Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
In attesa di sapere se Microsoft comprerà Aol un’altra notizia tiene banco in questi giorni: l’azienda ha annunciato una radicale riorganizzazione interna per combattere con maggiore efficacia avversari del calibro di Google per quanto riguarda la ricerca e la navigazione sul web e Linux e i vari software open source per i sistemi operativi. ha annunciato una radicale riorganizzazione interna.
Microsoft sarà suddivisa in tre differenti unità: la Platform Products and Services (con la divisione Windows sotto l'ombrello di MSN online), la Business Division (specifica per i software per l’utenza business) e la Entertainment and Devices (per videdeogame, musica e telefonia mobile). Ciascuna divisione sarà gestita da un amministratore esecutivo che avrà anche la carica di presidente.
Tramite la società di telecomunicazioni Qwest inoltre offrirà inoltre servizi di telefonia via Internet alle piccole aziende a partire dal 2006. Una scelta che porterà Microsoft in diretta competizione sia con i colossi delle Tlc, che dei cavi televisivi quali Time Warner ( con la sua controllata online Aol), che con altri protagonisti Internet, da Google a eBay, a loro volta proiettati verso servizi simili.
Questa improvvisa sterzata evidenzia amio parere la sfida impegnativa che il colosso di Redmond si trova a fronteggiare nell’ultimo periodo, ora che la sua supremazia in molto settori è messa in discussione. Secondo USA Today lo scorporo del settore Entertainment testimonia quanto il mercato dell'intrattenimento sia considerato strategico nei futuri piani di sviluppo societari. La prima grande sfida di questa nuova struttura potrebbe essere secondo indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, con la Apple per la leadership nel settore dei lettori musicali.
Ikea, la multinazionale svedese del mobile e dell’arredamento ha recentemente annunciato una riduzione media dei prezzi a listino del 5,3%per il prossimo anno. Il mercato italiano rappresenta il 5,5% delle vendite totali del gruppo, che ha una market share del 5,1%.
La riduzione dei prezzi è attuata in un momento percepito dall’azienda come critico per i consumi delle famiglie ed è sostenuto dalla notevole dimensione acquista oggi dalla multinazionale sul mercato italiano. I recenti risultati economici del gruppo in Italia sono positivi: il fatturato italiano è risultato pari a 883 milioni di euro con una crescita del 23,7% dei ricavi rispetto al 2003, mentre i volumi di prodotti venduti sono aumentati del 27,7 per cento, in un settore stimato dall’Istat in contrazione dello 0,6%.
A cosa è dovuta quindi questa riduzione? Alle pressioni in termini di prezzo che provengono dall’Asia o sono frutto di una strategia di penetrazione e consolidamento sul mercato italiano? Ikea ha sempre puntato molto sul design coniugato a prezzi ragionevoli, e il costo medio dei mobili di design di altre marche è decisamente superiore a quanto presentato nel loro catalogo. Una eccessiva riduzione dei prezzi potrebbe influire negativamente sull’immagine dei prodotti, che potrebbero venire considerati “commodities”?.
Di Eli (del 23/09/2005 @ 08:13:31, in Media, linkato 1679 volte)
A causa della concorrenza sempre più pressante di canali satellitari, internet, cellulari e quant’altro la vecchia tv generalista sembra condannata a un forte ridimensionamento, come sottolineati da Newsweek nel servizio di copertina di questa settimana. L’entertainment acquista quindi nuove dimensioni e prospettive, e i programmi di conseguenza dovranno poter “rimbalzare” dalla tv al computer e da questo ai nuovi telefoni di ultima generazione, offrendo allo spettatore un ruolo di primo piano nella fruizione del servizio. In Inghilterra la BBC per prima sembra avere ben chiari questi concetti, e ogni nuovo programma ideato deve prevedere l’accesso da diversi tipi di media. Non a caso già più del cinquanta per cento dei programmi televisivi che vanno in onda quest´autunno saranno disponibili gratuitamente in download sulla rete, nell´ambito della sperimentazione di un nuovo servizio televisivo on demand. E allo stesso tempo i primi programmi d´intrattenimento arrivano sui telefoni cellulari. Si tratta di una rivoluzione che è destinata a propagarsi anche in altre nazioni: lo spettatore non si troverà più di fronte ad un palinsesto predefinito, ma potrà accedere alle informazioni, scegliendo programmi e media differenti a seconda di dove si trova.
Di Eli (del 23/09/2005 @ 12:40:28, in Media, linkato 1789 volte)
Giusto a proposito di
integrazione tra i vari media questo è un comunicato stampa della
Vodafone.
Desperate Housewives - I Segreti di Wisteria
Lane, la serie TV vincitrice Golden Globes® ed Emmy Awards, che ha incantato
milioni di spettatori in tutto il mondo, arriva su Vodafone live! È la prima
volta in Europa che dei contenuti video per mobile riguardanti la pluripremiata
serie sono stati dati in licenza.
In contemporanea alla programmazione
televisiva su Rai Due, i clienti Vodafone potranno godersi anteprime, sintesi,
interviste, wallpapers e la suoneria polifonica, tutto direttamente sul proprio
telefonino.
