Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
L'iPhone, secondo quanto recentemente dichiarato da Jobs, avrebbe raggiunto l'obiettivo di vendere 10 milioni di pezzi entro il 2008 con due mesi di anticipo (e vendendone 7 milioni di pezzi nell'ultmo trimestre).
Anche se c'è la crisi, c'è da pensare che le vendite natalizie faranno salire ancora un bel po' il numero.
Al di là di qualsiasi polemica o incensamento dell'azienda o del prodotto, di certo questi numeri rischiano di pesare sul futuro (o il presente) di Internet Mobile, con il prossimo contributo dei dispositivi android-based.
Che sia già ora di iniziare a sviluppare seriamente su queste piattaforme con pensieri, strategie e creatività focalizzate su questi terminali?
Comunque che Internet Mobile ci rivoluzionerà la vita sono anni che lo dico, ormai è solo una questione di tempo e nemmeno molto...
Io ad esempio, sono assolutamente affascinato dalle applicazioni geocontestuali che ho sull'iphone, che a seconda di dove sono mi danno indicazioni, liste o mi permettono di fare cose...
Chiaro che non è facile come trasformare queste tecnologie in azioni di marketing che funzionino...
A proposito di applicazioni, siamo arrivati a 200 milioni di downloads di applicazioni dall'iTunes Store - chiaro che la maggior parte saranno di contenuti gratuiti, però il numero è impressionante.
Btw anche le vendite di computer Apple stanno andando forte: comparando lo stesso trimestre dell'anno scorso ha fatto registrare un +16% di crescita in termini numerici, vendendo 2.2 milioni di computer.
Non paga del primato incontrastato nelle vendite di smartphone, la finlandese Nokia ha deciso di abbattere l'ultimo tabù rimasto e di conquistare il mercato asiatico. Il primo produttore di telefoni cellulari al mondo detiene infatti solo l'1% del mercato in questione e si sta preparando a esordire in Giappone come operatore virtuale di rete mobile.
L'operazione, non ancora confermata ufficialmente, dovrebbe essere veicolata da un accordo con il provider nipponico NTT Docomo. Nokia si appoggerà alla sua rete ad alta velocità per proporre i suoi servizi telefonici da associare ai propri modelli di fascia alta. N96 e la linea Vertu saranno al centro di questa operazione che mira a scardinare gli equilibri nel paese del Sol Levante, dove sono aziende con Nec, Sharp e Panasonic a farla da padrone.
Via Quo Media
Solo nell’ultimo anno sono stati venduti nel mondo 1,2 miliardi di telefoni, di cui 22 milioni solo in Italia. Esordisce così il report della School of Management del Politecnico di Milano che ha fotografato l’utilizzo del mobile marketing da parte delle aziende del nostro paese, sottolineando le potenzialità della soluzione. Secondo l’analisi, il 2008 si chiuderà con quasi un miliardo di sms diretto ai consumatori per veicolare una comunicazione di tipo commerciale.
L'indagine ha evidenziato che circa il 64% dei direttori marketing d’impresa non ha mai utilizzato il canale mobile per promuovere campagne pubblicitarie. Per quel che riguarda le previsioni, di questa percentuale il 58% non sa se utilizzerà tale canale di promozione in futuro, il 22% è sicuro che non lo utilizzerà e il 20% pensa che lo utilizzerà.
Tra il 36% di direttori marketing che ha invece già fatto uso del canale mobile per scopi pubblicitari, afferma di essere molto o abbastanza soddisfatto il 77% di coloro che hanno promosso iniziative attraverso l’invio di sms/mms, il 63% di coloro che hanno fatto uso del display advertising su mobile e il 100% di coloro che hanno effettuato Keyword advertising. Il settore sembra dunque essere in una fase embrionale e le potenzialità inespresse sono molte.
