Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Eccovi l'ultima campagna di advertising del WWF realizzata da Ogilvy & Mather
Direttore Creativo: Piyush Pandey, Abhijit Avasthi, Anup Chitnis, Rensil D'silva
Art Director: Anjali Ramani
Copywriter: Anurag Agnihotri
Dopo aver riposizionato un anno e mezzo fa Discovery Channel su un target più giovane, introducendo contenuti e linguaggio più affini a un pubblico 25-39enne, Discovery Networks Europe (Dne) ha rinnovato in tutti i Paesi la brand identity del canale, in modo coerente col nuovo posizionamento. Il re-packaging e il refresh comprendono l’adozione di una moderna grafica blu su fondo bianco, e la messa on air, fra i promo e la pubblicità, di brevi filmati (‘idents’) che rappresentano situazioni reali riprese in diversi luoghi del mondo. Fra gli altri: un pugile svedese di 77 anni e la lavoratrice di una fabbrica di profumi che annusa le ascelle di ‘cavie’ umane.
La creatività degli idents, le cui immagini saranno utilizzate anche per future campagne off air, nasce dal lavoro di un team interno di Dne, costituito da tutti i channel manager dell’Europa e dei Paesi emergenti (per l’Italia Claudio Scotto di Carlo) ed è stata tradotta in immagini dall’agenzia londinese Red Bee, facente parte di Bbc. “Con questo refresh – ha spiegato Maurizio Vitale, vicepresident on air operations di Dne – pensiamo di avvicinarci ulteriormente a un pubblico giovane, interessato ai fatti, alle storie, alla realtà, secondo il principio ‘True to life’”.
Dopo un 2005 con crescita pubblicitaria vicina al +300% con la concessionaria Publikompass, anche grazie al lancio di tre nuovi canali (Animal Planet nell’area factual, Real Time e Travel & Living nell’area lifestyle), il 2006 sarà per Discovery Italia un anno di consolidamento: “L’obiettivo di crescita della raccolta è del +60% – dichiara il country manager Filippo Mori Ubaldini (nella foto) – e nel primo trimestre siamo in linea. Puntiamo molto sul femminile Real Time, dove registriamo l’interesse di multinazionali del food e delle tlc per progetti speciali”.
Via Pubblicità Italia
Di Eli (del 30/03/2006 @ 08:47:31, in Pubblicità, linkato 4574 volte)
Apple, leader nel download di musica digitale grazie anche alle sinergie tra il famoso iPod (il più venduto lettore Mp3) e iTunes (il programma-portale grazie al quale è possibile scaricare legalmente brani e video) potrebbe vedere il proprio monopolio in pericolo per via di un progetto di legge francese. Uno dei punti di forza della soluzione Apple è infatti l’integrazione lettore-portale, che permette anche ai meno esperti di tecnologica di scaricare i brani preferiti direttamente sul proprio iPod con poche e semplici operazioni. Il governo francese ha però predisposto un progetto di legge secondo il quale l’iTunes Music Store dovrebbe offrire la possibilità anche ad altri lettori Mp3 di utilizzare questo servizio, garantendo quindi una maggiore compatibilità rispetto a quanto avviene adesso, con evidenti svantaggi per Apple, che potrebbe vedere compromesso l’utile sostegno in termini di vendite offerto dal successo di iTunes.La notizia ha ancora maggiore rilevanza in quanto il rifiuto della Apple è stato appoggiato anche da Carlos Gutierrez, US Secretary of Commerce, in un’intervista alla CNBC, nella quale sostiene di approvare la decisione dell’azienda di “difendere i diritti relativi alle loro proprietà intellettuali". Anche se questa manifestazione di simpatia per ora non ha una valenza dichiaratamente politica rappresenta una netta presa di posizione su una questione molto delicata che potrebbe comunque avere ricadute sui rapporti tra le due nazioni.
Via Blogs4biz
Campagna pubblicitaria su carta stampata, realizzata per il cliente Volkswagen dall'agenzia DDB di Lisbona, per promuovere il loro servizio clienti.
Originale campagna di advertising brasiliana per promuovere la seconda stagione di Lost. L’agenzia Publicis di Sao Paulo ha realizzato una sere di poster con scritto “Desaparecido” (scomparso) raffiguranti i principali personaggi della popolare serie televisiva con informazioni su come possano essere rintracciati. I manifesti sono stati affissi in strade, locali e luoghi di grande passaggio.
Via Adrants
La multinazionale giapponese ha avviato una campagna di sensibilizzazione sul problema dell’IVA sui CD, attualmente al 20%, a causa della loro classificazione come “beni di consumo di lusso”. La proposta è di abbassare la tassa al 4%, considerando quindi la musica un prodotto culturale, così come già avviene per libri e spartiti.
A partire dallo scorso 3 marzo un numero consistente di album è quindi proposto con uno sconto del 16%, la differenza sarà pagata dalla Sony, nell’ambito di un’iniziativa che farà contenti i tanti appassionati di musica.
Sopra avete uno screenshot della nuova campagna di adv su carta stampata realizzata da Ogilvy&Mather per Oral-B.
