Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
A quanto pare ci siamo, la sfida fra iPhone e 'Googlefonino' entra nel vivo: oggi infatti apre Android Market, il negozio online della applicazioni per il nuovo sistema operativo mobile di Google.
Dunque gli sviluppatori potranno iniziare a mettere in vetrina i propri software, allo stesso modo di quanto già fanno sull'analogo spazio di Apple.
Al momento le prime applicazioni (secondo il Sole 24 Ore circa una cinquantina) saranno disponibili gratuitamente, mentre a seguire ci saranno quelle a pagamento. Analogo il modello di revenue sharing per i programmatori, che prevede per loro il 70% dei ricavi delle vendite.
Non mancano le differenze: prima fra tutte è la modalità di caricamento delle applicazioni, che nel caso di Google non prevede alcuna approvazione previo pagamento di 25 dollari da parte del programmatore. Inoltre il 30% residuo dei ricavi andrà all'operatore mobile che vende lo smarphone.
La sfida dunque è iniziata ed il business è ricco di interesse se anche Rim, che produce i BlackBerry, ha appena dichiarato che a marzo aprirà un suo store analogo, a questo punto restano solo da vedere le mosse dei due giganti Symbian e Windows Mobile.
Riusciranno tuttavia gli altri operatori a fronteggiare la quantità di sviluppi che Android sembra promettere, visto che è quasi completamente Open Source?
Staremo a vedere...
Gianluigi Zarantonello - via http://webspecialist.wordpress.com
I servizi di tv mobile gratuita si preparano a erodere il mercato della telefonia mobile più tradizionale. Il fatturato del settore dovrebbe comunque raggiungere i 2,7 miliardi di dollari entro il 2013, secondo le previsioni di Juniper Research. Gli operatori sperano che la pubblicità andrà a dare ossigeno ai ricavi mancati dovuti alla fornitura di programmi gratuiti.
Entro il 2013, sostiene il rapporto di Juniper Research, saranno 330 milioni gli abbonati ai servizi wireless a possedere un terminale mobile con la tv, ma meno del 14% pagherà i servizi di tv mobile.
Secondo Juniper Research inoltre il successo previsto della tv mobile gratuita potrà creare nuove opportunitià per i servizi tv in streaming, dando la possibilità agli operatori del mercato di offire servizi di video on demand in streaming tramie le reto cellulare 3G.
Via Quo Media
I dati degli analisti,come spesso avviene, sono discordanti ma l'essenza non cambia: il Bel Paese è uno dei Paesi "guida" nell'adozione della tecnologia mobile di terza generazione e a detta della società di ricerche americana Comscore è addirittura primatista mondiale. La penetrazione di utenti di telefonia 3G rispetto al totale sarebbe infatti arrivata a giugno al 38,3%, in crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre gli italiani che utilizzano regolarmente un terminale Umts (o Hspa, evoluzione prima della tecnologia a "pacchetto" Wcdma per il trasporto dati) sarebbero oltre 18 milioni, con un incremento del 24% nei dodici mesi. A ben vedere la performance italiana è relativa nel senso che in termini di tassi di crescita sono altre le nazioni a vantare risultati più brillanti; la Spagna, su tutte, che nella classifica di ComScore segue l'Italia in termini di penetrazione (gli utenti 3G sono il 37,2% del totale) in virtù di un balzo in avanti anno su anno del numero di utenti del 75,4%, da 7 a 12,6 milioni. Agli stessi ritmi del Bel Paese si muove la Germania, la cui crescita è stata a fine giugno dell'8,1% in termini di penetrazione (23,9, rispetto a 15,1% dell'anno precedente 2007) e del 67,1% in termini di utenti, giunti a quota 11,7 milioni.
