Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Bill Gates non ha tradito le aspettative di chi lo attendeva al Consumer Electronics Show (CES), che ha aperto i battenti l'8 gennaio 2007, a Las Vegas.
Il presidente di Microsoft continua a far sognare gli appassionati di tecnologia, in un mondo che corre spedito verso l'interazione tra diverse piattaforme.
Convergenza tra informatica e televisione è la parola chiave di questa 40ma edizione della più grande mostra di hi-tech al mondo.
Connettere persone, case o automobili per accedere a internet anytime e anywhere , condividere simultaneamente dati o video, pilotare dispositivi a distanza…è da qui che partono i 2.700 espositori del CES.
La kermesse si estende su una superficie pari a oltre 35 campi di football e sono attesi oltre 150mila visitatori, che potranno vedere in anteprima mondiale le più recenti integrazioni di personal computer e televisione, tramite la tecnologia IPTV , e di Tv e cellulare tramite lo standard WiMAX .
Grande spazio anche per l' alta definizione , forte della nuova tecnologia SED (surface-conduction electron-emitter display) di Canon e Toshiba , che garantisce prestazioni superiori rispetto agli apparecchi LCD , e lo scambio di contenuti peer-to-peer tra utenti. Sarà presentato, infatti, a Las Vegas il nuovo TiVo Home Movie Service , videoregistratore che permette agli utenti di interagire e di scambiarsi file video online.
Ma le attese erano tutte per Bill Gates che, nella cerimonia di apertura ha presentato il server domestico di 'connessione' delle case, una sorta di deposito virtuale per immagazzinare, centralizzare, proteggere e mettere in comune con l'esterno, nonché interagire con tutti i contenuti digitali disponibili, generati da pc e Tv fino ai lettori Mp3.
Ebbene sì, il futuro di Microsoft passa dai salotti di casa ed è su questo versante che si faranno la concorrenza i grandi colossi tecnologici e dell'elettronica di consumo.
La società di Redmond ha levato il proprio asso dalla manica e presentato Windows Home Server , il software offerto e pensato per la creazione delle community e per la condivisione di interessi e informazioni con amici e famiglia, quasi in concomitanza con l'avvio della vendita retail di Windows Vista , l'ultimo sistema operativo del gruppo.
Una categoria che, secondo Bill Gates, avrà un grande seguito, come dimostra l'ovazione che ha accolta le nuove proposte nella sala dell'hotel The Venetian di Las Vegas.
Il presidente di Microsoft è convinto che Windows Home Server rappresenti “un passo tecnologico obbligato ” visti i tempi ormai maturi in relazione, ad esempio, della diffusione di apparecchi digitali nel 65% delle famiglie americane e nella misura del 40% per quanto riguarda i computer.
Dalla living room all'auto, “…presentiamo una serie di nuovi software e servizi per gestire al meglio e nel modo più semplice la vita quotidiana, l'espressione delle idee e la condivisione degli interessi ”, ha spiegato Bill Gates.
Oltre alla “casa connessa”, come evoluzione tra le più importanti dell'elettronica, il server domestico è parte di un pacchetto di prodotti del leader mondiale dei software che vede in decisa evidenza Windows Vista, dalla cui dimostrazione emergono interessanti modalità di ricerca, oltre a capacità di grafica e multimediali (con DreamScene).
“Vista è un collettore di applicazioni ”, ha assicurato Gates, proprio quasi mentre scorre sugli schermi la veduta tridimensionale di Las Vegas. “Cambieremo il mondo un desktop alla volta ”, ha dichiarato.
Si è passati, quindi, alla dimostrazione di quella che potrebbe essere la casa del futuro, con la cucina interattiva e la camera da letto con maxischermi che proiettano foto decorative o che veicolano email
Grande attesa anche per Zune , l'anti-iPod (è confermata la stima di vendita di un milione di pezzi per giugno) e c'è l'annuncio della console XBox 360 (venduta a fine 2006 in 10,4 milioni di pezzi, più dei 10 milioni attesi) come decoder per il collegamento alla IPTV, in accordo con una decina tra telcos statunitensi e internazionali.
Già in corso accordi con Telecon Italia e Wind . Mentre si discute ancora sui contenuti con colossi del settore come CBS e Liberty Media.
Intanto la forte richiesta di XBox 360 HD-DVD (la versione lettore Dvd) e la forte domanda di contenuti scaricati da internet (oltre 100 milioni in circa un anno, da film ai programmi Tv), fanno della console, ha riferito Gates, “ …uno strumento eccezionale di entertainment ”.
La rivoluzione Microsoft non finisce qui: il gruppo ha annunciato anche un accordo con Ford Motor per integrare nelle auto telefoni cellulari e riproduttori di musica digitale. Sync, questo il nome, è un software capace di accettare comandi vocali, grazie al quale il guidatore può interagire con cellulare, player musicale e posta elettronica senza staccare le mani dal volante.
“…Entriamo in una nuova era”, ha garantito Gates e “ …dobbiamo integrare anche le automobili nel sistema, in modo molto semplice”.
