Quando tre anni fa Steve Jobs ebbe l’idea di un sito dedicato al download legale di brani musicali ci furono manifestazioni di scetticismo da più parti, prevalentemente a causa della convinzione che pochi avrebbero deciso di pagare per accedere ad un servizio che i vari netwoork peer to peer offrivano (illegalmente) già da tempo.
Ma il numero uno della Apple, come è emerso in altre occasioni, raramente si sbaglia e proprio in questi giorni il suo iTunes può festeggiare l’invidiabile traguardo di un miliardo di downloads musicali.
Nei suoi tre anni di vita l’offerta di iTunes si è allargata notevolmente, fino a comprendere oltre due milioni di canzoni delle principali case discografiche, 3.500 video musicali, numerosi episodi di serie di successo quali Desperate Housewives e Lost, 35.000 podcast e 16.000 audiolibri, con un’offerta da fare impallidire il più fornito punto vendita tradizionale.
Proprio questa ampia offerta lo scorso anno ha consentito al sito di entrare nella Top Ten dei rivenditori musicali in USA, posizionandosi di davanti a operatori del calibro di Tower Records, Sam Goody e Borders.
Ma quali sono i fattori che hanno decretato il successo di iTunes?
Un primo fattore va attribuito alla scelta di un pricing particolarmente competitivo, contestato più di una volta da musicisti e major discografiche in quanto ritenuto inadeguato a garantire un sufficiente guadagno a tutte le parti in causa.
Il secondo è una conseguenza della perfetta integrazione con il diffusissimo iPod, lettore MP3 incontrastato leader di mercato nella fascia di prodotto medio-alta. Proprio la facilità con la quale è possibile effettuare l’acquisto e caricare i brani scelti nel proprio player ha determinato la popolarità sia del lettore che del sito, contribuendo ad avvicinare alla musica digitale anche una fascia di consumatori con minore dimestichezza con la tecnologia.
Terzo motivo direttamente legato al prestigio del brand: Apple ha saputo nel tempo crearsi un seguito di fedeli e affezionati utenti che vedono nell’utilizzo dell’iPod uno status symbol da esibire come un accessorio.
Tutti questi aspetti, uniti a comodità di fruizione e vastità di scelta, non potranno che continuare a giovare al successo di iTunes, protagonista di quello che sarà chiaramente uno dei principali canali distributivi del prossimo futuro per la musica.