La vera nuova macchina da guerra della telefonia mobile di terza generazione è comunque il Nord America. Vuoi per l'effetto iPhone, vuoi per la maggiore copertura delle reti e la conseguente accresciuta disponibilità di servizi, il numero di utenti con in tasca un apparecchio 3G è cresciuto in un anno dell'80,1% per arrivare 64,2 milioni, mentre in termini di penetrazione il salto in avanti è stato dell'11,7%, raggiungendo il 28,4% della popolazione. Un traguardo importante per il mercato Usa perché significa di fatto l'appaiamento ai risultati prodotti dai cinque principali Paesi europei (Germania, Italia, Francia, Spagna e Regno Unito), sia sotto il profilo della penetrazione sia soprattutto sotto quello del numero di utenti (64,2 contro 63,4 milioni). Il gap fra Europa e Stati Uniti, in realtà, è ancora marcato perché la base attiva di persone in possesso di un cellulare Umts o Hspa ha superato abbondantemente quota 100 milioni, stando almeno ai dati raccolti da Informa Telecoms & Media. Il dato rapportato al totale di circa 910 milioni di utenti mobili esprime una penetrazione della tecnologia a livello continentale superiore all'11%. Nei mercati che per primi hanno registrato il lancio commerciale di terminali e servizi, il "fenomeno" 3G è naturalmente più radicato e l'Italia è uno degli esempi d'eccellenza: la telefonia di terza generazione è decollata da noi, con 3, nel marzo del 2003 e oggi raggiunge circa un terzo degli utenti totali (la penetrazione, secondo la società di ricerca, arriva al 28,7%). La progressiva affermazione della tecnologia sarà aiutata anche dalla crescente domanda di apparecchi e servizi in Europa centrale e orientale, area in cui la penetrazione è oggi all'1,9% (poco meno di otto milioni di utenti) ma salirà al 10% entro il 2011.
Lo sviluppo di questo mercato, vera e propria panacea per i problemi di bilancio dei grandi operatori mobili, è confermata infine anche Gsm Association, il consorzio che riunisce le maggiori società della telefonia cellulare. Gli utenti che utilizzano in tutto il mondo servizi di mobile broadband (e quindi accesso a Internet, posta elettronica e download di contenuti digitali) su reti di nuova generazione Hspa sono al momento più di 50 milioni (erano 11 milioni nell'estate del 2007), le reti commerciali abilitate al supporto di questa tecnologia sono poco meno di 200, gli operatori attivi 130 e i terminali compatibili - fra telefoni cellulari, chiavette Usb, pc ultra mobili e computer portatili – circa 800.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM
L’istituto americano BigResearch ha effettuato un sondaggio per analizzare gli effetti che la pubblicità su piattaforma mobile esercita sui suoi utenti (15.727 gli intervistati): a livello generale, la fruizione di foto e video su telefoni cellulari sarebbe aumentata del 17%. L’alto grado di utilizzo di telefoni cellulari (il 90% degli adulti ha dichiarato di usarli regolarmente oppure occasionalmente), li rende un canale pubblicitario molto appetibile per gli inserzionisti.
Tuttavia i telefonini occupano gli ultimi posti della classifica dei media che influenzano maggiormente l’atteggiamento del consumatore: solo il 6,9% degli adulti intervistati sostiene di valutare i video trasmessi su telefoni per l’acquisto di dispositivi elettronici, mentre il 6,4% ha lo stesso tipo di rapporto con i messaggi di testo. Paradossalmente la fascia, più sfuggente per definizione, di giovani di età compresa tra i 18 e 24 anni risulta essere la più ‘influenzabile’ da questo punto di vista.
In proporzione sono più del doppio rispetto al totale, gli intervistati appartenenti a questa categoria e soggetti alle pubblicità trasmesse su telefoni cellulari (14,2% per i video e 15,9% per i messaggi di testo). Questo segmento preferisce utilizzare il cellulare piuttosto che altri mezzi per scaricare contenuti (rispettivamente il 31,6% contro il 15,9%); più della metà di essi esprime opinioni su marche e prodotti con questo mezzo.
“Visto lo stato di salute della nostra economia, gli inserzionisti hanno attraverso il cellulare la grande possibilità di indurre i consumatori agli acquisti, specialmente se l’utente ha tra i 18 e i 24 anni. La tecnologia mobile permette al consumatore di ricevere offerte promozionali e di connettersi a siti per lo shopping, in pochi minuti e da qualsiasi posto” ha spiegato Gary Drenik, presidente di BigResearch. Capire le modalità di fruizione di questo mezzo da parte dell’utente è quindi fondamentale per elaborare progetti di marketing efficaci.
Via Quo Media
I Social Network sembrano sempre di più essere una delle tipologie di siti che sta avvicinando gli utenti alla navigazione attraverso il telefono cellulare.
Secondo le stime di Datamonitor (citato su IAB Blog) le iscrizioni globali ai siti di social networking dovrebbero raggingere i 230 milioni di utenti alla fine del 2007 (comprese le adesioni a più social network da parte degli utenti), con ricavi pari ai $ 2,4 miliardi entro il 2012.
