Oggi vi segnalo questa infografica tratta dallo
studio globale che
GlobalDMA in partnership con Winterberry Group ha realizzato sul
data-driven marketing mettendo insieme le risposte di oltre 3.000 partecipanti provenienti da 17 mercati globali.
Ringrazio Kawakumi per la segnalazione e vi rimando
al suo articolo per un’ottima sintesi dei principali finding dell’executive summary della ricerca. Da parte mia mi piace tornare ad evidenziare come
creatività e dati si stiano sempre più avvicinando in un approccio multidisciplinare che richiede
una doppia anima ai marketing manager. Noi italiani come siamo messi rispetto a questo tema?
A leggere le statistiche presenti nella ricerca di Global DMA non sembriamo tra i più fiduciosi nella possibilità di fare crescita attraverso questo tipo di approccio, il che contrasta con un certo ottimismo su temi affini, come i big data, che emerge da
altre ricerche.
A mio avviso ciò si spiega con una certa ritrosia di molti marketer rispetto alla tecnologia, che inoltre è ancora spesso limitata dalla presenza di silos chiusi di dati e da una governance carente.
La mancanza di competenza in effetti è ancora una delle principali preoccupazioni, e non solo nel nostro paese, quando si parla di maneggiare grandi fonti di dati.
Ragionare però in un’ottica dove
i dati sono una guida e un supporto al processo decisionale non è più qualcosa di evitabile. Si tratta di un cambiamento culturale importante, che non può che
migliorare le professionalità delle persone che fanno marketing.
Last but not least, bisogna capire quali di tutti questi dati sono davvero importanti e bisogna dotarsi di sistemi efficaci di
data visualization e di sintesi che possano dare degli strumenti per decidere. Ma su questo magari ci sarà spazio per un altro post…
Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com