La pubblicità sul mobile influenza gli utenti? I dati di BigResearch
L’istituto americano BigResearch ha effettuato un sondaggio per analizzare gli effetti che la pubblicità su piattaforma mobile esercita sui suoi utenti (15.727 gli intervistati): a livello generale, la fruizione di foto e video su telefoni cellulari sarebbe aumentata del 17%. L’alto grado di utilizzo di telefoni cellulari (il 90% degli adulti ha dichiarato di usarli regolarmente oppure occasionalmente), li rende un canale pubblicitario molto appetibile per gli inserzionisti.
Tuttavia i telefonini occupano gli ultimi posti della classifica dei media che influenzano maggiormente l’atteggiamento del consumatore: solo il 6,9% degli adulti intervistati sostiene di valutare i video trasmessi su telefoni per l’acquisto di dispositivi elettronici, mentre il 6,4% ha lo stesso tipo di rapporto con i messaggi di testo. Paradossalmente la fascia, più sfuggente per definizione, di giovani di età compresa tra i 18 e 24 anni risulta essere la più ‘influenzabile’ da questo punto di vista.
In proporzione sono più del doppio rispetto al totale, gli intervistati appartenenti a questa categoria e soggetti alle pubblicità trasmesse su telefoni cellulari (14,2% per i video e 15,9% per i messaggi di testo). Questo segmento preferisce utilizzare il cellulare piuttosto che altri mezzi per scaricare contenuti (rispettivamente il 31,6% contro il 15,9%); più della metà di essi esprime opinioni su marche e prodotti con questo mezzo.
“Visto lo stato di salute della nostra economia, gli inserzionisti hanno attraverso il cellulare la grande possibilità di indurre i consumatori agli acquisti, specialmente se l’utente ha tra i 18 e i 24 anni. La tecnologia mobile permette al consumatore di ricevere offerte promozionali e di connettersi a siti per lo shopping, in pochi minuti e da qualsiasi posto” ha spiegato Gary Drenik, presidente di BigResearch. Capire le modalità di fruizione di questo mezzo da parte dell’utente è quindi fondamentale per elaborare progetti di marketing efficaci.
Via Quo Media
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