Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Angel Brammer, una ventisettenne scozzese della periferia di Glasgow, ha messo all'asta in su eBay il proprio seno. La parte di seno in affitto è quella superiore, quindi può essere mostrata. L’annuncio infatti citava; “Potete inserirvi il marchio (o sito Internet) della vostra azienda: durante i 15 giorni successivi mi farò fotografare con il marchio in bella mostra, passeggiando per Glasgow e per Edimburgo.” La stessa idea era già venuta a un uomo, che aveva messo all'asta la propria fronte sempre per pubblicità.L’asta è stata vinta dal casinò on-line Goldenpalace.com, che non è nuovo a iniziative di questo tipo, come testimoniato nel sito.
Il progetto diGoogle di rendere disponibile via web molti dei libri più famosi del mondo ha creato non poco scompiglio, con buona parte dell'industria editoriale che reclama la violazione del diritto d'autore. In particolare le 5 più grandi biblioteche del mondo: Oxford, Harvard, Stanford, Michigan e New York Public Library hanno presentato un esposto in un tribunale americano opponendosi al progetto di Google di scansionare i libri in esse contenuti.
Nello stesso tempo la Open Content Alliance (OCA), formata da un gruppo di archivisti digitali e sostenuta da Yahoo, HP e Adobe ha visto l’adesione anche di Microsoft e oltre una dozzina di grosse biblioteche americane ed europee per la duplicazione digitale di circa 150.000 libri il prossimo anno.
Si tratta di una vera cordata anti-Google, già messa in difficoltà dalla denuncia legale dell’Association of American Publishers, che invece appoggia l'iniziativa dell'OCA, in quanto maggiormente rispettosa del diritto d’autore.
Potremo tra breve disporre di un’opzione per la ricerca di testi dai libri da parte di MSN o Yahoo? Di sicuro dietro queste politiche di alleanze ci sono grossi interessi in ballo per un business che potrebbe rivelarsi molto redditizio, sia per le modalità di accesso ai contenuti che per l’adevrtising.
Di Eli (del 28/10/2005 @ 19:00:47, in Pubblicità, linkato 2701 volte)
Una marca di abbigliamento giovane si sta affermando rapidamente grazie al passaparola e ad azioni di marketing non convenzionale. Il suo nome è R35P3C7, che, con un originale combinazione di lettere e numeri può essere letta Respect. L’aspetto principale legato alla sua strategia di comunicazione è stato quello di non ricorrere ai media tradizionali, contando più sul passaparola e sulla comunicazione non convenzionale, così come già successo per marche come Guru e Sweet Years.Sono quindi stati utilizzato sticker sparsi per la città, in perfetto stile street marketing, ma anche sponsorizzazioni di eventi legati al mondo giovanile (sposizioni di street art - contest di skate e snowboard), destando la curiosità del pubblico più giovane.Queste iniziative, unite al passaparola e all’interesse destato dall’originalità del nome hanno determinato risultati di vendita decisamente positivi e una grande visibilità del brand.
Halloween ispira molto i pubblicitari. Oltre alla tradizionale Heineken Halloween Night anche Oral B ha trovato il modo di creare una campagna sul tema mostri e affini per pubblicizzare Brush Aways, salviettine dentali usa e getta.
Un campione del prodotto infatti è inserito in una cartolina fustellata, direttamente tra le fauci di un vampiro.
Entro il 2006 TIM lancerà il "supertelefono", un cellulare 2G (GPRS/EDGE) che utilizza il protocollo UMA per dirottare le chiamate in uscita su rete Wi-Fi,offrendo all'utente un unico apparecchio che fungerà da telefono casalingo e cellulare.All'interno della casa infatti sfrutterà la rete Wi-Fi domestica, come un cordless, mentre all'esterno funnzionerà come un normale cellulare, utilizzando le reti Gsm, Gprs ed Edge. Un ulteriore motivo di interesse è che sarà possibile utilizzare la rete internet di casa per sfruttare le chiamate VoIP.Altra novità è che da dicembre 2005 i videotelefoni di rete fissa Telecom potranno chiamare i videocellulari Umts di Tim e viceversa. Le videochiamate dal fisso potranno essere fatte grazie al famoso videotelefono, all'epoca accolto freddamente dal mercato.A questo proposito Telecom e TIM hanno già preparato dei pacchetti in promozione dai costi contenuti (ovvero a partire da 199 euro) contenenti un videotelefono ed un telefonino UMTS.Questo nuovo supertelefono potrebbe segnare una svolta nel mondo delle telecomunicazioni mobile, risolvendo il dilemma di molti che non sanno se abbandonare definitivamente lo scomodo e costoso fisso per il cellulare. Presenta infatti i vantaggi di entrambi: con un solo apparecchio e un unico numero è infatti possibile utilizzare la tariffa del fisso quando si è a casa (e magari anche il VoIP), ma diporre di un cellulare quando si è in giro, sfruttando le sinergie che possono derivare dall'alleanza tra Telecom, leader nella telefonia fissa e Tim, il più grande operatore italiano nel mobile.
