Alitalia vince l'asta per Volare
Una recente notizia diffusa dal Sole 24 Ore informa che "il Comitato di sorveglianza del Ministero delle Attività Produttive ha dato parere favorevole all'offerta della compagnia di bandiera per il vettore low cost travolto dal crack. Per l'ufficialità manca ancora la firma del ministro Claudio Scajola, che dovrà emanare un apposito decreto in arrivo nei prossimi giorni". Alla gara hanno partecipato anche Meridiana-Eurofly,Radici, Windjet e AirOne.
Proprio quest'ultima ha optato per un ricorso al TAR del Lazio per denunciare alcune presunte irregolarità nello svolgimento dell'asta. Secondo i legali di AirOne, Alitalia non era legittimata a partecipare alla gara perché il bando escludeva espressamente la partecipazione di aziende in stato di crisi; Alitalia infatti ha usufruito di alcuni fondi della Ue( e non solo!) per colmare appunto la sua grave situazione finanziaria. Ulteriori problemi potrebbero giungere dall'Antitrust visto che con questa acquisizione, Alitalia salirebbe al 55% degli slot controllati a Linate e le potrebbe essere opposto un abuso di posizione dominante.
Aspettando gli esiti di queste azioni, si possono dare per certi alcuni dati; il costo dell'operazione che Alitalia sosterrà sarà pari a 38 mln di euro, contro i 29 mln offerti da AirOne. L'anno scorso Volare è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria e l'asta è stata proposta dal commissario straordinario Carlo Rinaldini. Ormai è certo che Volare diventerà il vettore low cost di Alitalia, la quale fino ad oggi non è stata in grado di rispondere alle offensive sferrate con strategie aggressive da parte di RyanAir, EasyJet, Virgin,etc.. le quali hanno messo in crisi la maggior parte delle tradizionali compagnie europee. Ma Alitalia oltre ad aver subito così nettamente l'avvento delle low cost, non è riuscita ad offrire un servizio competitivo neanche rispetto alle altre compagnie di bandiera; sembra non aver trovato una sua posizione, un suo ruolo definito all'interno del mercato del trasporto aereo.
In questi giorni si è evidenziato su tutti gli orani di informazione il periodo delicato che Alitalia sta attraversando; anche in relazione a questo la critica si interroga sulla bontà di un'operazione così onerosa in un momento in cui i liquidi scarseggiano, sulla reale capacità di farsi carico dei 700 dipendenti di Volare e sulla capacità di ristrutturare efficientemente oltre che se stessa anche un'ulteriore azienda che essendo sotto amministrazione straordinaria richiederà notevoli sforzi in termini di idee e di finanze.
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