Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Durante il primo trimestre dell’anno i ricavi legati alle strategie di product placement applicate a 11 tra network televisivi e canali di tv via cavo nella fascia del primetime, sono aumentati del 6%. Nello specifico: le forme di pubblicità indiretta sono aumentate del 39% sulle emittenti nazionali, mentre sui canali via cavo sono diminuite dell’1%. Secondo l’indagine svolta da Nielsen product placement service, le apparizioni televisive di marchi famosi sono state 117.976: la strategia più utilizzata per la sponsorizzazione ‘occulta’ è quella del ‘foreground’, presente nel 35% dei casi. Per quanto riguarda la tv via cavo, è più facile trovare prodotti di marca esposti in ‘wardrobe’, che rappresentano il 32%. All’interno dei 10 programmi più seguiti delle 11 reti, i piazzamenti di merci griffate sono stati 15.404, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il programma meno sfruttato da questo punto di vista è stato “The biggest loser” 3.977 esposizioni.
I 10 marchi più esposti hanno guadagnato il 52% salendo da 4.253 presenze nel 2007 a 6.453. Il marchio Coca Cola, grazie all’accordo con il talent show “America idol”, si conferma regina di tutti gli sponsor, registrando 2.380 comparse. In testa alla classifica dei prodotti più utilizzati nella pubblicità indirette, troviamo le bevande analcoliche, capitanate da Coca Cola, a seguire gli indumenti (Nike è uno dei brand più diffusi), i centri /club di fitness, le squadre di calcio e le attrezzature sportive.
Via Quo Media
Bellissima idea creativa. Porre sui nastri dei ristoranti giapponesi (sushi train, o kaiten-zushi) delle piccole repliche della Polo, con un semplice messaggio: fino a 1100 km con un pieno. E già che ci siamo aggiungere un concorso. Detto questo e fatti i complimenti per la creatività, permettetemi di farmi venire qualche dubbio. Non posso credere esistano dei veri e propri circuiti di ristoranti giapponesi, acquistabili per piazzare la propria pubblicità (anche se esistono invece i sushi consultants, mestiere che in una prossima vita non mi dispiacerebbe fare). Ergo, per fare un rollout di questo tipo di eventi sul territorio bisogna faticosamente andare a farsi i ristoranti uno per uno, prendendo appuntamento, negoziando con proprietario e così via. Ora, per chi non è del mestiere sembrerà poco, ma significa che per fare un 20 ristoranti si rischia di metterci un mese o più (un tempo enorme), e di avere un elevato investimento di ore-uomo per un pugno di contatti; ore-uomo che il cliente deve pagare, aumentando il costo dell'operazione (ad un punto in cui 1% sono costi di produzione e 99% costi per pensarla e metterla sul territorio). Il tutto per raggiungere qualche migliaio di persone. Che magari non sono nemmeno perfettamente in target con il prodotto (non vedo grosse correlazioni tra il japanese food e la Polo, non riesco a pensare che il ristorante giapponese di suo selezioni target alto consumanti questa vettura...). Conclusione: a pensar male si fa peccato ma raramente si sbaglia. E non mi sembra proprio che questa idea, pur creativamente molto bella, abbia le gambe lunghe per farsi vedere in maniera convincente, su un numero di persone sufficientemente elevato, a costi per contatto ragionevoli. Il Guerilla / Ambient etc è bello, ma se non genera un buzz resta una pirlatina fatta fra amici A pensar male mi viene da dire che se va bene l’operazione Sushi VW è stata messa in pista in uno o due ristoranti, fotografata e mandata ai vari premi internazionali... la classica creatività fatta solo per i premi e non per il business? (queste cose si vedono continuamente)… se non altro, non andando in TV non si sono fatti spendere a vuoto dei gran soldi al cliente. Anzi, no, fosse andata in TV qualcuno l’avrebbe vista.. I dati rilasciato parlano di 20.000 persone che hanno prenotato online un test drive. Ora io ho forti dubbi arrivino tutti dai ristoranti giapponesi... Concludendo - se qualcuno ha evidenze contrarie me lo comunichi - ma a me pare proprio uno di quei progetti che servono più a chi li fa, che a far vendere i prodotti... (però l'idea mi è piaciuta un casino).
