La scomparsa del 12 ha scatenato una vera e propria guerra tra i vari operatori di directory telefoniche, che lottano spalla a spalla a colpi di spot e offerte speciali per affermarsi in un mercato ricco ma estremamente competitivo.
Una delle aziende del settore che ha nei mesi scorsi più discutere è stata “Il Numero Italia”, sia per la martellante campagna basata sulle imprese dei due ballerini-gemelli 892 892 che per l’utilizzo di messaggi promozionali e colori che a detta di molti inducevano il consumatore a credere che si trattasse di un servizio sostitutivo della Telecom invece che di una società terza.
Un altro aspetto molto discusso, ma che riguarda tutti gli operatori di questo mercato, è quello dei costi di accesso ai servizi offerti, che sono spesso esorbitanti, tanto che una chiamata con messa in contatto diretta da parte dell’operatore (quando cioè non solo viene fornito il numero di telefono ma anche inoltrata la chiamata) può arrivare a costare anche una decina di Euro.
Se aggiungiamo che le offerte di alcuni operatori sono talvolta volutamente poco trasparenti e difficilmente paragonabili tra di loro abbiamo tracciato il quadro di un moderno Far West, pieno di indiani pronti a fare lo scalpo all’incauto consumatore-esploratore.
Una novità positiva, almeno per quanto riguarda la chiarezza, e che molto probabilmente sarà progressivamente adottata anche dagli altri operatori, proviene da “Il Numero Italia”, che prima in Italia ha voluto introdurre una tariffa flat da1,8 Euro compresa l’eventuale chiamata urbana o interurbana verso il numero richiesto.
La scelta, a detta dell’Amministratore Delegato Giacomo D’Amato, deriva dal venire incontro alle esigenze di molti consumatori, resi ansiosi dal costo degli scatti e dall’impossibilità di sapere preventivamente il costo complessivo della telefonata.
Voci ufficiose fanno comunque sapere che l’Authority per le Comunicazioni ha in programma di regolamentare anche questo mercato, stabilendo un prezzo massimo di 30 centesimi per lo scatto alla risposta e di 1 Euro al minuto per il tempo del collegamento.
Nel frattempo, per lanciare la nuova tariffa, è cambiato anche lo stile di comunicazione dell’azienda. Nei nuovi spot televisivi infatti assistiamo ad una processione in un paesino del sud, dove il tradizionale santo è stato rimpiazzato dalla nuova offerta, considerata provvidenziale e miracolosa. Riusciranno i due ballerini biondi a fare irruzione anche in questo scenario più tradizionale?
L’introduzione di una tariffa flat rappresenta una piccola rivoluzione per questo mercato e sarà sicuramente apprezzata da molti utenti, che potranno finalmente utilizzare il servizio sapendo chiaramente quanto andranno a spendere. Trattandosi di un’offerta molto concorrenziale non dovremo aspettare molto perché anche altri player si allineino, con le loro tariffe, in modo da non finire fuori mercato.
Questo si tradurrà inevitabilmente in una contrazione degli ampi margini finora guadagnati sulle telefonate, ma la progressiva sfiducia dei consumatori unita al probabile intervento dell’Authority stanno rendendo necessaria una riorganizzazione di mercato e servizi per un settore che si preannuncia comunque profittevole e quindi meritevole di ulteriori battaglie, a colpi sia di offerte speciali che di campagne promozionali.