Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Si dice che essendo il mondo una sfera, tutto prima o poi ritorna. Sono i clicli e riclici storici di G. B Vico.
Ora , infatti, tra i marketers sta tornando di moda il vecchio "prova e compra". Oggi si chiama TRYVERTISING: ovvero l'unione delle due parole inglesi TRY (prova) + ADVERTISING (pubblicità).Siamo oramai ampiamente abituati ai sample: a quei campioni omaggio di prodotti del largo consumo. Tecnica promo-pubblicitaria quella del sampling sempre estremamente efficace , funzionale e d’attualità.
Ma la vera rivoluzione sta nel fatto che questa politica di sperimentare prima di acquistare la si può applicare agli ambiti più disparati.L'IKEA ha arredato le 60 camere di un hotel Etap in Germania, facendo in modo che i turisti possano acquistare tutto ciò di "vendibile" presente in camera. La catena alberghiera Ritz-Carlton ha stipulato una joint venture con la Mercedes-Benz in base alla quale il cliente che alloggia in suite può avere a completa disposizione una Mercedes ultimo modello e la Gilette per lanciare il suo Brush-Ups, basato su una strisciolina di tessuto pulisci denti, ha distribuito ai passeggeri della KLM un sample, subito dopo il pranzo in volo. Si unisce la pubblicità all'esperienza diretta, si da la possibilità all'utente di provare una brand experience prima di acquistare il prodotto stesso. "Si entra direttamente nell'ambito del toccar con mano a differenza della pubblicità tradizionale che si basa su messaggi scritti e su visual" afferma Reinier Evers fondatore di trendwatching.com. Le altre iniziative promozionali sembrano preistoria, soppiantate dalle straordinarie performance del "qui ed ora" ossia lo sperimentare il prodotto nuovo o non abituale. Provare per credere.
Un nuovo esempio di guerrilla marketing. Ovviamente Nike.
Questa volta come location è stata scelta la metropolitana di Hong Kong. [via Adverbox]
Si discute ormai da decenni, nella comunità scientifica, sull'esistenza o meno nella specie umana di forme di comunicazione anomale: anomale rispetto, ovviamente, ai modelli di comunicazione dati per acquisiti. Tali modelli acquisiti implicano la comunicazione sensoriale e motoria, sia nei suoi aspetti verbali sia in quelli non-verbali, simbolici, analogici, metaforici e quant'altro. Una comunicazione "anomala" potrebbe consistere nella possibilità che la mente interagisca con l'ambiente esterno o interno per mezzo di altri mezzi, lo influenzi o ne sia influenzata senza alcuna correlazione diretta con gli abituali canali sensoriali o motori. Definizioni come "paranormale", parapsicologico o più genericamente, "psi" sono state largamente utilizzate per indicare questi fenomeni. In senso specifico, l'influenza/informazione dell'ambiente sulla mente è stata definita "percezione extrasensoriale" (ESP); l'influenza della mente sull'ambiente non interamente attribuibile alla mediazione di qualsiasi energia fisica nota è stata chiamata "psicocinesi" (PK). Nella comunità del marketing e della comunicazione aziendale o professionale le vie della comunicazione sono (quasi infinite). E soprattutto in questi anni di profonda cambiamento della stessa, non smettono di aprirsi nuovi percorsi. Logico quindi che fra tante e nuove rotte si finisca a che fare con la comunicazione non convenzionale. Tra gli addetti ai lavori è intesa come comunicazione alternativa, inusuale, innovativa, creativa, , fuori dai canoni e dagli schemi tradizionali, insomma originale. Non disturba, è poco invasiva , è attraente, stupisce e si fa notare e ricordare moltissimo. E' sempre più utile ed indispensabile per far fronte alle esigenze più evolute dei consumatori che 'sentono' istanze differenti da quelle precendenti, anche di un passato molto recente, e credono in nuovi valori. Sono consumatori più consapevoli, piu attenti e più informati grazie al facile accesso ed al proliferare dei mezzi di informazione più tecnologi e mirati(stampa specializzata, internet, TV