I clienti chiedono di fare operazioni finanziarie sul telefonino e le istituzioni bancarie si preparano a lanciare nuovi servizi.
Il mobile banking comincia a prendere sempre più piede. Una ricerca di Loudhouse Research commissionata da Sybase 365 rivela che quasi un terzo di tutte le più grandi banche mondiali prevede di lanciare servizi di mobile banking entro i prossimi 12-24 mesi.
Europa e la regione Asia-Pacifico dimostrano di essere più avanti per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi, ma la crescita più importante toccherà gli Stati Uniti dove il 53% delle banche interpellate intende sviluppare i nuovo servizi di mobile banking entro i prossimi due anni.
Il 33% dei consumatori ha espresso il desiderio di trattare con le proprie finanze anche quando si è in movimento. Per Matthew Talbot, vice president di Sybase 365, gli obiettivi delle banche non devono essere solo commerciali perché “il mobile banking offre opportunità uniche per l’interazione con il cliente e la sua fidelizzazione”.
Via Quo Media
Il gigante nel noleggio di video Blockbuster aprirà dei punti vendita sperimentali presso i quali i clienti potranno scaricare film su dispositivi portatili. L’azienda è ancora in trattativa con le major per la scelta dei contenuti da rendere disponibili, ovviamente si tratterà di un’offerta limitata. Per quanto riguarda la struttura dei “chioschi”, la loro prima versione, progettata da Ncr, permetterà di scaricare le pellicole in soli 30 secondi; i fruitori potranno anche guardare i trailer del film.
L’acquisto o il noleggio avverrà tramite carta di credito o attraverso carta prepagata Blockbuster. Il progetto partirà con l’apertura di due rivenditori di home video presso la contea di Dallas dove saranno installati dispositivi Archos. Il presidente e amministratore delegato dell’azienda, James Keyes, ha annunciato l’intenzione di ampliare la gamma dei servizi offerti all’interno dei nuovi store, attraverso l’inserimento, per esempio, di videogiochi.
Via Quo Media
I media inglesi si sono appellati alle autorità invocando un atteggiamento più morbido rispetto alla strategia del product placement, attaccata dal segretario alla Cultura Andy Burnham che sostiene che pubblicizzare marchi all’interno di un programma lo contamini e diminuisca la fiducia degli spettatori. Secondo le stime del regolatore Ofcom, questo tipo di sponsorizzazione procurerebbe all’industria dei media ricavi annuali per 100 milioni di sterline. In via ufficiosa fonti vicine a Itv avrebbero espresso il loro disappunto rispetto alla linea dura adottata da Burnham: “Siamo lieti che la comunità europea abbia avviato il processo di consultazione per confrontarsi sul tema, parteciperemo attivamente al dibattito e ci auguriamo che tutti partecipanti assumano un atteggiamento di apertura”.
Via Quo Media
Arriva l’estate e tra viaggi, vacanze, weekend al mare e gite fuori porta, è difficile incontrare gli amici di tutti i giorni, i compagni di scuola e i colleghi. Ci sono tanti modi però per restare in contatto e farsi sentire. Proprio per questo motivo, Disney Mobile 3 ha creato gli Scambiabili.
Con gli Scambiabili sarà possibile recapitare qualsiasi tipo di messaggio contenente animazioni che vedono come protagonisti i personaggi Disney classici e anche quelli più moderni, inviando un mms o utilizzando il Bluetooth. Ogni settimana, sul portale Disney accessibile tramite il videofonino, Disney Mobile 3, saranno disponibili gratuitamente nuovi ed esclusivi messaggi e ci sarà solo l’imbarazzo della scelta. Gli Scambiabili sono tutti disponibili sul sito http://www.disney.it/mobile/tre/scambiabili.html. Allo stesso indirizzo internet sarà possibile scaricarne 5 gratuitamente per provare subito a utilizzarli.
Via Pubblicità Italia
Conto alla rovescia per il 5 luglio, primo compleanno della Fiat 500. L’azienda automobilistica torinese ha scelto di celebrare l’anniversario organizzando l’evento globale ‘500 Picnic’ che toccherà le principali città del mondo: dall’Italia al Giappone, dalla Francia al Sud Africa. Tutti i possessori della vettura (e tutti coloro che vorrebbero averla) saranno gli ospiti d’onore dell’iniziativa nata per condividere la passione che contraddistingue la community dei ‘cinquecentisti’ (gli invitati ai picnic riceveranno in omaggio un cestino di design firmato Guzzini con tanti gadget Fiat). Ogni festa sarà allietata da concerti, esibizioni artistiche e giochi, oltre alle performance degli artisti selezionati attraverso il concorso ‘500 Picnic Artists’.
