L'eredità di Steve Jobs: le innovazioni di Apple
Oggi Apple è la seconda azienda in America e la prima nel settore dell' hi-tech a livello mondiale davanti a Google e Microsoft. In soli dieci anni la società raggiunge i 2 miliardi di dollari di fatturato e vanta quattromila dipendenti.
A Jobs si deve il lancio del primo Macintosh risale al 24 gennaio del 1984. Un computer diverso e innovativo. Il primo computer commerciale di successo a introdurre l'interfaccia grafica e l'unico che è resistito allo strapotere dei Pc che montavano il sistema operativo Windows e i chip di Intel.
Un anno dopo lascia l'azienda, dopo essere stato messo all'angolo da John Sculley ex Ceo della Pepsi Cola chiamato al timone della Apple l'anno precedente. L'imprenditore californiano due anni dopo dà vita alla Pixar (che poi cede alla Disney). A lui si deve la visione di un cinema di animazione naturale e perfetto in ogni dettaglio. Spinge per l'adozione di programmi in grado di migliorare il lavoro degli animatori e artisti digitale. Nasce così Renderman, un software proprietario tutt'ora considerato una standard per il cinema di animazione.
E da lì capolavori come Toy Story. Alla fine del 1998 viene richiamato a Cupertino per risollevare le sorti della Apple. Nel 2003 lancia l'iPod e inventa il mercato della musica digitale legale. L'intuizione è nell'abbinata iTunes-iPod, servizio e prodotto, hardware e sofrware: un sistema che diverrà una caratteristica fondante della Apple. Nel 2004 i numeri della Apple raggiungono livelli da capogiro: le vendite dell'Ipod superano quota 10 milioni di pezzi e le canzoni scaricate su Itunes arrivano a 200 milioni. Il sistema ritenuto sicuro dalla case discografiche le forza a scommettere sulla musica digitale.
Tre anni dopo è la volta della telefonia. Anche in questo caso l'intuizione è doppia: 'iPhone-AppStore, Un telefonino diverso nel designe e nella interfaccia ma innovativo come nessun altro nel software. Nasce l'app store, il negozio delle applicazioni digitali capaci di trasformare un telefono in qualche cosa di diverso. Il multi-touch, gli schermi tattili entrano a far parte del mondo della telefonia così come il concetto di app store. Gli stessi operatori telefonici sono costretti a inseguire perché si trovano disintermediati da internet e da un ecosistema di sviluppatori che diventano il vero motore degli smartphone. Nel 2008 i primi segni della malattia.
Due anni dopo arriva l'iPad, un'altra innovazione, l'ultima. Una nuova generazione di computer tattili. Il tablet rivisto alla luce di internet e della filosofia Apple. Un successo, l'ìPad come l'iPod controllano più del 70 per centro dei rispettivi mercati. Il 25 agosto le dimissioni dalla guida della Apple. Oggi l'annuncio della scomparsa. Sulle spalle di Tim Cook, l'attuale ceo una eredità pesantissima. La sua prima uscita, poco più di 24 ore fa è stata accolta con freddezza dai fan e dal mercato. Nel pomeriggio a parlare saranno le Borse.
di Luca Tremolada su IlSole24ORE.com
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