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Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.
Arthur Bloch
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Usi MSN Search? Allora Microsoft ti paga
Di Matteo B. (del 27/12/2005 @ 08:29:23, in Internet, linkato 3403 volte)
Nella guerra tra i motori di ricerca MSN ha deciso di giocarsi una nuova carta: invece che tenersi tutti i ricavi derivanti dalla pubblicità on-line una parte di questi sarà condivisa, secondo varie modalità, con gli utenti. Questa la novità che nei giorni scorsi Bill Gates ha annunciato al Microsoft Ready Launch Tour 2005 in India.
Si tratta quindi di un modello di revenue sharing all’interno del quale gli utenti, in funzione dell’effettivo utilizzo, potranno decidere se ricevere denaro, accedere a contenuti particolari o applicazioni non commercializzate.
Scopo dell’iniziativa è dirottare più traffico su MSN Search, con evidenti ricadute sull’interesse degli inserzionisti per apparire in posizioni strategiche all’interno dei risultati delle ricerche. Nonostante i recenti sforzi e i nuovi servizi lanciati infatti MSN rimane sensibilmente distanziato dal leader Google per il numero di ricerche effettuate. Nielsen NetRatings ha stimato che lo scorso settembre negli Stati Uniti solo il 12% del totale delle ricerche siano state fatte con MSN Search, contro il 45% di Google.
Il mercato della pubblicità on-line è ricco: recenti statistiche evidenziano come dopo l’email la ricerca di informazioni attraverso i motori di ricerca sia la seconda funzionalità più utilizzata su internet e questo spiega l’interesse dei vari competitor per spingere verso l’utilizzo del proprio motore di ricerca.
Il progetto della Microsoft conferma l’importanza strategica di imporsi come leader nella ricerca ed è una soluzione che altri siti come GoodSearch e iWon hanno già sperimentato con risultati soddisfacenti.
Rimane però qualche dubbio sull’efficacia di queste iniziative: il traffico potrebbe effettivamente intensificarsi, ma come unica conseguenza dei bonus forniti. Questo non implica necessariamente una maggiore attenzione ai messaggi pubblicitari e ai prodotti presentati e di conseguenza un reale vantaggio per gli investitori.