Il casting si è svolto online, in collaborazione con Mtv, sul sito www.picnic.fiat500.com che, in poco più di un mese, ha registrato oltre 33.000 visitatori e circa 115.000 pagine visitate. Tra i vincitori del concorso sarà sorteggiato un fortunato che si aggiudicherà una Fiat 500 mentre altri artisti riceveranno una chitarra Fender Stratocaster personalizzata con il logo ‘500 1st Birthday Limited Edition’. Atene, Budapest, Copenaghen, Londra, Milano, Monaco, Palermo, Parigi, Roma, Rotterdam, Tokyo, Valencia, Hel, Liegi, Zurigo e Città del Capo sono le città che - nelle aree verdi o sulle spiagge – ospiteranno i ‘500 Picnic’ che sapranno soddisfare i gusti dei diversi Paesi mettendo in risalto le bellezze locali: in Sud Africa, per esempio, dove l’iniziativa coincide con il debutto commerciale di Fiat 500, sono stati scelti luoghi simbolo quali il Table Mountain, la zona vinicola Groot Constantia e i giardini zoologici di Johannesburg.
A Tokyo, invece, l’evento si svolgerà lungo l’oceano presso il parco Kasai Rinkai dove verrà offerto un brunch ‘esotico’ a base di cibo italiano. In Italia, i picnic si svolgeranno a Milano (presso l’IdroPark), a Roma (presso le Terme di Caracalla) e a Palermo (presso il Parco Favorita), dove si alterneranno momenti di relax, concerti, esibizioni artistiche e giochi.
Via Pubblicità Italia
Interessante articolo su Advertising Age.
Secondo una ricerca di Advertiser Perceptions, l'intenzione d'acquisto dei consumatori esposti alla comunicazione di un certo prodotto aumenta molto considerevolmente (si parla di un 20% in più - con punte del 65%) quando la comunicazione passa attraverso un mix di strumenti piuttosto che solo attraverso la TV.
I risultati variano a seconda della categoria merceologica ed altri fattori... ma è evidente che una interazione più ricca e complessa con la marca ha un chiaro effetto sulla percezione e i comportamenti d'acquisto.
Chiaro che lo studio è relativo solo al pubblico americano - ma a naso potrebbe essere molto applicable anche per il consumatore italiano...
Il concetto di internet quale mezzo di connettività delle nuove generazioni appartiene ormai al passato: oggi il web ha letteralmente invaso le abitazioni di tutto il mondo e, senza distinzione di età, viene utilizzato per raccogliere informazioni, fare acquisti online e scambiarsi opinioni.
Una ricerca recente di McKinsey & Company, che ha interpellato oltre 400 responsabili marketing in tutto il mondo, evidenzia come, in meno di tre anni, due terzi dei consumatori scaricheranno informazioni dalla rete, quasi la metà utilizzerà servizi online confrontando i prezzi tra i vari fornitori, e un terzo effettuerà i propri acquisti su internet. Per il marketing aziendale diviene quindi un imperativo allinearsi all'evoluzione dei nuovi mezzi. Che si tratti di pubblicità, vendite, servizi, sviluppo dei prodotti o fissazione dei prezzi, le aziende non potranno più ignorare i media digitali, che diventeranno una leva fondamentale del "marketing mix" del futuro. Un futuro molto prossimo, se si pensa che la maggioranza dei direttori marketing prevede già nei prossimi tre anni una forte crescita degli investimenti pubblicitari sul web e un aumento delle vendite online della propria azienda superiore al 10 per cento.