In particolare il trend è in rapida crescita nei teenagers grandi utilizzatori di dispositivi mobili, negli USA ad esempio più del 50% di loro per cento utilizza i servizi di social networking almeno una vlta al mese e, secondo eMarketer, il numero crescerà fino all'84% nel 2011.
I big della rete si sono già attrezzati con le loro versioni mobili come Linkedin (http://m.linkedin.com), Facebook (http://m.facebook.com) e Myspace (http://mobile.myspace.com).
Il bisogno di restare sempre in contatto con amici e contatti di vario genere, in qualsiasi momento e indipendetemente dal device utilizzato, sembra dunque una delle applicazioni di successo delle rete in versione mobile (io stesso ne trovo tale uso molto comodo).
Potrà esserlo anche in Italia, dove siamo ancora un pò indietro su questi temi, nel momento in cui le tariffe per la navigazione diverranno più accessibili?
Gianluigi Zarantonello
Secondo una recente ricerca svolta dalle agenzie Aerodeon e Millward Brown, tre utenti di internet mobile su cinque, sono inclini ad acquistare prodotti di marche pubblicizzate sui dispositivi mobili. L’analisi svolta dall’agenzia di pubblicità mobile, in collaborazione con l’ istituto di ricerca su 1.000 internauti inglesi tra i 18 e i 64 anni, rappresenta il primo tentativo di monitoraggio degli atteggiamenti degli utenti rispetto alla pubblicità diffusa attraverso i cellulari. Quasi la metà dei fruitori utilizzano la rete per cercare e valutare prevalentemente offerte relative all’acquisto di automobili e pacchetti vacanze. Risulta ancora difficile l’acquisizione di compratori che non usano il web.
Più della metà di coloro che si collegano al web tramite pc hanno confidenza anche con l’internet mobile, nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la percentuale aumenta al 77%; un utente su tre si collega a internet almeno una volta alla settimana. Secondo il 17% degli intervistati la navigazione nel web ridurrebbe il tempo dedicato alla lettura. Lo studio è stato sponsorizzato da grandi nomi del del mercato della pubblicità digitale tra cui Peugeot, Diageo, Sky, Nestle, More Th>n, Procter & Gamble e Orange.
Via Quo Media
Un’indagine svolta da Strategy Analytics, società multinazionale che si occupa di ricerche di mercato, ha pronosticato l’aumento delle spese legate ai media e ai servizi mobile da parte di consumatori e inserzionisti: entro il 2012 si raggiungerà la cifra di 102 miliardi di dollari, rispetto ai 47 miliardi del 2007. La popolazione composta da tutti gli utenti interessati a contenuti e applicazioni mobile salirà da 406 milioni a 870 milioni. La crescita dell’adozione e della spesa relativa questi dispositivi è stata stimolata dalla felice combinazione di vari fattori tra cui la progressiva penetrazione di apparecchi 3g, la caduta dei prezzi dei cellulari, il miglioramento nell’abilità di utilizzo degli strumenti da parte dei fruitori e il crescente contributo delle strategie pubblicitarie. Grazie a tutti questi elementi i brand dei cellulari sono diventati sempre più familiari, fanno parte della vita quotidiana, sono oggetti di uso comune e la crescita è destinata a continuare.
Nitesh Patel, analista senior di Strategy Analytics, ha spiegato: “La combinazione tra la caduta dei prezzi dei cellulari, l’approccio sempre più aperto da parte degli operatori di rete verso i consumatori e l’aumento della capacità di utilizzare i servizi ha condotto a uno sviluppo sempre maggiore del settore dei contenuti e dei servizi mobile”.
Via Quo Media
Secondo alcune indiscrezioni il colosso finlandese Nokia si starebbe preparando per scendere in campo contro l’avversario Apple nella guerra a colpi di smartphone. Il nuovo cellulare, già ribattezzato “l’anti iPhone”, si chiama Nokia 5800 Tube e non avrebbe nulla da invidiare al suo concorrente.
Il look ricorda quello del rivale ma, a livello di prestazioni, Tube presenta qualche sostanziale differenza. L’interfaccia multi touch, sviluppata dalla casa della Mela, rimane sempre all’avanguardia; il modello di Nokia, probabilmente in commercio da fine 2008, è un dispositivo touchscreen proprio come iPhone ma sarà dotato anche di uno stilo che rende più agevole la navigazione ed è in grado di restituire all’utente un feedback tattile.
