Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Le Facebook Card sono biglietti da visita ordinabili attraverso internet. Ma hanno una differenza rispetto ad altre simili: riuniscono in una tessera di carta le informazioni già archiviate dalle persone nel social network. Come, ad esempio, il luogo di residenza o l'attività professionale. E accorciano le distanze tra l'identità digitale e la vita quotidiana, lontano da cellulari e computer. A lanciare l'idea è una società inglese, Moo. La procedura funziona in modo automatico per gli iscritti di Facebook dopo che acconsentono all'utilizzo dei loro dati, come già avviene con i giochi e altre applicazioni software.
Sul lato frontale del biglietto appare un'immagine: è la prima in alto nella pagina del Diario di Facebook e occupa la maggior parte dello spazio, accanto al nome. Nella parte posteriore, invece, gli utenti possono scegliere un motto. Inoltre, in basso, trovano anche il link per accedere alla propria pagina nel social network. Da tempo chiunque può decidere di ottenerne uno con nome e cognome, attraverso uno spazio predisposto per costruire la "vanity url".
La Card raccoglie anche altre informazioni, se sono disponibili sul profilo: numero di telefono, luogo di residenza, professione e indirizzo di posta elettronica. Sono poi gli iscritti a correggere eventuali errori. Si tratta di un'iniziativa pianificata in accordo con Facebook: il lancio ufficiale sarà domani, ma un'anteprima gratuita è accessibile ai primi 200mila utenti della rete sociale online. Altrimenti il costo complessivo dall'Italia è di 25 euro per 50 biglietti, incluse le spese di spedizione rapida con un corriere espresso.
di Luca Dello Iacovo su IlSole24ORE.com
Continua la crescita delle connessioni internet mobili in Italia. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Agcom, alla fine di settembre 2011 erano 18,1 milioni le sim con accesso al web veloce (+9,8% rispetto allo stesso mese del 2010).
La banda larga mobile è ormai una realtà consolidata tra gli utenti, anche se spesso mancano strutture adeguate, soprattutto per quanto riguarda il wifi pubblico.
Via Quo Media
Google nell'ultimo anno ha varato una vasta campagna di acquisizioni: da gennaio gli investimenti confermati in modo ufficiale o segnalati nei documenti presentati alla Sec, l'equivalente della Consob negli Stati Uniti, ammontano a 13,16 miliardi di dollari per quattro accordi.
L'operazione principale riguarda Motorola Mobility (12,5 miliardi di dollari), un trampolino di lancio dove avviare l'integrazione con cellulari, tablet e dispositivi per la televisione (set-top-box). Segue la società di marketing e promozione pubblicitaria Admeld (400 milioni). Poi Zagat (151 milioni), editore delle storiche guide gastronomiche, e Daily Deal (114 milioni), una startup tedesca specializzata nel commercio elettronico.
Per altri ventidue accordi, invece, le cifre reali non sono state rivelate, ma portano alla luce alcune direzioni di sviluppo di "Big G" per competere con i rivali. A partire dai social network: durante l'anno ha inglobato cinque tra startup e aziende specializzate nell'analisi e nella gestione delle reti sociali online (fflick, PostRank, Fridge, SocialGrapple, Katango). Un altro settore dove ha allargato i suoi confini è l'ecommerce, attraverso BeatThatQuote e Sparkbuy. Insegue inoltre Siri, il software Apple capace di capire i comandi vocali: Google prova a recuperare terreno con SayNow per le tecnologie di riconoscimento audio e poi con Clever Sense nei suggerimenti agli utenti.
