Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Segnalo con piacere un paio di corsi di Roberto Venturini, grande esperto di Marketing e Comunicazione. Corso "Marketing e Comunicazione Low Budget" Per chi fosse interessato segnalo che sarò docente al corso di "Marketing e Comunicazione Low Budget" organizzato dal Sole 24 Ore. Il corso si terrà a Milano, il 25 e 26 Gennaio. Corso: come massimizzare il risultato del lavoro delle agenzia di pubblicità Sempre per chi fosse interessato ad approfondire il tema dello sviluppo di una attività di comunicazione pubblicitaria e di come lavorare in / con una agenzia di pubblicità, segnalo che sarò docente di questo corso di LRA a Milano. Date: 28-29 marzo 2006 25-26 maggio 2006 Maggiori dettagli e informazioni possono essere reperiti direttamente sul sito di Roberto.
Il viral marketing continua a ispirare i produttori di vidoegiochi. Tra i tanti che ne hanno approfittato c’è anche la Konami, che ha fatto realizzare un advergame per il lancio del videogioco Death Jr. per PSP.L’iniziativa ha avuto un successo di molto superiore alle aspettative, tanto da avere oltre 1,5 milioni di visitatori sul sito nel primo mense di lancio di cui gran parte giunti solo grazie al passaparola.Il successo del gioco on-line ha aiutato e di molto le vendite del relativo videogames, che sono più che raddoppiate rispetto alle aspettative iniziali.
Navigando su CNET News mi sono imbattuto in questa segnalazione, che ci mostra le acrobazie che si potrebbero fare sostituendo allo skateboard un amico un pò scivoloso.Non è chiaro lo scopo di questo filmato, che grazie al passaparola si sta però diffondendo rapidamente, facendo un pò di pubblicità gratuita al sito che lo ospita.Del resto anche il redattore di CNET ha commentato sconsolato:We have no idea why, how or what for, but here it is nonetheless. It appears to be a stop-action simulation of a human skateboard.
Tag: skateboard, crazy, CNET, viral
Tramite il blog dell'amico Maurizio Goetz sono venuto a conoscenza di questo interessante articolo, che offre buoni spunti di riflessione:Parafrasando un celebre incipit si potrebbe dire che "uno spettro si aggira per il mondo": è lo spettro delle comunità virtuali intelligenti che collaborano, usano blog e nuove forme di comunicazione via internet e possono decretare il successo di realtà sconosciute o obbligare grandi corporation a miliardari risarcimenti. Un potere crescente, ma anche una grande responsabilità. Con queste realtà le imprese devono fare i conti. Un cambiamento organizzativo e culturale di notevole portata, nel quale l'Ict è l'indispensabile elemento abilitatore.continua su ZeroUno web
Un articolo pubblicato su questo blog qualche tempo fa affrontava in parte temi simili, descrivendo come molte aziende debbano imparare a fare i conti con questa nuova realtà. Leggi
Sbarca anche in Italia il Progetto Bolla che segue alla lettera le tecniche di street comunication dell'originale Bubble Project elaborato a New York dall'Art Director Ji Lee, il quale iniziò a tappezzare i cartelloni pubblicitari della Grande Mela con degli stickers bianchi a forma di fumetto; in pochi giorni gli spazi vennero riempiti con i più disparati commenti dei passanti ed i cartelloni pubblicitari divennero esattamente come le vignette dei comics. Lo scopo? Dare l'opportunità al destinatario della pubblicità di avere una voce e soprattutto di poterla far sentire a tutti, così da rendere in un certo senso bilaterale il dialogo tra aziende e pubblico.
Per capire meglio le ragioni e la filosofia che c'è dietro, questo è il manifesto estratto dal sito di Progetto Bolla, dove si possono trovare informazioni e foto delle affissioni:
I nostri muri e gli spazi delle nostre città sono invasi dalla pubblicità.
