Product placement sbarca sulle reti tv italiane
Telefoni cellulari che conquistano primi piani durante le scene madri degli sceneggiati. Scatole di cereali in bella vista che troneggiano fra le mani dei protagonisti durante i dialoghi più importanti. Modelli di automobili che affollano le strade precorse dai personaggi. E' il cosiddetto 'product placement', ovvero quella forma di comunicazione commerciale che prevede l'inserimento o il rifermento di un prodotto in film e programmi, che diventerà parte integrante del mercato pubblicitario televisivo italiano, a seguito di una decisione del Governo.
L'iniziativa darà di certo una mano alle Tv commerciali (a partire da Mediaset e Sky) in un momento in cui gli investimenti pubblicitari languono.
Per aprire il mercato italiano degli spot al product placement, si legge sul quotidiano MF, il governo utilizzerà lo strumento della legge Comunitaria, che sarà approvata oggi dal consiglio dei ministri. L'articolo 17 della bozza prevede il recepimento della nuova direttiva europea sulle Tv senza frontiere, anche se Bruxelles nella sua direttiva vieta il product placement, salvo dare facoltà agli Stati membri di derogare a questo divieto.
A 'dare i numeri' di questo particolare metodo di sponsorizzazione in versione stelle e strisce è stata una ricerca di Nielsen Company, che ha rilevato una crescita del 13% durante il 2007 del numero di investimenti di questo tipo nei palinsesti Usa in prima serata, per un totale di 25.950 apparizioni nella top ten dei programmi che offrono la possibilità di fare product placement.
Via Quo Media
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