Tale sviluppo non è frutto di una coincidenza; internet presenta enormi vantaggi rispetto agli altri canali, in termini di trasparenza, velocità, interattività, personalizzazione del rapporto con il cliente, efficienza della struttura di costo e accesso a un bacino di utenza potenziale elevato e spesso difficilmente raggiungibile con i canali tradizionali. Se ben utilizzate, queste leve consentono alle imprese di rendere più efficienti tutte le fasi del processo di marketing, e non solo le azioni di promozione e pubblicità, che hanno finora rappresentato per molte aziende l'utilizzo naturale del web. Alcuni esempi ci aiutano a comprenderne meglio il potenziale. internet consente di sviluppare politiche di pricing con crescenti livelli di personalizzazione, come nel caso di Vodafone Portugal, nel cui sito l'utente ha la possibilità di costruire da sé il proprio piano tariffario e di ricevere in cambio alcune opzioni prestabilite di ricarica. La rete offre, inoltre, l'accesso a un bacino di utenza, composto di centinaia di migliaia di persone, ormai esteso a tutti i segmenti sociodemografici, che consente a chi opera nelle ricerche di mercato di effettuare rilevazioni statisticamente significative in settori critici come quello della ricerca farmaceutica o dei sondaggi sociopolitici.
Gli esempi più innovativi sono però legati allo sviluppo del prodotto: Lego ha recentemente utilizzato quattro membri importanti della propria community «Mindstorms» per raccogliere suggerimenti sullo sviluppo – dal prototipo al prodotto finale – del «Mindstorms Nxt». L'innovazione è infine presente anche nelle tecniche di promozione pubblicitaria: Unilever ha presentato la nuova campagna del marchio Dove su YouTube, ricevendo due milioni di chiamate a un costo di comunicazione pari a zero. Utilizzando i tradizionali canali pubblicitari, la campagna sarebbe costata diversi milioni di euro. Un altro caso è Daimler, presente su Asmallworld.net, una community a inviti che consente di raggiungere utenti con un profilo molto selezionato e affine al target naturale di Mercedes. Se queste sono le premesse, è facile prevedere che lo sviluppo del marketing digitale continuerà a progredire alla stessa velocità con cui i nuovi mezzi verranno utilizzati dai consumatori e che per le aziende sarà sempre più difficile rimanere estranee a questo processo.
Sebbene alcune imprese stanno mettendo sempre più internet al centro della loro strategia di marketing e commerciale – oltre il 10% dei direttori marketing dichiara che in meno di tre anni la maggior parte del loro budget sarà dedicata a strumenti di digital marketing – molte altre non dispongono del know-how necessario per sfruttare appieno le potenzialità offerte dai nuovi mezzi oppure lamentano la mancanza di metodi affidabili per valutare il successo delle azioni di marketing digitale. Non dobbiamo poi dimenticare che una strategia di questo tipo comporta anche dei rischi: si pensi ai danni d'immagine derivanti a un marchio per effetto della manipolazione della campagna promozionale a opera degli utenti online e della successiva diffusione in rete, o alle carenze realizzative di alcuna campagne che finiscono col produrre un impatto negativo sia sul profitto che sull'immagine dell'azienda. È il caso di una grande catena internazionale di ristorazione che ha lanciato una promozione di coupon online, la quale ha però generato un numero talmente elevato di bevande gratuite da spingere alcune filiali a non riscattare i coupon.
In sintesi, gestire il "marketing mix" su internet è un grande vantaggio, ma diventa più complesso, e la corretta valutazione e considerazione delle opportunità e dei rischi del marketing digitale costituirà per molte aziende la sfida del futuro. Grazie a una programmazione sistematica, a un'analisi accurata e allo stanziamento di adeguati budget, questa sfida potrà essere vinta. Ma chi ha l'ambizione di generare il migliore Roi di marketing possibile per la propria azienda dovrebbe iniziare a pensarci già da oggi.
di Marco Mazzù su ILSOLE24ORE.COM
Crolla sotto il peso della dea pubblicità uno dei suoi più acerrimi nemici: TiVo, divenuta famosa per aver lanciato una sorta di videoregistratori in grado di registrare programmi televisivi senza interruzioni pubblicitarie, ha annunciato un accordo con Amazon per trasformare il telecomando in uno strumento per acquistare prodotti reclamizzati e promossi durante alcuni show, quali The Oprah Winfrey Show e The Late show with David Letterman.
"Il nostro obiettivo è quello di lavorare con l'industria media per far sì che la pubblicità in Tv abbia maggiore effetto. Quello che stiamo cercando di fare - ha spiegato l'amministratore delegato di TiVo, Thomas S. Rogers - è gettare le basi per un nuovo modello di business in televisione".
Via Quo Media
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