Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Google stringe la presa sulla pubblicità digitale in mobilità grazie all'accordo per l'acquisto di AdMob, la start-up americana che fornisce tecnologia per pubblicità sui telefoni cellulari, per 750 milioni di dollari in azioni.
L'operazione permetterà al motore di ricerca di farsi spazio nel segmento più promettente del mercato pubblicitario online. Il colosso americano crede inoltre che l'acquisizione possa aiutare la compagnia a introdursi nel proficuo mercato dei telefoni cellulari. "Consideriamo la tecnologia mobile come una grande opportunità di crescita per la nostra azienda", ha dichiarato Susan Wojcicki, vicepresidente del management dei prodotti Google.
AdMob è uno dei principali venditori di banner per applicazioni iPhone e pagine web che possono essere diffuse su cellulari. Nel mese di settembre ha diffuso 10,2 miliardi di messaggi, più del doppio dell'anno scorso.
Via ILSOLE24ORE.COM
La comunicazione via cellulare ora non passa più solo dalle telefonate. Sarà l'avvento dei supertelefonini intelligenti e dotati di funzionalità e applicazioni 2.0, ma oggi cresce sempre più l'utilizzo di mail, instant messaging e social network.
Sono 5,6 milioni gli utenti che, negli ultimi tre mesi, hanno usato almeno una delle nuove forme di comunicazione, con un incremento dell'8% rispetto a luglio scorso. A dirlo sono i dati dell'ultimo "Osservatorio mobile" realizzato da Microsoft Italia in collaborazione con Nextplora da cui si evince che l'instant messaging è addirittura preferito agli sms per la comunicazione diretta via cellulare con i propri contatti, perché più immediato e consente di vedere subito chi è online.
Successo incredibile anche per i social network sul telefonino: nonostante la visualizzazione sacrificata da schermi più ridotti – rispetto a quelli del Pc – addirittura 58 utenti su 100 utilizzano il cellulare principalmente per aggiornare il proprio status e visitare la pagina degli amici sui social network. Il 53% lo utilizza invece per vedere foto, video e contenuti postati e il 48% per inviare comunicazioni ai propri contatti.
Conseguenza anche del fatto che il cellulare è sempre costantemente con noi, il mezzo di comunicazione più "intimo" che abbiamo e che spesso ci fa compagnia anche per occupare i tempi morti, quando siamo in coda o sui mezzi pubblici. Tutte nuove forme di comunicazione che, però, non sostituiscono o compromettono l'uso "classico" del cellulare, per telefonare o mandare messaggi.
Secondo l'indagine Microsoft-Nextplora infatti, in un giorno medio, chi utilizza e-mail, instant messaging o visita social network dal cellulare effettua e riceve regolarmente telefonate (43%) e invia o riceve sms (35%). Il cellulare e i nuovi servizi di mobilità (instant messaging, e-mail e social network) diventano però oggi catalizzatori e facilitatori delle relazioni sociali, grazie ai quali si può decidere e programmare iniziative e incontri all'ultimo momento, chiedere aiuto e conforto ed essere sempre in contatto con gli amici e la famiglia, permettendo anche di gestire rapporti con chi non si frequenta di persona. Tutto sempre a portata di mano e di tasto e rigorosamente on-demand. Garantendo così all'utente la possibilità di scegliere, se e quando, essere disponibile.
Certo ci sono ancora degli ostacoli che frenano, in alcuni casi, l'utilizzo del cellulare come vero e proprio strumento di comunicazione 2.0. Primo fra tutti la ancora scarsa presenza sul mercato di tariffe flat competitive e trasparenti, ma anche la velocità di connessione e, in alcuni casi, le caratteristiche tecniche "limitanti" dei telefoni cellulari: dalla dimensione ridotta dello schermo fino alla scarsa durata della batteria.
di Claudia La Via su ILSOLE24ORE.COM
La produzione e distribuzione dei buoni sconto cartacei è un problema logistico ed un grande costo. Per di più, vanno a persone che non sono necesariamente interessate.
Un approccio che ribalta il problema è quello di ChaCha: non solo il buono sconto arriva sul mobile, ma arriva "on demand": le persone accedono al sito cercando se esistano specifici buoni sconto per marche/prodotti cui sono interessati. Il coupon si può stampare o ricevere sul cellulare.
Da un lato si rischia di pregare ai convertiti, ovvero dare sconti a persone che comunque comprerebbero la marca... d'altra parte esiste la possibilità, giocando sullo sconto, di portare via clienti ad un competitor diretto (pensiamo al caso di una pizza a domicilio, o di un fast food...), facendo fare uno switch e intercettando consumatori coi soldi in mano, quindi prospect caldissimi che si autoqualificano come tali.