Facebook non è ancora quotato in Borsa, ma il suo ingresso nel listino è previsto per la primavera dell'anno prossimo. Dall'inizio del 2012 ha portato nel suo recinto undici acquisizioni. Non sono noti, però, i termini degli accordi. I costi trapelati riguardano Gowalla (circa dieci milioni di dollari) e Beluga: secondo le stime più cautelative sarebbe costata attorno ai 40 milioni di dollari. Non è mistero l'interesse di Facebook per l'espansione su cellulari e tablet in vista del traguardo annunciato di un miliardo di utenti: per accelerare il passo nei Paesi in via di sviluppo ha bisogno di aumentare gli utenti soprattutto attraverso la telefonia mobile che in molte nazioni in Africa e nel Sudest asiatico diventa una porta di accesso alle fasce povere della popolazione locale. La startup Digital Staircase, invece, è una delle ultime scommesse: abilita le modifiche di fotografie e video in tempo reale sui cellulari. E diventa un tassello importante nella competizione con Instagram, un'applicazione software per la condivisione di immagini che ha raggiunto 15 milioni di utenti.
Luca Dello Iacovo su IlSole24ORE.com
BigG ha lanciati solo da qualche settimana lo spazio dedicato, sul suo social network Google+, ai marchi, ma è già possibile stilarne una classifica tra quelli più seguiti. Il primo in classifica è Android, con più di 250 mila followers, seguito dallo stesso social network Google+ e poi dal motore di ricerca di Mountain View.
Tra i primi dieci si trova anche il quotidiano New York Times (nono posto, 91 mila persone), il gruppo musicale dei Colplay (settimi, 102 seguaci) e la catena di negozi di abbigliamento H&M, con 91 mila followers.
Via Quo Media
Le azioni della casa produttrice di Blackberry sono salite dell'11% dopo le voci di possibili acquisizioni. I nomi dei compratori sono Microsoft e Nokia (in joint venture) ma si parla anche del colosso dell'e-commerce Amazon.
“Lo stato delle negoziazioni” con Microsoft e Nokia “non è chiaro ma il fatto che ci siano state evidenzia che Rim si trovi in difficoltà” scrive il Wall Street Journal. I risultati trimestrali deludenti hanno fatto affondare il titolo della società negli ultimi giorni e spinto gli investitori a chiedere cambi ai vertici o una vendita. I co-amministratori delegati Jim Balsillie e Mike Lazaridis hanno cercato di rassicurare gli azionisti sostenendo che avrebbero esplorato varie alternative. Rassicurazioni che, però, non hanno avuto il risultato sperato, con il titolo in caduta libera.
I manager di Rim, Microsoft e Nokia si sarebbe incontrati di frequente negli ultimi mesi per discutere. La società produttrice del Blackberry sarebbe stata avvicinata anche da Samsung e Htc per accordi sulla licenza del nuovo sistema operativo della società.
Via Quo Media
La multicanalità in Italia porta un contributo alla crescita e allo sviluppo economico, sia per le aziende che per i consumatori. E la crisi non ha arrestato l'adozione di tecnologie e device digitali. Anzi, il trend è in continua crescita: aumenta il numero di potenziali navigatori da pc, ma soprattutto cresce il numero di utenti attivi nel mese (+12%) e nel giorno medio (+7,5%).
Anche il mobile si conferma sempre più al centro della vita del consumatore multicanale, con una previsione di sorpasso degli smartphone sui cellulari tradizionali già entro la fine di quest'anno. Il 2011 inoltre è l’anno dei tablet, che raggiungono una diffusione pari a 1 milione di possessori.
Sono alcuni dei dati emersi dall'Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano: l'edizione del 2011 è stata quella del bilancio dopo cinque anni di ricerca, durante i quali è stata studiata l’evoluzione del consumo multicanale e l’approccio strategico delle aziende alla multicanalità
Via Quo Media
Che Facebook fosse un diario era già chiaro: le persone raccontano la loro vita nelle pagine del social network. Ma, come anticipato, quello che prima era il profilo personale diventa Diario: è una sorta di album per esplorare i ricordi attraverso fotografie, link, messaggi. E aggiungerne altri, a partire dalla propria data di nascita. Per gli iscritti italiani sarà accessibile in modo graduale da adesso, dopo una notifica che arriva sul profilo personale oppure cliccando su un link di attivazione All'estero è chiamato Timeline. Ma cosa cambia con Diario?
L'album delle memorie. Gli iscritti potranno scegliere una grande immagine in alto nella pagina, come la copertina di una rivista. Sulla destra, invece, hanno accesso rapido agli anni, in ordine cronologico: sono in grado di esplorare le loro segnalazioni su Facebook fin dal momento di ingresso nel social network.
