Ma di che cosa parliamo sui blog? L'impressione che ho è che una vasta parte del contenuto proposto sui vari blog non sia che una riproposizione di materiale pubblicato da altri blog, che a loro volta l'hanno preso da altri blog che a loro volta...
Questo fenomeno metacomunicativo (e metà copia incolla), da' da pensare.
Si tratta di fenomeni di amplificazione, che permettono ad un contenuto "buono" di essere ripreso e ridiffuso oltre i limiti del singolo mezzo / testata... si tratta di un fenomeno di scarsa fantasia e creatività, si tratta di appropriarsi del contenuto di altri per generare pageviews e quindi income pubblicitarie...
Si tratta di un po' di tutto questo ed è un fenomeno che mi fa riflettere anche rispetto al mio, di blog , dove anch'io riprendo content da terze parti, anzi, la ripresa costituisce forse la maggior parte del contenuto. Ma quello che cerco sempre di fare è riprendere e commentare, dare valore aggiunto, addizionare un contributo originale.
Ad ogni modo, il fenomeno non è strettamente legato solo ai blog o ai siti; arriva anche sui media tradizionali, in un circolo che porta il content dall'on all'off o dall'off ad un altro offline.
Cito infatto la notizia, a titolo di esempio, del lancio di una nuova testata-"Distill", un bimestrale londinese che raccoglie il meglio (ovviamente....) del materiale pubblicato da riviste di moda anche di nicchia e di limitata circolazione, per raccogliere in un unico punto un'informazione dispersa in rivoletti in mille parti del mondo, con (ovviamente) il tentativo di dare un valore aggiunto rispetto alla semplice antologia, attraverso commenti di autorevoli opinionisti.
Insomma, anche sulla carta, stiamo mungendo il content, cercando di ottenere dal nostro ma sopratutto da quello degli altri la massima monetizzazione. Da un certo punto di vista criticabile ma, d'altra parte, bisogna ammettere che con tutto il content disperso e quindi difficilmente scopribile / raggiungibile, una certa collazione ed amplificazione puo' avere il suo senso...