L’asso nella manica del cellulare Nokia consiste nell’utilizzo del sistema operativo Symbian S60 e nell’essere abilitato a supportare lo standard Dvb-h per la mobile tv. Come caratteristiche tecniche si segnala la videocamera da 3,2 megapixel con autofocus e la presenza di applicazioni Java, assenti nel modello di Apple. Nokia punta anche su un’alta qualità grafica dei player audio e video e allega al prodotto, che è dotato anche di porta tv out, un jack da 3,5mm per gli auricolari. La battaglia dei terminali touch è solo all’inizio: Apple ha in serbo l’uscita della versione 3g del suo smartphone, programmata entro la fine di giugno.
Via Quo Media
Nuovi dati e nuove previsioni da Forester Research: sarà il 38% degli utenti di telefonini in Europa Occidentale a usare Internet sul cellulare entro il 2013.
Equivalenti a 125 milioni di utenti, il triplo di oggi.
La chiave della crescita la diffusione del 3G e mezzo (3.5 G). In Italia, oltre il 60% degli utenti di telefoni cellulari avrà cellulari 3G o 3.5G entro la fine del 2010.
Lo dice il report “European Mobile Forecast: 2008 to 2013” (è a pagamento, non fatevi illusioni...)
Io dico che, per l'Italia, la chiave saranno le tariffe - sia nel senso che devono scendere, sia sopratutto nel senso che si devono capire... ad oggi sono un campo minato di "fino a", di clasole in piccolo etc etc
Dichiara per l'appunto Forrester:
“Il servizio mobile internet raggiungerà finalmente il suo culmine - ha affermato Pete Nuthall, Analista di Forrester Research -ma lo sviluppo di reti mobili ad alta velocità e la diffusione di apparecchi avanzati non sono abbastanza per aumentare la domanda – i nostri dati mostrano che meno della metà dei possessori di telefoni 3G usa le funzionalità 3G sul proprio cellulare.
Per aiutare la crescita del mobile Internet, gli operatori dovranno spingere piani a tariffa flat, aumentare il numero di servizi e applicazioni rilevanti e introdurre nuovi dispositivi che forniscano una migliore user experience”.
Dico io: l'arrivo di grandi masse di navigatori cellulari avrà la capacità di cambiare radicalmente lo stesso Internet. Basta pensare che l'arrivo dell'iPhone ha fatto strabuzzare gli occhi a quelli di Google.
Infatti si sono resi conto che gli user di iPhone usano Google 50 volte di più di quanto facciano gli utenti di altri device telefonici:
"Inizialmente - ha detto al Financial Times il capo delle operazioni mobili di Google - pensavamo che si trattasse di un errore. Abbiamo quindi chiesto ai nostri ingegneri di fare una nuova analisi dei log, ma poi abbiamo capito che il risultato era corretto".
Ora buona parte di questo traffico è quasi certamente aggiuntivo (cioè non si tratta per la maggior parte di Internet mobile users che hanno cambiato telefono) ed ha specifiche necessità ed opportunità di mercato...
L' Italia è il maggior bacino di utenza di telefonia mobile dell'Unione Europea; il Bel Paese, in compagnia dei Paesi nordici, dell'Austria e del Regno Unito guiderà inoltre l'adozione dei servizi di mobile Internet; l'industria del mobile entertainment, infine, continuerà a correre a ritmi molto sostenuti per arrivare a valere nel 2010 47,5 miliardi di dollari, rispetto ai circa 14 miliardi attuali. I dati resi noti in questi giorni da Commissione europea, Forrester Research e Juniper Research, per quanto espressione di fenomeni fra loro diversi, dicono alla fine la stessa cosa. E cioè che l'industria mobile gode di buona salute e ha ancora dalla sua enormi potenzialità da esprimere.
