Giocare con le tecnologie digitali piace sempre. Recessione o non recessione, mettersi davanti al televisore o al computer per divertirsi con i videogiochi è sempre un appuntamento irrinunciabile per milioni di appassionati del genere. Tanto che il comparto (non a caso) registra anche nei primi quattro mesi del 2009 un andamento positivo in controtendenza rispetto alle difficoltà di vari altri settori dell'elettronica di consumo e dei beni di largo consumo in genere. I dati presentati oggi a Cannes dall'Aesvi (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) nel corso dell'Interactive Digital Entertainment Festival parlano in tal senso molto chiaro: il primo quadrimestre dell'anno in Italia si è infatti chiuso con una crescita del 5,9% a valore e del 5,6% a volume per quanto riguarda l'hardware (console e accessori vari) e con un incremento dell'8,8% a valore e del 2,1% a volume alla voce software (i titoli in Dvd e scaricati on line) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Dati, quelli raccolti dalla società di ricerca GfK presso i canali della distribuzione al dettaglio (ipermercati, catene di elettronica di consumo e specializzate in prodotti di intrattenimento), che rivelano come il mercato dei videogiochi continui a "tirare" seppur in un periodo di forte contrazione dei consumi. Solo i titoli per pc, scesi da gennaio ad aprile 2009 del 20,5% a valore e del 12,6% in quantità, mostrano come da qualche anno a questa parte segni di evidente debolezza ma a loro scusante c'è, a detta dei portavoce dell'Aesvi, l'impatto negativo provocato dalla pirateria.
Console e relativi giochi, per contro, non sembrano conoscere battute d'arresto e l'aver registrato nel periodo considerato salti in avanti più che discreti sia in unità vendute (+6,5% e +7,7% rispettivamente) che in termini di fatturato (+7,7% e +11,5%) ne è una lecita prova. Sebbene gli italiani abbiano privilegiato l'intrattenimento all'interno delle mura domestiche, osserva l'Aesvi, un risultato importante l'ha messo a segno anche il videogioco in mobilità, cresciuto del 3,4% a valore e del 4,9% a volume. Il fenomeno è in definitiva in buona salute e a supportarne la continuità di sviluppo concorrono più fattori, e più precisamente l'attenta gestione del doppio mercato (console e videogiochi), la fidelizzazione degli appassionati e l'allargamento del pubblico utente. Fattori che a quanto pare ben si confanno al cambiamento strutturale che sta interessando l'intero settore dell'intrattenimento e che trovano un'esplicita espressione nella fedeltà dei consumatori, soprattutto quelli della fascia adulta, che hanno incrementato i propri acquisti del 6%. Se i giocatori più esperti ed esigenti rappresentano lo zoccolo duro, i dati di Gfk resi noti oggi dicono anche che circa il 50% delle vendite di videogiochi è fatto dalla fascia "per tutti" (dai 3 anni in su) e che addirittura l'80% è costituito dalle classificazioni 3+, 7+ e 12+ nel loro insieme.
Console di nuova generazione e giochi più belli e sofisticati da una parte, moltiplicazione dei canali di distribuzione e delle modalità di gioco e sviluppo di sistemi di offerta articolati dall'altra: se l'industria videoludica continua a tirare e raggiunge segmenti di mercato sempre più ampi lo si deve, dicono i vertici di Aesvi, a questa perfetta miscela di fattori. Una ricetta anti-crisi (dei consumi) che evidentemente funziona.
di Gianni Rusconi su ILSOLE24ORE.COM