Gmail assorbe molte funzioni tipiche delle reti sociali per rintuzzare il sempre più numeroso popolo di Twitter, Facebook & co. Secondo Nielsen, gli utenti di social network sono ormai oltre 300 milioni, contro i circa 280 milioni di persone che fanno uso della posta elettronica.
Tuttavia i social network stanno vivendo una situazione simile a quella degli albori di Internet: tante informazioni disponibili, ma poco ordine. Così diventa difficile individuare quello che conta dal rumore di fondo. Ovvero c'è un eccesso di dati disorganizzati e disgregati che non sono in grado di esprimere al 100% il valore che hanno. E questo bombardamento di informazioni è in continuo aumento. C'è bisogno di un nuovo approccio per capire ciò che è rilevante da quello che non lo è. La soluzione?
Google Buzz, l'evoluzione, anzi la rivoluzione, di Gmail. Che già nel corso degli anni è andata espandendosi in fatto di funzioni: dalla posta elettronica alla videochat. Buzz è una nuova era nella comunicazione e condivisione delle informazioni. Ha ben poco a che vedere con la classica e-mail. Per esempio, c'è l'auto-following, per rispondere subito alle persone con cui parliamo più di frequente.
Oppure offre un modo più semplice e veloce per condividere file e per trovare quali informazioni sono pubbliche e private. Senza dimenticare che si visualizza in tempo reale gli aggiornamenti allo stato degli amici e permette di inserire contenuti audio e video. Buzz è integrato in Gmail: si attiva non appena si apre la propria casella di posta elettronica on-line. Basta scegliere i contatti e gli amici con cui utilizzare la funzione perché messaggi, file multimediali, contenuti e collegamenti in Internet vengano aggregati in un unico flusso. Una colonna di informazioni che va crescendo con il tempo. Sulla falsariga di ciò che è già stato sperimentato con Google Wave. Anzi, per dirla tutta, si tratta di portare in Gmail gli strumenti sviluppati in Wave, solo con un occhio di riguardo per la parte multimediale. Per aggiungere nuovi contributi basta rispondere con un metodo simile a quello di Facebook: si apre uno spazio bianco per replicare al messaggi oppure per inserire un collegamento a un sito o a un video.
Tutte le informazioni contenute in questa sorta di chat sono modificabili in qualsiasi momento e possono rimanere private oppure pubbliche. In quest'ultimo caso chiunque acceda al nostro profilo pubblico vedrà la colonna di messaggi scambiati con gli altri utenti.
La privacy è tenuta in forte considerazione: si possono scegliere i gruppi di utenti che possono contribuire alla conversazione oppure individuare chi è escluso. Dunque, spariscono le e-mail? No, sono solo organizzate in modo profondamente diverso da quanto siamo stati abituati finora. Non più posta elettronica statica bensì un aggregato di informazioni che danno origine a un nuovo flusso di dati complesso e articolato. E in continua espansione. La cosa interessante è che si può iniziare a partecipare a qualsiasi flusso perché invitati o raccomandati da un qualsiasi contatto o amico che è già parte del Buzz in questione. Alla resa dei conti, ciò che Google cerca di ottenere è di creare una nuova forma di conoscenza partendo da e-mail inerti. Va da se che Buzz, essendo parte di Gmail, è supportato anche dai dispositivi mobili non appena attivato nella propria casella e-mail.
Non solo: arriverà all'interno di Maps (aggiornato con nuove funzioni) a iniziare dalle versioni del software per Symbian, Windows Mobile e Android (le altre piattaforme saranno supportate a breve).
L'innovativo servizio di Google individua in tempo reale dove mi trovo e indica nel mio contributo alla conversazione la posizione da cui è stato inviato il post. Così il messaggio è geolocalizzato ed è possibile vedere sulla mappa da dove si scrive. Inoltre, dallo smartphone si attiva la funzione Nearby che mostra i Buzz rilevanti con il luogo in cui mi trovo. Per esempio, indicando i contatti vicini a dove sono oppure le conversazioni che contengono riferimenti a servizi nei dintorni. E su questo fronte Buzz rappresenta un'evoluzione senza precedenti nell'utilizzo della tecnologia Gps:
gelolocalizzare dati in un modo pressoché rivoluzionario.
Via ILSOLE24ORE.COM