Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Campagna pubblicitaria su carta stampata, realizzata per il cliente Volkswagen dall'agenzia DDB di Lisbona, per promuovere il loro servizio clienti.
Eccovi l'ultima campagna di advertising del WWF realizzata da Ogilvy & Mather
Direttore Creativo: Piyush Pandey, Abhijit Avasthi, Anup Chitnis, Rensil D'silva
Art Director: Anjali Ramani
Copywriter: Anurag Agnihotri
Il Guerrilla Marketing come insieme di strategie a basso costo e unconventional sembra essere, almeno ultimamente, il modus operandi preferito dai grandi organismi internazionali, come sono Amnesty International e l'Unicef.
Pur essendo il guerrilla marketing una strategia generalmanete low cost, si dimostra particolarmente efficace rispetto a campagne che puntino ad attirare l'attenzione e ad un sicuro deep impact su larga scala.
In alcuni paesi del mondo, come ci ricorda Amnesty con questa campagna di marketing non convenzionale, un'opinione errata può bastare per essere privati della libertà.
Unicef invece, come si evince dall'immagine qui sopra, mira a sensibilizzare le masse sul problema riguardante molti paesi del mondo, dove è prassi diffusa quella di incarcerare senza giusta causa minorenni che vivono in strada. Chissà che talvolta camminare a testa bassa non ci renda più civili. [via Marketing Routes]
Posterscope e Magic Touch (Gruppo Aegis Media) pianificano per Havana Club un'innovativa campagna affissioni che, grazie alla collaborazione con Viacom Outdoor e Clear Channel, utilizza per la prima volta in Italia la tecnologia Elumin8! per un effetto animazione di grande impatto e visibilità. La campagna affissioni della famoso brand internazionale distribuita in Italia da Pernod Ricard Italia, è on air in questi giorni a Milano e a Roma su poster 6x3 appositamente selezionati. Il soggetto pubblicitario della campagna Havana Club si avvantaggia della nuova tecnologia Elumin8! che permette di illuminare alcuni particolari della creatività creando un effetto “animazione” di grande impatto e visibilità. L'operazione è il frutto di una partnership che ha coinvolto Posterscope per la parte di planning, Magic Touch , società del gruppo Aegis Media specialista in ambient media e marketing spectacular, Viacom Outdoor , che dopo il lancio della tecnologia Bluetooth nell'esterna, si conferma oggi al vertice dell'innovazione tecnologica del settore e Clear Channel.
Barbara Tomasi
Zoppa, la prima start-up Italo-Americana sull’advertising si pèresenta con questo ambizioso pay-off: “join the revolution, advertising goes social”.
Una società invia a Zoopa.com il brief dettagliato sul tipo di video promozionale che intende ricevere e chiunque fosse in grado di montare un video,o di scrivere un concept può inviarlo e partecipare al contest. E’ un concorso "user contro user", in cui tutti i video postati sono condivisi in rete,votabili e commentabili. La ciliegina sulla torta è il compenso economico previsto per i tre vincitori(1000 $ al primo classificato e 500$ ai restanti due) al quale provvede il brand stesso.Attraverso il video, un concorrente esprime l’immagine che percepisce del brand (anche inconsciamente), o come dovrebbe essere a suo avviso per risultare vincente o comunque invia un feedback che la società deve interpretare ed analizzare attentamente.Non è il primo caso in cui si chiede “ai clienti di creare una pubblicità per loro stessi” ma mentre in passato si trattava di brand che autonomamente promuovevano un concorso loyalty oriented, Zooppa è un soggetto terzo che provvede ad offrire questo servizio alle società e lo comunica non solo ai clienti affezionati ma a tutti i visitatori del sito. Il brand deve solo indicare le linee guida, disporre di 2000 $ per i premi e può usufruire della visibilità del sito(al momento non ancora elevatissima) e della creatività dei concorrenti.