Italia regina d'Europa Partiamo da quanto succede in Italia. La penetrazione dei cellulari. misurata in base alle schede telefoniche, ha raggiunto il 152% della popolazione e questo fa del nostro Paese il più importante mercato in Europa e uno fra i maggiori del mondo. Ma non solo. A detta della Ue, il livello di concorrenza è crescente (lo confermano i 4,1 milioni di richieste di number portability per cambiare gestore del 2007) e marcato è lo sviluppo di offerte innovative e servizi avanzati, improntati alla convergenza dei servizi fisso-mobile. La tendenza alla mobilità degli italiani, focalizzata soprattutto alle telefonate, è ribadita dal rapporto Assinform sull'Ict relativo al 2007. Le linee mobili hanno raggiunto quota 90,7 milioni, in crescita del 10,8% dal 2006, gli utenti attivi sono saliti a 45,9 milioni e la spesa relativa ai servizi (messaggi di testo, traffico dati e Internet mobile) è lievitata oltre i 18.5 miliardi di euro.
Il 3,5G avanza, ma servono le tariffe flat Secondo le previsioni di Forrester Research, e qui entriamo nel merito delle previsioni relative allo sviluppo delle connessioni in banda larga mobile (per cui 3 Italia ha confermato un investimento triennale da 300 milioni di euro per andare a servire chi non è raggiunto dalle linee fisse Adsl), più del 60% degli utenti mobili italiani avrà un telefonino 3G (Umts) o 3,5G (Hsdpa) entro la fine del 2010. Di conseguenza saremo anche i consumatori più inclini a spendere per video e altro raggiungendo un tasso di penetrazione superiore al 25% entro la fine del 2013, contro il 20% di Francia, Germania e Olanda. Fra cinque anni, dicono gli analisti, un consumatore su quattro sarà passato al 3,5G (in termini di terminali e servizi dedicati) e il fenomeno del mobile internet raggiungerà finalmente il suo culmine. Con il 38% degli utenti mobili in Europa Occidentale (circa 125 milioni di persone) che navigherà sul Web direttamente dal proprio cellulare e con un consumatore su quattro che possiederà un telefono compatibile con le reti 3,5G (i dispositivi Hsdpa sorpasseranno il numero di apparecchi solo Gsm o Gprs già entro il 2010). Il salto in avanti dovrà però essere sostanziale perché, rimarca lo studio di Forrester, oggi meno della metà dei possessori di telefoni di terza generazione ne utilizza appieno le funzionalità di comunicazione, vuoi per la mancanza di tariffe flat per il traffico dati, vuoi per l'ancora limitato numero di servizi e dispositivi a basso costo in grado di assicurare una "user experience" migliore. La domanda di accesso mobile a Internet è destinata in sostanza a decollare, ma solo in virtù di un deciso cambio di mentalità da parte di operatori e produttori.
Musica, video, giochi e tv: un business da 47,5 miliardi nel 2010 Oltre 34 miliardi di dollari: a tanto ammonta il volume d'affari che i contenuti digitali distribuiti sui telefonini produrranno nei prossimi tre anni, portando questo mercato vicino alla soglia dei 48 miliardi. Tutto dipenderà, però, e l'avvertenza arriva dagli analisti di Juniper Research, da come evolveranno le reti e i servizi mobili (e relativi piani tariffari) di nuova generazione e di come le nuove avanguardie della tecnologia sarà capace di rendersi più appetibili per le masse. Interfacce utenti, copertura di rete e costi per navigare on line e inviare e-mail dovranno in altre parole essere più rispondenti alle reali esigenze della domanda per assistere alla definitiva esplosione del mobile entertainment. Carrier e Co. dovranno quindi darsi da fare per eliminare i difetti fin qui riscontrati e chi di dovere (leggi governi e istituzioni varie) dovrà pensare a come ovviare ai limiti imposti dalle legislazioni nazionali e internazionali circa l'offerta di scommesse e di contenuti per adulti per i cellulari. L'era di "wallpaper" e suonerie, rilevano da Juniper, è ormai al tramonto e l'attenzione dei consumatori si sta spostando verso contenuti più sofisticati e attraenti, come i video in streaming e in broadcasting, i servizi di social networking e i giochi multiplayer, ideati appositamente per l'ambiente mobile. Per ora, a trainare il carrozzone dell'intrattenimento multimediale via telefonino sono sostanzialmente i la Cina e l'Estremo Oriente, che generano circa il 41% dei profitti totali del settore. Da qui al 2012, fanno però notare gli analisti, i mercati occidentali e quelli emergenti accelereranno l'adozione di questi servizi, ma sarà sempre la regione Asia Pacifico la terra promessa di questo fenomeno, coprendo il 33% delle entrate globali.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM
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