Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Aziende italiane virtuose. Il 33% delle imprese italiane adotta politiche “verdi” all’interno dei propri processi produttivi. Il 20% ha intenzione di promuovere attività ecocompatibili mentre solo il 6% non ha intenzione di adottare alcuna politica verde. Sono questi alcuni dei dati (confortanti) che emergono dallo studio condotto dalla società di recruiting Robert Half Finance & accounting sui dipendenti di aziende di tutte le dimensioni.
Un terzo delle aziende italiane, quindi, ha già implementato delle attività volte al rispetto dell’ambiente. Un valore per ora sotto la media mondiale (42%), ma destinato a crescere. È infatti sopra la media il numero delle aziende che, a detta degli intervistati - manager del finance e della ricerca e sviluppo - stanno definendo delle politiche ambientali da implementare a breve (20% il dato Italia contro il 17% media mondiale). Ma quali sono le attività attuate per il rispetto dell’ambiente dalle aziende del nostro Paese? Primo fra tutti, un maggior rispetto per i consumi energetici che coinvolge ben il 66% delle imprese: in primis l’uso di lampadine a basso consumo e una maggiore sensibilizzazione dei dipendenti. Un valore addirittura superiore alla media mondiale (64%).
Seguono i programmi di riciclo inclusi nei processi produttivi per il 56% delle aziende e l’utilizzo di carta riciclata per il 54%. Poi, un quinto circa delle aziende ha un piano di conservazione e risparmio dell’acqua. Tra le modalità più originali e innovative si rilevano invece l’incentivazione all’uso dei mezzi pubblici attraverso il rimborso del costo dei biglietti utilizzati per raggiungere l’ufficio, attuato dal 22% delle imprese, e la digitalizzazione dei documenti, con conseguente risparmio nell’uso di carta, per il 12%. Sono ancora poche invece le imprese che optano per la compensazione delle emissioni di CO2 emesse nell’ambiente come conseguenza delle proprie attività. Solo il 7% delle aziende, infatti, sostiene piani di rimboschimento o altre iniziative analoghe.
Infine, mentre il 15% delle aziende dichiara di considerare le politiche ambientali all’interno di un più ampio programma di responsabilità sociale d’impresa, nessuna di quelle considerate dallo studio ha scelto la strada della certificazione Iso 14001 per dichiarare l’impegno concreto nel minimizzare l’impatto ambientale dei propri processi, prodotti e servizi.
da e-gazzette.it
Crisi o non crisi la tecnologia continua a fare passi da gigante. Anche nel 2008 le innovazioni nei prodotti destinati al grande pubblico non sono mancate, nel campo del software come in quello dell'hardware, nei dispositivi mobili come in quelli votati all'alta definizione. Molte di queste "new entry" del firmamento hi-tech, praticamente tutte, giocheranno un ruolo importante anche nel 2009 e negli anni a venire condizionando le abitudini quotidiane di milioni di persone, siano esse semplici consumatori o figure di business. E non sono neppure mancate novità importanti nel campo della ricerca, sotto forma di nano tecnologie e nuovi materiali per realizzare i microchip e di transistor (progettati dagli Hp Labs) che sostituiranno in futuro le attuali memorie Dram (Dynamic random access memory) su prodotti in commercio entro i prossimi cinque anni. La ventata di novità ha toccato anche mondi sempre più pervasi dalle tecnologie come lo sport, con il rivoluzionario costume da bagno prodotto da Speedo in collaborazione con la Nasa. L'innovazione, come sentenzia una delle bibbie della tecnologia, Wired, è in altre parole viva e vegeta e pure in ottima salute, anche se i venti della recessione si fanno sentire eccome. Proprio la prestigiosa testata americana ha stilato come di consueto la classifica delle 10 tecnologie a suo avviso più importanti, "le "Top Technology Breakthroughs of 2008". Di questa classifica diamo di seguito alcuni esempi in ordine (crescente) di rilevanza.
Display flessibili
Se ne parla da parecchio tempo e diventeranno realtà, nel senso di un loro impiego su larga scala, entro il 2010 o al più tardi il 2011. Cellulari, computer portatili ed e-book si doteranno infatti progressivamente di schermi flessibili, arrotolabili su se stessi, come una sorta di antica pergamena. Quest'anno significativi sviluppi in questa direzione si sono registrati in seno all'attività dell'Arizona State University o di vere e propri specialisti della materia come Plastic Logic ed E-Ink. Samsung, fra i produttori di telefonini, è stata la prima a mettere in mostra (esemplificativo questo video apparso su YouTube) un prototipo di display flessibile destinato agli apparecchi mobili che si ripiega alla stregua di un libro. Quanto immaginato in "Minority Report" non è quindi più così lontano.