La convergenza tra internet e televisione, considerato un passaggio fondamentale per l'elettronica di consumo, è pure l'obiettivo dell'eterno rivale di Microsoft. Parliamo della Apple di Steve Jobs che, in occasione della convention MacWorld , presenterà i propri progetti, in particolare la soluzione iTv , una nuova interfaccia per portare i contenuti del computer (video e audio) sul televisore.
iTv consentirà di visionare su un normale televisore foto e video presenti sul proprio computer, sia esso Mac o Windows; un prototipo di iTv era già stato presentato l'anno scorso. Jobs e i suoi sperano di sottrarre a Microsoft una fetta del mercato dei "media center", i computer che portano in salotto i file multimediali.
Una tendenza emerge con forza: i player del mercato hi-tech riuniti al CES puntano a immettere sul mercato dispositivi più potenti, performanti e multifunzione, dal maxischermo al minilettore digitale.
Ma per Bill Gates, questo mondo convergente presenta ancora forti debolezze e ha avvertito: “…manca l'elemento chiave, i collegamenti”.
Il presidente di Microsoft ha, quindi, concluso, dichiarando: “…Non so se ci rivedremo il prossimo anno al CES ”, alludendo alla propria decisione di lasciare il mondo del software per dedicarsi alla filantropia.
Ma una cosa è certa, con o senza Bill Gates, il mercato dell'elettronica di consumo è ormai alla svolta: il nostro futuro sarà sempre più tecnologico e convergente!
Raffaella Natale
I dati sono impressionanti e danno da pensare: ogni giorno 40 milioni di utenti Internet in America (circa un terzo del totale) naviga sul web senza uno scopo particolare se non quello di passare il tempo e di divertirsi (possibilmente). Il recente studio curato da Pew Internet life ci dice che la ricerca di divertimento è la terza attività più popolare tra gli utenti della Rete, alle spalle solo dello scambio di email e delle ricerche sui motori.
E il fenomeno non riguarda solo i giovani, i teen-agers come sarebbe logico attendersi: una recente indagine curata da eMarketer dimostra ad esempio che la metà dei frequentatori di YouTube ha più di 35 anni.
Si tratta di un trend assolutamente rilevante se è vero che questo numero di utenti “goderecci” si è raddoppiato nel corso di un paio d’anni.
L’ affermarsi di siti di user generated content (come YouTube e I-tune) dove è possibile scaricare e scambiare filmati, musica, animazioni ecc in modo anche del tutto gratuito ha rappresentato un fattore rilevante nell’alimentare questa tendenza; lo stesso grande sviluppo che hanno avuto i cd social networking (come ad esempio MySpace e LinkedIn) dove gli utenti sono invogliati a relazionarsi anche in modo molto informale per conoscersi, scambiarsi esperienze, passioni, ecc. Come fattore di facilitazione rispetto a questo fenomeno dobbiamo anche segnalare il diffondersi molto rapido di connessioni ad alta velocità che consentono di scaricare ( e caricare) files da Internet anche di dimensione molto consistente in tempi relativamente brevi.
Nonostante l’enorme successo riscosso da siti di user generated content e social networking, gli investimenti pubblicitari in questi settori sono ancora molto modesti: si stima che nel 2006 saranno spesi negli USA 16 miliardi di dollari in advertising online con una straordinaria crescita del 33% rispetto al 2005. Ebbene solo l’ 1,75% di questo ammontare (pari a 280 milioni di dollari) riguarda questa tipologia di siti.
Perchè le agenzie e le aziende sono ancora così riluttanti a investire su questi fenomeni ? Ci sono due motivi fondamentali: il primo è che il modello del classico online advertisment (banner, intestitial, link sponsorizzato, ecc) non funziona bene in questo tipo di siti; il secondo è che postare un commento o inserire un filmato o effettuare qualsiasi altra attività in queste community è un rischio che la maggior parte delle aziende non vuole assumersi. Potremmo dire con un linguaggio un po’ colorito che “non vogliono sputtanarsi”; in realtà temono spesso le reazioni che gli utenti della Rete potrebbero avere su un determinato prodotto o servizio, magari attivando spirali di viral marketing negativo.
Peraltro i primi tentativi di comunicazione commerciale all’interno di questi siti, studiata in maniera specifica rispetto alle dinamiche delle varie community, hanno avuto esiti molto promettenti: è il caso ad esempio della campagna effettuata su MySpace per promuovere il film Clerks 2. I primi 10.000 che avessero segnalato il film ad un amico avrebbero avuto l’onore di vedere il loro nome nei titoli di coda; ebbene nel giro di 6 ore ben 180.000 persone hanno effettuato questa segnalazione nella speranza di poter “apparire” come supporters del film.
Secondo molti analisti, vi è un gap evidente tra quello che gli esperti di web marketing e gli investitori pubblicitari credono siano le motivazioni degli utenti di queste comunità virtuali e invece il comportamento reale online: sfruttando la facilità di interazione di Internet e la velocità del passa-parola ci sono enormi possibilità di veicolare messaggi su prodotti, servizi, iniziative delle aziende.
Bisogna però avere l’umiltà e l’attenzione di inserirsi in qualità di utenti nei social network o nelle altre community per capire bene quali sono i meccanismi individuali e collettivi per poi poter proporre una propria iniziativa commerciale che potrebbe riscuotere anche un grande successo.
Marco De Alberti