Immagine
  mymarketing.it: l'isola nell'oceano del marketing... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico : Advertising (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Altri Autori (del 22/01/2010 @ 07:50:02, in Advertising, linkato 4188 volte)

Da gennaio a novembre del 2009 gli investimenti pubblicitari ammontano a 7.766 milioni di euro con una flessione del -14,4% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Considerando novembre 2009 verso il novembre 2008 la variazione è del -3,7%. Nel confronto sul singolo mese, infatti, si registrano valori in crescita per la Televisione, la Radio, il Cinema, Internet, le Cards e l’Out of Home Tv. Rallenta il trend negativo dei Quotidiani.

Wind, Ferrero, Unilever, Vodafone, Tim, Barilla, Procter&Gamble, Volkswagen, L’Oreal e la new entry Telecom guidano la classifica dei Top Spender a gennaio-novembre 2009 con investimenti pari a 1.131 milioni di euro, in calo del -6,3% sul corrispondente periodo dell’anno scorso. 

La Televisione, considerando i canali generalisti e quelli satellitari (marchi Sky e Fox), mostra una flessione del -11,1% sul periodo cumulato e una crescita del +2,8% a novembre 2009 verso novembre 2008. Si registrano andamenti positivi sul mese in particolare per: Alimentari, Telecomunicazioni, Bevande/Alcoolici e Toiletries.

La Stampa da gennaio ha un calo del -22,5%. I Quotidiani a pagamento mostrano una flessione del -17,3% con l’Automobile a -27,9%, l’Abbigliamento a -20,7% e la Distribuzione a -21,4%. Questi tre settori nel confronto mensile novembre 2009 verso novembre 2008 registrano però variazioni positive rispettivamente del +25,5%, +2,3% e +2,6%. Per quanto riguarda le tipologie pubblicitarie, la Commerciale segna il -19,2%, la Locale il -14,4% e la Rubricata/Di Servizio il -16,2%. In contrazione anche la raccolta dei Quotidiani Free/Pay Press (-27,5%). I Periodici diminuiscono del -29,1% sul periodo progressivo a novembre 2009 con l’Abbigliamento a -29,1%, la Cura Persona a -23,3% e l’Abitazione a -32,5%.

La Radio diminuisce del -10,1% da inizio anno, ma fa registrare il +20,1% sul mese grazie alle performances di Auto, Alimentari, Telecomunicazioni e Finanza. Per quanto riguarda gli altri mezzi gli andamenti sul periodo cumulato sono: Affissioni -25,3%, Cinema -7,8%, Out of Home Tv -2,9% e Direct Mail -17,0%. Internet cresce del +4,6% grazie all’apporto della tipologia Search. Qui potete scaricare la tabella.

Via Spot and Web

 
Di Altri Autori (del 29/01/2010 @ 07:27:18, in Advertising, linkato 2537 volte)

Aumenta l’impatto del telefono cellulare nelle strategie di marketing, così come è in aumento la pubblicità su dispositivi mobili e sugli smartphone in particolare. I cellulari di ultima generazione, una delle poche note positive del mercato tecnologico dell’anno appena concluso, hanno contribuito all’ulteriore ampliamento del giro d’affari del mobile advertising in Italia, nel 2009 cresciuto del 20% fino a 32 milioni di euro secondo l’Osservatorio Mobile Marketing & Service.

 Il dato è in controtendenza con la contrazione degli investimenti pubblicitari sui media tradizionali (-20% negli ultimi dodici mesi). Tra i settori più attivi nella promozione mobile vi sono quelli dell’intrattenimento, dell’editoria/media e dell’abbigliamento. Application apposite (per iPhone et similia) e una maggiore diffusione delle connessioni web da cellulare hanno dato il la allo sviluppo di servizi promozionali percepiti come poco invasivi, che diventano anche d’aiuto al cliente (prenotazioni, info, pagamenti rapidi).

Via Quo Media

 
Di Admin (del 29/01/2010 @ 07:27:18, in Advertising, linkato 2148 volte)

Aumenta l’impatto del telefono cellulare nelle strategie di marketing, così come è in aumento la pubblicità su dispositivi mobili e sugli smartphone in particolare. I cellulari di ultima generazione, una delle poche note positive del mercato tecnologico dell’anno appena concluso, hanno contribuito all’ulteriore ampliamento del giro d’affari del mobile advertising in Italia, nel 2009 cresciuto del 20% fino a 32 milioni di euro secondo l’Osservatorio Mobile Marketing & Service.

