Walt Disney, azienda leader nel settore dell’entertainment, ha annunciato ufficialmente l’intenzione di voler acquistare Pixar Animation per una cifra che si aggira sui 7,4 miliardi di dollari.
Le due aziende hanno convissuto, tra alti e bassi, a partire dal 1991, dando vita a una nutrita serie di blockbuster cinematografici, con titoli come Toy Storye Alla ricerca di Nemo e più recentemente con Gli Incredibili e il prossimo Cars, in programmazione a partire dal prossimo giugno e che, stando agli ultimi accordi siglati, è il lungometraggio che avrebbe dovuto sancire la fine di questa proficua alleanza.
La Pixar, il cui a.d. è un certo Steve Jobs - a capo anche della Apple - rappresenta una vera e propria success story. Acquistata nel 1986 per 10 milioni di dollari, quando era ancora la divisione di computer grafica di Lucasfilm Ltd, nell’arco di pochi anni ha saputo imporsi nel mercato del cinema d’animazione prima americano e poi mondiale creando, assieme alla rivale Dreamworks recentemente acquistata dalla Paramount Pictures, un vero e proprio genere di grande successo.
Solo grazie alla partnership con la Disney però, con la sua esperienza nello story telling e soprattutto nella distribuzione cinematografica, la capacità creativa della piccola casa di Jobs ha potuto raggiungere il successo che oggi la contraddistingue.
Dopo 2 diversi accordi e una chiusura che ormai sembrava definitiva, ora i rispettivi consigli di amministrazione hanno approvato un accordo che prevede l’emissione di 2,3 azioni Disney per ogni azione Pixar e l'ingresso di Jobs nel management del gigante dell’entertainment.
I capi creativi di Pixar avrebbero inoltre il controllo del famoso studio di animazione della Disney, che ha prodotto le fiabe di animazione più amate in tutto il mondo, e la direzione del Walt Disney Imagineering Group, la divisione specializzata nella progettazione dei parchi tematici.
La decisione di procedere con l’acquisizione si spiega con l’importanza crescente assunta dall’animazione computerizzata, che ha in buona parte sostituito i lungometraggi realizzati con le tecniche tradizionali. Si tratta di un settore nel quale la Pixar si sicuramente mossa per prima e nel quale è saputa rimanere leader indiscussa, con ottimi risultati in termini di remunerazione delle produzioni, nonostante gli attacchi della concorrenza.
Per questo motivo l’a.d. di Disney, Robert Iger, ha deciso di mantenere una stabile relazione anche con la compagnia di Jobs, che ha visto nell’arco di pochi anni crescere esponenzialmente il proprio valore. Solo nel corso dell’ultimo mese infatti le azioni della Pixar sono cresciute del 12%.
Il primo passo tra Iger e Jobs era già stato fatto qualche mese fa, quando la Disney strinse un agreement con iTunes per la distribuzione di alcune serie di successo di proprietà dell’ABC. E c’è già chi pensa che questo ulteriore avvicinamento potrebbe portare ad ulteriori sinergie legate alle nuove tecnologie, come ad esempio alla distribuzione di contenuti in streaming.