La free press mondiale a convegno in uno scenario di crisi
Si conclude oggi a Madrid il primo congresso internazionale della free press, presente in 58 paesi del mondo con 230 testate e 43 milioni di esemplari. Il congresso di Madrid si è aperto martedì 30 settembre in un contesto internazionale segnato dalla crisi economica, che sta comportando anche per il settore della stampa gratuita un calo degli introiti pubblicitari. “In base ai dati di cui dispongo, registriamo un calo delle entrate pubblicitarie inferiore al 20%”, ha affermato il direttore di 20 Minutos, il più diffuso quotidiano spagnolo, letto ogni giorno da circa 2,9 milioni di persone. Il settore, ha sottolineato nella tavola rotonda di apertura del congresso Piet Bakker, docente dell'università di Amsterdam ed esperto della stampa gratuita, “è molto vulnerabile alla recessione”. L'anno scorso 23 testate, circa il 10% di quelle esistenti, hanno dovuto chiudere, seguite dall'inizio di quest'anno da altre 12, ha precisato Bakker. “Se avete solo la pubblicità quale fonte di reddito, ha detto, allora avete davvero un problema”. Nati negli anni Novanta, i giornali gratuiti occupano ora in Europa una quota di mercato del 23%, secondo Bakker, con 120 testate presenti in 32 paesi. Al termine dei lavori sarà diffusa una dichiarazione pubblica (‘Il manifesto di Madrid’) sui principi e i valori che governano la free press.
Via Pubblicità Italia
|