 Il dato è in controtendenza con la contrazione degli investimenti pubblicitari sui media tradizionali (-20% negli ultimi dodici mesi). Tra i settori più attivi nella promozione mobile vi sono quelli dell’intrattenimento, dell’editoria/media e dell’abbigliamento. Application apposite (per iPhone et similia) e una maggiore diffusione delle connessioni web da cellulare hanno dato il la allo sviluppo di servizi promozionali percepiti come poco invasivi, che diventano anche d’aiuto al cliente (prenotazioni, info, pagamenti rapidi).

Via Quo Media

 
Di Altri Autori (del 15/02/2010 @ 07:16:42, in Advertising, linkato 2061 volte)

Il telefono cellulare si configura come strumento perfetto per azioni di marketing e di gestione dei servizi verso il cliente. Sostanzialmente è, e probabilmente sarà, lo strumento che le aziende preferiscono per il mobile advertising, un mercato ancora in fase embrionale ma che mostra interessanti tassi di crescita.

Nel 2009, infatti, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio mobile marketing & service, il comparto ha registrato un fatturato di 32 milioni di euro, in crescita di ben 21 punti percentuali sull’anno precedente.

Le aziende credono quindi nella potenzialità del mobile advertising che permette di stabilire una relazione diretta con il consumatore a costi sostanzialmente ridotti. Lo sviluppo del mobile adv, inoltre, è supportato dalla crescente diffusione di device evoluti (smartphone) e dall’introduzione di tariffe flat per la navigazione da cellulare.

Infine, tra i settori più propensi all’utilizzo del mobile adv segnaliamo: intrattenimento, editoria e media, abbigliamento e accessori e automotive.

Via Marketing Journal

 
Di Roberto Venturini (del 16/04/2010 @ 07:31:09, in Advertising, linkato 2969 volte)

Inizia a risalire l'advertising: a gennaio 2010 si registra un +1,8% rispetto al gennaio 2009.
La Televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari, ha un aumento del +3,7% della raccolta pubblicitaria.

La Stampa, nel suo complesso, ha un calo del -4,9%. I Periodici diminuiscono del -17,7%. Considerando la periodicità: i settimanali diminuiscono del -15,9% e i mensili del - 23,7% la raccolta.

I Quotidiani a pagamento, invece, fanno segnare il +0,7%. La raccolta dei Quotidiani Free/Pay Press è in linea con il gennaio 2009 (+0,1%).

Cresce anche Internet (+4,7%) con le tipologie Display a +10,2%, Search a +1,5% e Affiliate a +7,8%. 

L’audience Internet si consolida a 24,1 milioni di utenti (erano 24,4 a gennaio), con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno.
Le sessioni nel mese più corto dell’anno sono 35 (solo 2 in meno rispetto a gennaio) e le pagine viste 2.169 (erano 2.232 il mese scorso). La media mensile del tempo trascorso online è di 29 ore e 52 minuti, oltre un’ora al giorno per persona, il 10% in più rispetto allo stesso mese del 2009.

Per quanto riguarda le categorie di siti più visitate, sempre stabili le prime tre posizioni: motori di ricerca, portali e community. In quarta posizione assistiamo al sorpasso dei siti di video e cinema sulle email, che scivolano in quinta posizione. Seguono i siti di news online (+27% rispetto a febbraio 2009) e quelli dei produttori di software (+19% verso febbraio 2009).

Tra le prime venti categorie più visitate, quelle che registrano la crescita maggiore nell’ultimo anno sono i siti di news online e quelli di Video & Movies, entrambi con un +27% di audience. I siti di Video & Movies arrivano a sfiorare i 15 milioni di visitatori, oltre 6 navigatori su 10. L’Italia è la nazione europea dove l’incremento di utenza sui siti di video risulta più sostenuto: +5.6 punti percentuali di penetrazione rispetto a febbraio 2009.

Interessante notare che l'audience TV cresce di poco meno di un punto percentuale (quindi, dico io, si conferma che la Rete non sta proprio uccidendo la TV). Sul Digitale Terrestre il canale più visto è Boing, seguito da RAI 4.

Potete scaricare il report qui.

