Social network sono i nuovi termometri del web
I messaggi condivisi su Facebook e Twitter portano alla luce segnalazioni sulla diffusione di alcune malattie nelle nazioni e nel mondo: la piattaforma Sickweather può rivelare quali sono le aree più interessate da un'epidemia durante la giornata. Abilita ad esempio le previsioni di picchi improvvisi di influenza grazie al monitoraggio continuo del web. Raccoglie i post degli iscritti nei social network che dichiarano di essere ammalati fino a plasmare una bussola sul territorio durante le emergenze. Inoltre permette l'accesso agli archivi dei giorni precedenti ricostruiti ora dopo ora. Ha anche un'applicazione su Facebook. Negli ultimi anni i social media hanno dimostrato di essere una risorsa decisiva di data mining. E diventano un laboratorio dove costruire applicazioni creative in crowdsourcing grazie alla collaborazione del pubblico online.
Downrightnow è un punto di riferimento quando nei social network si diffonde la voce dell'inaccessibilità di una piattaforma sul web come ad esempio la posta elettronica, una rete sociale digitale o uno spazio di videostreaming. Aggrega gli avvisi e indica quando superano una soglia critica: in questo modo se una persona non riesce a consultare la sua casella email può verificare in tempo reale quando un problema è locale oppure coinvolge una platea più ampia. Anche in caso di attacchi distributed denial of service da parte dei pirati informatici Downrightnow contribuisce a una stima dell'estensione dei danni e della velocità di reazione degli spazi inclusi nelle sue analisi fino al ripristino delle attività online.
I social media sono un'agorà dove monitorare in diretta gli umori sul web. La Loughborough University ha avviato il programma Emotive: nel Regno Unito esamina 2mila tweet al secondo per capire lo stato d'animo che le persone esprimono nei micropost fino a sviluppare un'ampia lente d'ingrandimento nel territorio. Anche l'United States Geological Survey ha una sonda nei social network e ha elaborato una piattaforma che scandaglia i tweet con la parola «terremoto»: i dati raccolti sulla frequenza dei micropost sono poi distribuiti mediante Twitter quando avvengono catastrofi naturali. Finora la rete sociale online ha dimostrato di essere utile nella ricerca scientifica per contribuire a rilevare le prime segnalazioni di un sisma percepibile dagli esseri umani. Metwit, invece, è uno spazio di previsioni meteo arricchite dal crowdsourcing con indicazioni dal territorio che possono aggiungere informazioni preziose e insieme compongono una visualizzazione dei fenomeni.
Quello del data mining nei social media è un settore ancora in evoluzione come emerge anche nella documentazione preliminare inoltrata da Twitter alla Sec in vista della quotazione in Borsa: nei primi nove mesi dell'anno l'accesso della sua piattaforma online abilitato ai partner esterni ha generato l'8% del fatturato del social network in grado di alimentare la sua macchina da soldi attraverso la pubblicità. Twitter evidenzia l'interesse dei servizi finanziari ad avere informazioni in tempo reale acquisite mediante i micropost.
Via llSole24Ore.com
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