Via Quo Media
Skype è pronto al grande salto. Il popolare software di messaggistica istantanea e voIp ha comunicato al Ces l’intenzione di concentrarsi sul settore della telefonia mobile e di collaborare con la piattaforma Android di Google.
La nuova versione del client di proprietà di eBay, che inizialmente sarà disponibile solo in versione beta per gli utenti Usa, sarà compatibile con il T-Mobile Htc G1, primo e unico cellulare che supporta per ora Android.
Skype ha anche lanciato una versione Light del suo servizio voIp compatibile con oltre 100 nuovi modelli di telefoni cellulari che dispongono di Java, tra cui moltissimi Lg, Motorola, Nokia, Samsung e Sony Ericsson.
Sicuro dell’appoggio degli utenti, che grazie alle chiamate effettuate mediante il programma hanno risparmiato ingenti somme, Skype deve ora conquistare la fiducia di quegli operatori di telefonia mobile ancora scettici per il timore di vedere una drastica riduzione del fatturato generato dalle chiamate vocali.
Il responsabile operativo del gruppo Scott Durchslag si è detto sicuro che questa tendenza stia mutando: “In passato gli operatori pensavano che fossimo qualcosa di diabolico. Ora ci sono operatori che stanno venendo da noi”.
Durchslag ha spiegato che la crisi economica sta aiutando e non danneggiando Skype, in quanto i consumatori cercano alternative meno care. Anche i clienti business, che sono stati più lenti ad adottare Skype, ora cercano di usarlo per diminuire le spese.
“Non abbiamo mai visto le cose andare meglio”, ha affermato il dirigente, aggiungendo che il comparto business ora rappresenta circa il 30% del minutaggio telefonico utilizzato, rispetto al 20% di inizio 2008. “Ci sono imprese che usano il servizio e che prima non avrebbero mai chiamato“, ha detto Durchslag , citando come esempio il responsabile di un importante team del produttore di attrezzature Cisco Systems, il cui gruppo usa Skype per comunicare.
Durchslag ha aggiunto che, mentre altre aziende stanno licenziando personale, Skype, che guadagna oltre 30 milioni di utenti a trimestre, invece sta assumendo in massa per tenere il passo con la rapida crescita.
Con l'obiettivo di andare anche oltre il pc e il cellulare, Durchslag ha anche detto di aver cominciato a lavorare con i produttori di televisori per avere, forse già tra un anno, Skype sugli apparecchi tv digitali connessi a internet. “I televisori hanno un ciclo di sviluppo molto lungo, dunque si tratta di qualcosa che si vedrà probabilmente alla fine del 2009 o all'inizio del 2010, se va tutto alla perfezione”, ha concluso il dirigente, che però non ha indicato i nomi dei fabbricanti coinvolti.
Via Quo Media
Samsung ha annunciato il lancio di un nuovo servizio che consentirà ai suoi clienti di comprare o noleggiare film e serie tv da scaricare e vedere sul loro telefono cellulare.
La compagnia coreana ha siglato un accordo commerciale con le major del settore, Warner Brothers, Paramount Universal, che le consentirà di offrire oltre 500 titoli tra grandi successi, classici e uscite più recenti. Nella lista figurano anche l’ultimo episodio della saga di Batman, The Dark Knight, e le serie Friends e E.R..
Samsung, con questa offerta, vorrebbe competere con la capillarità raggiunta dai servizi Apple tramite il canale di iTunes.
Il negozio online da cui scaricare il materiale video verrà lanciato in anteprima in Gran Bretagna e Germania, e proporrà applicazioni in esclusiva per gli utenti in possesso della più evoluta versione dello smartphone Samsung, Tocco Ultra Edition.
La casa coreana ha infine rivelato i propri piani per aggiornare l’hardware informatico con nuovi desktop e notebook, e nuovi lettori per file musicali in formato mp3 e mp4.
Samsung Movies si avvarrà della tecnologia Acetrax, e ciò significa che il materiale scaricato non potrà essere copiato o spostato dalla memoria di destinazione originaria, anche se gli utenti potranno collegare smartphone e cellulari al proprio pc per visualizzare il film su uno schermo più grande.
I prezzi per il servizio sarnno compresi tra le 2.49 sterline (noleggio di 24 ore) e le 4.99 sterline (per l’acquisto di un video).
L’obiettivo di Smasung è quello di arricchire il proprio catalogo e arrivare a un’offerta di 2 mila pellicole e qualche decina di show televisivi entro l’estate, promuovendo così i suoi supporti cellulari dotati del software necessario allo sfruttamento del servizio Movies.
Via Quo Media
Tim perde clienti. A dirlo è una recente ricerca sull’utenza della telefonia mobile in Italia, che ha registrato i dati attinenti al 2008. Lo scorso anno, Telecom ha perso 1,5 milioni di clienti, registrando nel terzo trimestre un calo del 40% della sua quota di mercato.
Tim resta comunque il primo gestore mobile italiano, ma ha attraversato una seconda metà di 2008 negativa: 1 milioni di utenti perduti, in coincidenza con le numerose rimodulazioni peggiorative delle tariffe messe in atto dalla compagnia telefonica.
In leggero aumento, invece, la spesa media degli abbonati Telecom via cellulare, che nel 2008 è passata da 20,3 a 20,8 euro al mese.
Vodafone, rivale per antonomasia della compagnia italiana, l’anno scorso ha viceversa incrementato il numero di clienti di 319 mila unità, allargando la propria quota di mercato fino al 33,8% del totale. In lieve discesa il profitto dato da ogni abbonato, passato da 21,6 a 21,5 euro ogni trenta giorni.
Notevole il salto di Wind, che guadagna 1,5 milioni di clienti nel corso del 2008, grazie soprattutto ai piani tariffari agevolati e a strategie commerciali mirate (per esempio per le chiamate all’estero). La compagnia arancione sale così al 20,4% del mercato, anche se i sui utenti le garantiscono solo 18,8 euro mensili ciascuno.
A chiudere, H3G che, nonostante una diffusione ridotta e solo il 6,5% del mercato di telefonia mobile, è supportata da una spesa media per abbonato pari a ben 33,5 euro al mese.
Via Quo Media
Circa il 13% degli utenti di telefonia mobile si connette a internet tramite cellulare o altro dispositivo mobile almeno una volta al mese. A comunicarlo Nielsen Online, che rende noti i dati relativi agli accessi internet via cellulare nel primo trimestre 2009.
I 6 milioni di individui che si connettono lo fanno circa 10 volte al mese e per una durata media di 11 minuti. La categoria più visitata è quella rappresentata dai portali generalisti con il 90% delle utenze web, seguita dalle email con più del 50% di utenze per almeno 20 volte al mese e dai siti di news con un terzo di utenze mobili.
Un forte aumento delle connessioni mobili si è verificato soprattutto in direzione dei siti di social network che raggiungono il 14% (+10% rispetto al 2008) con l’80% di visite per Facebook (una media di 21 volte al mese per almeno 17 minuti a sessione). Anche i siti di scommesse registrano una forte crescita di utenze mobili con il 5,4% per una media di 7 visite al mese, seguiti dai siti di informazioni finanziarie e di business che vedono raddoppiate le proprie utenze.
“Rispetto agli accessi internet via pc emerge il successo dei siti che forniscono informazioni di necessità contingente, come il meteo, le mappe, o i siti per conoscere i risultati degli eventi sportivi, mentre in entrambi i casi figurano nella top 10 i portali, le email, i motori di ricerca e le news”, ha commentato Ombretta Capodaglio, marketing manager Nielsen Online.