Stazioni, strade, piazze, bus, metropolitane ci gridano in continuazione messaggi di ogni tipo. Se una volta questi spazi erano considerati “pubblici”, ora vengono utilizzati dalle aziende per propagare i loro messaggi nel mero interesse del profitto. Armati di pesanti budget, le tecniche di marketing delle multinazionali stanno diventando sempre più aggressive e manipolatorie.Noi, la gente comune, siamo diventati contemporaneamente obbiettivi e vittime di questo attacco mediatico. Il Progetto Bolla e’ in contrattacco.
Gli adesivi a balloon sono le munizioni.
Una volta attaccati ai manifesti pubblicitari, questi adesivi trasformano il monologo delle aziende in un dialogo aperto. Incoraggiano la gente a dire la loro, a riempire il balloon con qualsiasi forma di auto-espressione libera dalla censura.
Piu’ balloon in giro = più spazi liberati
Più spazi = più condivisione dei pensieri e delle idee personali
Più condivisione = più reazione a quello che sta succedendo
Il dibattito sulla legalità di queste iniziative immagino sarà particolarmente acceso, ma preferisco evitare complessi giudizi morali e focalizzare invece l'attenzione su come l'immagine delle azienda sarà influenzata dal nuovo movimento. Sarà solo un fattore negativo e quindi da reprimere? Dalle poche bolle fin'ora presenti in Italia(solo a Parma), non mi è sembrato di notare espliciti attacchi alle società pubblicizzanti mentre mi è parso che i "fumettisti di strada" abbiano preferito scrivere più semplicemente una battuta. In questi casi le bolle potrebbero addirittura donare maggiore visibilità e memorabilità al cartellone. Ma per i marchi che non godono di particolari simpatie, come le multinazionali Nike, McDonald's o Coca Cola sembra difficile che possano guadagnare qualcosa dalla possibilità di far parlare senza censura la gente comune.
Bisogna comunque aspettare per capire quale sarà l'entità di questo fenomeno e quale sarà in effetti il tipo di comunicazione che sarà attuata; sarà fondamentale vedere se troverà un seguito importante oltre all'esperienza di Parma, da che tipo di persone verrà adottata e per comunicare cosa. Gli interrogativi sono tanti ma per l'immagine delle aziende sarà importante non reagire nel modo sbagliato.
Interessante operazione di co-branding tra la griffe di Roberto Cavalli e l’operatore di telefonia mobile 3, che ha deciso di personalizzare il telefonino LG U8360 avvalendosi della creatività dello stilista.Questo cellulare, in vendita solo ad Hong Kong, è con ogni probabilità destinato a diventare oggetto di culto per gli appassionati di telefonia. Il costo non proprio modesto di 1.000 Euro e soprattutto la decisione di limitare il numero di esemplari a solo 1.089 renderanno infatti questo gadget molto ricercato. All’interno della confezione, oltre al cellulare fashion (e un po’ kitch) trova posto anche un flacone del profumo Serpentine, dello stesso Cavalli. L’abbinamento tra un cellulare di fascia alta e il famoso stilista sembra un connubio nato sotto i migliori auspici, adatto ad una strategia di co-branding. I due marchi appartengono a settori diversi, godono entrambi di un buon posizionamento nel settore di riferimento e trarranno ulteriore visibilità da questo sviluppo congiunto.
Vedremo se nei prossimi mesi altri produttori di cellulari decideranno di griffare il loro ultimo modello per convincere una clientela sempre più esigente e attenta alle novità.
Tag: Marketing, Comarketing, Cavalli, LG, 3, UMTS
Di Eli (del 21/11/2005 @ 13:45:46, in Advertising, linkato 3450 volte)
Un invito a bere con moderazione nell'ultima campagna di marketing canadese della birra Labatt's, che unisce un advertising non convenzionale a temi di responsabilità sociale.