- TITOLO: Staple
- AGENZIA: Ogilvy&Mather
- DIRETTORE CREATIVO: Daniel Comar, Brian Capel, Paul LIM
- ART DIRECTOR: Mag's Lim, Daniel Loo
- COPYWRITER: Daniel Loo, Mag's Lim
Nel mese di gennaio 2006, gli investimenti pubblicitari hanno raggiunto i 601,4 milioni con una crescita del 2,1% sul gennaio 2005. Internet e' la punta di diamante in termini di crescita sul periodo omogeneo registrando un record storico: 51,3%.
· La Televisione, che era cresciuta del +2,7% su base annua, conferma a gennaio 2006 il trend con un +2,2%. Analizzando, sempre a livello mensile, i cinque settori più importanti si evidenza: una crescita degli Alimentari che, dopo un lungo periodo di crisi, aumentano lo spending del +14,0%, una sostanziale stabilità dell'Auto e una crescita per le Telecomunicazioni (+1,9%) e i Farmaceutici/Sanitari (+4,5%). Per contro è forte in questo inizio d'anno la frenata per il Media/Editoria (-21,9%).
· La Stampa, che si era attestata sul +3,5% nel 2005, segna il +1,2% nel confronto mensile a gennaio. La raccolta dei Quotidiani è a -3,7%, con la Commerciale Nazionale a -6,3%, la Locale +2,3% e la Rubricata e Di Servizio a -4,3%. I Periodici crescono invece del +12,6%. Il settore più importante, l'Abbigliamento, aumenta la spesa del +11,8%. Positivi anche gli andamenti della Cura Persona (+27,7%) e dell'Abitazione (+27,1%), mentre è in rallentamento il settore Auto (-9,7%).
· La Radio nel mese cresce del +15,5% grazie anche ad una forte pressione delle Tlc (+61,0%), della Finanza/Assicurazioni (+26,6%) e del Media/Editoria (+19,1%).
· Negativo il gennaio per le Affissioni che perdono il -7,3%.
· Raddoppia la spesa su Internet che raggiunge i 9,9 milioni contro i 6,5 milioni del gennaio dell'anno scorso con un incremento del 51,3%.
· Il valore del Cinema a gennaio 2006 è incompleto per cui non è possibile fare confronti in termini di crescita. Sarà aggiornato con il prossimo mese di febbraio. [via iab]
Internet è un media che suscita grandi entusiasmi e grandi paure: se ne vedono le grandissime potenzialità ma i soldi buttati in tante avventure della new economy o anche in progetti di siti sbagliati e costosi hanno reso guardinghe le aziende.
A questo bisogna aggiungere il fatto che spesso chi deve prendere decisioni all’interno dell’azienda ha una familiarità solo parziale con il mezzo e dunque non sa precisamente cosa potrebbe farci e, aggiungiamo, cosa non può oppure non dovrebbe.
Ancora, per qualche arcano motivo anche le aziende più strutturate quando approcciano la rete lo fanno senza alcuna strategia e con molta improvvisazione, come se quasi non si trattasse di un’attività aziendale.
Il risultato spesso è che l’impresa si affida a dei fornitori di tecnologia o a delle web agency, anche molto brave, senza sapere davvero cosa vuole dalla tecnologia e/o dalla grande rete e quali possono essere mezzi e obiettivi più adatti al proprio business.
Per questo, parlando due lingue “tecniche” diverse, l’azienda e la web agency si capiscono solo in parte e per questo, anche se sono in buonissima fede, spesso gli investimenti diventano onerosi e, soprattutto, non produttivi.
Per lo stesso motivo, o per passate esperienze negative, c’è chi si ferma ancora prima e ci rinuncia.
Quale potrebbe essere la soluzione?Beh, potrebbe stare in una nuova figura professionale, una persona che si intenda di management e di problemi aziendali avendoli vissuti sulla propria pelle e, allo stesso tempo, abbia una buona pratica di tecnologiche informatiche, utilizzate in prima persona.
Non un tecnico dunque ma una figura che capisca sia la lingua degli informatici sia quella degli uomini d’azienda. E traduca per entrambi le rispettive esigenze.
Quanto detto può sembra una banalità ma alla prova dei fatti della mia personale esperienza non è così, questi problemi di formulazione di una strategia e di comprensione reciproca invece incidono per una percentuale pesantissima sulla riuscita dei progetti sul web (o comunque basati su nuove tecnologie).
I costi aggiuntivi per l’azienda sono in linea di massima modesti, in quanto è perlopiù un’attività data in outsourcing ad un consulente che permette, oltre tutto, di far risparmiare molto tempo e fatica (inutile) al personale interno.
Si tratta dunque di un supporto molto semplice che può risolvere tanti problemi prima ancora che si verifichino o, almeno, può permettere di capire in anticipo se un progetto è realmente fattibile e produttivo oppure no.
Non è così semplice trovare la professionalità descritta però è sicuramente un settore con un buon futuro in quanto nessuno può davvero più prescindere da Internet e dalle nuove tecnologie per fare business ma è giusto che ciascuno possa ottenere il massimo in proporzione ai propri obiettivi ed al proprio budget.
Internet può dare grandi soddisfazioni con piccoli costi, basta sapere come gestirlo con intelligenza e sapendo fin dall’inizio cosa si vuole fare e con che mezzi.
LINKS UTILI
Mini book 'Come fare business su Internet e vivere felici (con il proprio budget)'
GIANLUIGI ZARANTONELLO
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