E' interessante anche perché grazie al mezzo tecnologico può avvicinare ai coupon target più giovani che sono lontani, anche solo culturalmente, dal concetto del ritaglio o della conservazione del buono sconto classico - negli States spesso molto "cheap" o da pensionati.
Come tutte le promozioni, comunque, gli effetti sul brand vanno sempre valutati con cura... pur sapendo che possono essere azioni che attivano rapidamente, drogandole, le vendite.
In realtà ChaCha nasce primariamente come una sorta di motore di ricerca che usa il potere della community per dare risposta a domande concrete... ma questa è un'altra storia, guardatevi il loro sito per saperne di più.
Fine anno, tempo di bilanci ma anche di pronostici per i mesi a venire. Così, Juniper Research ha approntato le linee guida per il prossimo anno per il settore dei dispositivi mobili e delle tecnologie wireless. Secondo la società di analisi, il traffico crescente e la diffusione sempre più capillare cominceranno ad affossare la rete 3G, vecchia solo di dieci anni. Altra tendenza sarà l’eco-sostenibilità del settore, che si aprirà alla produzione ‘verde’. Le application continueranno la loro ascesa, ma sfruttando piattaforma cloud-based e software aperti, mentre nasceranno app store ovunque nel web. Emergeranno infine, secondo Juniper, nuovi dispositivi mobili: ibridi tra smartphone e netbook ma più a buon mercato di questi ultimi, abilitati alla rete 3G+/HSDPA e perennemente connessi.
Via Quo Media
Un miliardo: tanti saranno coloro che navigheranno in Rete nel 2010 direttamente dal proprio cellulare. È solo una faccia di quella che gli analisti di Idc hanno di fatto battezzato come nuova rivoluzione mobile e wireless, una rivoluzione che l'anno prossimo si concretizzerà con il salto triplo alla voce numero utenti di Internet mobile e con la quintuplicazione della quantità totale di informazioni disponibili per gli utenti di tecnologie e dispositivi hi-tech.
Nel 2010 si venderanno 470 milioni di telefonini 3G (con un aumento del 97% rispetto al 2009) e inizierà a pieno titolo l'era delle reti mobili ultra veloci 4G, con 160.000 telefonini abilitati a questa tecnologia. Saremo quindi sempre più connessi – il numero di "interazioni" al giorno tra utenti e applicazioni o piattaforme tecnologiche aumenterà nel 2010 di otto volte – e questo grazie anche alla proliferazione di applicazioni disponibili per cellulari e smartphone: secondo Idc l'anno prossimo se ne conteranno almeno 500.000.
Un numero di programmi esorbitante che avrà l'effetto di generare, dicono gli analisti, una guerra tra sviluppatori come mai si sera vista. L'AppStore di Apple, che di applicazioni ne ospita già oggi oltre 100.000, è certo l'esempio più illustre, ma ci sono anche i marketplace virtuali di Nokia e Samsung, quello di Rim per i BlackBerry e quello di Microsoft per i Windows Phone, quello di Vodafone. Senza dimenticare ovviamente l'Android market, il negozio legato alla grande scommessa di Google. Il sistema operativo "made in Moutain View" è atteso alla prima vera prova di maturità ed è in predicato di regalare interessanti sviluppi in termini di piattaforma nel corso dei prossimi 12 mesi.
La torta dei servizi, dei contenuti e delle applicazioni in mobilità è sin d'ora, e sarà sempre di più, il vero obiettivo strategico per i vari attori dell'universo mobile. Stando a uno studio di Abi Research, nel 2009 verranno scaricati circa 2,3 miliardi di programmi di vario genere, gratuiti e a pagamento, per il cellulare. Una montagna, che entro cinque anni è destinata a raddoppiare e a superare quota cinque miliardi grazie alla crescente diffusione degli smartphone.
Oggi la regina delle applicazioni mobili è Apple, domani chissà. Molti addetti ai lavori sono sicuri che Android cambierà presto gli equilibri in questo campo sebbene oggi il negozio virtuale di Google offra poco più di 16mila programmi, un nono di quelli presenti nello store della società della Mela. La lista dei supporter della piattaforma open source è però in costante aumento e vanta pezzi da novanta sia fra i produttori che soprattutto fra i carrier (47 i membri della Open Handset Alliance fondata due anni fa). Una sinergia che dovrebbe far decollare le vendite di googlefonini - 6,5 milioni quest'anno, circa 32 milioni nel 2013 secondo la società di ricerca Market Intelligence & Consulting Institute - e che potrebbe far schizzare, nel 2014, la quota di mercato di Android nei sistemi operativi per smartphone al 23%, rispetto al 10% stimato per quest'anno.