I siti di podcasting cominciano ad essere molto numerosi, rendendo difficile attirare l'attenzione sul proprio. Però le cose cambiano se siete una celebrità, e in più rappresentate un'icona per i bambini di tutto il mondo.Così anche Babbo Natale, o meglio il suo cugino americano Santa Claus, ha decisio di stare al passo con i tempi e ha creato un suo sito per il podcast.Grazie a questo sito sarà possibile per i visitatori essere sempre aggiornati su quanto succede al Polo Nord, ma anche scaricare canzoni e temi natalizi.Ad affiancare il tecnologico Santa c'à l'agenzia specializzata in viaggi avventurosi Five Star Experience, che avrà come regalo sotto l'albero un bel pò di visitatori in più.
Fonte: Podcasting News
Tag: Podcasting, Santa Claus, Marketing, Five Star Experience
Quando Marco inserì il post in cui segnalava questo video particolare, le previsioni sul suo destino che emergevano dai commenti non erano molto positive. Dopo quasi due settimane invece si può dire che Nike abbia centrato il bersaglio; in Italia il video è ormai conosciuto da tutti gli appassionati di calcio e da molti giovani, ed eessndo poi stato trasmesso da importanti tg e trasmissioni sportive, la sua visibilità ha raggiunto sicuramente un traguardo importante; non dimentichiamo infatti il vero target della campagna, promuovere un nuovo modello di scarpini da calcio( i Tempo Legend). Nike è comunque riuscita a trasmettere più volte uno spot in tv senza dover pagare un euro, ha creato un evento curioso e ha sfruttato media e passaparola perchè lo diffondessero. Non è la prima volta che Nike adotta tecniche alternative, probabilmente ha riscontrato che per i suoi clienti dopotutto anche questo è un buon canale di comunicazione.
Il motivo per cui si parla tanto di questo video è l'incerta autenticità della prova offerta da Ronaldinho, dovuta all'altissimo tasso di difficoltà del gesto; tutti gli intenditori sanno che il giocatore per estro, talento e tecnica è tra i migliori del mondo( se non il migliore) ed è l'unico per cui è lecito chiedersi:"Ma l'avrà fatto veramente?" Con tutta probabilità altri calciatori non sarebbero riusciti neanche a far nascere tale dubbio, mentre invece la considerazione di Ronaldinho tiene viva la curiosità su questo video cosicchè se ne continui a parlare. E i costi della campagna? L'ingaggio di Ronaldinho, il cameramen e... forse basta; non male come pausa per chi è abituato a spendere milioni di dollari in pubblicità televisive.
Prendendo spunto da un commento lasciato ecco per gli appassionati di basket il link della performance di LeBron James(anche lui uomo Nike) in risposta alle prodezze di Ronaldinho. Anche qui c'è aria di truffa ed il video, anche se il marchio Nike non viene evidenziato, arriva proprio in coincedenza del lancio delle nuove scarpe Zoom LeBron 3.
Illycaffè da tempo utilizza un nuovo strumento per fidelizzare dipendenti e partner commerciali. Grazie ad una scuola fondata nel 2002 offre infatti corsi di formazione divisi in tre grandi aree tematiche: la conoscenza teorica e pratica, la filosofia e gli elementi tecnici della cultura del caffè.Baristi e ristoratori sono i principali frequentatori di questo corsi, a numero chiuso e con classi miste formate da dipendenti e non. Un ciclo di lezioni di quattro giorni costa 800 Euro + IVA, ma i clienti hanno uno sconto di circa il 40%.I dati sono di tutto rispetto: in poco più di tre anni di attività sono state formate 2.500 persone a fronte di un investimento di 2 milioni di Euro. Il giro d’affari previsto per il 2005 è di circa 230.000 Euro, tale quindi da convincere l’azienda a lanciare corsi itineranti, delocalizzando la formazione, non trascurando nemmeno l’estero, che assorbe una quota rilevate delle vendite.La formazione diventa quindi uno strumento di fidelizzazione, per una delle marche più prestigiose del caffè nostrano.
Un ringraziamento ad Economy per i dati presentati nell'articoloTag: caffè, coffee, illy, marketing, Economy
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