Cosa è visibile. Attraverso il “Registro delle attività”, in alto a destra, gli utenti monitorano i messaggi pubblicati, e valutano se mostrarli agli altri nel social network oppure no. Decidono, quindi, cosa sarà accessibile ai loro contatti, per esempio attraverso l'opzione “nascondi” dall'icona della matita. Possono anche cancellare. Inoltre gli utenti di Facebook avranno accesso a una gestione dettagliata della loro privacy, ad esempio attraverso la condivisione “pubblica” oppure con gli “amici più stretti”, mediante l'icona mostrata accanto alla data di pubblicazione. Bisogna cliccare sulla stella, invece, per espandere una storia su due colonne in modo da attribuirle maggiore rilievo.
Periodo di prova. Dopo l'attivazione di Diario gli iscritti del social network avranno sette giorni di tempo per valutare come vogliono organizzare la loro pagina personale e cosa rendere visibile agli altri. Oppure, trascorsi i sette giorni, sarà pubblicata in modo automatico.
In mobilità. Diario sarà accessibile anche attraverso Android e dall'indirizzo m.facebook.com.
di Luca Dello Iacovo su IlSole24ORE.com
Il marketing attraverso la posta elettronica sarà, per il 60% degli esperti aziendali, la leva di stimolo al mercato più importante per il 2012. E’ quanto emerge da una ricerca svolta da StrongMail in collaborazione con Zoomerang. Dai dati della survey emerge che gli intervistati prevedono di aumentare i loro bilanci attraverso i social media (55%), più che grazie al marketing attraverso i cellulari (37%).
Al contrario, pochi dirigenti prevedono di aumentare la loro spesa su direct mail (18%), fiere ed eventi (18%), o sulle pr (16%). Nel complesso, poco più della metà degli intervistati (51%) prevedono di aumentare il loro budget 2012 dedicato al marketing, mentre solo l'8% pensa a una diminuzione. Secondi i responsabili della comunicazione aziendale, risulta importante e centrale anche l’integrazione tra due metodologie di promozione: principalmente tra social media e e-mail (24%), rispetto alla posta elettronica unita alla comunicazione mobile (13%).
Via Quo Media
Si chiama eBay Christmas Boutique il primo tentativo di eBay di passare dalle vendite online ai negozi tradizionali. Nel West End di Londra è aperto un temporary shop gestito dal sito dell’aste e delle vendite online, in cui circa 350 oggetti sono stati messi in vendita dai PowerSeller londinesi.
Le modalità d'acquisto sono un po' particolari: occorre essere attrezzati con uno smartphone che permetta di decifrare i codici Qr posti vicino a ogni articolo. L'acquisto prosegue quindi online, dando vita a una sorta di esperienza ibrida che da un lato permette a chi è ancora diffidente verso il mondo degli acquisti online di avvicinarvisi senza troppi traumi, dall'altro consente a eBay di sondare una nuova modalità di proporsi ai potenziali acquirenti.
L'esperienza dell'eBay Christmas Boutique, infatti, per quanto passeggera non è destinata a restare unica: se il progetto avrà successo, altri negozi appariranno nelle varie città del mondo
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L’advertising su internet torna continua a crescere, almeno negli Stati Uniti. Il giro d’affari della pubblicità online sembra non patire troppo i venti di crisi ed è arrivato a 7,88 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2011, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il mercato ha quindi superato lo stallo del 2009, quando l’esplosione della recessione negli Usa aveva portato a dati negativi per la pubblicità su web. Anzi, la crescita negli ultimi diciotto mesi è stata costante e solida tanto che, secondo Zenith Optimedia, si può guardare al futuro con ottimismo: tra il 2011 e il 2014, la quota dell’adv online nel mercato pubblicitario globale salirà fino al 21,2% (dal 15,9% attuale).
A guidare il settore sono il search advertising (49% delle entrate totali), i banner (23%) e i video-spot digitali (6%).
Via Quo Media
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