Via Quo Media
Vodafone insegue Apple, Nokia e Microsoft e apre un negozio virtuale: il primo operatore telefonico al mondo in termini di fatturato ha annunciato oggi, martedi 12 maggio, il progetto di aprire uno store di applicazioni e servizi per smartphone. La mossa è in evidente concorrenza con l'AppStore di Apple, che permette agli utenti di iPhone di scaricare migliaia di programmi software per personalizzare musica, giochi e modalita' di navigazione e negli ultimi nove mesi ha avuto un grande successo, superando il miliardo di download.
Vodafone sostiene che per raggiungere milioni di consumatori in tutto il mondo, i partner e gli sviluppatori di contenuti dovranno solo realizzare le applicazioni web. I pagamenti potranno essere effettuati direttamente tramite il sistema "efficiente ed efficace di micro-fatturazione wireless di Vodafone", che otterrà una percentuale intorno al 30% dei profitti. L'incentivo per i partner e chi crea i giochi e altri contenuti è l'accesso immediato alla rete Vodafone di 289 milioni di utenti a livello globale e la possibilita' di lanciare nuovi prodotti e servizi contemporaneamente in diversi sistemi operativi e quindi di aumentare le entrate dai servizi internet via cellulare. Il "supermercato virtuale" di Vodafone offre agli utenti grande flessibilita' e un'ampia scelta di applicazioni e servizi da personalizzare e, assicura il gruppo britannico, garantisce "massima trasparenza e controllo sull'accesso e utilizzo delle loro informazioni."
"Vodafone sta effettuando questi cambiamenti per rendere più facile per i partner sia sviluppare nuovi e interessanti servizi sia fatturare gli utenti utilizzando il nostro sistema in tutti i mercati, - ha dichiarato oggi Vittorio Colao, amministratore delegato di Vodafone. – Li aiuteremo a massimizzare le loro entrate dando loro un facile punto di accesso alla nostra base clienti globali e alla nostra rete e al tempo stesso daremo ai nostri clienti i servizi innovativi che vogliono." L'accesso è gestito tramite l'iniziativa Joint Innovation Lab, studiata per facilitare la creazione di widget per un'utenza di fino a un miliardo di persone. Le prime applicazioni saranno disponibili entro l'anno in mercati europei come l'Italia, la Gran Bretagna, Germania, Spagna, Olanda e Grecia.
Vodafone debutta in un mercato piuttosto affollato. Sulla scia del successo di Apple infatti altri colossi del settore si sono di recente lanciati in informazioni simili: Microsoft con Windows Marketplace, Rim Blackberry con App World, Google con Android Market e Nokia con Ovi Store. L'unico rischio, secondo alcuni analisti, è che il mercato bombardato di offerte sia ormai prossimo alla saturazione.
Di Nicol Degli Innocenti su ILSOLE24ORE.COM
La casa finlandese apre il suo store di applicazioni, giochi, , video e servizi.
In linea con le anticipazioni date a febbraio nel corso del Mobile World Congress, Nokia ha ufficializzato oggi l'apertura di Ovi Store, il negozio virtuale per acquistare giochi, contenuti, applicazioni, video e altri servizi direttamente dal telefonino. Lo "store" della casa finlandese è da tempo visto come il vero concorrente di quello che Apple ha creato per il suo iPhone e nelle aspettative della società dovrebbe interessare un bacino potenziale di 50 milioni di utenti rendendosi disponibile su oltre 50 diversi modelli. A livello pratico basterà scaricare il programma Ovi Store nella cartella "download!" del cellulare e allo stato attuale il "client mobile" è disponibile in inglese, tedesco, italiano, russo e spagnolo. L'Italia è fra i Paesi per cui l'acquisto dei servizi (alcuni gratuiti, altri a pagamento con carta di credito tramite i propri operatori telefonici) sarà attivo già nei prossimi giorni – Australia e Singapore le country prescelte per il debutto assoluto - mentre negli Stati Uniti il servizio entrerà in funzione entro il 2009 per i clienti di AT&T. Nel catalogo in lingua italiana, recita una nota di Nokia, sono fin da subito disponibili in esclusiva anche alcune applicazioni "made in Italy" realizzate da sviluppatori e content provider locali e presto si aggiungeranno a queste altre destinate all'acquisto via terminale mobile di un'ampia gamma di beni e servizi, dai biglietti per eventi culturali a quelli per il parcheggio fino alle ricariche di tessere di vario genere.
