Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
A febbraio 2017 continua la crescita delle audience digitali in Italia, trainata dagli utenti che accedono a internet attraverso terminali mobili (28,2 milioni di visitatori unici) ormai allineati a quanti accedono tramite desktop (28,4 milioni). Sono ora il 24% del totale gli utenti che si collegano alla rete esclusivamente mediante un device mobile, in aumento del 15% nell’ultimo anno, mentre gli utenti che accedono solo da desktop nello stesso periodo sono diminuiti del 24%.
Il ranking comScore Top 20 multi-piattaforma di febbraio 2017 evidenzia che le prime 10 properties vantano una reach complessiva superiore al 50% con Mondadori che rappresenta il primo editore digitale italiano e, insieme a Mediaset e Yahoo, consente alla concessionaria Mediamond di raggiungere oltre 30 milioni di visitatori unici per una penetrazione superiore all’80%. Il Gruppo Editoriale Espresso rappresenta invece la prima property italiana per numero di utenti su mobile (17,9 milioni), mentre i siti della RAI sono quelli ad aver registrato la maggiore crescita degli utenti mobile nell’ultimo semestre, avendone raddoppiato il numero dallo scorso settembre.
via DailyOnline
Lo spostamento dei consumatori in direzione dello shopping online è continuo e i retailer tradizionali si trovano a dover fronteggiare un panorama sempre più competitivo. Questo quanto emerge dall’ultima Total Retail 2017, la ricerca annuale di PwC che ha analizzato i comportamenti di consumo online e l’attitudine alla multi-canalità di 24.500 consumatori in 32 paesi, tra i quali oltre 1.000 italiani.
Ecco i principali risultati e trend numerici emersi:
1 - L’Italia è il terzo paese al mondo per penetrazione del mobile, dietro solo a Spagna e Singapore, con l’85% della popolazione che ne utilizza abitualmente uno. Questo si riflette nella scelta di acquisto, che vede una costante crescita della frequenza di acquisti online tramite app e siti “mobile responsive”. Nel dettaglio: - Il 20% dei consumatori italiani acquista tramite smartphone almeno una volta alla settimana (+43% rispetto al 14% del 2015); - Il 19% acquista tramite tablet (+58% vs. 12% del 2015); - Il 32% acquista almeno una volta a settimana tramite PC (+33% vs. 24% del 2015).
2 - Il ricorso allo smartphone è particolarmente forte nelle fasi precedenti l’acquisto. Lo scopo è quello di ricercare informazioni sui prodotti (43% degli intervistati), leggere recensioni su prodotto e retailer (40%), visualizzare codici promozionali o confrontare brand concorrenti (31%). Anche nella fase conclusiva, l’acquisto del prodotto, gli italiani si affermano tra i primi a livello mondiale (36% vs. media globale del 37%), segno di una forte fiducia dei consumatori nel pagare con uno strumento non tradizionale.
3 - Il prezzo rimane la variabile principale che influenza l’acquisto online (49%) dei consumatori italiani – più di ogni altro Paese al mondo tra le economie mature, preceduti solo dai consumatori di Cile e Brasile di un punto percentuale. Seguono la comodità (30%) e l’assortimento, che tuttavia è un driver indicato solo dal 18% dei rispondenti.
4- Social media vetrina sempre più rilevante. La maggiore fonte di ispirazione per gli acquisti dei consumatori italiani risultano essere i siti web di confronto prezzi, indicati dal 46% dei rispondenti rispetto al 35% del 2015. Seguono i siti web di retailer multi-brand (38%) ed i social network (37%).
Le proporzioni cambiano tra i Millennial: il 42% trova ispirazione nei social network tradizionali, distaccando i siti web di confronto prezzi (38%) e i siti web di retail multi-brand (34%). Crescono inoltre nella generazione più giovane i social network visivi come Instagram e Pinterest, utilizzati dal 23% dei Millennial contro il 16% del campione totale (ma solo 10% tra gli over 35).
Il 56% degli italiani, inoltre, è stato portato a spendere di più dall’interazione che ha avuto via social con un brand, e quasi il 60% dichiara di sentirsi più coinvolto dal brand proprio attraverso i social media.
5 - Si resta fedeli al negozio, ma non senza una certa delusione. Nonostante lo shopping online abbia iniziato a prevalere su alcuni canali tradizionali, la fedeltà al negozio è uno dei maggiori trend, con il 51% dei consumatori italiani che lo visita almeno una volta alla settimana. Nel punto di vendita il 73% dei consumatori ricerca un addetto con profonda conoscenza dei prodotti, mentre al secondo posto si chiedono offerte real-time personalizzate (70%) e la possibilità di verificare rapidamente lo stock di un altro negozio (65%).
Nel complesso, il cliente non ritrova in negozio gli elementi che reputa importanti per una soddisfacente esperienza d’acquisto: la soddisfazione circa la preparazione degli addetti vendite è indicata dal 58% dei consumatori (mentre il 73% ritiene tale fattore fondamentale), come nelle offerte personalizzate che registrano un gap di oltre il 20% tra la soddisfazione (45%) e l’importanza attribuita (70%).
via Mark Up
È il mobile a trainare la crescita del tempo speso sul digitale negli Stati Uniti. A sostenerlo è il report di comScore “2017 US Cross-Platform Future in Focus”: la società ha scoperto che il 69% del tempo speso su internet è da attribuire al mobile con il desktop che continua a perdere terreno. Oggi circa il 60% del totale riguarda le app su mobile, con lo smartphone che da solo arriva fino al 51%.
Marketing Land, che ha dedicato un articolo sulla ricerca, ha subito sottolineato un risultato: su dieci minuti di consumo video su YouTube, sette avvengono tramite mobile. Un dato in linea con quello generale, ma che nei giorni in cui la piattaforma di Google è finita nell’occhio del ciclone per non aver garantito la brand safety di numerosi inserzionisti, assume un significato importante.
Per quanto riguarda le prime mille properties online, se si aggrega l’audience i visitatori da mobile sono circa due volte dell’audience desktop. E la fascia socio-demografica che utilizza principalmente il mobile per navigare è quella composta da donne tra i 18 e i 24 anni.
Il podio delle tre principali properties sorprende. Non tanto per le prime due posizioni, Google e Facebook, ma per la terza, rappresentata dal network Yahoo. Spostando l’attenzione sulle app mobile, è Facebook a dominare, seguita da Messenger e Facebook. Ma la crescita assoluta più importante la segna Snapchat(+114%), in nona posizione. L’app del fantasmino è seconda per engagement.
Al top tra le categorie di fruizione dei media digitali figurano i social e l’entertainment, con i primi che catturano il 20% del tempo speso complessivamente. Il 79% dell’utilizzo dei social è da attribuire ai canali mobile e il 60% attraverso app per smartphone.
Secondo comScore gli investimenti in mobile advertising sono più efficaci di quelli desktop: in questo canale la pubblicità è più performante. È questo è ancor più vero quando i consumatori sono vicini a concludere acquisti. Tuttavia, la divisione della spesa tra mobile e desktop non è ancora equilibrata: nella categoria retail l’80% della spesa va al desktop, un canale che assorbe solo il 33% dello shopping time dei consumatori.
Via DailyOnline
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