Quali sono i brand che influenzano di più i consumatori nel nostro Paese? Che differenze ci sono se si confrontano le due generazioni Millennials (21-35 anni) e Boomers (53-71 anni)?
Risponde l'indagine annuale di Ipsos Italia, che ha analizzato il tema dell’influenza attraverso un indice che considera numerosi parametri, dall’engagement alla credibilità.
A livello nazionale, i brand più influenti sono questi:
Il primato assoluto è del mondo tech e di coloro che hanno cambiato il nostro modo di informarci, di comunicare, di condividere la nostra quotidianità e di fare acquisti. A fare da eccezione come esponente dell'alimentare è il marchio numero uno di Ferrero.
Nutella non è solo una crema spalmabile, è una compagna di vita, quasi un membro della famiglia cresciuto con noi e nelle case di tutti a prescindere dalle generazioni - Daniele Destefanis, senior brand manager di Nutella
Tra le new entry nel ranking 2017 c'è Mastercard, che “è riuscita ad avvicinarsi sempre di più alle abitudini e allo stile di vita dei consumatori, creando una relazione e dando l’opportunità di vivere esperienze esclusive anche grazie all’apporto dell’innovazione digitale. Una vittoria di prossimità”, spiega Silvia Brugnara di Mastercard.
Riconferma invece per Facebook, che resta al vertice grazie “a una capacità di innovazione costante, che è il nostro valore numero uno”, sottolinea Sylvain Querne, head of marketing di Facebook: “Segue in seconda posizione la fiducia, ovvero la promessa al consumatore di poter scegliere con chi condividere le informazioni”.
Millennials e Boomers: due target diversi
Gli asset che determinano l’influenza di un brand variano e pesano diversamente se guardiamo ai due target Millennial e Boomer. La fiducia, ad esempio, è un asset fondamentale per ambo le generazioni (rispettivamente 71% e 73% della rilevanza), ma per i Boomers è il driver principale.
Il Boomer premia di più il valore del brand, la solidità che affonda le radici nella tradizione italiana (Parmigiano Reggiano, Coop, ma anche Lavazza e Mutti), mentre al Millennials del marchio attrae maggiormente l’orientamento all’innovazione (Ryanair), ma anche la capacità di coinvolgere emotivamente e fare tendenza (Campari, H&M).
“Abbiamo risposto all’esigenza di connessione dei Millennials materializzandola nella dimensione fisica”, sottolinea John F. Alborante, Sales & Marketing Manager Ryanair Italy. Vediamo allora nel dettaglio la top 10 dei marchi più influenti su base generazionale.
Come emerge dal confronto, ci sono marchi come WhatsApp che riescono a posizionarsi contemporaneamente vicino a Millennials e Boomers grazie alla loro forza trasversale. La ricerca evidenzia inoltre che a questi si aggiungono anche Nike, Booking e Huawei.
Come spiega Valeria Raffa di Cabiria, “uno degli asset principali dei marchi di maggiore successo è l’identità visiva. Sembrerà banale, ma un brand che non riconosciamo non esiste. Lo swoosh di Nike non a caso è l’antesignano dei pittogrammi, vero e proprio simbolo iconico cross-generazionale”.
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