La scommessa dell'Internet Mobile, punto cardina della strategia del Ceo Olli-Pekka Kallasvuo, è quindi ufficialmente decollata e per Nokia si tratterà di farla rendere a dovere per contrastare una domanda (di cellulari) in contrazione e una rischiosa emorragia di utili (nel primo trimestre la società ha chiuso in perdita) che ha già imposto il taglio netto ai costi di struttura per oltre 700 milioni di euro. Nelle scorse settimane il gigante scandinavo aveva annunciato il blocco degli investimenti per Share on Ovi, il primo importante servizio Internet (di condivisione di contenuti ereditato con l'acquisizione della società statunitense Twango nel 2007) che aveva lanciato a inizio 2008, e confermato l'intenzione di cambiare strategia di offerta per evitare il rischio di infruttuosi e inutili duplicati (dei vari siti di social network come Flickr o lo stesso Facebook).
Ovi Store è quindi il vero guanto di sfida che Nokia lancia in direzione dei concorrenti anche se bissare il successo di Apple e del suo negozio virtuale non sarà certo facile. Certo è che il primo vendor al mondo di cellulari vuole trarre il massimo profitto dalla sua piattaforma "multi-content e multimediale" per una semplice ragione: il mercato dei servizi mobili (giochi, suonerie, video, tv, contenuti vari, mappe e via dicendo, navigazione Web compresa) crescerà quest'anno del 15% – i dati sono della società di ricerche Strategy Analytics - per raggiungere quota 62 miliardi di dollari. Una torta che non può che far gola a tutti.
Via ILSOLE24ORE.COM
In linea con le anticipazioni del Mobile World Congress, Nokia il 26 maggio ha reso ufficiale l’apertura Ovi Store, il negozio virtuale per acquistare giochi, contenuti, applicazioni, video e altri servizi direttamente dal telefonino.
Si tratta di un importante tassello nella scommessa che la casa finlandese sta facendo sull’Internet Mobile, nell’ottica di competere direttamente con iPhone sfruttando il suo bacino di circa 50 milioni di potenziali utenti.
Un business che fa gola a molti, se è vero che anche un operatore telefonico (e non un produttore di device) come Vodafone ha annunciato il 12 maggio scorso il progetto di aprire uno store di applicazioni e servizi per smartphone.
Il punto di forza qui è sicuramente dato dalla base di clienti (oltre 280 milioni nel mondo) che Vodafone può portare in dote ai produttori di contenuti ed applicazioni, ribadendo in qualche modo la forza di cui dispongono gli operatori che negli ultimi mesi sembravano aver perso terreno rispetto alle case costruttrici di device.
Di sicuro questa vivacità è di buon auspicio per lo sviluppo del mobile web, anche in Italia, non è però corretto nascondere i limiti della strategia degli apps store, volta a creare per ciascun sistema operativo un ecosistema di business che però non dialoga con gli altri.
Il rischio di oligopolio in tal modo diventa concreto (riproducendo il mondo degli operatori telefonici, specie nel nostro paese) e di ciò non potrà giovarsi il nascente mondo di Internet mobile che invece dovrebbe avere le stesse caratteristiche del web come lo conosciamo: non proprietario e trasparente all’applicazione che lo usa.
Naturalmente è ancora presto per giudicare, tuttavia tutti i grandi protagonisti si stanno muovendo e per ora il business è troppo ghiotto per rinunciare ad un tentativo.
Voi che ne pensate?
Gianluigi Zarantonello via http://webspecialist.wordpress.com
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