Grazie ad un accordo raggiunto tra Vodafone,
Buena Vista International Television e Walt Disney Internet Group, gli
appassionati del serial non perderanno un episodio della loro serie preferita:
sul portale sara' disponibile l'anteprima esclusiva delle puntate che andranno
in onda su Rai Due sin da una settimana prima della messa in onda.
Invece, per chi avesse perduto una puntata
trasmessa in TV, potrà godersi su Vodafone live! le sintesi degli episodi gia'
trasmessi la settimana precedente.
Dopo una battaglia lunga e dall’esito incerto la RIAA (Recording Industry Association of America) è riuscita (anche se non ufficialmente) a oscurare il sito di Winmx, uno dei software peer to peer più diffusi.
Al momento la FrontCode Technologies, titolare di Winmx, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali per verificare se il blocco è conseguenza della diffida, ma è l’ipotesi che sembra più probabile.
Continua quindi la battaglia delle major discografiche contro lo scambio di contenuti d'autore sui siti P2P, che ha registrato lo scorso 5 settembre una sentenza di un tribunale australiano secondo il quale gli utenti di Kazaa, altro popolare sito di condivisione file, violano i diritti d'autore. Il giudice aveva anche ordinato ai titolari del software di prevenire attività di pirateria online.
I software peer to peer sono ormai ampiamente diffusi, e se da un lato l’industria discografica li vede come nemici da sconfiggere dall’altro sono comunque guardanti con interesse da operatori che li vedono come possibile “modello distributivo” per molte tipologie di contenuti, ovviamente nel rispetto delle regole e del copyright.
In questo giorni si parla molto dell’edizione italiana di Clean Up The World (attualmente in corso, si svolge nei giorni dal 23 al 25 settembre) un’iniziativa mondiale di volontariato ambientale che ha come scopo rendere più puliti parchi, strade, piazze, fiumi e le spiagge delle città di tutto il mondo. A livello globale si tratta di un’iniziativa di grande successo,che che fino ad oggi ha portato sulle piazze di oltre 120 paesi più di 40 milioni di persone.In Italia viene promossa da Legambiente, che quest’anno potrà avvalersi del coinvolgimento e della sponsorizzazione di Vodafone, che si è fatta promotrice di una politica di maggiore sensibilizzazione ambientale.Per dare maggiore risalto alla collaborazione un centinaio di dipendenti Vodafone Italia sono stati venerdì scorso nelle piazze di Roma, Milano, Napoli e Bologna per partecipare all’iniziativa.La cosa più interessante però e come la tecnologia dell’azienda sia stata messa a disposizione dell’iniziativa, sia per fornire informazioni che per creare un senso di Community tra tutti gli utenti con particolare sensibilità ambientale.Questi sono i servizi promossi:
- Sms Segnalazione: via Sms la tua piazza preferita, il luogo che ami di più, al 3404399999,
- Sms Informazione: invia un Sms al 3404399999 con il nome del tuo comune per sapere se aderisce all'iniziativa
- Sms e l’Mms Descrizione: dicci la tua, racconta l'oggetto più curioso che hai visto nella tua vita via Sms al 340 4399999 oppure invia un Mms al 346 4646434 per segnalare l'oggetto più curioso che hai trovato durante le tre giornate di Puliamo il Mondo
I testi e le immagini inviate tramite Sms e Mms potranno essere pubblicati all'interno del sito internet della trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Rai 2 www.caterueb.rai.it in una sezione dedicata all’iniziativa.Oltre a un positivo ritorno di immagine legato all’iniziativa (un target giovane, grande utilizzatore si Sms e Mms ha generalmente una sviluppata sensibilità ecologista) è da sottolineare l’idea legata a questa specie di concorso via Mms che porta gli utenti a sfidarsi nel fotografare l’oggetto più bizzarro, per vedere il proprio scatto all’interno del sito internet di Caterpillar. Questo si traduce ovviamente anche in un maggiore traffico telefonico, a tutti vantaggio dell’azienda.Ma non bisogna sottostimare l’importanza in termini di fidelizzazione che iniziative come queste possono garantire: l’utente si sente parte di una grande “famiglia” con un forte interesse comune, viene coinvolto in un progetto di indubbia utilità sociale e tramite le funzionalità offerte dal sistema di messaggistica non è relegato a un ruolo di semplice spettatore, ma può confrontarsi con gli altri e vedere le proprie foto su internet.
In queste settimane su eBay è possibile trovare in vendita oggetti scampati all’uragano Katrina ma anche gadget, souvenir e T-shirt dedicati a quanto successo in quelle tragiche giornate. I venditori assicurano che il ricavato sarà utilizzato per la ricostruzione, ma il dubbio dello sciacallaggio rimane. Sempre a questo proposito sembra che due avvocati abbiano registrato il nome dell’uragano per lanciare un nuovo drink, sulla cui etichetta dovrebbe esserci una foto satellitare di Katrina. Iniziative di marketing come questa lasciano molto a desiderare, quando si cerca di trarre profitto da eventi drammatici. Il pubblico apprezzerà l’iniziativa? Secondo me no.