Difficile però, avvertono in proposito gli analisti di Abi Research, che ci sarà spazio per tutti (produttori, operatori, sviluppatori): i ricavi legati alle vendite di applicazioni mobili dovrebbero iniziare a declinare dal 2013, quando la maggiore competizione spingerà al ribasso i prezzi e crescerà sensibilmente la quota di applicazioni offerte gratuite e pagate dalla pubblicità.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM
Joshua Odmark, esperto di mobile marketing, esce allo scoperto e auspica una svolta – appunto – “mobile” del web marketing in vista del 2010.
“Si tratta di un settore appena nato ma già foriero di successi – spiega – provate a immaginare quando redditizio sarà tra cinque anni, con una maggiore diffusione”. Ecco le 10 ragioni principali per tuffarsi in questa nuova avventura:
1. Google ha un indice separato per i contenuti mobili. Odmark porta un esempio in prima persona per rendere l’idea dell’importanza di questo particolare: “L’altro giorno ho eseguito una ricerca per un teatro Imax a Santa Barbara, e mi è stato detto che l’opzione migliore era un teatro a San Diego. Davvero? Mi sono fiondato su Imax.com ed ho trovato un teatro sito a sole 19 miglia di distanza. Una directory di telefonia mobile per tutti i teatri degli Stati Uniti, in questo caso, sarebbe stata in grado di fornire a Google Mobile la soluzione corretta”.
2. Il tuo sito web ordinario non è adatto alla visualizzazione dal cellulare. C’è una fondamentale differenza di design tra un sito web normale ed uno concepito per comparire sugli schermi dei cellulari. Già di per sé è noioso dover scorrere verso il basso con il mouse per visualizzare un’intera pagina web, prova ad immaginare quanto può esserlo per chi sta visitando il tuo sito da un cellulare e con una risoluzione minore. E’ il momento di fare un passo avanti anche dal punto di vista della grafica.
3. Ormai 1/5 degli americani accede alla rete mobile ogni giorno. Il dato parla da sé ed è persino in crescita anno dopo anno.
4. Entro 5 anni il settore Web Mobile supererà il Desktop. E’ opinione diffusa che il futuro di internet sia “mobile”: stare al passo coi tempi è una necessità.
5. Nel 2009 sono stati effettuati acquisti per 1,6 miliardi di dollari da dispositivi mobili. Gli utenti stanno ancora vivendo la classica fase di diffidenza post-novità, come fu dopo il lancio su vasta scala dell’e-commerce, ma molto presto – assicura Odmark – la supereranno.
6. Il 93% degli adulti statunitensi possiede un telefono cellulare. La tendenza, inoltre, è quella di dotare tutti i dispositivi di un accesso web. E così sarà entro qualche anno.
7. Il 5% dei 500 rivenditori online principali hanno un sito “mobile” o sono dotati di un’applicazione iPhone. Quota ancora molto bassa e quindi incoraggiante per coloro che non sono da annoverare tra i “principali rivenditori online”. L’occasione di fare un grande passo avanti rispetto alla concorrenza è ghiotta.
8. Nel 2012 la spesa pubblicitaria nel settore Web Mobile supererà i 6,5 miliardi di dollari. Gli addetti al marketing hanno capito che ormai la promozione che paga di più è proprio questa.
9. In sette anni siamo passati da una media di 7 ore online alla settimana a 13. Numero destinato ad impennarsi ulteriormente con l’incremento delle tecnologie mobili.
10. Nel mondo circolano circa 2 miliardi di telefoni cellulari. Una stima effettuata senza conteggiare tutti i sistemi di riciclo dei dispositivi che rendono la telefonia mobile una realtà-simbolo dell’era moderna.
Via Marketing Journal
Oltre 4,5 miliardi di download, di cui l'80% riguarderà programmi gratuiti. Questa la fotografia scattata da Gartner che riassume quanto potrebbe succedere nel corso nel 2010 nei negozi on line di applicazioni per cellulari. Sui vari AppStore (Apple), Android Market (Google), OviStore (Nokia), Windows Marketplace (Microsoft) e via dicendo gli utenti spenderanno secondo gli analisti qualcosa come 6,2 miliardi di dollari complessivamente e a questi si aggiungono i previsti 600 milioni di dollari derivanti dalla pubblicità.
Conti alla mano, il giro d'affari legato alle applicazioni mobili sfiorerà quest'anno i sette miliardi di dollari, rispetto ai 4,2 miliardi registrati nel 2009. Ci vuole poco a realizzare che il salto in avanti di questo mercato è esorbitante. Quali siano i fattori che supporteranno tale boom non è certo un mistero: la popolarità crescente degli smartphone, la maggiore propensione dei consumatori a utilizzare gli store virtuali, la generalizzata focalizzazione sul business delle applicazioni dei player del settore (carrier telefonici, produttori di terminali, fornitori di contenuti) e della comunità degli sviluppatori.
La corsa a scaricare software, giochi e altro dal proprio cellulare è comunque solo all'inizio. Le proiezioni di Gartner parlano infatti di un numero totale di download che supererà quota 21,6 miliardi nel 2013, con l'87% di questi riferibili a programmi gratuiti. I giochi sono al momento la categoria di applicazioni più richiesta ma servizi di shopping on line, social networking e soluzioni di produttività personale mostrano una continuità di crescita importante attraendo cifre sempre più sensibili.
Download e advertising aumenteranno a tal punto che fra tre anni il business degli application store è destinato a quadruplicare, sfiorando il più che ragguardevole tetto dei 29,5 miliardi di dollari, di cui il 25% derivanti dalla pubblicità. Numeri che giustificano gli sforzi di un pò tutti gli attori di questo mercato per creare un proprio "ecosistema" in cui gli utenti si ritiene possano identificarsi, un ecosistema che regge sostanzialmente sul binomio telefono/negozio di applicazioni. "Gli store virtuali – ha osservato in merito Carolina Milanesi, research director in Gartner, saranno un obiettivo primario per l'industria mobile nel corso del 2010 e le applicazioni aiuteranno a determinare chi fra le piattaforme operative del mercato sarà quella vincente". Fra iPhone e Blackberry, Windows Phone e telefonini Android, terminali Symbian e Linux (fra cui spicca Palm con il suo WebOs) la guerra per dominare lo scenario dei servizi mobili è già iniziata e si giocherà in buona parte sul fronte degli smartphone.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM
Uno studio condotto su 15mila soggetti da 15 diversi paesi europei mostra come l’accesso al web dai dispositivi mobili sia in crescita, soprattutto fra le generazioni più giovani. Il 43% degli internauti tra i 16 e i 24 anni già naviga attraverso il proprio telefono cellulare, così come il 33% dei soggetti tra i 25 e i 34 anni.
Il rapporto, compilato dalla European Interactive Advertising Association, chiarisce poi che il tempo speso online attraverso dispositivi mobili è anch’esso in crescita e in Gran Bretagna - paese europeo di riferimento nel campo - ha raggiunto le 6,3 ore settimanali per utente.
Via Quo Media
Il cellulare sta diventando il fulcro della vita online degli utenti, che attraverso il telefonino accedono a internet e svolgono molta della loro attività di ricerca web. Secondo uno studio di Deloitte, lo smartphone surclasserà entro quest'anno i pc, con vendite che raggiungeranno i 400 milioni di pezzi.
"Nel 2010 - dice Alberto Donato, partner di Deloitte Consulting e responsabile italiano per il settore Technology, Media e Tlc - la funzionalità di ricerca mobile sarà una della cinque applicazioni più usate, insieme a chiamate, sms, agenda e navigazione". Inoltre, i motori di ricerca dovrebbero generare oltre la metà del loro volume d’affari (7,2 miliardi di dollari) dal mercato pubblicitario mobile.
Via Quo Media
Le app per cellulari saranno la tecnologia peculiare del 2010, con un mercato in forte espansione che arriverà a contare 6 miliardi di software scaricati dai diversi portali entro la fine di dicembre.
Dopo i 2 miliardi di programmi offerti all’utenza nel 2009, anno di esplosione del fenomeno app, trainato dal successo di iPhone e del suo negozio online, gli analisti di Abi Research prevedono una crescita rapida del settore, in stretta correlazione alla sempre più capillare diffusione degli smartphone, le cui vendite sono aumentate del 20% negli ultimi dodici mesi.
La società di ricerca statunitense spiega come il lancio dei nuovi sistemi operativi (Samsung, Apple e Microsoft), previsto per l’estate, favorirà lo sviluppo di ulteriori applicazioni.
Via Quo Media
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