Non sarebbe giusto tralasciare l’aspetto esperienziale dell’iniziativa; creando video, soli o in compagnia,si vivono esperienze,emozioni,si interagisce con altri; la marca in un certo senso instaura un rapporto particolare con i videomakers; li stimola a ragionare sul brand, a vivere un’esperienza ad esso collegata,a mettersi alla prova condividendo on-line il video,ad attendere l’esito di una competizione dal carattere giocoso che prevede comunque un premio pecuniario.
Concludendo,l'idea è sicuramente orìginale ed adatta a coinvolgere un target giovane;per valutare la convenienza dell'investimento, la società che investe 2000 $ dovrà prima documentarsi sulle visite medie che il sito riceve ed al tempo stesso prendere nota del numero medio di user che partecipa al contest.Al primo concorso non hanno partecipato in molti, al secondo potete partecipare anche voi.
Secondo le rilevazioni di Nielsen Media Research, gli investimenti pubblicitari totali italiani del 2008 sono scesi del 2.8% rispetto al 2007 - con un preoccupante -10% Dicembre 2008/Dicembre 2007. Il calo interessa un po' tutti i mezzi, con l'eccezione di Internet che ha fatto invece segnare un modesto + 0.9 rispetto al Dicembre 2007 e un +13.9% 2008/2007. Anche la Radio cresce di qualche punto.
I media digitali traineranno la crescita degli investimenti pubblicitari anche nell’anno 2009. A confermarlo Iab Italia che, in seguito all’andamento del primo trimestre 2009 dell’advertising online registrato dalle rilevazioni Fcp Assointernet e Nielsen Media Research, prevede entrate per 931 milioni di euro, vale a dire il 13,7% in più rispetto al 2008.
Nel dettaglio, il settore Display dovrebbe crescere del 10% per 355,3 milioni di euro e quello Search del 20% raggiungendo i 342 milioni di euro. La stima per classified/directories è in aumento del 12% fino a 190,4 milioni di euro, mentre l’email marketing dovrebbe salire del 5% fino a 22,05 milioni di euro.
Anche l’advertising mobile dovrebbe registrare nel 2009 un andamento positivo in crescita dell’8% fino a 21,6 milioni di euro. Crescita rispetto all’anno scorso, ma rallentamento netto rispetto agli anni passati.
Il commento di Layla Pavone, presidente Iab Italia manager director Isobar: “Internet è ormai una realtà che coinvolge 21 milioni di italiani e, come tale, rappresenta un’enorme opportunità di comunicazione per le aziende… A fronte della crisi economica in atto, le previsioni di crescita dell’advertising online per il 2009 traducono la fiducia che gli attori di questo mercato riconoscono sempre più al potenziale innovativo dei media digitali rispetto ai media classici, sia in termini di valore sia di efficacia. Siamo ottimisti nell’augurarci che questo trend positivo trovi conferma nel corso dei mesi a venire”.
Via Quo Media
I consumatori dell’era digitale chiedono contenuti espressi in forme innovative. È questa la sintesi dello studio condotto alla fine dello scorso anno su oltre 2.800 consumatori in Australia, Germania, India, Giappone, Uk e Usa da Ibm Istitute for Business Value, dal titolo “Beyond advertising: choosing a strategic path to the digital consumer”.
I consumatori di oggi, non più soggetti passivi ma attivi, per poter essere raggiunti efficacemente con i messaggi pubblicitari, hanno bisogno di una dieta multimediale nuova, di nuovi mezzi di comunicazione, di nuovi contenuti.
Se il mercato non saprà adeguarsi alle nuove tendenze applicando nuovi modelli, saranno a rischio le stesse strategie di marketing e sviluppo delle aziende. Insomma: occorre diventare efficaci in tempi molto veloci, mettendo in campo nuove capacità: innovazione cross-platform, maggiore veduta di insieme, una più aperta collaborazione e, infine, processi digitali.
