L’utente medio di Facebook probabilmente accoglierà con piacere le nuove linee guida che ai contenuti degli editori e dei brand preferiscono quelli degli amici. Publisher e aziende, invece, stanno già pensando a come rielaborare le proprie attività sulla piattaforma. La stampa è in declino da anni e le testate online non hanno ancora chiaro in mente come sviluppare un business model redditizio. In questo scenario Facebook rappresenta – nelle strategie della grande maggior parte degli editori – un appiglio importante per generare traffico, costituendo così un supplemento alle entrate economiche. E ora che succederà? Quali accorgimenti dovranno mettere in pratica i brand editoriali per rimanere a galla sulla piattaforma?
Prepararsi a spendere
Se ai contenuti pubblicati su Facebook verrà tagliata ulteriormente la reach organica, l’unica soluzione sarà l’aumento dei budget per la promozione degli stessi. Questa pratica non sarà calzante per molti editori, ma alcuni di questi potrebbero offrire opzioni di paid social nel loro pacchetto di vendita dedicato ai brand. I margini dei publisher verranno in parte erosi, ma potrebbe essere un trade-off necessario per raggiungere vaste audience attraverso Facebook.
Diversificare
I nuovi publisher di successo devono essere in grado di andare oltre alla produzione di contenuti. Se ci si affida a Facebook, è arrivato il momento di pensare a strategie per generare traffico da altri canali social, dal proprio sito, da email e dal SEO. Oltre ai contenuti, però, devono offrire eventi, promuovere posti di lavoro, condividere ricerche, organizzare premi e offrire una serie di sponsored content e attività speciali di vario genere.
Qualità
Chi è riuscito a ritagliarsi una nicchia a cui offre contenuti di alta qualità non sarà particolarmente danneggiato dalla strategia di Facebook. Questi portali hanno un’utenza fidelizzata e un’identità unica, verranno raggiunti indipendentemente dalla posizione nel social feed.
Retention
Il bounce rate dei siti è in continuo aumento, allo stesso ritmo diminuiscono le pagine per sessione. I lettori sono occasionali, indice del fatto che gli accessi provengono sempre più spesso dai link proposti dai social network. Diventa necessario fidelizzare gli utenti spingendo su contenuti unici ed educandoli a una fruizione diretta.
Ottimizzare l’user experience
L’UX svolge un ruolo chiave nella retention. L’esperienza da mobile dev’essere di prima classe, pensata per il dispositivo, libera da inserzioni che infastidiscano la navigazione e organizzata in modo semplice.
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360com