Invariate rispetto al mese precedente, le prime tre posizioni della classifica dell’informazione online stilata da Prima Comunicazione sulla base dei dati Audiweb Database di marzo. Prima è sempre Repubblica.it, seguita dal sito del Corriere della Sera e da Tgcom24. Il quotidiano online di Mediaset, diretto da Paolo Liguori, è molto visitato soprattutto su smartphone e tablet (580mila lettori al giorno sulla versione responsive del sito e sulle app) e si conferma per il terzo mese consecutivo il sito di news più letto su dispositivi mobili.
La Gazzetta dello Sport guadagna una posizione rispetto alla rilevazione di febbraio, e conquista il quarto posto, superando il Messaggero. Il quotidiano di Caltagirone Editore deve quasi la metà della sua audience online a siti terzi con cui ha stretto accordi commerciali; la sua audience organica, depurata da questi apporti, è infatti di 372mila utenti unici, contro i 665mila dell’audience complessiva.
Al sesto posto Donna Moderna che fa segnare un aumento monstre del 64% rispetto al marzo 2016, quando il gruppo Mondadori non aveva ancora acquisto Banzai e il suo frequentatissimo sito femminile Pianeta Donna. Quest’ultimo è calato di una percentuale identica (-64%); in pratica ha trasferito gran parte della sua audience al sito del settimanale diretto da Annalisa Monfreda.
Le posizioni seguenti, fino alla decima, restano invariate rispetto a febbraio: settimo è LaStampa.it, ottavo Tiscali, nono Citynews (il network di 42 giornali locali online di Luca Lani), decimo il sito dell’agenzia Ansa. Il Sole 24 Ore, undicesimo, guadagna due posizioni, a spese del Fatto Quotidiano e del sito calcistico TuttoMercatoWeb.com, che scendono rispettivamente al dodicesimo e tredicesimo posto.
Rispetto al marzo 2016 solo dieci siti su 60 vedono aumentare i propri utenti unici nel giorno medio e in genere solo di pochi punti percentuali. Fa eccezione Grazia.it che cresce addirittura del 121%, merito anche in questo caso delle nuove strategie digitali messe in atto dalla Mondadori dopo l’acquisizione di Banzai. Nel primo trimestre 2017 il gruppo di Segrate si conferma il primo editore digitale italiano, con una unique audience di 16,6 milioni al mese, rispetto agli 8,9 milioni del febbraio 2016.
Ben 48 siti su 60 vedono calare la propria audience rispetto a un anno fa. C’è da considerare a questo proposito che alcuni eventi, in particolare gli attacchi terroristici di Bruxelles, avevano fatto schizzare all’insù le visite ai siti di informazione nel marzo 2016, eventi che quest’anno (per fortuna) non si sono verificati.
Ma a spiegare tutti questi segni meno nella classifica concorrono anche altre considerazioni. In particolare – come abbiamo ripetuto più volte – il fatto che le rilevazioni di Audiweb non tengono conto del traffico sulle app mobili, che costituisce una quota crescente dell’audience dei siti di informazione.
Secondo la survey sull’audience dei contenuti editoriali fruiti all’interno dell’app mobile di Facebook, diffusa qualche giorno fa da da Audiweb, Fanpage ha 6,9 milioni di utenti unici ‘in-app’, la Repubblica 5,7 milioni, il Corriere della Sera e l’Huffington Post 3,9 milioni, i quotidiani locali del Gruppo Espresso 3,6 milioni, Il Fatto Quotidiano 3,5 milioni, LaStampa.it 3,1 milioni. Dati questi che non si possono sommare con quelli di Audiweb Database, in quanto la metodologia di rilevazione è totalmente differente.
A proposito dei metodi di rilevazione, prosegue la polemica di Class Editori contro le rilevazioni campionarie di Audiweb, accusate di sottovalutare i siti del gruppo – MilanoFinanza.it e ItaliaOggi.it – rispetto ai dati forniti da Google Analytics, il sistema di misurazione integrato con AdWords (il programma pubblicitario di Google).
Via P
rima Comunicazione