avviato il circolo virtuoso dei contenuti digitali: infrastruttura-contenuti-competenze. Le opportunita' tecnologiche oggi disponibili cambiano il modo tradizionale della produzione, della distribuzione, della commercializzazione dei contenuti digitali', ha detto il Ministro ricordando, a titolo di esempio, che 'i nuovi contenuti vengono sempre piu' prodotti anche al di fuori delle tradizionali industrie dell'intrattenimento o dell'editoria, coinvolgendo settori quali il turismo, la Pubblica amministrazione, i servizi finanziari ed altro, fino a giungere agli stessi utilizzatori del Web, che divengono contemporaneamente produttori e consumatori di contenuti in Rete', ha concluso Stanca.

Tra i temi sul tappeto anche il 'dilemma digitale', ossia il conflitto tra l'esigenza di non limitare la diffusione dei contenuti digitali e quella di tutelare i diritti della proprieta' intellettuale. Alla Conferenza saranno presenti rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e delle imprese (editoria, informazione, cinema, musica, arte, cultura, intrattenimento, etc.), del World Economic Forum, delle organizzazioni internazionali dei sindacati e dei consumatori. [via Agi]

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Di Max Da Via' (del 31/01/2006 @ 07:34:08, in Media, linkato 7616 volte)
L'erotismo da sempre desta molto interesse in un’ampia fascia della popolazione, al punto da far ritenere ad alcuni che il boom dell’home video prima e di internet poi siano in buona parte dovuti, almeno nelle fasi iniziali di affermazione, all’ampia disponibilità di contenuti a luci rosse.

Il binomio sesso-cellulari, tema che appassiona numerosi utenti ma anche e soprattutto fornitori di contenuti e compagnie telefoniche, è diventato di stretta attualità ultimamente come conseguenza del crescente interesse verso la produzione e la distribuzione di contenuti per la telefonia mobile.

In questi giorni si è appena concluso a Miami il congresso "Contenuti per adulti della telefonia mobile", al quale hanno partecipato le principali compagnie telefoniche europee e americane, molto interessate ad un settore che le stime ipotizzano potrebbe valere ben 2 miliardi di dollari su base globale nel 2009.

Dai lavori sono emerse sostanziali differenze tra l’atteggiamento americano, più prudente nel proporre questo tipo di contenuti per motivi di regolamentazione all’accesso e quello europeo, decisamente più spregiudicato, visto che in Europa già lo scorso anno sono stati messi a disposizione contenuti hard per oltre 10 milioni di Euro.

Le riserve americane derivano principalmente dalla difficoltà di applicare filtri adeguati per evitare che questi servizi siano utilizzati da minorenni, accompagnate dal timore di reazioni negative da parte delle aree più conservatrici dell’opinione pubblica.

Questo orientamento è però messo a dura prova dalle previsioni tutte al rialzo per il settore, che in America nel 2005 è stato stimato valere 30 milioni di dollari. I manager di Waat Media, azienda californiana di intrattenimento, sono convinti che opportunamente promossi questi servizi potrebbero valere oltre 500 milioni di dollari l’anno, a patto di riuscire ad utilizzare una tecnologia adeguata per regolamentarne l’accesso.

La situazione europea, come accennato precedentemente, è profondamente diversa, al punti che Tina Southall, manager della Vodafone, ha illustrato come i contenuti hard sul cellulare siano una importante fonte di reddito dell’azienda, al punto da avere un’importanza strategica nell’offerta di servizi per i prossimi anni.

Stiamo quindi per assistere quindi al boom del settore? I tassi di diffusione dei cellulari sono tali, specie in Europa, da spiegare l’interesse generale per la fornitura di questi contenuti. Se loghi, giochi e suonerie non bastano più ad assicurare volumi di traffico soddisfacenti un po’ di eros sicuramente darà il suo contributo al fatturato, in attesa dell’arrivo della mobile tv.


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Di Eli (del 30/01/2006 @ 19:01:24, in Segnalazioni, linkato 3205 volte)
I veri amanti delle aste on-line non si devono fare sfuggire i festeggiamenti per il compleanno di eBay Italia. Il prossimo 5 febbraio a Milano, dalle 10.30 alle 20, nello spazio espositivo di via Savona 56, la filiale italiana del sito di aste più famoso al mondo festeggia i 5 anni.

Una festa aperta a tutti sarà l’occasione per conoscere la storia dell’azienda ma anche per partecipare sul posto a nuove e curiose aste e vedere alcuni degli oggetti più bizzarri messi all’asta. Musica, talk show, mostre e spettacolo accompagneranno i partecipanti per tutta la giornata, fino al taglio della torta.

Per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito.


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Performance ed efficienza/efficacia sono due concetti correlati ma distinguibili nell’ambito della gestione della forza vendita. Parliamo di performance quando intendiamo valutare il “comportamento” di un venditore in considerazione del contributo da lui apportato nel raggiungimento degli obiettivi generali dell’impresa.

Parliamo, di efficienza/efficacia quando ci riferiamo ai risultati di tutta l’attività, misurabili attraverso l’utilizzo di indicatori ben precisi. (e.g.: fatturato, quota di mercato, indice di mantenimento dei clienti e così via )
L’efficienza/efficacia non dipende in toto dal comportamento del venditore ma è piuttosto una funzione di diversi fattori non necessariamente sotto il diretto controllo del venditore.

La forza vendita può essere valutata sia secondo parametri oggettivi che in riferimento a criteri soggettivi.
In genere, gli indicatori oggettivi ovvero gli indici, prendono a riferimento i dati statistici e le informazioni che il management può ottenere attraverso il sistema informativo aziendale.

Tali indici tendono a fornire valutazioni quantitative, numericamente confrontabili in modo da favorire la valutazione comparativa e il controllo. Essi mirano anche a fornire una misura dell’impegno del venditore nel compiere il proprio lavoro e nel raggiungere gli obiettivi.

Le valutazioni soggettive riguardano invece l’osservazione qualitativa dei supervisori, e quindi del management, circa i comportamenti lavorativi, in altre parole di come il venditore si organizza, di come si muove. Non è facile fare una buona valutazione dell’attività della forza vendita.

Le diverse variabili in causa potrebbero indurre il management in errore soprattutto quando ci si trova nelle situazioni intermedie: ad esempio risultati di vendita al di sotto delle previsioni ma ottima performance delle attività di vendita in termini di contatti effettuati, presentazioni presso nuovi clienti e così via. Come giudicare in questo caso? In genere prevale la tendenza alla valutazione dei risultati misurabili –“outcome bias”, (Marshall, G., W., Mowen, J., C., “An Experimental Investigation of the Outcome Bias in Salesperson Performance”, Journal of Personal Selling & Sales Management, Volume 13, summer, 1993, pp. 31-47), sebbene questo sia molto controproducente per il morale, la soddisfazione e la motivazione della forza vendita.

L’orientamento alla valutazione dei soli risultati di vendita e il sistema di controllo basato su di essi è poco utile alla luce dell’evoluzione della funzione di vendita all’interno di un moderno sistema aziendale. I venditori sanno perfettamente che in sistemi di quel tipo l’importante è mantenere dei risultati apprezzabili in termini numerici. Questo funziona in organizzazioni di vendita fortemente orientate ai volumi con trattamento economico esclusivamente basato sulle commissioni di vendita. In un sistema di vendita basato sulla gestione delle relazioni con il mercato non è pensabile di applicare tale sistema di valutazione e controllo in via esclusiva. Ad esso vanno aggiunti meccanismi valutativi “behavior-based” che tengano cioè conto anche dei comportamenti.

Antonia Santopietro
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