Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Jingle Bells, Jingle Bells... il periodo di alberi luccicanti e Christmas Carol è ormai iniziato da un po’. Per tutti noi è il periodo più bello dell’anno, ma forse un po’ meno per i Social Media Manager. Ogni anno il ritornello di Natale che sentono più spesso è: “quando parte la campagna natalizia?".
Secondo un recente studio di Facebook, Global Holiday Study curato da Ipsos, circa il 43% dei consumatori iniziano il loro shopping prima di Novembre, con picchi registrati durante la Black e Cyber week.
Qual è dunque la prima regola?
Holiday Promotion e Social
Diversi brand di fatto storceranno un po’ il naso, ma a livello di vendite non esiste nulla di più invitante di una promozione in puro stile natalizio.
Il motivo è molto semplice: le occasioni fanno molta più gola. Non è del tutto corretto pensare che una promozione non possa essere legata al brand, o che debba per forza essere solo un momento commerciale.
Sarà compito del brand identificare la creatività giusta e il messaggio corretto, che strizzi l'occhio ai consumatori, senza rovinare la strategia brand costruita.
La crescita delle vendite e dei ricavi, durante la Black Week, è aumentata ed aumenterà esponenzialmente nei prossimi anni, senza dimenticare che il Single Day sta diventando un momento promozionale rilevante anche qui in Europa. Bisogna fare attenzione però a non utilizzare post organici per questi eventi, ma catturare i target corretti attraverso sponsored post, in modo da non modificare troppo la brand perception che state cercando di costruire.
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Social Media: Holiday Emotion
Natale è il momento delle emozioni e dell’esplosione di sentimenti. Il principale obiettivo di ogni Social Media Manager è quello di portare a ogni visitatore e consumatore un pizzico in più di spirito natalizio.
E il primo strumento per veicolare le emozioni sono sicuramente i video.
Alzi la mano chi non si è mai trovato a sciogliersi davanti a una campagna di Natale. I video sono lo strumento di comunicazione migliore dal momento che permettono a chi lo guarda di immedesimarsi completamente.
La prima regola è quella di focalizzarsi su un'emozione e sviluppare lo storyboard così da lasciare che il racconto porti la storia nel cuore delle persone. Pochi dettagli, ma che colpiscano e lascino il segno. I principali ingredienti di un contenuto virale.
Una regola importante il vostro contenuto non dovrà mai allontanarsi dai valori caratteristici del vostro brand, e da come i vostri consumatori e fan vi conoscono nella "vita di tutti i giorni".
Engage, engage, Engage!
I contenuti natalizi sono il momento perfetto per creare awareness e migliorare la fedeltà dei propri consumatori. Come?
Il primo suggerimento è quello di crearne di rilevanti, anche solo visivi che contengano prodotti ma che non passino inosservati. Non dimenticate che ognuno di noi è sommerso quotidianamente, durante il periodo delle festività, di immagini di Natale.
Dovreste dunque distinguervi, creando un feed di Instagram o Facebook ad alto tasso di originalità.
Lasciate che il valore dei vostri prodotti parli anche attraverso i contenuti che andrete a postare. Costruite una strategia che non parli solo di gifting, ma di holiday mood, perché la prima regola del successo è che la vostra audience si senta coinvolta davvero.
Ultimo, ma non meno importante, utilizzare User Generated Content: non c'è modo migliore che utilizzare immagini di consumatori per aumentare il vostro tasso di creatività che lasciare che i vostri consumatori trasmettano il vostro messaggio natalizio nel loro modo.
Via Ninja Marketing
Twitter sta per rilasciare Topics, una funzione che permetterà di seguire argomenti specifici. L’idea gira nei corridoi dell’azienda da anni, ma solo ora grazie ai progressi nel campo del machine learning e al lavoro di un team editoriale, è pronta per essere resa disponibili a tutti. L’obiettivo è di aiutare i nuovi utenti, quelli che non vogliono perdere tempo a costruire una propria rete di following, ad avere contenuti in linea con i propri interessi.
Come funziona Twitter Topics?
Gli utenti non potranno seguire qualunque tema, ma solo scegliere tra una rosa che inizialmente è composta da oltre 300 argomenti. Da essi sono stati esclusi quelli politici, che potrebbero essere oggetto di “hijacking” e di fake news. Dopo aver deciso di seguire un argomento l’algoritmo di Twitter andrà a caccia dei tweet pertinenti (in base a parole chiave che ne delimitano i confini). Poi passa a comprendere se quei tweet provengono da persone credibili (account ufficiali o da persone che solitamente trattano quel tema). A questo punto li ordina per engagement e decide quali di questi far apparire nella timeline dell’utente.
L’efficacia dell’algoritmo andrà testata, ma da queste informazioni è probabile un comportamento abbastanza scontato e quindi poco utile. Mi spiego: se io sono un fan di cinema e inizio a seguire questo topic, potrei deder apparire tweet di personaggi del cinema e case di produzione che già seguo o, all’opposto, di cui poco m’importa essendo l’argomento così vasto.
L’altra questione riguarda la frequenza di questi aggiornamenti. Quanto andranno ad “inquinare” la mia timeline attuale fatta di tweet di persone che ho scelto di seguire puntualmente? La risposta ufficiale di Twitter è che la frequenza sarà regolata in base al numero di persone che si seguono. Se seguo molte persone che producono tanti contenuti, vedrò pochi tweet dai topic e viceversa. L’obiettivo è offrire una timeline sempre ricca, che non annoi l’utente. Una questione, non banale, di bilanciamenti la cui efficacia andrà verificata.
Come cambierà Twitter con Topics?
Topics è destinato a cambiare Twitter in maniera profonda. Il modello di social network asimmetrico finora esistente si è rivelato poco adatto all’utente medio per la curva di apprendimento iniziale che richiede (la ricerca di profili da seguire). Diventando un “network di interessi” Twitter avrà il vantaggio di rendere più rapida la comprensione del servizio (fase di onboarding) e di stimolare le persone ad utilizzarlo più frequentemente (engagement nel tempo). Oltre a ciò il sistema avrà dati molto più solidi per profilare gli utenti (i loro interessi) e dunque di proporre pubblicità più rilevanti. In pratica potrebbe dare nuovo impulso all’advertising self service e non, che su Twitter stenta a decollare.
Dal 13 novembre capiremo se questa novità aggiungerà valore all’esperienza di Twitter o solo rumore. Il mio è più di un timore visto che non è stata prevista la possibilità di relegare i topic a liste specifiche, navigabili come timeline separata rispetto a quella delle persone.
Via Vincos blog
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