Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il metaverso nasce nel 1992 dall’idea di Neal Stephenson, autore del romanzo Snow Crash, in cui lo descrive come una realtà digitale tridimensionale, replica del mondo reale, popolata da avatar che interagiscono tra loro in uno spazio virtuale immersivo. Sebbene emerga come una realtà utopica, sviluppata inizialmente nel gaming, il metaverso ha poi interessato diversi settori, quali l’intrattenimento e i social media, lo shopping, l’implementazione del servizio clienti, l’eLearning, lo sviluppo di competenze, la manifattura, e persino l’assistenza sanitaria e il mercato immobiliare.
Il motivo per cui il metaverso è considerato il fenomeno più discusso in ambito non solo tecnologico, ma anche strategico e comunicativo, è legato alle sue caratteristiche intrinseche. In primis, grazie alla convergenza di più tecnologie –quali non fungible token (Nft), internet of things (IoT), blockchain, machine learning, cloud computing, artificial intelligence (AI), augmented reality (AR), virtual reality (VR), e mixed reality (MR)– il metaverso scardina la struttura del web 2.0, centralizzato e controllato dalle big tech, per realizzarne una versione più user centric (per esempio il web 3.0), in cui ogni utente ha lo stesso valore e contribuisce al funzionamento di una “democrazia digitale”. Tali tecnologie, inoltre, contribuiscono alla ricerca accademica sul comportamento del consumatore, specialmente di Millennials e Generazione Z.
Da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Lum su un campione di consumatori italiani, è emersa l’elevata propensione della Gen Z verso tali tecnologie, l’89% dei quali preferirebbe utilizzare funzionalità digitali nella quotidianità in quanto permettono di amplificare le risposte cognitive, comportamentali, sensoriali e sociali associate ad un prodotto o servizio. Infine, il metaverso rappresenta uno strumento versatile per costruire la brand reputation aziendale, raggiungere un target potenzialmente ampio a livello globale, garantire l’autenticità̀ dei prodotti e la completa tracciabilità̀ della filiera, nonché generare nuove modalità di fan engagement che includano esperienze immersive e multisensoriali.
È proprio la stimolazione multisensoriale la più grande potenzialità del metaverse marketing. Furono Hirschman e Holbrook, nel 1982, a introdurre per primi l'importanza di valutare le esperienze dei consumatori attraverso la lente dei sensi (per esempio esperienze visive, uditive, olfattive, gustative e tattili) mentre Krishna ha definito il marketing sensoriale come quel marketing che coinvolge i sensi dei consumatori, la cui interazione influenza la loro percezione, giudizio e comportamento.
Di conseguenza, le aziende e i brand adoperano il marketing sensoriale per generare risposte favorevoli da parte dei consumatori, esponendoli intenzionalmente a molteplici stimoli in vari punti di contatto, sia fisici che virtuali. Mentre nel punto di vendita questi stimoli sono tipicamente legati al prodotto e all'ambiente, online le interazioni sono limitate allo schermo del dispositivo utilizzato. In questo contesto, l'integrazione delle diverse tecnologie alla base del metaverso (per esempio AR e VR) potrebbe aiutare a sviluppare un'esperienza multisensoriale immersiva, migliorando la disponibilità del consumatore all'acquisto.
Più considerazione viene data al coinvolgimento, alla sensazione e alla reazione degli utenti, più è probabile che gli stessi vivano esperienze piacevoli e, dunque, accrescano la reputazione e il valore di un brand. Emerge perciò la necessità di creare più punti di contatto virtuali tra prodotti e consumatori, innescando percezioni multisensoriali positive tramite contenuti virtuali, tecnologie a realtà aumentata, stimoli congruenti e feedback. Inoltre, i dati raccolti sottolineano l’importanza della facilità d'uso, della credibilità e politiche di reso appropriate di modo da soddisfare le esigenze dei clienti. La strada per creare valore a lungo termine per i propri clienti passa dalla costruzione di strategie ad hoc per l’ecosistema metaverso, inglobando lo storytelling in questa nuova realtà e favorendo le interazioni tra e con gli utenti.