In particolare lo studio, che evidenzia una significativa discrepanza tra chi si occupa di pubblicità, chi possiede i contenuti da veicolare, chi li distribuisce ai media e le agenzie, conferma alcuni trend emersi già da tempo: la personalizzazione del messaggio, l’utilizzo dell’ambiente web, il passaggio a una comunicazione “brand-actional”.
È più che nota la crescita di interesse suscitata dai social network, la cui adozione è quasi raddoppiata tra il 2007 e il 2008 (passando dal 33% al 60%), così come dalla possibilità di accedere online a musica e video (addirittura quadruplicata, con un passaggio di utilizzo dal 7% del 2007 al 35% del 2008). Un cambiamento questo che richiede una profilazione più nitida del consumatore, che sceglie i messaggi pubblicitari di suo interesse, e - di conseguenza - una maggiore personalizzazione del messaggio pubblicitario stesso.
Nuovi media, nuovi mezzi, nuovi messaggi. È questa in sostanza la spinta che porta chi si occupa di pubblicità a prendere atto di internet come nuovo spazio/mezzo di comunicazione. La tendenza, già iniziata anni fa, è destinata a crescere, come confermano i dati (il 63% dei chief marketing officer a livello globale si aspetta una crescita della comunicazione pubblicitaria online, mentre il 65%di loro è certo che le forme tradizionali di pubblicità sono destinate a decrescere).
Infine la migrazione dei consumatori sulle nuove piattaforme digitali confonde i confini tra pubblicità e marketing. Questo fatto consente chi si occupa di comunicazione di perseguire due obiettivi simultaneamente. Mentre i mezzi di comunicazione tradizionali sono adatti a veicolare o un brand (tv, radio, stampa, cartellonistica ecc.) o un’informativa transazionale (telefono, volantini postali ecc.), i nuovi mezzi digitali consentono di fare entrambe le cose insieme.
(Lo studio integrale si può scaricare a questo indirizzo: www.ibm.com/services/gbs/beyondadvertising).
Via Promotionmagazine.it
Cresce la pubblicità online pensata per e indirizzata sui social network. Secondo una ricerca di comScore, il 22,1% delle inserzioni pubblicate su internet negli Usa passa attraverso Facebook e affini.
Il rapporto sottolinea la crescente predominanza di siti di social media nel panorama del web, ormai accettati anche da molte concessionarie come canale principe per gli ads in rete, e rileva una crescente concorrenza tra queste comunità online e società consolidate di internet (Yahoo! e AOL, per esempio), che si sono proposte da lungo tempo come principali destinatarie per le inserzioni di marca.
Secondo i dati di comScore, in luglio MySpace e Facebook hanno raccolto oltre l’80% degli annunci destinati ai social network, mentre i maggiori inserzionisti a investire in questo particolare campo sono stati AT&T, Experian Interactive e Ask Network.
Gli scettici sull’efficacia promozionale del social networking, però, non mancano. Molti analisti ancora si chiedono come monetizzare l’enorme traffico (potenziale e reale) di Twitter et similia, mentre alcuni addetti marketing sono dubbiosi circa l’abbinamento dei loro marchi a contenuti quasi interamente gestiti dagli utenti (che caratterizzano i social netowork), e perciò passibili di atteggiamenti politicamente scorretti e sgraditi ai destinatari del messaggio pubblicitario.
Via Quo Media
Apple acquisirà Quattro Wireless, società di online advertising di caratura internazionale (è il secondo pubblicatore di inserzioni pubblicitarie nel mondo dietro AdMob recentemente acquisita da Google).
La compagnia di Cupertino entra così nel mercato della pubblicità attraverso gli annunci e gli spazi pensati per il web su dispositivi mobili.
Ancora non sono stati resi noti i particolari dell’affare, ma pare che Apple abbia offerto 275 milioni di dollari per rilevare Quattro, trai cui clienti spiccano i nomi di Ford, Disney, Visa, Mazda e di Bing, il motore di ricerca firmato Microsoft.
Via Quo Media
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