 
Di Altri Autori (del 27/04/2010 @ 07:48:54, in Advertising, linkato 2294 volte)

Si chiama iAd e si pone come la prossima rivoluzione di Apple sul mercato della tecnologia e nel campo dell'advertising Mobile. Si tratterebbe, infatti, di un network pubblicitario innovativo basato su iPhone ed iPad che potrebbe rappresentare una grande opportunità di revenue per l’azienda e una novità importante nel settore del Mobile Advertising. La caratteristica innovativa del servizio è che sarà possibile proporre agli utenti annunci pubblicitari, sotto forma di banner integrati nelle applicazioni, mirati e selezionati in base all’utilizzo dei device, alle applicazioni installate, alla loro localizzazione e ai dati personali.

Non si tratta esattamente di una sorpresa: in fondo il Mobile Advertising non è che la logica conseguenza delle strategie intraprese negli ultimi due anni da Apple sul fronte Mobile. Soprattutto, il lancio di una iniziativa specifica sul fronte advertising collocherebbe nel giusto tassello l’acquisizione del gennaio scorso di QuattroWireless, azienda di pubblicità su piattaforme Mobile, al fine di "sottrarre mercato" a Google che, a sua volta, ha da poco acquistato il più grande network pubblicitario mobile, AdMob.

Nel mondo dell'advertising l’avvento di iAd rappresenterebbe un ulteriore passo verso lo scontro con Google, perché se il progetto andasse a buon fine le parti dovrebbero spartirsi la torta in base alle quote di mercato detenute dai dispositivi Android da una parte, ediPhone ed iPad dall'altra.Per Apple si tratta senza ombra di dubbio di una importante occasione per monetizzare il travolgente successo in primis dell’iPhone e a seguire quello potenziale dell’ iPad, ufficialmente in commercio dal 3 aprile e che conta già vendite esorbitanti.

Via Wireless4innovation

 
Di Altri Autori (del 05/05/2010 @ 07:28:19, in Advertising, linkato 1531 volte)

Un milione di euro. Questa la cifra per inserire campagne pubblicitarie nelle applicazioni di iPhone e iPod Touch tramite la piattaforma iAd. Certo farsi conoscere attraverso i dispositivi Apple ha un costo elevato, tanto che le cifre chieste da Cupertino hanno creato subbuglio nel mondo del mobile advertising.

Secondo le indiscrezioni riportate da The Wall Street Journal, la compagnia della Mela avrebbe approntato il ‘listino prezzi’ in vista del lancio del nuovo melafonino, che dovrebbe essere svelato a giugno.

Jobs & Co. vogliono così sfruttare il mercato delle app, in continua crescita. Ogni sviluppatore può scegliere se inserire o meno la pubblicità nel proprio programma per iPhone: il 60% dei ricavi degli spot vanno a chi ha creato il software e il restante 40% ad Apple.

Via Quo Media

 
Di Roberto Venturini (del 10/05/2010 @ 07:40:42, in Advertising, linkato 2040 volte)

Se l’arte è lo specchio della vita e l’advertising influenza la nostra vita, qual è la conclusione logica? Forse che una volta l’advertising era lo specchio dell’arte – ma ora non lo è più. O forse lo è in un modo diverso.

I legami tra advertising e arte sono (stati) molto forti. Toulouse-Lautrec arrotondava disegnando affiche per il Moulin Rouge,  i poster di Dudovich hanno un posto nel mio cuore. I Caroselli e le pubblicità del dopoguerra contenevano, a volte, gioielli artistici.

Ora, tutto questo non c’è più. Colpa di noi markettari, dei planner, dei Director, delle multinazionali e sopratutto del target.
Target che ha smesso di comprare in modo romantico, facendosi sedurre da poetici messaggi commerciali. Dall’arte siamo passati all’advertising. Se l’arte è fatta per turbare, la scienza rassicura. (Georges Braque). E anche la pubblicità.

Oggi siamo più duri, razionali e molto più distratti. Senza una strategia, un posizionamento micrometrico i prodotti non si vendono più. Troppi spot meravigliosi abbiamo visto… di quelli che tutti si ricordano (ma senza ricordarsi la marca).

Chiaro, da una inossidabile strategia iper razionale, difficilmente escono pubblicità che stupiscono, anche se vendono, ed è questo in genere l’importante. Esistono però, fortunatamente, eccezioni, date un’occhiata a absolutad.com.

Eppure, tra marche ed arte, il feeling non è scomparso, né tra i pubblicitari ed arte (e non intendo solo la famosa collezione d’arte dei Saatchi).

Da un lato abbiamo tutta una serie di azioni “a favore dell’arte” condotte dalle marche. Azioni su un target culturalmente elevato? Scarico di utili attraverso operazioni fiscalmente deducibili? Creazione di pretesti di comunicazione e RP?