E' ormai ufficiale la firma del memorandum of understanding tra Fiat e l' indiana Tata Motors. Chi si aspettava un'altra intesa con un partner blasonato, almeno per ora, dovrà pazientare.
In India il marchio Tata è il più venduto tra i veicoli commerciali ed il terzo tra le automobili. Il suo fatturato si avvicina ai 5 mld di dollari ed è la più grande industria indiana. Uno dei modelli di punta della società di Ratan Tata è la Safari, gip a sette posti, che voci di corridoio vogliono come prima vettura a dover subire il remake dei designers Fiat.
L'azienda italiana avrà da guadagnare in termini di costi di produzione e di visibilità in un mercato vastissimo, ma avrà poco da aggiungere alle sue conoscienze per quanto concerne la qualità, la ricerca (che sono poi tra i tasti dolenti della sua offerta) e tutte quelle armi che in Europa rendono un'azienda realmente concorrenziale . La Tata Motors è comunque leader in R&S nel mercato indiano, ma è evidente che Fiat è intenzionata ad attingere ben altro da questa alleanza.
www.ilsole24ore.com
In America ma non solo è di moda tra molti manager e professionisti affermati verificare regolarmente quante volte il proprio nome è citato nei siti internet e a che proposito. Questa tendenza è stata da qualcuno prontamente ribattezzata “Ego Surfing”, e ha come scopo quello di analizzare la propria popolarità, ma anche l’opinione della gente sull’azienda nella quale i manager lavorano, oltre ad essere un utile strumento per monitorare la concorrenza. Alcune imprese dispongono addirittura di uffici di comunicazione e pubbliche relazioni dedicate a questa attività, e la ricerca avviene all’interno di varie tipologie di siti, compresi alcuni blog.
Internet quindi diventa sempre più un importante canale non solo per comunicare ma anche per ottenere informazioni di prima mano su quello che gli utenti pensano realmente dei prodotti, sul loro gradimento e più in generale sull’immagine dell’azienda. Del resto non è una novità che da parecchio tempo ormai le aziende considerino i blog e i forum come uno strumento fondamentale per cogliere “gli umori” del proprio target, tant’è che molti uffici marketing visitano regolarmente queste pagine, a volte dichiarando la propria identità, altre fingendosi un normale utente, ma raccogliendo in ogni caso utili informazioni di prima mano.
Un recente articolo apparso su “Il Sole 24 Ore” affronta il tema della Customer Satisfaction. In un periodo in cui si parla molto di attenzione alle esigenze del cliente e della capacità di saper anticipare le sue esigenze i risultati di questa ricerca invitano a riflettere.
(…) oggi scopriamo che il 39% dei consumatori italiani ritiene le aziende poco o per nulla sensibili ai bisogni della clientela. Tuttavia non bisogna generalizzare, poiché il dato raggiunge livelli preoccupanti per i servizi finanziari ( 67%), per i trasporti ( 56%) e per le utility ( 49%), forse i business tra i meno esposti alla concorrenza. Mentre spuntano valutazioni migliori le aziende dell’elettronica di consumo e dell’informatica ( 72% di giudizi in area positiva e 17% di bassa sensibilità) e del turismo ( rispettivamente 72% e 21%). Relativamente bene il comparto dell’editoria e media: “soltanto” un cliente su 3 è insoddisfatto. (…) Il gap tra azienda e cliente è reso ancora più grave dal fatto che le aree per le quali i clienti manifestano la maggiore insoddisfazione sono anche quelle che ritengono più importanti. Il tema della fiducia, in particolare, appare fondamentale per creare e alimentare una vera relazione con la propria clientela ed è ancora sottovalutato dalle aziende: l’affidabilità è molto rilevante per 9 clienti su 10, ma solo per il 44% delle aziende. La trasparenza è fondamentale per 8 clienti su 10, ma lo è solo per il 17% delle aziende. Infine, prendersi cura dei problemi del cliente è rilevante per il 76% dei clienti e soltanto per il 32% delle aziende. 7 Le priorità. Anche le attese sulle priorità di intervento sono espresse dai clienti in un modo che le aziende non sembrano comprendere. In genere, la funzione più carente nelle aziende sembra quella relativa alla capacità di “ gestire nel tempo” i clienti. Le attese dei clienti si concentrano infatti sulla richiesta di attenzione a voci quali l’assistenza dopo la vendita ( 65%) e la chiarezza delle informazioni preliminari ( 49%).(…)Lo scarso ricorso ad iniziative di profiling ( che ha inciso per il solo 9% tra gli interventi realizzati per migliorare la relazione con i clienti) lascia emergere l’indisponibilità delle aziende all’accoglimento delle esigenze soggettive del cliente. Questo genera maggiore " infedeltà" al prodotto da parte dei target medio alti ma anche di quelli più bassi che, in condizioni di effettiva competizione, sono pronti a “ tradire”.
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