Tra le tante voci su Google Base circola ultimamente anche questa, a mio parere poco credibile ma decisamente curiosa: che si tratti di un servizio che potrebbe andare in competizione direttamente con eBay, offrendo servizi, prestazioni professionali, case e merci su web. I sostenitori di questo rumor affermano che la notizia sia trapelata grazie ad un programmatore che ha sviluppato un software in grado di rilevare e navigare nei sottodomini di Google. Staremo a vedere,comunque anche l'Ansa sembra dare credito a questa voce.
Questa segnalazione non è proprio relativa a tematiche di marketing, ma mi sembra molto carina. Avete mai sognato di lavorare con un vero genio?Se cliccate qui potrete avere l'occasione di far scrivere sulla lavagna di questo signore le frasi che più vi piacciono. Ricordate però che la formula E = mc^2 è già stata scritta.
Un recente studio pubblicato da Jupiter Research prevede che entro il 2009 il il fatturato legato al download di musica raggiungerà a livello globale gli 8 miliardi di euro. Di questi, circa il 45% deriverà dalle suonerie, mentre il ricavato dal download di interi brani passerà dagli attuali 15 milioni di euro agli oltre 1,4 miliardi previsti.
L'evoluzione della tecnologia, che consente collegamenti wireless sempre più rapidi, unita alla passione tutta italiana per il cellulare, determineranno una rapida crescita del settore anche dalle nostre parti, tanto che il Politecnico di Milano ha stimato che il giro d'affari per i contenuti di telefonia mobile in Italia, pari nel 2004 a 615 milioni di euro, sia destinato a raddoppiare entro la fine del 2005.
Le aziende discografiche, messe a dura prova dai continui cali nelle vendite dei supporti cosiddetti "tradizionali"come i Compact Disk, cominciano a guardare con interesse a questa nuova forma di distribuzione. Il mercato italiano per esempio, nel primo semestre dell'anno ha visto un calo nelle vendite nel segmento tradizionale del 12% in termini di fatturato e del 10 % in termini di pezzi venduti. È così che anche la vetrina di San Remo, che non è generalmente nota come una delle manifestazioni musicali più innovative, si organizza di conseguenza e, a partire dall'edizione dell'anno prossimo, offrirà a tutti i telespettatori la possibilità di scaricare le canzoni del Festival tramite internet e il proprio cellulare immediatamente dopo l'esibizione canora dell'artista.
L'annuncio, che rappresenta sicuramente un grosso cambiamento rispetto alle edizioni precedenti, è stato dato da Enzo Mazza, Presidente della Federazione Industria Musicale Italiana, nel corso di un intervento allo SMAU: "Sino a ora i dischi con le canzoni di Sanremo venivano messi in vendita dopo il Festival. Con la prossima edizione invece sarà possibile acquistare legalmente il brano preferito, nella versione discografica, subito dopo la sua trasmissione, scaricandolo dal telefonino o da Internet".
"La possibilità di scaricare brani da telefonini o da Internet sarà la rivoluzionaria tecnologia protagonista del prossimo Festival" ha aggiunto Mazza, sottolineando che le tecnologie digitali faranno la parte del leone nella distribuzione della musica e che "per il mercato discografico questo rappresenterà una svolta più che positiva".
Tutti felici, insomma: minori costi di distribuzione per le case discografiche, tempestività di immissione sul mercato (in barba alla pirateria), comodità di acquisto per gli utenti e ricchi margini per gli operatori di telecomunicazioni coinvolti nel progetto.
Che il futuro della distribuzione di contenuti multimediali passi da web e wireless sembra sempre più probabile. Ciò che adesso avviene per la musica potrà avvenire tra breve, grazie anche al rapido sviluppo delle tecnologie di comunicazione e alla disponibilità sempre maggiore di contenuti, per software e soprattutto film. Non a caso assistiamo in questi giorni ai primi tentativi di integrazione una serie televisiva di successo e lettori video portatili o telefoni cellulari.
