Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nel Regno Unito la vendita online degli e-book ha superato quella dei libri cartacei. Lo dicono i dati che Amazon ha riportato riguardo alle sue vendite in Gran Bretagna, in base ai quali emerge che per ogni 100 libri cartacei venduti si vendono 114 e-book. Un dato in linea con il trend mondiale che ha visto già gli Stati Uniti fare il “giro di boa” verso il digitale già nel 2011.
Amazon sostiene inoltre, che il rapporto tra libri cartacei e digitali è ridotto rispetto alla percentuale reale, poiché nel calcolo non sono conteggiati i libri disponibili gratuitamente sulla piattaforma nella versione “Free Kindle”.
Secondo Amazon, il salto nelle vendite è stato dettato anche dalla crescita delle vendite proprio del Kindle, un prodotto che sta prendendo così tanto piede in Gran Bretagna da convincere la catena di librerie Waterstones a mettere in vendita il Kindle nei suoi 300 punti vendita.
Ma i dati di Amazon evidenziano come l’azienda stia a poco a poco diventando anche un web editor forte, in grado di diventare poco a poco un editore a tutti gli effetti.
Alcuni degli autori più apprezzati dal pubblico britannico sono editi dalla stessa Amazon e questo, col tempo, potrebbe diventare un fattore non trascurabile. Tre di essi (Nick Spalding, Katia Lief e Kerry Wilkinson), rientrano addirittura nella top 10 dei libri per Kindle più popolari nel 2012.
Via Quo Media
Facebook si avventura nel mondo del gioco d’azzardo online con il lancio della sua prima applicazione con cui gli utenti possono scommettere soldi veri. A partire dal oggi, stando a quanto riportato dal Financial Times, Facebook offrirà agli utenti maggiorenni del nel Regno Unito l’opportunità di giocare a bingo online per premi in denaro.
“Il gioco d’azzardo è molto popolare e ben regolamentato nel Regno Unito. . . per milioni di utenti di bingo è già un’esperienza sociale così ha senso per noi offrirlo“, ha commentato Julien Codorniou, a capo del settore gaming di Facebook in Europa, Medio Oriente e Africa. Una situazione legislativa favorevole, quindi, ben lontana dal mercato americano che solo ultimamente mostra lievi aperture verso il social gaming con denaro “vero” e non virtuale.
L’annuncio risponde alle molte speculazioni fatte da esperti e investitori sul come e quando Facebook, e altri siti di social networking, avrebbe introdotto prodotti di gioco per aumentare i ricavi. Ancor più seguito della disastrosa IPO e della progressiva perdita di fiducia degli investitori stessi. La mossa di Facebook nel Regno Unito è uno sviluppo significativo, secondo Clive Hawkswood, capo esecutivo della Remote Gambling Association, con sede a Londra un’associazione gioco d’azzardo online. “Un sacco di persone si chiedono perché l’abbiano fatto prima visto che c’è una difficoltà nel monetizzare ciò che hanno. Questo è un modo di portare dei ricavi” conclude Hawkswood.
Facebook lancerà il Bingo Friendzy app in una joint venture con Gamesys, uno dei più grandi operatori britannici di gioco online. Si parla anche di un successivo ampliamento dell’offerta, che potrebbe includere non solo il bingo ma anche giochi da casinò come blackjack e roulette, ma al momento nulla è confermato.
Via Tech Economy
A distanza di poche ore Sharp e Sony si trovano costrette ad annunciare un pesante taglio nelle prospettive per il 2012. Sony ha delineato introiti per 20 miliardi di yen contro i 30 previsti in precedenza, Sharp ha registrato una perdita di 1,2 miliardi di yen nel solo primo trimestre dell’anno e sta pensando a 5000 licenziamenti per ristrutturare i conti aziendali.
Entrambi i gruppi, colossi mondiali della produzione di apparecchi televisivi, si trovano infatti a fare i conti con un prodotto che nonostante l’innovazione non è più in grado di trainare gli acquisti e stimolare il ricambio. Chi ha un tv, insomma, se lo tiene: il passaggio all’alta definizione è stato l’ultimo grande traino, il 3D ha incespicato in difetti tecnici e costi eccessivi e la grande macchina televisiva si è così arenata in una baia nella quale i grandi produttori hanno attraccato in attesa di idee.
Idee che, però, rischiano di non arrivare. Ed è questo il contesto nel quale si va ad incastonare il maggior pericolo per i vecchi equilibri del settore: l’avvento di nuovi grandi nomi che potrebbero sparigliare le carte e far proprio il mercato in tempi estremamente rapidi.
Via Quo Media
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