Via Mark Up
L’industria della moda e dell’eCommerce sta vivendo una rivoluzione grazie a cambiamenti come l’innovazione digitale, l’influenza dei social media e le nuove abitudini di spesa dei consumatori. Sei trend caratterizzeranno il settore nel 2024:
- Second Hand: Il mercato del second hand è in forte crescita, guidato dalla sostenibilità e dalla ricerca di esperienze di acquisto uniche. Si prevede che raggiungerà 77 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
- Personalizzazione: La personalizzazione continua a essere fondamentale per l’eCommerce. I marchi devono utilizzare le informazioni personali dei clienti per migliorare l’esperienza di shopping.
- Metaverso: Sempre più brand esplorano il metaverso, creando esperienze di acquisto attraverso la realtà aumentata e virtuale.
- Tecnologia Blockchain: La blockchain offre trasparenza nella filiera di produzione e autenticità dei prodotti.
- Sostenibilità: I consumatori richiedono marchi che adottino pratiche sostenibili.
- Esperienze Immersive: L’esperienza di acquisto deve essere coinvolgente e memorabile.
Via Ninja Marketing
Di Admin (del 18/09/2024 @ 07:08:29, in AI, linkato 212 volte)
Snapchat ha recentemente introdotto uno strumento innovativo di generazione video basato su AI, pensato per i creator di contenuti. Presentato al Snap Partner Summit, questo tool consente di creare video a partire da semplici prompt testuali, con l'intenzione di estendere in futuro la funzionalità anche a input visivi. L'obiettivo è fornire ai creator uno strumento rapido per generare contenuti video di alta qualità, riducendo i tempi di produzione. Attualmente disponibile in versione beta per un gruppo ristretto di creator, questo sviluppo posiziona Snapchat davanti a concorrenti che stanno ancora lavorando all’implementazione di funzionalità simili.
#videocreation #Snapchat #digitalcontent #innovazione
Di Max Da Via' (del 09/10/2024 @ 07:42:15, in AI, linkato 238 volte)
Secondo l'ultimo rapporto di IDC, "Worldwide AI and Generative AI Spending Guide", gli investimenti globali in Intelligenza Artificiale (AI) sono destinati a crescere in modo significativo nei prossimi anni, raggiungendo i 632 miliardi di dollari entro il 2028. Questo rappresenta quasi il doppio degli attuali investimenti, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 29%.
La principale forza trainante di questa crescita sarà l'AI generativa, che vedrà un incredibile CAGR del 59,2%, superando segmenti come machine learning, deep learning e natural language processing (NLP). Nonostante ciò, gli investimenti complessivi in AI generativa rimarranno inferiori rispetto alla somma degli altri settori dell'AI.
La maggior parte dei capitali sarà destinata al software, con particolare attenzione alle applicazioni AI-enabled e alle infrastrutture dei sistemi AI. Anche l'hardware, soprattutto per server e soluzioni di archiviazione, vedrà un aumento degli investimenti, seppur con un CAGR più contenuto del 24,3%.
I settori che adotteranno maggiormente l'AI saranno i servizi finanziari, IT e retail, che da soli rappresenteranno il 45% della spesa complessiva. A livello regionale, il Nord America guiderà gli investimenti con oltre 336 miliardi di dollari, seguito dall'Europa occidentale e dall'area Asia-Pacifico.
Tuttavia, l'integrazione dell'AI, in particolare quella generativa, potrebbe avere impatti significativi sul mondo del lavoro, con possibili perdite di posti in settori altamente automatizzati. Nonostante queste preoccupazioni, molti vedono nell'upskilling una chiave per affrontare queste sfide.
#IntelligenzaArtificiale #AI #AIGenerativa #IDC #InvestimentiAI
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