monotematiche) oltre a quelli classici. Per assecondare le aspettative ed i bisogni palesi e latenti dei nuovi 'clienti' che si delineano sulla scena. Per attrarre target ormai impermeabili ai messaggi pubblicitari e non più segmentabili con i consueti criteri socio-demografici. Per rispondere ad una serie di fenomeni che stanno cambiando il nostro modo di relazionarci con il mercato. Per assecondare la società che muta nelle forme e nei contenuti: giovani informatizzati, anziani che stanno contribuendo alla crescita di un nuovo mercato, insediamenti di comunità etniche multirazziali, flussi migratori che generano nuove classi sociali, nuovi stili che danno vita a maggior disponibilità di tempo libero. Quindi pensare di comunicare in modo tradizionale, in un mercato così diverso al suo interno, che cresce sempre di più e si evolve grazie allo sviluppo del progresso (scienza, tecnologia, economia, etc...)e dove l’età media si sta spostando sempre più in la, è sicuramente inadeguato ad una società che muta molto rapidamente e costantemente. I nuovi asset sono comunicare in modo più mirato, one-to-one, tailor made, glocal, con investimenti ragionevoli, e in modo socio-compatibile... Gli approcci alle innovative tecniche di comunicazione ( e di marketing) non convenzionale si basano sullo studio "dal basso" della psicologia del target, delle leve razionali ed emozionali, dello spazio in cui si muove, delle necessità che lo spingono a volere e a desiderare, dei codici che ne regolano ed influenzano il comportamento ad agire, a comprare ed a consumare. Ma in particolar modo ribaltano la strategia di approccio e la fenomenologia di relazione azienda-consumatore: non è più il consumatore che va alla azienda (entrando in negozi o iper o centri commerciali) , ma l'azienda che va dal consumatore. E' il prodotto che si avvicina al suo fruitore scendendo dal piedistallo che lo ha retto per decenni, uscendo dagli scaffali e dalle vetrine. Si potrebbe affermare che è il consumatore ad attrarre il prodotto (nuova filosofia comunicazionale)e non viceversa (vecchia e stantia mission di comunicazione). Il nuovo imperativo è portare il brand a contatto con la gente, per conoscersi a vicenda sempre meglio ed in modo più approfondito. Le tipologie della comunicazione non convenzionale sono diversificate: ambient communication, tactical communication, local communication, street communication, guerrilla amarketing, tribal marketing, event marketing, documentary advertising, buzz marketing o passaparola (word of mouth) , black marketing, product placement, stickering, psicogeomarketing. Le loro espressioni più estreme, innovative e rivoluzionarie consistono in: - creazione di nuove emittenti televisi definite bar-television con diffusione voluta del proprio segnale a distanze non superiori ai 500 metri. Un fenomeno decisamente interessante, che dovrebbe far riflettere su come la tecnologia può portare a nuove forme di comunicazione alla portata di tutti. Attualmente, queste emittenti non trasmettono pubblicità e sono finanziate da privati. - realizzazione di eventi shock ad alta visibilità con investimenti al minimo. L'imporatnte è riuscire ad innescare virus memetici in grado di replicarsi nelle menti dei consumatori secondo le modalità del viral marketing - ideazione ed organizzazione di pseudo-eventi on/off-line ad elevata notiziabilità concepiti in integrazione all'immagine aziendale - Inseminazione virale on-line in blog, chat e newsgroup mediante utenti fittizi - Invitare i consumatori a raccontare attraverso brevi documentari autoprodotti la propria esperienza con il marchio. Sono infatti i consumatori quelli che meglio conoscono i prodotti e che ne definiscono i significati. Il progetto rappresenta un passo avanti nella sollecitazione di contenuti generati dai consumatori e crea le premesse per quella che potrebbe essere chiamata pubblicità documentaristica open-source. - Produrre "reality event" in ambiente urbano con ideazione