Memorie allo stato solido
Apple, con gli iPod, ha aperto la strada. Oggi e più che mai nei mesi a venire le memorie flash saranno ben più di un'alternativa ai classici hard disk nell'equipaggiamento di base di una moltitudine di dispositivi elettronici portatili, dai notebook ultraportatili alle macchine fotografiche digitali. Ora i grandi produttori di sistemi di archiviazione, fra cui Emc, Sun Microsystems e Hitachi stanno testando questa tecnologia per le grandi utenze aziendali. Una rivoluzione annunciata nel segno di migliori prestazioni (tempi di risposta) e di una maggiore efficienza energetica (minori consumi) rispetto ai tradizionali supporti di memoria. I prezzi dei dischi Ssd (solid state disk) è in costante flessione e questo ne faciliterà l'adozione a volumi già nel 2009 nei data center. Per i prodotti hi-tech che riempiono le case, ormai, è già tempo di dire "goodbye" ai vecchi hard disk.
Gps
La tecnologia in sé è datata 1978, quando furono rese operative le prime trasmissioni di dati su tecnologia Global Positioning System. Dal 1993 è iniziata la commercializzazione al grande pubblico, inizialmente per una ristretta categoria di utenti e veicoli, e nel 2008 i Gps hanno toccato l'apice della popolarità diventando un "add on" irrinunciabile per smartphone, lettori multimediali e computer portatili. Il futuro di questa tecnologia è tutta in una parola: servizi. Di geolocalizzazione e geotagging, perfettamente integrati con i software che comandano telefonini e gadget hi-tech e sotto il segno del Web 2.0.
Video ad alta definizione sulle reflex
La fotografia sposa il video e questo grazie al superamento di un limite tecnologico che ha segnato la storia recente della macchine digitali reflex a lente singola. Nikon e Canon, per prime, hanno lanciato sul mercato apparecchi Slr (Single-lens reflex) dotati di un apposito chip in grado di registrare filmati in alta definizione. Il che significa mettere nelle mani dei cultori delle arti grafiche e visive, nonché ai fotografi professionisti, dispositivi in grado di soppiantare le funzionalità delle classiche videocamere, aprendo le porte a un mercato dalle enormi potenzialità di sviluppo.
Usb 3.0
Alzi la mano chi non è mai ricorso a una chiavetta Usb per copiare file o documenti particolarmente pesanti da un computer a un dispositivo digitale o viceversa. La tecnologia Universal Serial Bus è ormai uno standard mondiale affermato e consolidato e a partire da metà 2009 avrà un'ulteriore accelerazione con l'avvento dei primi dispositivi dotati di interfacce Usb 3.0. La velocità di trasmissione dati sarà 10 volte più veloce della tecnologia attuale (la 2.0) e toccherà la punta di 4,8 megabit per secondo, agevolando di conseguenza il download e l'upload di contenuti digitali da e verso il Web. Ma non solo. Utilizzato come fonte di alimentazione, un cavo Usb 3.0 sarà capace di distribuire una quantità di energia elettrica nove volte superiore a quella trasportata oggi, con evidenti benefici sui tempi di ricarica di smartphone e dispositivi digitali in genere.
Android
É la scommessa di alcuni big della telefonia mobile, Motorola in testa. Lo sbarco negli Usa a fine ottobre del G1, il primo googlefonino - prodotto da Htc per T-Mobile – a vedere il mercato è stato solo l'inizio dell'avventura di Android. I circa 1,5 milioni di smartphone venduti con il sistema operativo open source voluto da Google non sono un dato eclatante se paragonato ai tre milioni di iphone che Apple ha consegnato al mercato nei primi due mesi di vita del melafonino. Le pecche del primo cellulare androide sono parse evidenti soprattutto alle voci batteria e display ma le prospettive di crescita per Android sono grandi. Il numero di operatori e produttori (Samsung, Sony Ericsson, Asus, Huawey e addirittura Lenovo con China Mobile) che hanno abbracciato la Open Handset Alliance è lunga come è lungo l'elenco degli annunci imminenti. Per l'industria mobile si annuncia un'altra rivoluzione e questa volta arriva non da un terminale ma da un software, da una piattaforma operativa aperta che potrebbe attirare a sé moltissimi sviluppatori di applicazioni. Mettendo pressione sugli altri Os dell'universo smartphone, da Symbian a Windows Mobile passando naturalmente per quello caricato a bordo dell'iPhone.
Apple App Store
Per alcuni addetti ai lavori è la vera scommessa vinta da Steve Jobs con il lancio dell'iPhone. E questo perché la guerra per il predominio negli smartphone si giocherà soprattutto sul fronte delle applicazioni che vi girano sopra: aprire un negozio virtuale per offrirle – gratuitamente alcune, a pagamento la maggior parte – agli utenti è stata una strada che Apple ha imboccato per prima e il suo App Store ha generato non a caso numeri molto ma molto importanti. Con il suo negozio la casa della Mela ha cambiato un modello statico di distribuzione di programmi (soprattutto di entertainment) per i cellulari rendendolo altamente dinamico, oltreché semplificato. Nella scia dell'App Store Google ha creato il suo Android Market, Research in Motion ha dato vita all'Application Storefront per i milioni di clienti dei suoi BlackBerry, Microsoft e Symbian sono prossime a dare il là ai propri marketplace di applicazioni. Android ha rafforzato un concetto: per migliaia di programmatori il cellulare è il nuovo pc, un device personalizzato su misura per tutto ciò che concerne strumenti di lavoro, giochi e tool di varia natura.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM