Dall’8 gennaio sarà possibiletargettizzare le TV connesse con campagne su YouTube.
Google ha infattiannunciatol’imminente avvio di unanuova categoria di dispositivi sull’API di AdWords: Connected TV, tramite cui sarà possibile effettuare il targeting e generare reportistica sulle campagne pianificate specificamente su questo tipo di schermi, che comprende device comesmart TV, console di gioco e dispositivi esterni connessi alla rete come Chromecast, Roku e AppleTV.
La nuova categoria, che va ad aggiungersi alle già esistenti desktop, tablet e mobile, farà sì cheper tutti gli annunci TrueView e bumper ads di YouTube sarà possibile automaticamente targettizzare gli spazi pubblicitari su connected TV.
Google ha iniziato a rendere disponibile il targeting delle inventory su TV connesse questo autunno, aggiungendo la tipologia di device “TV screens” alle possibilità di profilazione della piattaforma Display & Video 360 (ex DoubleClick Bid Manager) ad ottobre. Adesso, l’arrivo sulla API di AdWords.
Per quanto YouTube oggi sia per lo più utilizzato da mobile, l’accesso alla piattaforma video da televisori connessi è in crescita. Secondo dati interni di YouTube di giugno,ogni giorno l’app viene fruita su questi dispositivi per oltre 180 milioni di ore.
Facebook Watch, la Tv di Zuckerberg che prova a battere YouTube, arriva in Italia e in tutti i paesi del modo, dopo un anno di sperimentazione (visibile da desktop, mobile e Facebook Lite). I dati mostrano che già400 milioni di personevisitano ogni mese la nuova sezione e 75 milioni lo fanno ogni giorno, rimanendo a guardare video per 25 minuti. Il social network ha anche annunciato la disponibilità globale di Ad Break, un formato pubblicitario di inserzioni nei video da 15 secondi, che dovrebbe permettere agli inserzionisti di pianificare i propri spot pubblicitari e ai creator di monetizzare i propri sforzi.
Mentre in UK/US sono già disponibili i primi prodotti professionali chiamati Facebook Watch Originals (Five Points, Huda Boss, Sorry for Your Loss, Sacred Lies, Confetti, Red Table Talk),in Italia accedendo allasezione Watchsi vedrà una semplice lista di video pescati dalle pagine alle quali si è iscritto l’utente e anche da altre secondo un criterio di engagement ottenuto. Facebook sicuramente nel 2019 investirà molto nella creazione di contenuti originali in altri paesi, nell’offerta di opportunità di monetizzazione per i creator (per rubarli alla concorrenza) e di sponsorizzazione per i brand, ma la strada per diventare lo YouTube-Killer è ancora tutta in salita.
Di Max Da Via' (del 11/12/2018 @ 07:10:44, in Mercati, linkato 1312 volte)
Secondo appuntamento con le previsioni di shopping natalizio dopol'analisi Deloitte Xmas Survey 2018 concentrata sull'Italia. Stavolta la prospettiva è europea conThe Global Consumer 2019, la nuova ricerca Dwf.
Secondo l'indagineil Natale 2018 dell'Europa sarà all'insegna del low-cost, con il 70% dei consumatori che darà priorità nella scelta d'acquisto ai prezzi bassi. Segue un 64% che darà precedenza alla qualità, mentre il 51% selezionerà i propri regali solo in negozi discount.
Per gli acquisti non food, in particolare,il 64% terrà gli occhi aperti sulle promozioni, il 27% darà la precedenza a servizi e promozioni legate alla fidelizzazione offerti in store e il 26% continuerà a prediligere la sicurezza offerta da prodotti di marca (26%).
In continuità con gli ultimi anni si prevede poi unaforte crescita degli acquisti online, con un aumento del 34%(incremento confermato anche dalla ricerca Deloitte).
Rispetto alla media europea, il consumatore italiano si discosta di poco, risultando influenzato negativamente dalle attuali prospettive economiche e politiche generali e, in particolare, sulle prospettive europee dopo la Brexit. Seppur in percentuale superiore rispetto ad altri paesi,meno del 20% dei consumatori italiani ormai pensa di usare il contante per i propri acquisti, che sono guidati dagli sconti (per il 67%), dalla qualità del prodotto (per il 65%) e da offerte low cost (per il 64%). In forte aumento, la fiducia verso gli acquisti online, destinati a registrare una forte crescita, in particolare se confrontati con gli acquisti effettuati in negozio, già trainati dal successo del Black Friday.