di contenuti, gestione regia e casting per messa in scena - Installare un gigantesco cartellone con headline fuori dalla logica ma assolutamente accattivanti e che invitano i cittadini ad azioni inconsuete, quali ad esempio il furto mirato e circoscritto! Ecco come trasformare un media da tradizionale a interattivo. La società di sicurezza Black Tower Home Security ha installato a Vancouver un bilboard a livello stradale ricoprendolo di oggetti (specchi, cuscini, foto etc.) facilmente accessibili ai passanti. Dopo poco meno di 48 ore era stata rubata abbastanza roba da far comparire il messaggio nascosto : "La gente ruba". - Utilizzo e strumentalizzazione di "simboli istituzionali" come testimonial che hanno un forte appeal sulla popolazione e sui media, in modo eccessivo e irriverente. Ad es: Per festeggiare la vittoria del titolo NBA del giocatore francese Tony Paker, Nike ha deciso di rivestire la Statua della Libertà parigina con la maglia del campione dei San Antonio Spurs. L'operazione è stata effettuata senza autorizzazione e la canotta rimossa da pompieri e polizia. Naturalmente i media ne hanno parlato in lungo ed in largo dando ampia visibilità al marchio. - Attivazione di campagne di stickering ( affissioni di adesivi) sono una delle soluzioni economiche più frequentemente adottate per ottenere brand awareness in modo intensivo e subliminale. Azioni di questo tipo garantiscono spesso la memorizzazione, la riconoscibilità e la referenzialità del marchio ma non sempre la sua collocazione merceologica. - Far trovare oggetti particolari in luoghi urbani o extraurbani in cui non ci si aspetta di trovarli. La tecnica estrema è detta Oop Art acronimo di Out Of Place Artifact. Solo per citare alcuni esempi esplicativi.Danilo Arlenghi
Lancio in grande stile sul mercato italiano per il nuovo Motorola SLVR L7. Per garantire la massima visibilità all’evento Motorola ha ideato una multiproiezione architetturale sul grattacielo Pirelli a Milano. Si tratta della più estesa multiproiezione mai effettuata su un grattacielo con superfici vetrate così estese e dimensioni simili. Questa proiezione che è durata dal 29 novembre al 03 dicembre, ha destato un forte interesse sia in Italia che all’estero.Oltre a questa iniziativa è prevista a inizio 2006 una campagna televisiva che si estenderà progressivamente anche a internet e carta stampata.
Su quattro ruote o su quattro zampe. Su mongolfiere o aerei. Persino sulla fronte o sulla nuca della gente affittate a 40.000 dollari l'anno. L'advertising è sempre più mobile: cattura l'attenzione di chi guarda e raggiunge ogni angolo del Pianeta. E a conti fatti, sembra essere più economica di quella statica e con redemption maggiore. Infatti il numero dei contatti garantito dal "mezzo"in movimento è superiore. Il vantaggio è notevole: il contatto con i consumatori è continuo e la comunicazione è inevitabile.Ma non è tutto qui: mongolfiere ed aerei o dirigibili volano alti trainando striscioni o recando loghi e scritte pubblicitarie. Tali mezzi possono anche emetter fumi colorati o lanciare volantini su vasta scala ed hanno il vantaggio di un costo contatto bassissimo .Sono generalmente visibili in un raggio di 15 chilometri da centinaia di migliaia di persone.Funzionano a meraviglia anche i megaschermi illuminati montati da entrambi i lati su autocarri o rimorchi e consentono la rotazione di più messaggi .Anche applicare vele o cartelli rettangolari in vetroresina su furgoni, piccole auto o Ape Piaggio spesso e volentieri si rivela una scelta strategica azzeccata. Ma le due vere novità sono: 1) sponsorizzare i cerchioni dei taxi ( o della flotta aziendale). Le ruote anche se girano sembrano ferme e la pubblicità si vede benissimo: il sistema è brevettato dall'azienda californiana AdFleet. 2) sponsorizzare le gobbe di cammello che porta a spasso l'immagine : accade con frequenza in India. La variante nostrana potrebbe essere una pettorina promozionale sulla la schiena dei cani.