Il mio lungo trekking sulla strada dell’advertising (camminando sulla carreggiata, ho sempre cercato di evitare il marciapiede) mi fa temere un po’ del cinismo di noi addetti ai lavori. Ma è giusto essere ottimisti e pensare che qualche mecenate ci sia, motivato verso una responsabilità sociale dell’azienda che proponga comunicazioni in grado di stimolare la mente e le coscienze. Facendo volare più alto il target e il fuori target.

D’altra parte l’arte è un boomerang, e se l’abbiamo cacciata dell’advertising è tornata dalla finestra e se ne è impadronita autonomamente, senza il permesso. Del resto arte e pubblicità hanno qualcosa in comune nel DNA… diceva Balzac “Chi dice arte, dice menzogna”, proprio ciò di cui accusano in troppi noi pubblicitari.

Mi viene un altro pensiero.
Nel Medio Evo e oltre, Chiese e Palazzi erano – come sapete – dei media. In una società analfabeta, pittura e la scultura erano i mezzi più d’impatto per trasferire messaggi, emozioni, stimoli, brand image della casata o della congregazione religiosa. E molti andavano in chiesa per l’arte più forse che per la funzione. Così come noi, a volte, ci troviamo in situazioni in cui l’advertising ha un valore estetico e di interesse ben superiore al programma che interrompe (o che la interrompe?).

Eventi troppo rari purtroppo, la maggior parte delle comunicazioni non riesce a bucare il mio disinteresse e quello di molti altri fruitori di media. Non sempre la qualità è alta (anche se i brief sono impeccabili, e li si vede bene nella filigrana del comunicato) e si capisce perché altre forme di comunicazione stiano mordendo alle caviglie, come un branco di lupi siberiani, la pubblicità classica che non si dà un colpo d’ala..

Aspettate, sto forse dicendo che la pubblicità è il nuovo affresco? Che pensiero azzardato mi sono permesso. Martirizzatemi pure ma, a posteriori, non immortalate il mio martirio in un quadro; preferisco uno spot.

 
Di Roberto Venturini (del 28/05/2010 @ 07:10:05, in Advertising, linkato 2261 volte)

iAd spacchera il mondo del mobile adv?
La "trazione" dei device Apple sul mobile è tale (siamo già ad oltre 1 milione di iPad venduti, e non è ancora nemmeno stato lanciato in Italia....) che la casa di Cupertino ritiene di disporre di un canale, un media talmente forte da potersi permettere una piattaforma proprietaria di adv.

E se c'è una cosa che Jobs ha capito è che se si disegna bene una cosa, si può chiedere un prezzo molto, molto superiore a prodotti analoghi e concorrenti.

E da quello che si è saputo, iAd è un sistema che rischia di disintermediare (insomma, di portare via budget) alle agenzie di pubblicità. Che, come sappiamo, sono dei player la cui importanza si sta progressivamente riducendo.

Tra qualche giorno ci scrivo un pezzo, adesso no che sono in partenza per Firenze.
Però vi lasco con il video della presentazione di iAd da parte di Jobs.

 
Di Altri Autori (del 01/06/2010 @ 07:15:01, in Advertising, linkato 1920 volte)

AdMob è ufficialmente di proprietà di Google. E’ lo stesso colosso di Mountain View ad annunciarlo sul suo blog a pochi giorni dal via libera ottenuto dalla Federal Trade Commission sull’acquisizione da 750 milioni di dollari.

La transazione era stata ‘congelata’ per sei mesi dalle indagini dell’autorità americana, preoccupata che con AdMob, società leader nel settore del mobile advertising, Google potesse estendere la sua posizione dominante in un nuovo e cruciale settore tecnologico. Riserve poi sciolte, hanno spiegato i commissari della FTC, anche grazie all’ingresso di Apple nel mercato con la sua piattaforma iAds, considerata dall’agenzia Usa un potenziale “forte concorrente nel segmento del mobile advertising”.

La rivalità tra i due colossi per dominare questo business diventerà ora più agguerrita, ma era cominciata già a novembre quando Google ’soffio” AdMob proprio alla Apple. Dopo un paio di mesi, a gennaio, Cupertino ha risposto con l’acquisto di Quattro Wireless, un altro network pubblicitario per dispositivi mobili.

Via Quo Media

 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Ci sono 1941 persone collegate

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
AI (2)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




21/11/2024 @ 17:19:54
script eseguito in 141 ms