Dopo la riuscita campagna pubblicitaria dell'892.892 da qualche giorno, sulle maggiori reti televisive, è partita anche quella del 12.99 che come la prima è stata realizzata dall'agenzia pubblicitaria Red Cell. Sarà possibile vedere sei diversi spot da 30'' e altri dodici da 15''. Per chi non lo sapesse si tratta di un altro servizio offerto da Il Numero Italia, la stessa società dell'892.892. Digitando il 12.99 è possibile ottenere informazioni su numeri telefonici di privati, aziende e altri contatti utili, mentre con l'892.892 è possibile richiedere anche informazioni sui negozi più vicini o le condizioni del traffico.
Lo spot è un richiamo esplicito alle pubblicità di trenta/quarant'anni fa, con una scenografia caratterizzata da semplici decorazioni, da colori in tonalità pastello, da una generale e diffusa semplicità che viene poi utilizzata anche nel linguaggio e nei contenuti del messaggio stesso.
La comunicazione è quindi elementare, le parole ben scandite e ogni riferimento è così banale che potrebbe sembrare una presa in giro per chi ascolta. L'interlocutore tra azienda e consumatori è la signorina Dida, una maestra vestita e pettinata in perfetto stile anni '50 che spiega solo cose ovvie, accentuate da un'evidente enfasi che appositamente fa risaltare ancor di più la banalità delle sue informazioni. La pubblicità intera ruota intorno a questa ovvietà e tra le tante informazioni scontate c'è quella sul 12.99, un numero facile da ricordare e che permette in modo semplicissimo di ottenere un numero di telefono:"Ti serve un numero,fai il 12.99:E' ovvio!".
Anche questa sembra una pubblicità destinata a rimanere impressa nelle memorie dei telespetttori ma non come il fenomeno 892.892; mentre i gemelli ballerini vestiti di rosso sono riusciti a farsi ricordare suscitando le risate del pubblico e quindi conquistandosi la simpatia dell'opinione pubblica, la signorina Dida non sembra in grado di poter ripetere l'impresa; probabilmente è stata proprio la Red Cell che questa volta si è posta altri obiettivi, come una più chiara spiegazione sull'utilità del prodotto offerto (obiettivo non pienamente raggiunto dalla campagna dell'892.892) e convincere anche i più restii alle novità che il 12.99 sia un servizio estremamente sempice.
Vodafone ha recentemente rifatto il look al proprio sito, migliorando almeno in parte il look & feel” complessivo, aggiungendo nuovi e utili servizi informativi.I giudizi su questo restyling sono però contrastanti: le migliorie grafiche hanno appesantito non poco il caricamento delle singole pagine, creando non pochi inconvenienti a chi si collega con il tradizionale modem.Ma l’aspetto che in questi giorni è maggiormente contestato dagli utenti è la drastica riduzione degli SMS che possono essere inviati tramite il sito: il salto tra i 100 precedenti e i 10 attuali infatti a molti è parso un po’ troppo brusco.Considerando che per mandare gratuitamente gli sms tramite il sito bisogna essere già clienti Vodafone e che oltretutto è possibile mandare messaggi solo ad altri utenti della stesso operatore questa radicale riduzione appare ingiustificata.Qualcuno potrebbe obiettare che comunque 10 messaggi al giorno non sono pochissimi, a meno che uno non utilizzi il sito per fare direct-marketing. Tuttavia, considerando che il traffico generato rimaneva in casa (infatti possono essere mandati SMS e MMS solo a utenti Vodafone) e che in genere chi utilizza molto il sito è probabile che prima o poi attivi altri servizi, molti dei quali a pagamento, a me sembra che questa mossa sia un pò un autogol.In un periodo in cui gli operatori mobili si fanno una guerra spietata, infatti, fidelizzare i clienti è quanto mai importante. E allora perché non lasciare loro qualche piccolo privilegio, invece di cercare di strapparli alla concorrenza a suon di offerte promozionali decisamente più costose? E se infine riduzione deve essere perchè non farla più graduale? Nel giro di un anno si sarebbe potuti arrivare ad un risultato simile senza scatenare roventi polemiche in forum e newsgroup da parte di utenti insoddisfatti.
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