Direct Mail e Tryadvertising possono convivere? Certo, se si hanno buone idee. Alla Henkel in Germania sicuramente non mancano, e hanno trovato un modo molto intelligente per presentare una nuova colla. Il destinatario di un pacco pubblicitario riceve oltre ad un campione del prodotto un vaso in cocci, e nel rimetterli insieme ha la possibilità di divertirsi con questo strano puzzles.
Ma l’aspetto più interessante è che per sistemare il vaso dovrà utilizzare abbondantemente la nuova colla, testandone l’efficacia.
Questa e' in gergo quello che e' accaduto con l'operazione di Nike e degli skyplayer: Il logo e' onnipresente, sui palloni, le magliette, le scarpe: l'immaginario e' contaminato.Da sempre la multinazionale dell'abbigliamento utilizza strategie all'avanguardia per pubblicizzare eventi e prodotti. Nell'estate del 2002 (in contemporanea ai mondiali di calcio) alcune citta' italiane vennero tappezzate di scorpioni dipinti sui muri dei palazzi.Scambiati per opere dei soliti graffittari, erano in realta' il richiamo ai tornei di calcetto nelle "gabbie" e alle consuete scarpe. Ma Nike non e' la sola azienda a utilizzare stealth marketing.Di recente Sony-Ericsson ha investito 5 milioni di dollari per lanciare sul mercato statunitense un nuovo cellulare che e' anche camera digitale. Il meccanismo: un gruppo di sessanta attori e attrici divisi in gruppi di due e di tre interpretano il ruolo di turisti in visita ad importanti monumenti.Individuata la "preda" gli attori gli si avvicinano per chiedergli di scattar loro una foto. Una volta allettata la curiosita' , i finti turisti reclamizzano in modo disinteressato le caratteristiche dell'apparecchio. Una cosa simile e' avvenuta anche non per strada ma dentro locali e club di tendenza. Un pool di belle ragazze ostentano l'apparecchio, lo fanno squillare in continuazione, mostranol'immagine della persona dall'altro capo dell'apparecchio e coinvolgono gli astanti accelerando la notorietà e la credibilità del prodotto grazie a loro stesse, "testimonial" eccezionali e coinvolgenti: cioè acquirenti e consumatori soddisfatti e convinti.Danilo Arlenghi
Tag: Marketing, Nike, Sony, Non Convenzionale, Brand
Questa è una particolare iniziativa di Tyco, società che lavora nell'ambito della sicurezza.
La foto scattata a Zurigo mostra come un palazzo possa essere messo al sicuro da ogni tipo di attacco grazie ad un sofisticato sistema di prevenzione...
La trovata sembra destinata a non passare inosservata.
Brandweek ha pubblicato la classifica delle aziende che hanno praticato il migliore guerrilla marketing nel corso del 2005. Tra i vincitori nomi come Audi, Qwest e Chicken Little.Qui potere scaticare il report in pdf.
Nike ormai ci ha abituati al marketing non convenzionale. Una delle ultime trovate è quella di applicare la tecnologia Bluetooth in ambito pubblicitario. Nell’affollatissima Plaza Cataluña di Barcellona è stato collocato un enorme manifesto raffigurante il tennista Rafa Nadal, beniamino locale. Un dispositivo elettronico consente ai passanti, una volta accesa la ricezione Bluetooth del proprio cellulare, di scaricare sul proprio terminale il nuovo spot Nike Pro e un esclusivo screensaver di Nadal.
Tag: Nike, Bluetooth, Barcellona, Nadal
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